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Venerdì 15 aprile è in programma uno sciopero indetto dalle organizzazioni sindacali CGIL CISL e UIL che riguarda tutto il personale del comparto della ASL 7, al quale hanno aderito unitariamente le RSU aziendali. La direzione generale ha diffuso una nota nella quale annuncia che, come prevedono le norme vigenti, attraverso i contingenti minimi saranno garantiti i servizi essenziali e in particolare le urgenze, mentre le attività programmabili potranno subire riduzioni conseguenti all’adesione allo sciopero, e si scusa con l’utenza per eventuali disagi e disservizi.
Le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL e le RSU aziendali, hanno diffuso un manifesto con le motivazioni dello sciopero, proclamato per:
– difendere i diritti dei lavoratori calpestati ormai da troppi anni;
– valorizzare la professionialità delle persone che operano tutti i giorni con i pazienti;
– esigere corrette relazioni sindacali ed il rispetto delle prerogative di ciascuno per una Pubblica amministrazione che sia rispettosa dei principi di efficienza, buona amministrazione ed imparzialità;
– la difesa della sanità del Sulcis Iglesiente che, sotto l’egida della cosiddetta razionalizzazione, viene anche stavolta tagliata dei servizi, imponendo ai cittadini di recarsi altrove per la soluzione dei loro problemi di salute;
– chiedere al presidente della Regione che ai lavoratori della Asl 7 siano riconosciuti gli stessi diritti che hanno i lavoratori delle altre Asl della Sardegna;
contro:
– una dirigenza aziendale che in pratica rifiuta di applicare la legge regionale 5/2015 emanata dal Consiglio regionale della Sardegna, e non adottano nessun provvedimento o atto per evitare il dumping salariale che si creerà alla unificazione delle ASL.
– l’assessorato regionale alla Sanità che non ha vigilato per l’applicazione della legge regionale 5/2015 da parte della Asl 7 e non fa niente per evitare che esistano nel sistema sanitario regionale dipendenti di seria A e dipendenti di serie B.
– una dirigenza aziendale che per gli anni 2013, 2014 e 2015 ha negato il diritto al salario accessorio al personale dipendente, e che non perde occasione, come nel caso dei festivi infrasettimanali, per svolgere, “prudentemente” e con troppa leggerezza, un ruolo che mortifica i dipendenti e la loro professionalità.
Anche le organizzazioni sindacali e i lavoratori chiedono scusa ai cittadini per eventuali disagi che si dovessero creare e, anzi, invitano tutti ad unirsi ai lavoratori per la manifestazione sit-in che si terrà a Cagliari nella stessa giornata, presso la presidenza della Regione.