22 December, 2024
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Il Carbonia finalista di Coppa Italia con il Bosa.

Carbonia e Bosa si sfidano, questo pomeriggio, alle 17.30, sul campo del Centro Federale di Sa Rodia, a Oristano, per la conquista della Coppa Italia dilettanti di Promozione regionale (dirige Federico Cosseddu di Nuoro, assistenti di linea Cristofer Meloni di Olbia e Khaled Bahri di Sassari). Le due squadre, protagoniste del girone A del campionato, si sono qualificate eliminando rispettivamente l’Orrolese e la Macomerese. Se la qualificazione del Bosa era assai prevedibile, dopo il 2 a 0 maturato nella partita d’andata e anche in considerazione del potenziale delle due squadre (il Bosa è secondo nel girone A mentre la Macomerese lotta per la salvezza nel girone B, dove attualmente è quint’ultima), gli è bastato perdere di misura, 0 a 1, cin rete di Matteo Cesari, la vera impresa l’ha compiuta il Carbonia, andando a conquistare la qualificazione, dopo il 2 a 2 del “Carlo Zoboli” di sette giorni prima (con 2 a 0 iniziale e rimonta dell’Orrolese nella ripresa), sul campo dell’Orrolese, la squadra che fin qui ha dominato il campionato ed è ormai si trova ad un solo punto dalla promozione in Eccellenza regionale.

La squadra mineraria sta vivendo il miglior periodo di forma della stagione, forse anche rispetto all’eccezionale filotto di risultati positivi maturato dopo le prime giornate, ed ha meritatamente costruito l’impresa, con i goal di Stefano Demontis e Daniele Contu, protagonisti già nella gara d’andata.

L’accesso alla finalissima rappresenta un risultato di grande prestigio ma forse alimenta anche i rimpianti, perché se nel doppio confronto con l’Orrolese il Carbonia ha dimostrato di non essere per niente inferiore alla squadra che sta trionfalmente arrivando in Eccellenza regionale, con un pizzico di maggior convinzione e continuità di risultati, avrebbe potuto tranquillamente trovarsi al posto dell’Orrolese o, comunque, al suo fianco.

Le due squadre verranno seguite a Oristano da alcune centinaia di tifosi. Per seguire il Carbonia sono stati organizzati anche viaggi in autobus.

Il Carbonia ritorna a disputare una finale di Coppa Italia a distanza di sei stagioni da quella che lo vide protagonista, al Quadrivio di Nuoro, il 10 febbraio 2010, condotta a lungo in vantaggio e, alla fine, persa con tante recriminazioni, ai calci di rigore.

Il Carbonia finalista a Nuoro contro il Porto Torres nella Coppa Italia di Eccellenza 2009/2010.
Le fotografie allegate si riferiscono all’incontro di campionato disputato a Carbonia, vinto per 1 a 0 dal Bosa. A Bosa, nella prima giornata di campionato, la partita terminò in parità, 2 a 2.
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Vigneti copia

Oltre cinquemila visitatori in tre giorni hanno affollato lo stand Siddùra al Vinitaly 2016 e si stima una proiezione finale di quasi settemila persone per la Cantina di Luogosanto che, durante la grande fiera del vino di Verona che termina oggi 13 aprile, sta accogliendo migliaia di appassionati ed esperti del settore. «La parola chiave dell’edizione 2016 del Vinitaly è: curiosità» spiega Massimo Ruggero, amministratore delegato dell’azienda agricola sarda. «Il pubblico è curioso di assaggiare e scoprire nuovi vitigni, come quelli autoctoni della Sardegna» aggiunge Ruggero. Non è un caso che così tante persone abbiano affollato lo stand Siddùra: Vermentini, Cannonau e Cagnulari sono stati i protagonisti delle degustazioni.

Bàcco, Cagnulari di Siddùra, ha conquistato la giuria del concorso internazionale 5 Star Wines Award, premio enologico del Vinitaly 2016. Bàcco è stato l’unico Cagnulari meritevole del riconoscimento. «Siddùra sta crescendo rapidamente, aumenta l’interesse a livello nazionale – sottolinea ancora Massimo Ruggero, amministratore delegato di Siddùra – il pubblico cerca il nome e il prodotto della nostra azienda e durante la fiera abbiamo avuto conferme anche dal mercato estero. Infatti siamo stati contattati da alcuni prestigiosi importatori che si occupano del posizionamento del vino in Olanda, Polonia, Svizzera, Belgio, Australia e Germania».

La crescita produttiva di Siddùra rimane sempre ancorata ai criteri di sostenibilità ambientale. «L’azienda sfrutta i metodi tradizionali, tramandati di generazione in generazione, utilizzati fin dalle origini dagli anziani viticoltori della tenuta di Luogosanto – conferma Dino Dini, enologo di Siddùra – tradizione e innovazione sono i pilastri su cui si regge la nostra filosofia produttiva aziendale».

Il Vinitaly 2016, 50esima edizione della rassegna, ha raggiunto il record di presenze degli espositori e, allo stesso tempo, degli operatori esteri che sono accorsi a Verona per aggiudicarsi i migliori vini prodotti nel Belpaese. La cinquantesima edizione punta anche al record di presenze dei visitatori. 

 

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Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Gli interventi degli assessori del Lavoro e del Personale, Virginia Mura e Gianmario Demuro, hanno aperto il ciclo di audizioni della Seconda commissione sulla proposta di legge n. 315 che punta a una nuova disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro. Il presidente della commissione, Gavino Manca (Pd) ha evidenziato, in apertura di seduta, la condivisione bipartisan della proposta avanzata dal parlamentino del lavoro che tiene conto anche delle intervenute modifiche normative introdotte con il programma di riforme approvato al livello statale: il “Job Act”.

Gavino Manca ha definito la proposta all’esame della commissione «un buon testo che supera il dettato della legge 20 del 2005, per offrire nuove prospettive alla Sardegna su un tema chiave come è quello del lavoro».

La proposta di legge si compone di 44 articoli e si suddivide in quattro aree principali: la prima indica le finalità e disciplina compiti e funzioni della Regione, la seconde parte è incentrata sull’agenzia regionale del lavoro che sarà trasformata in Aspal “Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro”; la terza parte definisce le misure di politica attiva del lavoro e individua strumenti e principi per l’erogazione dei servizi e la realizzazione degli interventi; la quarta, infine, contiene le norme attuative e transitorie, nonché la clausola valutativa per misurare l’efficacia delle azioni intraprese.

L’assessore Mura ha dichiarato una sostanziale condivisione sull’impianto normativo ed ha anche evidenziato la “disastrosa situazione” in cui hanno operato i centri per l’impiego, nonché gli sforzi compiuti dall’attuale amministrazione per garantirne il miglioramento dei servizi

L’assessore del Personale, Demuro, ha auspicato tempi rapidi “per una nuova disciplina delle politiche per il lavoro” e nel merito della proposta di legge, ha invitato i commissari ad una più approfondita valutazione circa l’opportunità, nelle more dell’implementazione del sistema informativo unico, di prevedere in legge la realizzazione di un sistema informativo delle politiche del lavoro e della formazione professionale («dobbiamo far lavorare insieme i diversi sistemi informativi della Regione e i tempi dell’innovazione e dell’informatica non corrispondono a quelli che sono necessari per l’approvazione di una legge»).

Il direttore dell’agenzia regionale del lavoro, Massimo Temussi, ha incentrato il suo intervento sulle parti della proposta di legge attinenti la dotazione organica massima prevista (800 unità) per l’agenzia ed ha fornito il quadro attuale del personale (322 dipendenti dalle amministrazioni provinciali, 300 dell’agenzia, 86 dipendenti a tempo indeterminato e 6 inserimenti per le norme sulla disabilità) evidenziando inoltre la necessità di garantire le risorse necessarie anche per il trasferimento all’Arl del “personale delle province a tempo determinato, il cui rapporto di lavoro è in corso al momento del trasferimento, nonché del personale con altre tipologie di contratti o con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e in corso, per lo svolgimento delle attività relative all’esercizio in via esclusiva delle funzioni trasferite dalla legge” (articolo 37 comma 1 lettera c) della proposta di legge 315).

I consiglieri Paolo Zedda (Soberania e Indipendentzia), Roberto Desini (Sovranità, democrazia e lavoro), Rossella Pinna (Pd), intervenuti nel breve dibattito che è seguito alle tre audizioni, hanno confermato sostegno all’iniziativa e il presidente della commissione, Gavino Manca, a conclusione della seduta, si è detto ottimista sui tempi di approvazione della nuova legge che si propone di ridisegnare i servizi e le politiche per il lavoro in Sardegna.

Le audizioni sulla proposta di legge 315 proseguiranno domani, mercoledì 13 aprile, a partire dalle 9.30, con gli interventi dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali: Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Fed.Ro, Sadirs e Confsal.

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Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

La commissione “Attività Produttive” del Consiglio regionale, presieduta da Luigi Lotto, ha sentito in mattinata il direttore generale dell’assessorato all’Agricoltura Sebastiano Piredda che ha illustrato alla Commissione lo stato dell’arte delle procedure di accertamento sulla sussistenza degli usi civici nel territorio regionale.

«Finora sono 220 i Comuni che hanno portato a termine gli accertamenti – ha spiegato Piredda – 110 quelli che invece devono ancora farlo, mentre 6 amministrazioni comunali dovranno provvedere a una correzione delle carte per un errore nelle procedure di accertamento». Il rappresentante dell’assessorato, dopo aver sottolineato le difficoltà incontrate nel corso degli anni nell’affrontare un argomento “ostico” come quello degli usi civici, ha auspicato la definizione di una norma che consenta di soddisfare i diversi interessi in campo ed evitare lunghi contenziosi. Obiettivo condiviso dalla proposta di legge all’esame della Commissione che prevede la cancellazione del limite temporale di due anni per procedere alla sclassificazione dei terreni gravati da uso civico a condizione che abbiano «irreversibilmente perso la conformazione fisica o la destinazione funzionale di terreni agrari, boschivi o pascolativi».

Per ottenere la sclassificazione dovranno sussistere altri tre requisiti: 1) l’alienazione o la concessione dei terreni da parte dei comuni prima dell’entrata in vigore della legge n. 431 del 1985 (legge Galasso); 2) l’utilizzo per la realizzazione di opere di interesse pubblico, di piani per l’edilizia economica o popolare, di piani per gli insediamenti produttivi, di piani particolareggiati o di lottizzazione; 3) non siano stati utilizzati in difformità dalla programmazione urbanistica comunale o regionale.

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All’asta cimeli straordinari di ieri e di oggi firmati da Dybala, Zanetti, Mancini, Icardi, Jovetic, Suso, Quagliarella, Baggio, Muriel e Rigoni, Gasperini e Ranocchia.
E ancora Luca Vettori, Andrea Fondelli, la Pro Recco Pallanuoto, tennis, nuoto sincronizzato, atletica leggera e due “Experience” per Genoa-Inter.

Settimana speciale per l’Asta benefica di Stelle nello Sport. Giornate intense, di grande attenzione per il pubblico di CharityStars che avrà la possibilità di aggiudicarsi maglie ufficiali autografate di valore straordinario assieme a cimeli storici, davvero unici. Tutto questo, sostenendo l’azione e le iniziative portate avanti con grande impegno dalla Gigi Ghirotti onlus del prof Franco Henriquet a favore dei malati di SLA.

La Juventus scende in questa settimana con Paulo Dybala, il suo bomber momentaneamente ai box ma capace di realizzare già 14 reti, decisive per l’incredibile rimonta della squadra allenata da Massimiliano Allegri. L’Inter risponde con la sua maglia con gli autografi del vicepresidente Javier Zanetti, dell’allenatore Roberto Mancini, degli attaccanti Icardi e Jovetic.

Il derby Genoa-Sampdoria vede protagonisti da una parte Suso e Rigoni e dall’altra Quagliarella-Muriel. La fantastica tripletta dell’esterno spagnolo, in prestito dal Milan, contro il Frosinone, la ciliegina sulla torta di Rigoni. Due felici intuizioni della dirigenza genoana nel mercato invernale di riparazione. La zampata di Muriel nel vantaggio contro l’Udinese, le importanti reti di Quagliarella in ottica salvezza: in casa Samp, in attesa della sfida di domenica sera contro il Milan, l’Asta si gioca in attacco.

Due cimeli storici per chi ama il Genoa. La cravatta ufficiale del Centenario, autografata dall’indimenticato Franco Scoglio, e la sciarpa della stagione 1990/1991, quella del quarto posto, con le firme di Aguilera, Skuhravy e Branco, costituiscono un prezioso arricchimento per i tifosi genoani. Così come la felpa ufficiale di Italia ’90 l’autografo di Roberto Baggio.

Anche il capitolo pallanuoto è particolarmente interessante con il pallone dell’ultima Coppa Italia vinta dalla Pro Recco, autografato da tutti i giocatori, e la maglia #ForzaGenova di Andrea Fondelli. Per gli amanti della pallavolo, invece, c’è la casacca dell’azzurro Luca Vettori. All’asta anche la speciale Polo Stelle nello Sport che nel corso della cena benefica delle Cisterne del Ducale dello scorso 15 marzo è stata firmata dal tecnico del Genoa Gian Piero Gasperini, dal difensore della Sampdoria Andrea Ranocchia, dallo spezzino Situm, da Caputo (Virtus Entella) e tanti campioni dello sport ligure.

A disposizione due “experience” per vivere il prossimo Genoa-Inter del 20 aprile in modo unico (giro negli spogliatoi, cocktail e poi posti riservati in tribuna) e ancora cimeli storici di pallavolo e tennis, atletica e basket. Una settimana davvero importante per alzare la quota fondi raccolta a favore del “progetto SLA” della Gigi Ghirotti. Ad oggi sono già stati raccolti più di 7.300 euro. Ma ora, con questi Campioni in campo, potrà essere superata la soglia di 10.000 euro.

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invasioni digitali 2016

Anche per il 2016 il Museo del Carbone aderisce alle “Invasioni Digitali”, la manifestazione organizzata a livello nazionale per permettere ai visitatori di “invadere” musei e luoghi d’arte in tutta Italia (e oltre) con l’obiettivo di condividere la cultura e diffondere il nostro patrimonio culturale attraverso l’utilizzo di internet e dei social network.
L’invasione digitale del Museo del Carbone è programmata per domenica 24 aprile, dalle 10.00 alle 17.00.

I partecipanti potranno invadere gli esterni della Grande Miniera di Serbariu e il Museo del Carbone, con l’esposizione permanente sulla storia della Miniera e della città di Carbonia. Visto il successo dell’anno scorso, sarà allestita all’interno del Museo, esclusivamente per l’occasione, una mini ricostruzione di ambienti con arredi, oggetti e lampade d’epoca, perfetta per le foto e i selfie “vintage”. I visitatori troveranno: angolo “Cucina d’epoca” e angolo “Accessori del minatore”.

Per partecipare alla manifestazione, i visitatori dovranno portare con sé smartphone, tablet, macchina fotografica o videocamera per condividere gli scatti realizzati, in tempo reale o successivamente sui social network. Per chi utilizza Instagram e Twitter: i tag da usare saranno #invasionidigitali, #museodelcarbone e #minieraserbariu .

La partecipazione è gratuita.

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Emilio Lussu 2

Convegno San Donà di Piave 16-4-2016

A San Donà di Piave (Venezia), sabato 16 aprile 2016, alle ore 9.30, presso Auditorium Centro Culturale “Leonardo da Vinci” (Piazza Indipendenza), si terrà un convegno su “Due padri della patria: Emilio Lussu, Silvio Trentin”.

Organizzano la FASI, i Comuni di San Donà di Piave, Musile di Piave, Fossalta di Piave e Meolo; in collaborazione  con il Centro di Documentazione e Ricerca Silvio/Beppa/Giorgio/Franca/Bruno Trentin  e con i Musei Civici Sandonatesi; con il patrocinio della Regione Veneto, della Regione Autonoma della Sardegna, del Comitato regionale  veneto  e  del Comitato  regionale sardo per il Centenario della Grande Guerra.

Coordinerà i lavori Marzio Favero, presidente del Comitato scientifico della Regione Veneto per il Centenario della Grande Guerra.

Dopo i saluti istituzionali, sono previste alcune relazioni.

“Diversamente Combattenti” (Mario Isnenghi, Università degli Studi di Venezia Ca’ Foscari);

“Il discorso di Lussu sull’Autonomia” (Gian Giacomo Ortu, Università degli Studi di Cagliari);

“Silvio Trentin e il federalismo tra crisi del diritto e crisi dello Stato” (Fulvio  Cortese, Università degli Studi di Trento);

“Uso delle risorse e socialismo in Lussu” (Giuseppe Caboni, Istituto Sardo per la Storia della Resistenza e dell’Autonomia);

“L’interventismo democratico di Silvio Trentin”  (Cesare De Michelis, Università degli Studi di Padova);

“Lussu nella diaristica della Grande Guerra” (Aldo Maria Morace, Università degli Studi di Sassari);

“Memoria, narrazione e mito della Grande Guerra in Lussu scrittore e politico” (Aldo Accardo, Università degli Studi di Cagliari).

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Oggi, alle 20.00, e in replica domani, sempre alle 20.00, la Sala Settecentesca della Biblioteca Universitaria – Via Università 32, a Cagliari – per la ventiduesima edizione di Echi lontani-Musiche d’epoca in luoghi storici, ospita il documentario di Werner Herzog “Gesualdo – Morte a Cinque Voci”, per il primo dei due appuntamenti “In memoriam” dedicati ad Alan Curtis. L’ingresso è libero.

Alan Curtis(2)Alan Curtis

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La Federazione Nazionale Diabete Giovanile richiede all’Autorità Nazionale Anticorruzione la revisione per “ L’individuazione sul territorio nazionale di prezzi unici di riferimento in relazione alla tipologia degli strumenti e degli ausìli tecnici esistenti sul mercato per l’autocontrollo domiciliare dei diabetici italiani “.

Nel perseguimento delle sue finalità, la Federazione Diabete Giovanile richiede all’Autorità Nazionale Anticorruzione che si adottino prezzi di riferimento per i presìdi per l’autocontrollo della glicemia affinché si giunga ad una omogenea distribuzione gratuita su tutto il territorio nazionale, con l’individuazione di prezzi unici di riferimento in relazione alla tipologia degli strumenti e degli ausìli tecnici esistenti sul mercato e sui servizi connessi. Rileviamo a proposito una distribuzione  non conforme alle esigenze e ai bisogni del paziente e del medico, con prezzi di riferimento diversificati tra regione e regione e tra le stesse Asl.

Tale richiesta inoltre garantisce appropriatezza terapeutica e risparmio per le casse dello Stato, che si aggira dall’attuale spesa, di oltre 400ml annui, ad un risparmio previsto intorno ai 120ml annui. Se il Servizio Sanitario vuole effettivamente risparmiare non può consentire che lo stesso dispositivo si paghi molto di più in una Regione o in Asl e molto meno in un’altra.