19 July, 2024
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Venerdì 15 aprile è in programma uno sciopero indetto dalle organizzazioni sindacali CGIL CISL e UIL che riguarda tutto il personale del comparto della ASL 7. La direzione generale ha diffuso una nota nella quale annuncia che, come prevedono le norme vigenti, attraverso i contingenti minimi saranno garantiti i servizi essenziali e in particolare le urgenze, mentre le attività programmabili potranno subire riduzioni conseguenti all’adesione allo sciopero, e si scusa con l’utenza per eventuali disagi e disservizi.

Ospedale Sirai Carbonia 2 copiaCTO Iglesias copia

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Il capogruppo dell’UDC in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, ha presentato una mozione per invocare la modifica del piano faunistico venatorio, con un disegno in grado di incrociare le richieste delle associazioni di categoria. «Lo strumento – sottolinea Gianluigi Rubiu – dovrebbe disciplinare la caccia assicurando un adeguato livello di compatibilità rispetto alle attività agricole, in modo tale che la densità delle specie di fauna selvatica non arrechi danno effettivo alle produzioni e assicurando il controllo delle popolazioni, anche tramite la predisposizione di piani di abbattimento selettivo ai sensi della normativa»

Gianluigi Rubiu sottolinea che, di fatto, nella stesura del piano faunistico è saltata la concertazione con le associazioni del settore. Nel mirino del popolo di cacciatori soprattutto la previsione, all’interno del piano, degli ambiti territoriali di caccia. «Una condizione che limita e vincola in modo rigido l’attività venatoria. Un rischio per un’Isola come la Sardegna, con uno strumento che di fatto non è attuabile sul territorio. Dubbi, perplessità e preoccupazioni si intrecciano sullo strumento degli Atc, con risultati non apprezzabili nelle altre regioni italiane. La Sardegna non viene vista come il luogo giusto per enti di questo tipo, infatti il territorio non è omogeneo come sarebbe necessario e in questo modo non si può procedere con il coordinamento delle sedi dislocate – conclude Gianluigi Rubiu -. Senza poi tralasciare il fatto che gli ambiti sono considerati antipopolari, con una stangata per i cacciatori costretti a pagare (oltre la  tassa) una quota al proprio ambito di residenza».

Gianluigi Rubiu 1 copia

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Casti-Marongiu

Il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti e l’assessore delle Politiche sociali, Maria Marongiu, hanno presentato oggi la sintesi del consuntivo dei servizi sociali per aree tematiche.

Uno degli elementi caratterizzanti l’attività dell’Amministrazione comunale di Carbonia, in questi cinque anni di lavoro, è stato l’attenzione verso le persone in difficoltà. Anche nel 2015, così come negli anni precedenti, il Comune si è impegnato per continuare a garantire e migliorare i servizi, utilizzando tutti gli strumenti a sua disposizione. I settori di intervento sono stati molteplici: anziani e disabili, infanzia e giovani, interventi contro la povertà, servizi in ambito PLUS e leggi di settore, a cui si aggiungono una serie di “azioni immateriali”. Sommando tutti gli interventi il comune di Carbonia, nel 2015, ha impiegato per i Servizi sociali risorse pari a oltre 9 milioni e 100mila euro. Di seguito, come fatto negli anni precedenti, presentiamo una sintesi degli interventi realizzati dall’Amministrazione comunale di Carbonia nel 2015.

ANZIANI E DISABILI

questi i principali servizi erogati nel 2015, i beneficiari  e le risorse utilizzate:

Assistenza Domiciliare: fornisce sostegno al paziente e alla famiglia, alleggerendo il carico assistenziale. Hanno usufruito del servizio 162 famiglie residenti a Carbonia, con una spesa di 411.034,93 euro. 

Centro diurno giovani disabili:

Centro di aggregazione che propone attività ricreative e laboratori strutturati. Opera dal lunedì al venerdì, per 4 ore giornaliere e ospita 13 persone, con una spesa di 87.383,83 euro.

Inserimenti in struttura:

le strutture  utilizzate sono la Casa pProtetta (persone non autosufficienti con necessità assistenziali) e la Residenza sanitaria assistita (persone non autosufficienti che necessitano di prestazioni assistenziali e sanitarie). Nel 2015 l’Amministrazione ha contribuito per 44 inserimenti (495.388,63 euro) a cui si aggiungono le 38 persone che hanno avuto necessità di trattamenti socio-riabilitativi, finanziariamente sostenuti dalla Regione con 613.540 euro. La contribuzione utenza complessiva è stata di 245.889,82 euro.

L.162/98:

Prevedono assistenza domiciliare e non, servizi educativi, alfabetizzazione informatica e forme di aiuto personale. Sono stati presentati alla Regione 686 Piani, il cui finanziamento ha richiesto risorse per  1.600.760,97 euro.

Progetti “Ritornare a casa”:

sostengono persone con gravi patologie e non autosufficienti, che vengono dimesse da strutture sanitarie. Finanziati dalla Regione, nel 2014 sono stati predisposti 39 progetti, con un finanziamento di circa 571.948,41 euro e un cofinanziamento comunale di 120.800,48 euro.

TOTALE RISORSE: 3.900.857,25 euro.

BENEFICIARI: 982. 

INFANZIA E GIOVANI

questi i principali servizi erogati nel 2015, i beneficiari  e le risorse utilizzate:

Servizio educativo integrato:

offre attività e azioni educative, con assistenza specialistica, a minori in situazione di disagio familiare o diversamente abili. I minori coinvolti sono stati complessivamente 43, per una spesa di 111.705,48 euro.

Asilo Nido:

nell’anno scolastico 2014-2015 ha accolto mediamente 41 bambini da 0 a 3 anni. La spesa per garantire il servizio ammonta a 294.861,05 euro, di cui 71.393,94 euro provengono dalla contribuzione dell’utenza.

Servizio Affidi:

sostiene le famiglie naturali e le famiglie ospitanti, svolgendo anche attività di promozione e formazione. I minori di Carbonia in affido sono 10, su 17 nell’intero distretto, per i quali il Comune contribuisce con una  quota  di 37.413,93 euro.

Inserimenti in Istituto:

13 minori sono ospitati in comunità alloggio in ambito per lo più regionale, ai quali si aggiungono 3 mamme con bambini, per una spesa di  350.000 euro.

Colonia marina:

con un contributo minimo, circa 90 ragazzi, da 6 a 12 anni, hanno avuto l’opportunità di recarsi al mare per 2 settimane, con una spesa di  10.000 euro.

TOTALE RISORSE: 803.980,46 euro

BENEFICIARI: 205.

Servizi per i giovani:

i servizi per i giovani sono stati inseriti all’interno del PLUS distrettuale, considerata anche la valenza sovracomunale di gran parte di essi. Tali servizi, pensati per rispondere ad esigenze sia di prevenzione del disagio sia di promozione del benessere, sono importanti per rafforzare le reti sociali, promuovere la partecipazione alla vita della comunità, stimolare le relazioni interpersonali e favorire i processi di crescita. Rappresentano un punto di riferimento per molti giovani della nostra Città e del territorio. Tutto questo è confermato dai numerosi contatti dell’Informagiovani, dal folto gruppo di bambini che frequentano la ludoteca e dai numerosi gruppi che utilizzano la sala prove musicali di Is Gannaus.

INTERVENTI CONTRO LA  POVERTA’

questi i principali servizi erogati nel 2015, i beneficiari  e le risorse utilizzate:

Assistenza economica:

Ne hanno beneficiato mensilmente una media di 350 famiglie, con un impegno economico complessivo da parte dell’Amministrazione di circa 374.459 euro.

Inserimenti lavorativi

10 persone hanno avuto l’opportunità di prestare la propria opera in servizi rivolti alla collettività per periodi di circa quattro mesi. Le risorse impegnate ammontano a 48.200 euro.

Centro di accoglienza maschile e femminile:

vengono ospitati uomini e donne in difficoltà, con o senza figli, generalmente senza fissa dimora. Nel 2015 abbiamo registrato una media di 12 presenze complessive, per un importo di 105.000 euro. Vengono garantiti, inoltre, interventi di pronta accoglienza, in particolare pasti caldi e igiene personale per le persone senza fissa dimora.

Gli uffici dei Servizi sociali hanno autorizzato l’INPS ad erogare 55 assegni di maternità e 59 assegni per i nuclei familiari con più di 3 figli.

A queste misure di sostegno economico vanno aggiunti altri interventi quali: altri inserimenti lavorativi, contributi per le spese di affitto, borse di studio a studenti meritevoli, rimborso delle spese di istruzione e altri ancora, non gestiti direttamente dagli uffici dei Servizi sociali.

TOTALE RISORSE: 527.659 euro

BENEFICIARI: 486

LEGGI DI SETTORE: prevedono misure di sostegno per persone affette da particolari patologie, finanziate dalla Regione attraverso il Comune

• Malati nefropatici: 45 utenti

• Malati talassemici, emofilici, emolinfopatici maligni: 98 utenti

• Malati oncologici – L.R.9/04: 202 utenti

• L.R. 12/85 – trasporto persone diversamente abili: 76 utenti

• Sussidi per persone malate di mente (L. 15/92 e L. 20/97): 287 utenti

• Sostegno trapiantati: 8 beneficiari

• AIAS ex Usl: 9 utenti

TOTALE RISORSE: 1.530.000 euro

BENEFICIARI: 725

Il comune di Carbonia è Ente gestore del PLUS, che eroga servizi per conto dei 16 Comuni del distretto di Carbonia. I servizi principali sono l’Assistenza domiciliare, il servizio Affidi e il registro pubblico degli Assistenti Familiari, che conta attualmente 273 iscritti. Vengono gestiti anche altri progetti finanziati dalla Regione, ad esempio il progetto “Né di freddo né di fame”, sulle povertà estreme, e il progetto di assistenza finanziato dall’INPDAP, rivolto a 120 beneficiari per un importo di 744.466,66 euro. Nel 2015 sono state utilizzate risorse per 2.431.589,01 euro.

TOTALE RISORSE: 9.194.085,72 euro

AZIONI IMMATERIALI

Oltre agli  interventi e ai servizi descritti, erogati grazie  all’impegno e alla dedizione di tutti gli operatori dei Servizi Sociali, ai quali va un doveroso e sincero ringraziamento, crediamo sia importante ricordare altre azioni che, anche se non hanno richiesto erogazione di risorse, sono da considerarsi altrettanto importanti per i valori che esprimono e perché testimoniano il grado di maturità e civiltà della nostra Comunità. Si tratta di interventi proposti in questa consiliatura e approvati all’unanimità dal Consiglio Comunale, come diversi regolamenti e azioni sulle quali si continuerà a lavorare fino all’ultimo giorno utile.

Mi riferisco, ad esempio, al regolamento per il funzionamento di sale pubbliche da gioco e per l’installazione di apparecchi e congegni automatici, semiautomatici ed elettronici da intrattenimento e svago, strumento che ha posto il Comune di Carbonia all’avanguardia in ambito regionale nella lotta contro la piaga del gioco d’azzardo. Già precedentemente il comune di Carbonia aveva aderito al “Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”, a testimoniare l’impegno convinto nel contrastare nel proprio territorio questo fenomeno, purtroppo dilagante. Un importante risultato, raggiunto grazie alla collaborazione con l’ASSIGAP, una Associazione di volontariato fortemente impegnata nel territorio su questi temi, collaborazione che si è poi concretizzata nella realizzazione di altre iniziative di sensibilizzazione e informazione, tra cui un’importante indagine atta a valutare l’estensione del fenomeno tra i nostri studenti delle scuole medie, e che si spera possa fruttuosamente proseguire. Il regolamento è stato modificato nel 2016, estendendo le norme previste alle sale bingo e alle agenzie di scommesse.

Sempre nel 2013 è stato approvato il regolamento comunale per la cremazione, conservazione, affidamento e dispersione delle ceneri, al fine di salvaguardare i diritti di ogni persona, la dignità e la libertà di scelta, nel rispetto delle convinzioni religiose e culturali di ciascuno.

Vogliamo ancora citare il Regolamento comunale “Interventi di contrasto alla povertà e di sostegno al reddito”, approvato nel 2014, che costituisce uno strumento innovativo, non solo in riferimento ad una puntuale e attuale individuazione del bisogno, ma soprattutto in quanto introduce una sperimentazione dei principi del welfare generativo, richiedendo ai beneficiari dell’aiuto economico la disponibilità  ad una forma di servizio in favore della comunità, commisurata alle capacità di ciascuno.

Dal 2013, grazie ad un protocollo di intesa tra il Comune e la ASL 7, i cittadini di Carbonia che richiedono o rinnovano la carta di identità, possono, se vogliono, essere inseriti nel Registro regionale dei donatori di organi. La definizione e l’attuazione delle procedure necessarie ha richiesto un lungo lavoro preliminare, ma questo strumento, civilmente ed eticamente importantissimo, è ora pienamente operativo.

Recentemente sono state avviate le procedure per la sperimentazione dei Nonni vigile e per l’attuazione del progetto del Ministero del Lavoro Diamoci una mano, che consentirà ai cittadini di Carbonia che beneficiano di strumenti di sostegno al reddito di svolgere attività nel proprio Comune a favore della collettività.

 

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Un vasto incendio si è sviluppato nella tarda mattinata a Is Gallus, piccola frazione alle porte di Carbonia, davanti al punto vendita CFadda. Sul posto sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco di Carbonia che hanno il distaccamento a poche centinaia di metri di distanza, che stanno lavorando per spegnere le fiamme e contenere quindi i danni. Le cause dell’incendio sono in fase di accertamento.

Nelle fotografie allegate, scattate poco fa da Nadia Pische, è chiara la portata dell’incendio e la sua pericolosità per la vicinanza del centro abitato.

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Maria Del Zompo 1 copia

Giovedì 14 aprile, alle 10.30, il rettore Maria Del Zompo, il presidente del CRS4, Luigi Filippini, e il direttore generale di Sardegna Ricerche, Giorgio Pisanu, terranno una conferenza stampa per presentare il corso avanzato in applicazioni web e mobile e internet of things. L’appuntamento è nella sala Consiglio del Rettorato (via Università 40).

Il bando di partecipazione, pubblicato nei giorni scorsi, sta riscuotendo grandi riscontri: per la prima volta in Sardegna si punta a formare – in accordo con le imprese – una figura intermedia tra scuola e università ad altissima specializzazione nel mondo dell’Information Communication Technology.

 

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Ospedale Brotzu Cagliari2

La commissione Sanità presieduta dall’on. Raimondo Perra (Psi) ha iniziato il ciclo di audizioni sulla proposta di riforma della rete ospedaliera presentata la scorsa settimana dalla Giunta, con le relazioni dei commissari delle aziende sanitarie della Sardegna.

Per quanto riguarda l’impianto della riforma della rete, i commissari hanno espresso una valutazione positiva perché consente di alleggerire il carico della domanda “generalista” di salute che attualmente grava in modo eccessivo sugli ospedali e di concentrare risorse finanziarie e professionali su strutture di alta efficienza per il trattamento dei pazienti “acuti”, migliorando la qualità dei servizi per il cittadino.

Perché questa parte della riforma abbia successo, è stata un’altra sottolineatura comune, è necessario però che, come retroterra dell’ospedale, sia attiva una rete territoriale forte che si occupi dei pazienti “non acuti”.

I commissari hanno poi auspicato che la riforma vada a regime nel più breve tempo possibile, per ridurre al minimo una fase di transizione che potrebbe avere effetti collaterali negativi, sia sulla puntualità dell’assistenza per il paziente che per ciò che concerne l’organizzazione del lavoro nelle aziende dove, soprattutto a causa della rigidità degli orari, quote importanti di personale si trovano costrette ad operare in situazioni di emergenza.

Infine, è stato posto l’accento sulla necessità di una formazione comune, su base regionale, per il personale medico ed infermieristico, ritenuta molto utile per assicurare omogeneità di conoscenze e percorsi e fornire anche una motivazione “culturale” al cambiamento.

Accanto alla visione complessiva dello stato della sanità sarda e delle prospettive legate alla riforma, i commissari hanno messo in evidenza specificità e problematiche legate alle rispettive aziende ed ai territori di riferimento.

Per certi aspetti, come la riorganizzazione anche logistica delle strutture, l’eliminazione delle duplicazioni, le caratteristiche geografiche, orografiche e demografiche degli stessi territori, le carenze delle rete viaria ed i picchi di domanda correlati ai flussi turistici, si tratta della parte più complessa della riforma, che è stata già avviata nel corso del mandato commissariale e potrebbe avere bisogno di alcuni interventi di aggiustamento, anche nel breve termine.

Alla riunione della commissione di questa mattina hanno partecipato Graziella Pintus (Azienda Brotzu), Antonio Onnis (Asl 7 Carbonia), Savina Ortu (Asl 8 Cagliari), Giorgio Sorrentino (Aou Cagliari), Salvatorico Ortu (Asl 2 Olbia, in rappresentanza del commissario), Giuseppe Pintor (Aou Sassari) ed Agostino Sussarellu (Asl 1 Sassari).

I lavori della commissione, secondo il calendario programmato, riprenderanno questo pomeriggio alle 18.30 con le audizioni dei commissari delle altre Asl della Regione.

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Palazzo del Consiglio regionale A

La commissione Autonomia, presieduta da Francesco Agus, si riunisce giovedì alle 10,30. All’ordine del giorno, dopo l’elezione di un segretario, il parere sulle norme generali in materia di edilizia sociale e riforma dell’azienda regionale per l’edilizia abitativa e sulla disciplina della partecipazione della Regione, degli enti regionali e degli enti locali a società di capitali e consortili. All’esame dei commissari anche il disegno di legge 313 Modifiche alla legge regionale 4 febbraio 2016, n. 2, recante: “Riordino delle autonomie locali della Sardegna e il disegno di legge 254 (Norme sulla qualità della regolazione e di semplificazione dei procedimenti amministrativi)“. I lavori proseguiranno nel pomeriggio con il medesimo ordine del giorno. L’organismo si riunirà nuovamente venerdì alle 11 per esprimere il parere sulla proposta di legge costituzionale n. 3212 “Modifiche alla legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3 – Statuto speciale per la Sardegna”.

Saranno sentiti in audizione i parlamentari proponenti. La proposta di legge costituzionale, primo firmatario il deputato Francesco Sanna, è stata sottoscritta  anche dai parlamentari Meloni, Cani, Marrocu, Mura, Pes, Giovanna Sanna, Scanu. Prevede la modifica degli articoli 27, 28, 43, 44 e 45 dello Statuto speciale e riguarda differenti aspetti dell’ordinamento regionale.

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Ci sono alcune grandi aziende che non hanno bisogno di presentazioni e sicuramente una di esse è la Siemens. Creata oltre 150 anni fa in Germania, dove ancora oggi è presente il cuore dell’azienda, la Siemens è una delle più grandi multinazionali al mondo nel settore dell’elettrificazione e della tecnologia, presente in oltre 200 paesi. Anche in Italia possiede stabilimenti produttivi, centri di competenza e di ricerca & sviluppo e dà lavoro a migliaia di dipendenti. Ora l’azienda è alla ricerca di oltre 3mila persone complessive in Italia e all’estero. Le opportunità lavorative sono sia a tempo indeterminato che determinato. Molte sono anche le iniziative dedicate agli studenti con stage e offerte per bilanciare studio e lavoro. 

Così parla Federica Fasoli la direttrice per le risorse umane di Siemens Italia: «Chi cerchiamo? Per i nostri grandi obiettivi di oggi e di domani selezioniamo persone secondo criteri di diversity, persone curiose e in cerca di sfide, flessibili, capaci di adattarsi velocemente a cambiamenti continui, sia giovani che professionisti con esperienza, entusiasti di poter costruire “innovazione” e con salde conoscenze professionali. Siemens cerca e sviluppa “nuove generazioni” di…»

L’articolo completo è consultabile nel sito http://www.diariolavoro.it/lavoro_siemens.html 

Siemens

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«L’ennesima protesta portata avanti dai familiari dell’associazione Le Rondini che rivendicano l’intervento della Regione per far sì che venga fornita l’assistenza ai pazienti Adi di terzo livello attraverso medici e infermieri della rianimazione è inaccettabile.»

Lo scrive, in una nota, Emanuele Cani, deputato del Partito Democratico.

«Non è pensabile che per vedere garantito un diritto, quello alla salute e alla vita dignitosa anche nella malattia si debba ricorrere a forme di protesta come quelle che stanno portando avanti queste persone con grande dignità. Non è accettabile che la Regione e la Asl, attraverso il suo commissario Onnis, perdano ancora tempo invece di affrontare e risolvere questa situazione. Considerato il fatto che la soluzione a questa vertenza è, come spiegato da tempo, abbastanza semplice, proprio non si riesce a capire quali siano i motivi di tanto ritardo. È doveroso, da parte della Regione – conclude Emanuele Cani – un intervento immediato e deciso per far sì che questo problema venga risolto una volta per tutte.»

Emanuele Cani 79 copia

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“Niente paura. Con le Acli attraversiamo il cambiamento…per una Sardegna più giusta” è il titolo del 13° congresso regionale delle Acli della Sardegna, che si terrà sabato 16 aprile 2016, a partire dalle ore 9.00, nella sede del Seminario arcivescovile di Cagliari, in via Monsignor Cogoni 9.

La giornata si aprirà con i saluti dell’arcivescovo di Cagliari, mons. Arrigo Miglio, ed entrerà nel vivo con la relazione del presidente delle Acli sarde Fabio Meloni. Seguiranno gli interventi dei rappresentanti istituzionali e dei delegati. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 16.00, è in programma l’approvazione della mozione finale e delle proposte di modifiche statutarie e, subito dopo, l’apertura dei seggi per il rinnovo delle cariche.

Parteciperanno alle votazioni del congresso i 143 delegati espressi dai quattro congressi provinciali: il nuovo Consiglio regionale, che eleggerà il presidente regionale, resterà in carica fino al 2020. Si completerà così, per quanto riguarda la Sardegna, il percorso verso il 25° Congresso Nazionale delle Acli, in programma a Livorno dal 5 all’8 maggio 2016.

Arrigo Miglio 1 copia