19 July, 2024
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L’assessorato regionale del Lavoro ha attivato un ulteriore sportello informativo relativo all’avviso per la selezione dei progetti da ammettere al finanziamento del “Fondo microcredito Fse” rivolto ai lavoratori espulsi dai processi produttivi del settore tessile.

Lo sportello ha sede a Cagliari, presso il Centro regionale di formazione professionale, in via Caravaggio s.n., tel. 070 6064905.

Rimane attivo lo sportello situato in viale Trieste 115, tel. 070 6065587.

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CTO Iglesias 1

Domani, 7 aprile 2016, alle ore 9.00, presso la sala riunioni della Direzione Medica di Presidio del CTO di Iglesias, il commissario straordinario della Asl 7 di Carbonia, Antonio Onnis, illustrerà alla stampa la seconda fase della nuova configurazione ospedaliera della ASL 7: conclusi i trasferimenti di Chirurgia, Pediatria e Ortopedia, infatti, dal 14 aprile avverranno spostamenti di reparti dal Santa Barbara al CTO e viceversa (Medicina, Pronto Soccorso, Radiologia, 118). Si tratta di un’operazione di valenza strategica che sta impegnando la massima concentrazione di uomini e mezzi, destinata a modificare profondamente le caratteristiche dell’assistenza ospedaliera del territorio.

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Vigneti Is Solinas 26

Il Vinitaly di Verona ospiterà il lancio di Wine and Sardinia – Concorso enologico e Salone dei Vini sardi. La presentazione dell’iniziativa è in programma domenica 10 aprile 2016, alle 14.30, negli spazi istituzionali della Regione Sardegna alla presenza dell’assessore regionale dell’Agricoltura Elisabetta Falchi. Con lei il giornalista e sommelier Marco Pozzali e il giornalista e degustatore Pierluigi Gorgoni: entrambi membri della commissione esaminatrice del concorso enologico Wine and Sardinia 2014 e 2015, saranno chiamati anche a comporre la giuria di qualità del 2016. La manifestazione, alla sua terza edizione, è ideata e realizzata dalla Pro Loco di Sorgono con il patrocinio della Regione Sardegna e del comune del Mandrolisai.

La scelta di presentare Wine and Sardinia nel corso della più importante iniziativa italiana dedicata al settore del vino e la presenza dell’assessore confermano la crescente attenzione e fiducia verso un progetto originale e innovativo. 

Wine and Sardinia 2016 si ripropone da un lato con la formula del concorso enologico (in programma nei mesi estivi) che punta un confronto tra le più significative produzioni isolane attraverso il vaglio di una giuria altamente qualificata, dall’altro con il Salone dei vini (in concomitanza con le Cortes apertas/Sa Innenna, in autunno a Sorgono) che ha l’obiettivo di far incontrare addetti ai lavori, potenziali acquirenti, appassionati e turisti.

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Palazzo della Regione 2 copia

La Giunta regionale ha definito su proposta del presidente Francesco Pigliaru, le aree di intervento in cui impiegare prioritariamente l’assistenza tecnica a sostegno delle imprese del Piano Sulcis, affidata all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa, Invitalia. Si tratta di attività avviate grazie alle risorse (3 milioni) della delibera CIPE n.31 del 20 febbraio 2015, finalizzate al supporto ed accompagnamento alle imprese, animazione e orientamento del territorio, istruttoria economica e finanziaria, verifica della rendicontazione delle imprese, studi di fattibilità, realizzazione di specifici report ricognitivi.
L’Esecutivo ha confermato l’Autorità di audit per lo svolgimento dell’attività di revisione contabile indipendente sui fondi di solidarietà che l’Unione Europea ha devoluto per le alluvioni. L’Autorità, con alcune integrazioni, verrà potenziata attraverso la collaborazione con l’agenzia Argea.
Approvata su proposta dell’assessore Luigi Arru l’attivazione dello screening neonatale della fibrosi cistica, che avrà come riferimento regionale l’ospedale Pediatrico Microcitemico “A. Cao” dell’Azienda Ospedaliera Brotzu, con il compito di eseguire i test a tutti i nuovi nati della Sardegna. Il laboratorio di Genetica e Genomica del Microcitemico si occuperà anche dell’analisi molecolare nella conferma diagnostica dello screening neonatale della Fibrosi Cistica (esami di II Livello). Per quanto riguarda la sanità animale, è stato assegnato all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Sassari il compito di acquistare, tramite procedura aperta a valenza regionale, vaccini veterinari per la prevenzione della febbre catarrale degli ovini (Blue Tongue) da fornire alle Asl.
Nominato, come proposto dall’assessore Virginia Mura, il Direttore del Servizio Lavoro dell’assessorato Rodolfo Contu, quale rappresentante della Regione nel Comitato Regionale Inps per la Sardegna.
Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, che ha preso atto del lavoro della commissione di valutazione sui candidati, la Giunta regionale ha nominato Roberto Zurru nuovo direttore generale dell’Agenzia Agris, di cui era già dirigente.
La Giunta, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano e in attesa del riordino normativo del legislatore nazionale, ha aggiornato le direttive regionali in materia di inquinamento acustico ambientale sui requisiti acustici passivi.

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Francesco Cicilloni Carbonia 3Carbonia 2 Carbonia 4 Carbonia 5Carbonia 1 Piazza Roma 2

Dopo il Movimento 5 Stelle che domenica mattina ha presentato il suo candidato dalla carica di sindaco e i 24 candidati alla carica di consigliere comunale per le Amministrative del comune di Carbonia in programma nel prossimo mese di giugno, un secondo candidato alla carica di sindaco presenta il suo programma elettorale. Si tratta di Francesco Cicilloni, 37 anni, consigliere uscente eletto cinque anni fa nella lista del Partito Democratico, dissociatosi nel corso della consiliatura insieme al presidente del Consiglio comunale Ignazio Cuccu e all’ex assessore Luisa Poggi, ed ora alla guida, autonomamente, della lista civica Dipende da Noi – Francesco Cicilloni sindaco.

Francesco Cicilloni ha annunciato la sua decisione di candidarsi a sindaco due mesi fa, con un durissimo comunicato nel quale ha espresso giudizi molto negativi sull’attuale maggioranza e sul sindaco Giuseppe Casti.

«In questi cinque anni, con questa amministrazione e questo sindaco, assente, inadeguato, lontano dai problemi e dalle sofferenze dei cittadini, incapace di relazionarsi con essi, il sistema è entrato in una crisi profonda che rischia di trascinare con se l’intera città – ha scritto tra l’altro Francesco Cicilloni -. Siamo di fronte ad un bivio: possiamo rassegnarci e vedere Carbonia spegnersi oppure scegliere la strada dell’impegno. Noi abbiamo deciso di fare.»

Francesco Cicilloni presenta un programma incentrato su 12 punti così sintetizzabili:

• Lavoro, imprese e housing sociale, con un’attenzione particolare al rilancio dell’edilizia, con un rapporto stretto con Area per il risanamento degli alloggi popolari, il loro riscatto da parte dei cittadini e il trasferimento al patrimonio del comune di aree edificabili e commerciali e artigianali;

• Verifica della sussistenza dei requisiti di legge per la gestione municipalizzata dell’acqua, con un’attenzione particolare alla fascia sociale;

• Un sistema sociale in grado di andare più efficacemente incontro alle esigenze delle famiglie in difficoltà;

• Rescissione del contratto di affidamento delle imposte locali ad Equitalia;

• Compartecipazione del cittadino agli utili sulla vendita del rifiuto differenziato e conseguente abbattimento della tariffa;

• Razionalizzazione della società Somica che dovrà occuparsi esclusivamente di verde pubblico ed emergenze, liberando risorse per le piccole imprese locali;

• Sezione di alcune imposte municipali in cambio di una compartecipazione lavorativa di pubblica utilità col ricorso al cosiddetto baratto amministrativo;

• Per i giovani, finanziamento di un fondo di solidarietà per i figli della crisi e valorizzazione del lavoro indipendente previa formazione;

• Attuazione integrale del piano di marketing turistico aggiornato; affidamento delle case abbandonate a un euro, con l’adozione della legge regionale vigente;

• Smart City e nuove tecnologie, con wi-fi libero e incentivazione della mobilità ecosostenibile, riqualificazione urbana funzionale ai soggetti più svantaggiati;

• Censimento del patrimonio, con eventuale alienazione o permuta di strutture non utilizzate con i privati;

e, infine,

• Incentivazione dei processi di partecipazione alla vita pubblica, istituzionalizzando i comitati di quartiere e affidamento in comodato d’uso gratuito degli immobili di proprietà comunale inutilizzati alle diverse realtà associative, con valorizzazione della Casa delle associazioni.

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La Giunta regionale ha approvato le Linee guida per la determinazione del minore impatto paesaggistico degli interventi di demolizione e ricostruzione. Su proposta dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, vengono così disciplinati gli interventi di rinnovo del patrimonio edilizio.
Nelle zone urbanistiche omogenee “E” agricole, “F” turistiche, “H” di salvaguardia e “G” servizi generali, la demolizione e ricostruzione della volumetria esistente nella fascia dei 300 metri dalla linea di battigia marina è consentita unicamente laddove il nuovo fabbricato determina un minore impatto paesaggistico.
Le Linee guida tengono conto dei principi espressi nella legge regionale n. 8/2015, ossia il minor consumo della risorsa suolo, il risparmio energetico, la salvaguardia dei valori paesaggistici e il raggiungimento di un minore impatto delle opere sui caratteri del contesto paesaggistico e dell’area di intervento.
«La demolizione e riedificazione dei volumi entro la fascia dei 300 metri – spiega Erriu – è un’operazione di riconversione architettonica e paesaggistica che porta alla costituzione di un nuovo edificio di maggiore qualità rispetto al precedente. Perciò è fondamentale coniugare aspetti tecnici e funzionali relativi all’architettura dei nuovi volumi, con una maggiore attenzione a costituire un dialogo verso il contesto locale col quale inevitabilmente la nuova costruzione si relaziona. Per le differenti zone urbanistiche previste all’interno della norma di legge sono stati previsti indirizzi specifici che garantiscono gli interventi di riedificazione e stabiliscono relazioni capaci di valorizzare il contesto paesaggistico nel quale si inseriscono, anche in riferimento alla destinazione della zona urbanistica in cui ricadono.»
Cristiano Erriu

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Donatella Spano 3

La Giunta regionale, nella seduta odierna, ha approvato il Piano regionale d’ispezione ambientale delle installazioni soggette ad autorizzazione integrata ambientale (AIA). «Per la prima volta la Regione – ha affermato l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano – si è dotata di uno strumento di pianificazione che stabilisce i criteri di priorità nelle ispezioni delle installazioni industriali. In questo modo, tramite un approccio integrato, è possibile programmare in maniera più efficace il controllo delle emissioni industriali”.

La Regione Sardegna è tra le prime regioni italiane ad adempiere all’obbligo normativo nazionale. Attraverso il piano, stabilisce un criterio di priorità nelle ispezioni, in modo da garantire un maggior controllo di legge. Il Servizio tutela dell’atmosfera e del territorio dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente riceve il mandato di provvedere al periodico aggiornamento del Piano regionale d’ispezione ambientale.

Braccio operativo è l’Arpas, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, a cui spetta la valutazione del rischio emissivo delle singole installazioni industriali. L’Agenzia esegue le verifiche ispettive sulla base del programma stilato sui criteri del Piano, effettua i necessari campionamenti e constata il rispetto delle prescrizioni di legge. I controlli ispettivi ambientali sono orientati infatti alla verifica delle emissioni di sostanze inquinanti nel contesto specifico dei processi produttivi. «Il Piano d’ispezione ambientale – prosegue l’esponente dell’Esecutivo Pigliaru – tende ad assicurare un alto livello di protezione del territorio, perché adotta un approccio metodologico uniforme dell’attività ispettiva a livello regionale e un nuovo approccio, di tipo integrato, per verificare l’impatto dell’installazione sull’ambiente, in relazione al processo industriale».

Sul territorio regionale risultano in esercizio 75 attività soggette ad AIA, di cui 65 di competenza delle amministrazioni provinciali, le quali si avvalgono Arpas, per l’accertamento del rispetto delle condizioni di esercizio prescritte nell’autorizzazione integrata. Le restanti dieci sono di competenza statale e in questo caso l’autorità deputata all’accertamento del rispetto delle condizioni di esercizio è l’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.

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La rete sarda dei laboratori di analisi verrà riorganizzata. Lo ha deciso la Giunta regionale con l’approvazione della proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, basata sull’Accordo del 2011 tra Governo, Regioni e Province autonome su “Criteri per la riorganizzazione delle reti di offerta diagnostica di laboratorio”. La riorganizzazione riguarderà le strutture pubbliche e private, «secondo principi di razionalizzazione, di aggregazione e di regolamentazione dei service di laboratorio», viene precisato nella delibera.

«E’ necessario – spiega Luigi Arru – approvare un piano di riorganizzazione delle strutture regionali che erogano prestazioni di base e specialistiche di laboratorio (tossicologia, ematologia, microbiologia, citoistopatologia, virologia, microscopia clinica, biologia molecolare, genetica medica), conformemente a quanto deciso dalla Conferenza Stato e Regioni del 23 marzo 2011. L’attuale organizzazione è frammentata ed eccessivamente settoriale. Occorre superarla, ovviamente in modo graduale. Il modello che noi proponiamo è basato sulla centralizzazione e aggregazione delle attività di analisi in strutture ad alta capacità produttiva.»

La delibera prevede che entro novanta giorni dall’approvazione vengano definite le modalità di erogazione, i requisiti di struttura e di qualità, le tipologie e i volumi di attività delle strutture specialistiche per patologie genetiche e dei laboratori di genetica medica (citogenetica, genetica molecolare e biochimica, immunogenetica, citogenetica, genetica oncologica). Nelle more dell’adozione del documento con i nuovi requisiti, non potranno essere rilasciate nuove autorizzazioni alla realizzazione e nuovi accreditamenti.

Luigi Arru 66

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Prenotazione obbligatoria e gratuita sui treni Atr a partire da metà aprile. Lo ha annunciato oggi l’assessorato dei Trasporti che, per evitare gli inconvenienti verificatisi nelle scorse settimane, ha richiesto a Trenitalia di attivare l’obbligo di riservare i posti sui pendolini sardi.

Sarà possibile prenotare al momento dell’acquisto del biglietto o anche successivamente, attraverso i canali di vendita del sito Trenitalia.com, dei self-service, delle biglietterie o delle app.

Con questo accorgimento si garantirà un servizio più confortevole, ordinato e sicuro, in linea con i migliori standard di settore e rispondendo alle prescrizioni di sicurezza previste nell’omologazione dei convogli, per le quali non è consentita la marcia con passeggeri senza posto a sedere.

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Gli invisibili 2Gli Invisibli 3Gli invisibili 1

Questa mattina l’assessore del Lavoro Virginia Mura ha incontrato gli ex lavoratori interinali impiegati in passato presso la Rockwool di Iglesias, che poco prima avevano occupato – insieme ad alcuni rappresentanti sindacali – la sede dell’Assessorato, in via San Simone a Cagliari. L’assessore del Lavoro ha ricordato le diverse iniziative assunte nei mesi scorsi per favorire in ogni modo il loro reinserimento lavorativo. Un insieme di iniziative, peraltro, di cui gli stessi lavoratori erano già perfettamente a conoscenza, e che era già stato più volte illustrato nei numerosi incontri avuti in precedenza per esaminare la loro situazione.
«I 12 lavoratori interinali ex Rockwool – ha ricordato Virginia Mura – erano stati esclusi dal percorso di stabilizzazione in Ati-Ifras dalla precedente Giunta regionale. Per favorire il loro reimpiego sono stati dapprima inseriti tra i destinatari della misura ‘Welfare to work’, che garantiva un cospicuo bonus agli imprenditori che li avessero assunti, successivamente sono stati inseriti nei corsi di riallineamento delle competenze in vista dell’avvio del cantiere Eurallumina, pur non essendo lavoratori appartenenti all’indotto della stessa, e infine sono stati inseriti nella misura Flexicurity, a cui pochissimi hanno aderito, e che è scaduta lo scorso 31 marzo: appena cinque giorni fa. Sorprende dunque – ha aggiunto Mura – che gli stessi lavoratori lamentino un disinteresse nei loro confronti da parte dell’Assessorato.»
L’assessore Mura, in vista di una riapertura della misura Flexicurity, ha aperto alla possibilità di confermare anche per loro l’accesso alla misura, qualora – così come per ogni altro lavoratore – non abbiano in precedenza rifiutato alcuna occasione di lavoro. Non solo: in subordine, e in caso di inefficacia della Flexicurity, Mura ha garantito ai lavoratori che saranno ricompresi nel futuro avviso “Welfare to work”.
«L’assessorato, come i rappresentanti sindacali ben sanno, non fa assunzioni, né può imporle a imprese private, e tanto meno eroga ammortizzatori sociali – ha detto l’assessore Mura -. Dispiace inoltre rilevare che da diverse parti si continuino a ipotizzare facili e fantasiose soluzioni per questi lavoratori, come un loro assorbimento all’interno della cd Ati-Ifras. «Così come detto ai lavoratori – ha concluso Virginia Mura – non vi è alcuna possibilità di inserire questi o altri soggetti tra i lavoratori Ati IFras, atteso che peraltro il contratto – ormai incapiente – andrà in scadenza al 31 dicembre e si dovrà procedere a una nuova gara internazionale.»