Si è conclusa questa mattina, al Centro Servizi Losa di Abbasanta, la prima parte della giornata dedicata alla Protezione civile.
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Si è conclusa questa mattina, al Centro Servizi Losa di Abbasanta, la prima parte della giornata dedicata alla Protezione civile. L’iniziativa, organizzata dalla Regione Sardegna, è indirizzata ai Comuni sardi e alle associazioni di volontariato, in assemblea nel pomeriggio per l’approvazione delle disposizioni sulla Rappresentanza regionale del volontariato di Protezione civile. Due gli eventi della mattina: la presentazione delle nuove Linee guida per tutte le Amministrazioni comunali, dopo il passaggio fatto con l’Anci, e il confronto con i Comuni della costa sui criteri di funzionamento del piano di salvamento balneare. «Stiamo portando avanti la costruzione di una Protezione civile più forte per l’Isola, lavorando al Piano regionale di Protezione civile Sardegna e restando accanto ai sindaci» ha spiegato l’assessore della Difesa dell’Ambiente con delega alla Protezione civile Donatella Spano, che nel pomeriggio ha salutato e ringraziato i volontari delle 163 associazioni sarde. «Il vostro lavoro è fondamentale, lo fate con grande professionalità e grandi benefici per tutta l’Isola: tutta la Giunta esprime il ringraziamento per ciò che fate. Siamo qui – ha aggiunto l’assessore Spano – per dare il benvenuto a questa nuova fase che vedrà le associazioni sempre più integrate all’interno del complesso Sistema di Protezione civile».
L’assessore, che ha anche espresso solidarietà e vicinanza agli amministratori comunali vittime di intimidazioni, ha sottolineato l’importanza dei piani comunali di protezione civile: «Abbiamo sviluppato le Linee guida per la pianificazione comunale in modo da consegnare agli amministratori un valido supporto tecnico alla redazione. I piani sono infatti il principale strumento per agire nelle situazioni di emergenza». L’esponente dell’Esecutivo ha invitato i Comuni a lavorare in sinergia, a livello intercomunale, sia nella redazione dei nuovi piani che nell’aggiornamento. «Avere cultura di protezione civile significa innanzitutto avere cultura di prevenzione e autoprotezione» ha detto Donatella Spano ripercorrendo le tappe che hanno portato al sistema attuale da una situazione di partenza poverissima, sottolineando come la sicurezza del territorio e la prevenzione e gestione dei rischi siano priorità fondamentali della strategia di sviluppo regionale. «La Sardegna ha cambiato passo in tema di protezione civile e questo deve essere chiaro. Per il resto massima disponibilità a lavorare insieme ai Comuni, anche al di là del fatto che ci sia già stato un confronto con l’Anci sulle Linee guide».
I piani comunali di protezione civile costituiscono il principale strumento per agire nelle situazioni di emergenza adottando i provvedimenti necessari per far fronte alle operazioni di primo soccorso, di utilizzo del volontariato, di informazione alla popolazione delle situazioni di rischio, organizzando le procedure di intervento da parte dell’Istituzione comunale nei confronti dei propri cittadini. A supporto dei comuni, la Giunta ha deliberato le Linee guida, che tengono conto anche conto delle indicazioni di febbraio del Dipartimento nazionale della Protezione civile con la Direttiva Temporali.
Spazio alle 73 Amministrazioni della costa, nella seconda parte della mattinata, per affrontare il tema del salvamento a mare. «Dobbiamo usare in modo razionale le risorse affinché i nostri luoghi di balneazione siano più sicuri», ha detto l’assessore Donatella Spano, che ha invitato le Amministrazioni a inviare quanto prima le informazioni per completare la banca dati e procedere con i criteri di assegnazione, sui quali ci si sta confrontando con gli amministratori. La Giunta ha destinato 800mila euro per il salvamento a mare. È il doppio della cifra dell’anno scorso grazie all’integrazione, per la prima volta, delle risorse regionali con quelle statali. Un’altra importante novità: le risorse non transiteranno dalla Regione alle Province per poi arrivare ai Comuni ma saranno erogate direttamente a questi ultimi. «In questo nuovo scenario possiamo considerare il 2016 come un anno di sperimentazione per trovare assieme le migliori soluzioni possibili».
L’assessore, che ha anche espresso solidarietà e vicinanza agli amministratori comunali vittime di intimidazioni, ha sottolineato l’importanza dei piani comunali di protezione civile: «Abbiamo sviluppato le Linee guida per la pianificazione comunale in modo da consegnare agli amministratori un valido supporto tecnico alla redazione. I piani sono infatti il principale strumento per agire nelle situazioni di emergenza». L’esponente dell’Esecutivo ha invitato i Comuni a lavorare in sinergia, a livello intercomunale, sia nella redazione dei nuovi piani che nell’aggiornamento. «Avere cultura di protezione civile significa innanzitutto avere cultura di prevenzione e autoprotezione» ha detto Donatella Spano ripercorrendo le tappe che hanno portato al sistema attuale da una situazione di partenza poverissima, sottolineando come la sicurezza del territorio e la prevenzione e gestione dei rischi siano priorità fondamentali della strategia di sviluppo regionale. «La Sardegna ha cambiato passo in tema di protezione civile e questo deve essere chiaro. Per il resto massima disponibilità a lavorare insieme ai Comuni, anche al di là del fatto che ci sia già stato un confronto con l’Anci sulle Linee guide».
I piani comunali di protezione civile costituiscono il principale strumento per agire nelle situazioni di emergenza adottando i provvedimenti necessari per far fronte alle operazioni di primo soccorso, di utilizzo del volontariato, di informazione alla popolazione delle situazioni di rischio, organizzando le procedure di intervento da parte dell’Istituzione comunale nei confronti dei propri cittadini. A supporto dei comuni, la Giunta ha deliberato le Linee guida, che tengono conto anche conto delle indicazioni di febbraio del Dipartimento nazionale della Protezione civile con la Direttiva Temporali.
Spazio alle 73 Amministrazioni della costa, nella seconda parte della mattinata, per affrontare il tema del salvamento a mare. «Dobbiamo usare in modo razionale le risorse affinché i nostri luoghi di balneazione siano più sicuri», ha detto l’assessore Donatella Spano, che ha invitato le Amministrazioni a inviare quanto prima le informazioni per completare la banca dati e procedere con i criteri di assegnazione, sui quali ci si sta confrontando con gli amministratori. La Giunta ha destinato 800mila euro per il salvamento a mare. È il doppio della cifra dell’anno scorso grazie all’integrazione, per la prima volta, delle risorse regionali con quelle statali. Un’altra importante novità: le risorse non transiteranno dalla Regione alle Province per poi arrivare ai Comuni ma saranno erogate direttamente a questi ultimi. «In questo nuovo scenario possiamo considerare il 2016 come un anno di sperimentazione per trovare assieme le migliori soluzioni possibili».
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