Un’esplosione di colori, sorrisi, suoni e profumi, quella che ieri, sotto un cielo azzurro, si è presentata lungo la via Nazionale di Sant’Antioco.
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Un’esplosione di colori, sorrisi, suoni e profumi, quella che ieri, sotto un cielo azzurro, si è presentata lungo la via Nazionale di Sant’Antioco.
Il sole ha mantenuto la promessa e si è presentato puntuale, rendendo omaggio al Santo e a tutti gruppi folkloristici sopraggiunti da varie parti dell’isola.
Ampie gonne ricamate, scialli e fazzoletti decorati da mani sapienti, corpini impreziositi da fili dorati, camminate cadenzate al ritmo di chitarre, launeddas ed armoniche a bocca…
Questa è la nostra Sardegna… folklore da più paesi, costumi, usi e tradizioni diverse uniti dallo stesso amore per questa terra che soffre… soffre per la lontananza di tanti giovani, figli che lasciano la famiglia per andare in cerca di un lavoro.
E tanti giovani ieri li abbiamo visti sfilare, indossare un abito tradizionale… ballare e cantare… dal conosciutissimo “Trallalera” alla litania religiosa. Bambini e bambine… quasi a fermare un passato che con loro continuerà a vivere…
Una sfilata dai toni importanti… dagli sbandieratori e dai tamburini di Iglesias, passando per una quarantina di gruppi folkloristici, sino a concludere con i Issohadores e i mamuthones.
Esibizioni ad alto livello, fermate dalle innumerevoli macchine fotografiche e telecamere di turisti e non solo.
Un lunghissimo corteo in festa per Sant’Antioco che si è concluso in piazza Umberto con alcuni balli presentati da Ottavio Nieddu.
Soddisfazione alle stelle per il presidente della Pro Loco, Gianni Baghino, che ha ringraziato per la partecipazione tutti i gruppi intervenuti a donare lustro ad un evento importante che si ripete nel tempo in virtù di un passato da non scordare…
Nadia Pische
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