CasaPound contesta l’assessore della Sanità Luigi Arru sulla creazione di possibilità lavorative ai migranti che arrivano nell’isola.
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I militanti di CasaPound hanno messo in atto a Sassari, Alghero, Carbonia, Cagliari e Quartu Sant’Elena, una campagna di contestazione nei confronti dell’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, per le dichiarazioni fatte circa la necessità di risolvere i problemi riguardanti lo spopolamento della regione attraverso il sostegno dell’immigrazione.
«Troviamo vergognosa la tranquillità con cui esponenti della Giunta regionale ammettano di essere al lavoro per creare possibilità lavorative ai migranti che arrivano nell’isola, mentre ogni anno migliaia di ragazzi Sardi sono costretti ad emigrare in cerca di una occupazione – afferma CasaPound in una nota -. L’assessore Arru giustifica questo processo di sostituzione di popolo con la scarsa natalità nell’isola e con l’ età avanzata in cui le donne Sarde decidono di mettere al mondo un figlio. Noi invece evidenziamo come a creare il calo demografico siano state le scellerate politiche economiche delle giunte che si sono susseguite alla guida della regione, compresa l’attuale, incapaci di creare lavoro e servizi adeguati alle madri sarde.»
«La nostra soluzione è semplice e di facile attuazione – conclude CasaPound – destinare tutti i fondi riservati ai migranti stanziati da Regione e Comuni alle giovani coppie Sarde che decidono di avere più di due figli, al fine di rendere economicamente sostenibile il rilancio demografico della regione.»
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