22 December, 2024
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Due vermentini di Gallura e il Cannonau della cantina Siddùra di Luogosanto hanno conquistato due ori e un argento in un concorso in Bulgaria.

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Due Vermentini di Gallura e il Cannonau della cantina Siddùra di Luogosanto hanno conquistato le preferenze dei 320 giurati del Concours Mondial de Bruxelles svoltosi a Plodiv, in Bulgaria, dal 29 aprile al primo maggio scorsi. Ad aggiudicarsi l’ambita medaglia d’oro sono stati Maìa, Vermentino di Gallura superior e Fòla, il Cannonau in purezza. L’azienda gallurese ha portato a casa, in Sardegna,  anche un terzo premio: l’argento vinto dal Vermentino di Gallura Spèra.

Siddùra ha vinto la sua sfida più impegnativa. La 23esima edizione del concorso mondiale conferma la validità della strategia attuata da Siddùra che, nella lavorazione dei bianchi, ha lanciato una sfida rivoluzionaria: dare ai vermentini la stessa longevità tradizionalmente riconosciuta ai vini rossi. Una innovazione che è in completa rottura con le usanze del passato, il vermentino, infatti, è sempre stato considerato un vino da consumare per pochi mesi, e poi da buttare. L’oro vinto a Plodiv  da Maìa e l’argento da Spèra, entrambi imbottigliati nel 2014, premia il coraggio di aver voluto sperimentare sui Vermentini il metodo della macerazione a freddo e della fermentazione sulle bucce.

«Il procedimento di lavorazione consiste nell’abbassamento della temperatura dell’uva a zero gradi – spiega Massimo Ruggero, amministratore delegato di Siddùra -. Ciò consente la cristallizzazione degli acini e dei vapori contenuti nella buccia del vino. Passaggi fondamentali che conferiscono al vino profumi e mineralizzazioni inedite.»

I vini della cantina di Luogosanto si sono imposti tra gli 8.750 campioni degustati in Bulgaria durante l’edizione 2016 del prestigioso e storico concorso. Una maratona di tre giorni durante la quale i giurati, suddivisi in 59 commissioni, hanno valutato i vini provenienti da 51 diverse nazioni. 

«Questo duplice riconoscimento – ha detto Dino Dini, enologo di Siddùra – è ancora più prezioso in quanto riconferma la Gallura come terra di produzione di grandi vini bianchi ma anche di ottimi rossi da medio e lungo affinamento.»

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