Fabio Enne (UST CISL): «Sul futuro di Alcoa, basta con gli spot elettorali».
[bing_translator]
Durissima presa di posizione di Fabio Enne, segretario generale dell’UST CISL del Sulcis Iglesiente, sul nuovo incontro convocato a Roma per il 1° giugno nell’ambito della vertenza Alcoa.
«L’incontro potrebbe essere un semplice espediente, un modo come un altro per imbavagliare i lavoratori fino a giugno – attacca Fabio Enne -. Potrebbero tentare di mettere a tacere la protesta per non correre il rischio che venga disturbata la campagna elettorale e la visita di Renzi in Sardegna prevista per questo fine settimana. Quello fissato per il primo giugno è un incontro meramente sindacale, senza che vi possano partecipare le aziende interessate alla vendita. Temiamo si possa trasformare nell’ennesimo l’appuntamento interlocutorio. Lo ribadiamo, quella in programma per i primi di giugno appare essere un’azione fortemente condizionata dalla campagna elettorale.»
«Ricordiamo, per chi avesse memoria corta – aggiunge Fabio Enne -, che la Glencore vanta un credito di circa 6 milioni di euro a titolo di differenza del costo dell’energia dovuta alla non applicazione della superinterrompibilità e quindi dell’art. 39 del d.l. 83/2012 così come attuato dal d.m. 54/2013. Il rischio che si corre è altissimo. Continuando di questo passo è possibile che vengano fermati anche gli impianti della Portovesme srl, la stessa azienda che dovrebbe acquisire Alcoa. Anche per questo motivo occorre dire la verità fino in fondo, una volta per tutta in merito alla vertenza Alcoa e alle problematiche della Portovesme Srl.»
«Ci riserviamo di approfondire il resto dei temi che verranno affrontati dal Governo Renzi in relazione alla vertenza Sarda. Ribadiamo il nostro massimo sostegno verso l’intero apparato industriale. Occorre affrontare le vertenze – conclude Fanio Enne – secondo uno schema funzionale, trasparente e certo per i lavoratori che attendono da fin troppo tempo.»
NO COMMENTS