I Riformatori hanno presentato un’interrogazione urgente in Consiglio regionale per sollecitare gli interventi per contrastare il dissesto statico di Bacu Abis.
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I Riformatori sardi hanno presentato un’interrogazione urgente in Consiglio regionale per sollecitare gli interventi per contrastare il dissesto statico di Bacu Abis.
«I fondi (5 milioni 447.000 euro) sono stati stanziati già dal 2008 – afferma Michele Cossa, coordinatore regionale dei Riformatori, primo firmatario dell’interrogazione – e dovevano servire per la demolizione e ricostruzione di alcuni edifici in condizioni statiche precarie, il recupero di altri edifici della zona, il rifacimento della rete fognaria per acque bianche e acque nere, l’espletamento delle necessarie indagini geognostiche ed il monitoraggio dei fenomeni di dissesto nella frazione di Carbonia.»
Una parte di questi finanziamenti (circa 400mila euro) è stata utilizzata da AREA per l’acquisto e la sistemazione di moduli abitativi provvisori (MAP) da utilizzare per ospitare, nelle more della ricostruzione, circa 20 delle 32 famiglie interessate. Ad oggi sono state ricostruite 5 palazzine quadrifamiliari, sono stati consolidati 2 edifici, rimangono da demolire e ricostruire 3 palazzine quadrifamiliari mentre alcune famiglie vivono da 6 anni nei MAP in attesa del collaudo di quelle ricostruite.
«Le famiglie la cui abitazione è in lista per la demolizione e ricostruzione hanno adempiuto a tutto quanto richiesto da AREA e Comune, anche per quanto riguarda la regolarizzazione di piccole sanatorie, tanto che il Comune ha dato le autorizzazioni definitive per gli interventi – aggiunge Michele Cossa -.Adesso bisogna sbloccare l’intervento, anche perché stanno aumentando i rischi ed il disagio per le persone, oltre alla lievitazione dei costi.»
«Chiediamo al presidente della Regione, Francesco Pigliaru – conclude Michele Cossa – di intervenire con urgenza per costringere AREA e Comune di Carbonia ad una immediata ripresa delle procedure e degli interventi, per una conclusione degli stessi nel minor tempo possibile. Se serve nomini un commissario ad acta.»
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