24 November, 2024
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Carloforte 19 copia

Dopo il vasto incendio sviluppatosi ieri nell’Isola di San Pietro, tra Guardia dei Mori e Punta delle Oche, il capogruppo dell’UDC in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, ha presentato un’interpellanza urgente con la quale sollecita l’adeguamento dei mezzi destinati ai territori per la stagione antincendio, con maggiori risorse per arginare e prevenire i rischi per l’ambiente, soprattutto, nelle aree del Sulcis Iglesiente e nelle Isole minori.

«Il preludio della stagione degli incendi – sottolinea il consigliere regionale di Iglesias – ha trovato impreparata la macchina regionale, che non ha ancora provveduto a dotare di risorse umane e strumentali gli enti locali e le istituzioni preposte.»

«Si è già rilevata – conclude Gianluigi Rubiu – l’assoluta insufficienza di automezzi fuoristrada idonei alla lotta agli incendi boschivi con apposita capacità idrica, oltre alla carenza di personale nel distretto del Sulcis Iglesiente, maggiormente a rischio vista la presenza dell’Isola di San Pietro, difficilmente raggiungibile e quindi con l’esigenza di una previsione maggiore di mezzi per arginare il fenomeno degli incendi. E’ necessario un immediato provvedimento della Regione per dotare i territori dei mezzi adeguati per fronteggiare i rischi per l’ambiente.»

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Alcoa a Cagliari 24 maggio 2016 6 Alcoa a Cagliari 24 maggio 2016 5 Alcoa a Cagliari 24 maggio 2016 3 Alcoa a Cagliari 24 maggio 2016 2 Alcoa a Cagliari 24 maggio 2016 1Alcoa a Cagliari 24 maggio 2016 4

E’ ripartita per l’ennesima volta, questa mattina, la mobilitazione dei lavoratori ex Alcoa, per tenere alta l’attenzione sulla vertenza infinita per la cessione dello stabilimento di Portovesme, chiuso ormai da alcuni anni.

Un centinaio di lavoratori all’alba sono partiti da Portovesme alla volta di Cagliari, dove hanno manifestato davanti al Palazzo del Consiglio regionale., per una nuova protesta sotto il palazzo del Consiglio regionale.

Due mesi fa i tre sindacalisti Rino Barca, Daniela Piras e Roberto Forresu posero fine all’occupazione di uno dei silos dello stabilimento, dopo l’impegno assunto pubblicamente dal presidente del Consiglio dei ministri per la soluzione della vertenza. Da lì a 15 giorni i lavoratori avrebbero dovuto ricevere conferme ma in quel lasso di tempo, come si ricorderà, maturarono le dimissioni del ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, poi sostituito nel Governo con il nuovo ministro Carlo Calenda, e i tempi si sono notevolmente allungati.

Tre settimane fa le organizzazioni sindacali hanno incontrato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, e il viceministro del Mise, Teresa Bellanova, che si sono impegnati a cercare al più presto una soluzione per la vertenza e a convocare un tavolo per la fine di maggio. Fine maggio è ormai arrivata da le risposte no! Una delegazione di lavoratori domani si recherà nuovamente a Roma per ricordare al Governo gli impegni presi.

 

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Claudia Firino copia

L’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, è intervenuta nel dibattito svoltosi ieri pomeriggio a Sassari, nella sala Angioy del Palazzo della Provincia, sul tema “La scuola tra dispersione scolastica e nuove strategie possibili”.

«Per combattere il fenomeno della dispersione scolastica la Regione è intervenuta con il programma triennale Tutti a iscol@ – ha detto Claudia Firino -. Oggi nell’isola le autonomie stanno sperimentando la prima attuazione delle tre linee di intervento. La linea A che mira al potenziamento delle competenze di base, la linea B che prevede attività laboratoriali e la linea C sull’inclusione sociale. A oggi sono 169 i progetti avviati per la linea A, 93 per la B e 121 per la linea C. Sono inoltre stati firmati 673 contratti tra insegnanti, personale Ata, psicologi e mediatori culturali. Siamo consapevoli del fatto che il programma debba e possa essere migliorato. Siamo partiti quest’anno nonostante la tempistica fosse molto stretta. La Regione farà un bilancio dei risultati di questo primo anno per un confronto con gli operatori e il territorio per la programmazione dei prossimi anni».

Tra i relatori, il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, l’assessore all’istruzione del comune di Sassari, Maria Vittoria Casu, insegnanti e dirigenti scolastici.
«Siamo in un momento di grandi cambiamenti – ha aggiunto l’assessore Firino – ed il progetto della Regione “Tutti a iscol@” si è inserito nella nuova normativa nazionale sulla “Buona scuola”. Abbiamo chiesto un grande sforzo alle Autonomie per le tempistiche e le procedure, anche da parte del Ministero. Era importante partire e abbiamo deciso di farlo. Nonostante tutte le difficoltà iniziamo a vedere i primissimi risultati: progetti avviati e contratti di lavoro firmati. Il programma è stato pensato per intervenire in maniera strutturale, e non per tamponare i problemi in modo estemporaneo, per questo è triennale. I bilanci reali su quanto ottenuto di positivo da questa misura si potranno valutare sul lungo termine.» 
L’assessore Firino ha ricordato inoltre quanto è stato fatto sul fronte del diritto allo studio. «Abbiamo rafforzato le misure sul diritto allo studio con un aumento di risorse per le borse. E ancora agito sull’inclusione, trasporto e assistenza disabili, aumentando i fondi che sono passati da 5 a 6 milioni nell’anno passato e quest’anno a 9 milioni. Abbiamo assicurato una dotazione finanziaria maggiore per non rischiare una interruzione del servizio data anche la fase di transizione dovuta al riordino degli enti locali. Grande attenzione anche ai Cpia, per il potenziamento della offerta formativa ad adulti e immigrati in sinergia con l’assessorato del Lavoro!»

L’assessore ha sottolineato anche l’importanza dell’attivazione dei due nuovi Its, tra cui quello di Sassari, oltre a Cagliari e Macomer, per una modalità di alta formazione particolarmente virtuosa nel fare da ponte tra la scuola e il mondo del lavoro.

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Raimondo PerraLa commissione Sanità, presieduta dall’on. Raimondo Perra, ha completato oggi il ciclo di audizioni sull’istituzione della Asl unica regionale, ascoltando i responsabili delle Conferenze socio-sanitarie della Sardegna.

Paolo Fanni, sindaco di Barisardo e rappresentante della conferenza dell’Ogliastra ha dichiarato di essere favorevole all’Asl unica perché «può essere lo strumento per fare una buona riforma e potenziare la rete dei servizi ma la proposta, a nostro giudizio, può essere migliorata prevedendo criteri certi per l’attribuzione delle risorse alle diverse aree, fondati su parametri oggettivi come l’indice di spopolamento, i tempi di percorrenza ed i fabbisogni specifici di salute».

Fortemente negativo, invece, il parere di Antonio Succu, sindaco di Macomer ed esponente della Conferenza di Nuoro, che ha visto nella proposta «un nuovo centralismo sanitario che porterà più burocrazia ed una progressiva decadenza dei servizi in tutti i territori ma soprattutto nell’area nuorese». Succu ha poi criticato l’eccessiva «concentrazione di potere nelle mani del direttore generale e l’anomalia di un processo di accentramento da cui viene comunque stralciata l’Areus (emergenza/urgenza)».

Gianfranco Soletta, di Sassari, ha condiviso in larga parte le argomentazioni di Succu. «Questa riforma – ha sostenuto – è arrivata dopo un dibattito molto limitato che non ha coinvolto i territori e rischia di aggiungere ulteriore confusione a quella che ha caratterizzato il percorso della riforma degli Enti locali». Per Soletta, inoltre, «sarebbe stato più opportuno un riordino più graduale con uno schema a 3 Asl; spetta ora al Consiglio regionale correggere i passaggi più negativi della riforma, a cominciare dal potere eccessivo attribuito al direttore generale».

A giudizio di Teresa Pani, di Sanluri, «la prima necessità è quella di salvaguardare la sanità sul territorio ed anche l’accentramento della governance va visto in questa ottica, nel senso che potrà funzionare solo se sarà in grado di eliminare le tante diseguaglianze della sanità sarda».

Il tema della marginalizzazione dei territori è stato ripreso da Luigi Mastino della Conferenza di Oristano, secondo il quale «con la Asl unica le realtà locali avranno un ruolo sempre più residuale e Nuoro ed Oristano, in particolare, resteranno schiacciate dalla polarizzazione attorno a Cagliari e Sassari». «Per intervenire su questo squilibrio – ha proposto Mastino – la sede della nuova Asur dovrebbe essere individuata nel centro-Sardegna e, quanto alla governance, andrebbe allargata con nuove figure apicali nel settore socio-sanitario che andrebbero ad integrarsi col riconoscimento di una larga autonomia alle Aree socio sanitarie».

Sempre in rappresentanza dell’Oristanese, Domenico Gallus ha lamentato i forti tagli (circa 20 milioni) alla sanità del territorio, chiedendo alla commissione un preciso impegno per «ristabilire un minimo di equità».

Andrea Biancareddu, sindaco di Tempio Pausania e rappresentante della Gallura, ha espresso la posizione nettamente contraria del suo territorio. «Non c’è nessun rapporto – ha detto – fra questa riforma e quella degli Enti locali e fra la Asl unica e la nuova rete ospedaliera». «Per noi – ha aggiunto – si doveva procedere in modo totalmente diverso, cominciando dalla sede e dai compiti della nuova struttura per poi assegnare un ruolo più incisivo alle Aree omogenee e risorse certe ai Distretti». Biancareddu ha concluso chiedendo un concreto riconoscimento della condizione di insularità per le isole minori di La Maddalena e Carloforte e sollecitando un sopralluogo della commissione in Gallura prima dell’approvazione del provvedimento.

Infine sono stati ascoltati i rappresentanti dell’Ipasvi (Infermieri professionali) e del Collegio delle Ostetriche. Rispettivamente, Piero Bulla e Maria Rosaria Lai hanno auspicato che la riforma porti al vero cambiamento di cui la sanità sarda ha molto bisogno, sollecitando in particolare lo sblocco del turn-over per risolvere la complessa situazione di molte realtà dove gli operatori sanitari lavorano in condizioni di emergenza.

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Ignazio Locci 7 copia

In Sardegna abbiamo urgenza di posti di lavoro e la classe imprenditoriale ha bisogno di aiuto per convertire le proprie aziende sulla base di commesse concrete. E, soprattutto, dobbiamo porci l’obiettivo di professionalizzare i nostri giovani affinché decidano di lavorare nella nostra Regione, dando un contributo alla ripresa economica.

Per questo chiedo all’assessore Raffaele Paci a chi giova veramente che i cinesi vengano a fare un pezzetto della ricerca e della sperimentazione in Sardegna. Serve a migliorare il curriculum dei ricercatori locali? O forse l’accordo con la Huawei è utile soltanto alla multinazionale cinese per attirare altre imprese interessate ai nostri contributi (perché noi siamo bravissimi a cofinanziare i progetti degli altri, ad apparecchiare la tavola attorno alla quale non possiamo sederci) per produrre beni e fatturati in altri parti del mondo? Se a questo deve ridursi la partnership con la Huawei, sappia il professor Paci che non siamo affatto interessati.

Ci dia invece una speranza, l’assessore Paci: torni dalla Cina con furore ed annunci la prossima apertura di uno stabilimento orientale in Sardegna; ci dica che la nostra Isola sarà l’hub nel Mediterraneo per la diffusione di nuovi prodotti ricercati e realizzati qui. Qui nella nostra terra, e non altrove. Allora sì che saremo pronti a fargli un applauso e a condividere l’entusiasmo che, per ora, ci pare abbastanza prematuro ed immotivato. Ma prima di allora ci consenta di nutrire qualche perplessità. Ne abbiamo visto fin troppe di multinazionali arrivate in Sardegna per fagocitare i contribuiti dei sardi, salvo poi scappare a gambe levate quando non c’era più nulla da arraffare.

Ignazio Locci

Consigliere regionale Forza Italia Sardegna

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La campagna elettorale per le Amministrative del 5 giugno, a Carbonia, registra gravi atti, con le minacce e le intimidazioni ricevute da due candidati: l’ex sindaco Ugo Piano, ricandidatosi alla guida di una coalizione formata da cinque liste civiche, ed il commerciante Manolo Cossu, candidato alla carica di consigliere comunale nella lista del Movimento 5 Stelle.

Il clima che si vive in città ormai da qualche giorno, è tutt’altro che sereno. Poco fa i coordinatori cittadino, federale e regionale di Sinistra, Ecologia e Libertà, Laura Pilloni, Matteo Sestu e Luca Pizzuto, hanno diffuso una nota nella quale sostengono che «i gravi accadimenti di questi giorni e di queste ore sono inaccettabili. L’atto intimidatorio nei confronti di Manolo Cossu e la lettera di minacce nei confronti di Ugo Piano non possono essere ammessi in quella che dovrebbe essere una campagna elettorale civile, dove si misurano posizioni politiche anche molto diverse tra loro».

«Il confronto politico può essere duro ed appassionante – aggiungono i rappresentanti politici di SEL -, ma non si può scendere sul livello di azioni e di minacce che possano ledere le persone coinvolte. Per questo esprimiamo tutta la solidarietà politica ed umana nei confronti delle persone che hanno subito queste intimidazioni. Crediamo che il clima politico di questa campagna elettorale debba rimanere su temi e confronti politici differenti tra loro, ma sempre profondamente rispettosi della vita delle persone. Sulla scia di questo, con molta umiltà, ci sentiamo di proporre a tutti i candidati e le candidate sindaco, e le forze politiche coinvolte, un terzo tempo prima della fine della partita: un incontro conviviale in cui dare il messaggio della differenza e della solidarietà umana tra tutti noi.»

Le considerazioni espresse dai coordinatori di SEL sono pienamente condivisibili. Quando il clima registra questi fatti, è forte il rischio che la situazione possa degenerare in altri atti, anche più gravi. In passato, raramente Carbonia ha vissuto episodi di questo genere e sarebbe assai pericoloso se il confronto politico si spingesse oltre i confini della legalità, come purtroppo è accaduto spesso in altre zone della nostra Isola, dove è sempre più difficile, talvolta quasi impossibile, trovare persone disposte ad impegnarsi in politica e nella gestione della cosa pubblica.

Solidarietà ai candidati vittima di minacce e intimidazioni è arrivata anche dal deputato del Partito Democratico Emanuele Cani.

«Una ferma e dura condanna per gli attentati che sono stati compiuti questa notte a Carbonia e solidarietà alle vittime – ha detto Emanuele Cani -. Quanto accaduto non può essere in alcun modo accettato in un paese civile. Siamo sicuri che l’operato delle forze dell’ordine riuscirà a far luce su quanto accaduto e che quindi a individuare i colpevoli di quanto compiuto.»

In serata il capogruppo dell’UDC in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, ha dichiarato: «Siamo vicini al candidato alla carica di consigliere comunale per il Movimento 5 Stelle, Manolo Cossu, in vista delle prossime elezioni amministrative di Carbonia e al candidato alla carica di sindaco Ugo Piano per la lettera di minacce ricevuta. Sono delle intimidazioni inaccettabili in un momento in cui dovrebbe prevalere il confronto democratico». «Occorre non abbassare la guardia – aggiunge Gianluigi Rubiu -. Non possiamo fermarci alle parole. Gli attacchi verso le persone che si impegnano nelle istituzioni e nel confronto politico sono inaccettabili». «Una campagna elettorale all’insegna di un civile dibattito tra le forze politiche in campo, perché non si trascenda – conclude Gianluigi Rubiu – in una violenza senza senso o, peggio ancora, intimidazioni illogiche. Deve prevalere la legalità e un confronto all’insegna del rispetto».

Piazza Roma Carbonia 2 1

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Centro direzionale ASL 7

La ASL 7 intende attivare il servizio di assistenza sanitaria per i non residenti nelle località turistiche di: Calasetta, Buggerru, Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco e Carloforte, nel periodo compreso tra il 1 luglio 2016 e il 31 agosto 2016.
I medici interessati, in possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente, che intendono effettuare servizio di assistenza sanitaria in una delle località turistiche sopra elencate, devono presentare apposita domanda in bollo, che dovrà pervenire entro il 1/06/2016 all’Ufficio Protocollo dell’Azienda, in via Dalmazia 83 – 09013 Carbonia – (farà fede il timbro postale). Le successive comunicazioni in merito alla graduatoria, luogo e data della convocazione per l’assegnazione degli incarichi, avverranno esclusivamente con la pubblicazione sul sito aziendale.
Per info chiamare 0781/3922383.

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Sarà presentato mercoledì 25 maggio, a Selargius, il progetto Più impresa più lavoro” pensato per le imprese, gli aspiranti imprenditori e tutti coloro che cercano un’occupazione.

Il piano, nato grazie all’iniziativa del comune di Selargius in collaborazione con l’Agenzia regionale per il lavoro, il Centro servizi per il lavoro di Quartu Sant’Elena e il Ban Sardegna, si rivolge agli imprenditori che vogliono sviluppare e consolidare la loro attività di impresa ma anche a chi vuole avviare una nuova attività e per questo ha bisogno di acquisire conoscenze e  competenze per un’impresa di successo. Altre azioni saranno messe in campo per le tante persone in cerca di occupazione che vogliono valorizzare il loro profilo professionale e accedere più facilmente al mondo del lavoro.

Per questi ultimi, il progetto prevede incontri, workshop, linee guida adatte alla ricerca di un’occupazione nonché l’assistenza necessaria per individuare potenziali sbocchi occupazionali. A chi invece ha un’idea di impresa da realizzare il piano offrirà un percorso di formazione per lo sviluppo del business plan, agevolazioni finanziarie sotto forma di contributi de minimis e il supporto con l’ausilio dei tutor per l’avvio della nuova attività. Agli imprenditori, inoltre, saranno dati gli strumenti utili per essere sempre aggiornati sulle agevolazioni regionali, nazionali e comunitarie nonché informazioni e materiali di supporto per orientare gli investimenti.

Mercoledì saranno illustrate nel dettaglio le azioni che verranno realizzate e che spaziano dalla creazione di uno “sportello impresa”, indagini di mercato, convegni nonché all’assistenza finanziaria e coaching per i lavoratori.

Dopo il saluto del sindaco di Selargius, Gianfranco Cappai, sarà Ignazio Marongiu del Ban Sardegna  a presentare il progetto. Interverranno poi i rappresentanti degli altri partner del progetto, Agenzia regionale per il lavoro e Centro Servizi Per Il Lavoro di Quartu Sant’Elena.

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Domani, martedì 24 e mercoledì 25 maggio, alle 21.00, al Teatro delle Saline – piazzetta Billy Sechi n. 3/4 – l’Akròama presenta lo spettacolo “Un mare di libertà”, di Mario Brai e Alfredo Franchini. Sul palco Mario Brai, Marta Proietti Orzella e Matteo Carrus. L’appuntamento fa parte di “1 € festival – Performing Art Festivals”.

Una navigazione del Mediterraneo tra le parole di poeti e scrittori e la canzone. Un breviario del mare, una piccola guida che segna le differenze culturali e sociali da Gibilterra al Bosforo in uno spettacolo di teatro canzone. Il viaggio, in realtà, non è solo quello che il protagonista compie alla ricerca di un’isola sconosciuta ma è anche il confronto tra l’anima e la natura alla ricerca di una libertà incondizionata. Chi ha detto che non esistono isole felici e sconosciute? E nello spettacolo la tesi è sostenuta dagli scritti di Jhon Mansfield, Baudelaire, Gibran, Neruda, Bufalino, Mutis con una colonna sonora, curata da Mario Brai, basata sulle canzoni di vari autori, da Pino Daniele a Modugno, da Fabrizio De André a Fossati, Bertoli, Cristicchi. Profumi, colori, ragazze brune e vedove vestite di nero, sfarzo e miseria, realtà è illusione si mescolano nello scenario di un mare metafora dell’anima e della libertà.

Akròama presenta “Un mare di libertà” di Mario Brai e Alfredo Franchini. Testi di Alfredo Franchini, musica  di Mario Brai (violino elettrico, voce, percussioni), Matteo Carrus (pianoforte, tastiera elettronica). Con la partecipazione straordinaria di Marta Proietti Orzella voce recitante e canto.

N° - 010 un mare di libertà 29 un mare di libertà 1

 

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Per il prossimo lunedì 30 maggio, le organizzazioni sindacali del settore igiene ambientale hanno indetto lo sciopero nazionale per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di categoria.

La De Vizia Transfer S.p.a. rende noto che potrebbero verificarsi dei ritardi e/o interruzioni nell’esecuzione dei servizi ordinari di igiene urbana, del tutto imprevedibili e fortemente dipendenti dall’adesione allo sciopero.

Verranno comunque garantiti i servizi minimi essenziali previsti dalla L. 146/90 dall’accordo nazionale di settore del 1° marzo 2001:

– raccolta e trasporto RSU pertinenti da: utenze scolastiche, ospedali, case di cura, comunità terapeutiche, centri di accoglienza, stazioni ferroviarie, aeroportuali e marittime, caserme e carceri;

– pulizia, spazzamento rifiuti dei mercati, aree di sosta attrezzate, aree di grande interesse turistico mussale in misura non superiore al 20% delle aree del centro storico;

   – interventi urgenti, contingenti e su segnalazione dell’Autorità sanitaria e oggetto di ordinanza emessa dall’Autorità di Sicurezza.

I restanti servizi non conclusi saranno recuperati nella giornata del 31 maggio.