Nella giornata contro l’omofobia. l’assessore Firino ha partecipato alla presentazione del cartellone dell’associazione Arc.
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L’assessore Claudia Firino ha partecipato oggi, giornata mondiale contro l’omofobia, nell’assessorato della Cultura, alla presentazione del cartellone dell’associazione Arc che, dal 2002, difende le libertà, i diritti e la cittadinanza di omosessuali, bisessuali e transessuali. Fino al 25 giugno sarà un susseguirsi di appuntamenti di cultura, politica e spettacolo, che si concluderanno con il Sardinia Pride 2016.
«La difesa dei diritti civili e la battaglia per l’inclusione sociale – ha detto l’assessore Firino – deve essere un impegno di tutti e non dei singoli gruppi coinvolti». La titolare della Cultura ha citato la legge sulle unioni civili, di importante e recente istituzione, per sottolineare che «il Sardinia Pride invia un messaggio chiaro sul peso specifico e la necessità dilagante di democrazia e diritti, di inclusione e accettazione verso ciò che convenzionalmente viene considerato ‘diverso’ o altro rispetto a noi. Diritti che sembrano acquisiti ma che devono invece essere costantemente difesi. La legge sulle unioni civili è un atto importante, seppure arrivi in ritardo rispetto a molti altri paesi. E’ una legge che resta, a mio avviso – ha precisato Firino – un punto di partenza e non di arrivo».
Claudia Firino ha concluso il suo intervento in conferenza stampa dando rilievo alla necessità di educare le nuove generazioni alla diversità e contro le discriminazioni su base omofobica. «Bisogna prendere coscienza che è necessario parlare anche di questi temi in tutti gli ambiti della società, specie negli ambienti attorno ai quali ruotano i giovani e i giovanissimi: il mondo dello sport e soprattutto della scuola. Questo dovrebbe diventare prassi e non restare esclusivo oggetto di dibattito politico. Resta fondamentale – ha affermato l’assessore – non far cadere né allentare mai l’attenzione sul tema dei diritti sociali. La Regione, con il progetto Tutti a Iscol@, ha dedicato una linea di intervento specifica, quella dell’inclusione sociale e del sostegno psicologico all’interno delle aule, dove i ragazzi passano gran parte delle loro giornate, formano il proprio pensiero e apprendono nozioni, ma dove costruiscono anche fondamentali relazioni personali, non sempre semplici e per le quali è necessario un aiuto da parte di professionisti».