18 July, 2024
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Il gruppo bancario Cariparma, come tutte le grandi banche italiane, sta approntando un piano di riorganizzazione interna del personale e più in generale di investimenti e sviluppo del marchio. In accordo con le maggiori sigle sindacali, prevede, per i prossimi anni, il prepensionamento ad uscita volontaria di circa 400 persone per poter assumere 600 nuovi giovani. Il nuovo piano prevede investimenti importanti anche per modernizzare tutta la struttura operativa.Cariparma del resto è una banca molto legata al territorio anche se, da quando nel 2007 è entrata a far parte del gruppo francese Credit Agricole, sta allargando i propri orizzonti. Da quel momento iniziano ad aggiungersi a Cariparma, tramite varie acquisizioni, il gruppo FriulAdria e Carispezia.

Le 600 nuove assunzioni saranno effettuate…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.diariolavoro.it/lavoro_cariparma.html 

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Francesco Cicilloni

Carbonia è uno dei dieci comuni dell’ex provincia di Carbonia Iglesias, nei quali il 5 giugno 2016 i cittadini saranno chiamati ad eleggere il nuovo sindaco e il nuovo Consiglio comunale. Dopo quelle fatte con l’ex sindaco Ugo Bruno Piano e Andrea Corda, giovane candidato della lista del movimento Unidos, vi proponiamo oggi l’intervista a Francesco Cicilloni, candidato a sindaco della lista civica “Dipende da Noi”.

37 anni, laureato in Scienze Politiche, indirizzo politico internazionale, con 105/110, agente di vendita, Francesco Cicilloni è consigliere uscente. Lo ha intervistato Nadia Pische.

Nei prossimi giorni toccherà agli altri tre candidati, Paola Massidda, Daniela Garau e Giuseppe Casti.

 

 

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La Grissin Bon vendica la sconfitta in gara 7 della finale di un anno fa ed elimina la Dinamo dalla corsa scudetto. La squadra di Max Menetti ha dominato gara 3 al PalaSerradimigni, chiudendo la pratica già nel primo tempo, concluso con ben 20 punti di vantaggio, sul 56 a 36. Il secondo tempo è stato quasi una formalità, con la Grissin Bon brava a controllare ogni tentativo compiuto dalla Dinamo per cercare di rientrare in partita, cedendo solo tre punti per quarto, fino al 99 a 85 finale che chiude anticipatamente la stagione della Dinamo.

La partita odierna è un po’ lo specchio di tutta la stagione, nata male la scorsa estate e raddrizzata con alcune fiammate (vedi le due vittorie nella regular season contro la Grissin Bon che fino ad oggi in casa ha perso una sola volta, appunto contro la Dinamo; e quella contro Milano nell’ultima partita prima dei play-off, la scorsa settimana) ma senza che la squadra sia mai riuscita a raggiungere la continuità di rendimento che sarebbe stata necessaria per competere fino alla fine per la difesa dello storico scudetto conquistato lo scorso anno.

Certamente sono stati commessi degli errori (non si spiegherebbero, diversamente, i due cambi in panchina, prima con l’esonero di Meo Sacchetti e l’arrivo di Marco Calvani, poi con le dimissioni di quest’ultimo e la “promozione” in panchina del generale manager Federico Pasquini, e il taglio di alcuni giocatori con l’inserimento di altri a stagione iniziata ma, allo stesso tempo, non si poteva chiedere alla Dinamo di bissare lo scudetto. Alla fine, la qualificazione ai play-off per il sesto anno consecutivo, ha reso dignitosa la stagione della Dinamo che ora, se riuscirà a fare tesoro degli errori commessi, potrà programmare al meglio la stagione 2016/2017.

Federico Pasquini 1 copiaDavid Logan 78

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Ha creato ingenti danni la tromba d’aria verificatasi la notte scorsa a Carbonia. Intorno alle 2.00, improvvisamente c’è stata una prima interruzione nell’erogazione dell’energia elettrica e si è scatenato un fortissimo vento che ha provocato notevoli disagi e danni in alcune zone della città, in particolare in via Dalmazia, via Sanzio, via Foradada e Cannas di Sopra. Sono stati abbattuti alberi, da alcuni palazzi di via Dalmazia sono cadute tegole e pezzi di cornicioni che hanno danneggiato diverse auto in sosta.

Nelle zone più al centro del fenomeno, sono intervenuti i vigili del fuoco. La situazione si è tranquillizzata alle prime ore del mattino anche se le condizioni meteorologiche sono rimaste incerte, con brevi piogge per tutta la giornata.

Danni maltempo 11 maggio 2016

 

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Si è rinnovato il secolare rito della “Peregrinatio Mariae”, il viaggio della Madonna di Monserrato, patrona di Tratalias e Regina del Sulcis. Il giorno dell’Ascensione quest’anno giovedì 5 maggio il simulacro della Madonna di Tratalias, ha iniziato il viaggio dalla Cattedrale di Iglesias verso la basilica romanico pisana a lei dedicata, che si eleva nel borgo medievale di Tratalias. Un tragitto di trentacinque chilometri. Ad accompagnarla e a scortarla nel viaggio, il simulacro ligneo della Santa, trattori riccamente addobbati, mentre diverse soste ne hanno interrotto il cammino: Gonnesa, Flumentepido, Carbonia e San Giovanni Suergiu, con centinaia di fedeli assiepati al bordo della strada.

Erano circa le 21.00, quando il simulacro ha raggiunto l’ingresso del paese, dove una croce riccamente adornata di fiori segna l’arrivo e la partenza del ritorno ad Iglesias della Madonna di Monserrato. Da lì il trattore con a bordo il simulacro ha proseguito per il sagrato della chiesa medievale seguito, al suono della banda musicale, da una processione di fedeli e dalle autorità civili e militari del territorio. All’arrivo sul sagrato, mentre il simulacro veniva portato a spalle all’interno dell’antica cattedrale nella piazza adiacente la chiesa, come tradizione, è stato acceso un grande falò, “su fogaroni”, in segno di saluto e devozione.

L’arrivo della Santa secondo un rito che antichi testi raccontano si rinnovi dal 1503, ha dato il via ad una serie di festeggiamenti religiosi che hanno avuto il battesimo con la celebrazione della Santa messa da parte del cappuccino padre Vincenzo, parroco di Valverde, ad Iglesias. Le celebrazioni si sono susseguite nei giorni seguenti, sia nella chiesa del paese nuovo, sia nell’antica cattedrale del borgo medievale.

“Sa Festa Manna” conta, da quando il paese è stato ricostruito sulla collina al riparo dalle infiltrazioni d’acqua della diga di Monte Pranu che aveva minato le fondamenta delle case, lo svolgimento di due processioni. Quella della domenica, officiata dal parroco don Emanuele Tiddia, si è snodata per la vie del nuovo paese, mentre lunedì, giorno canonico della festa, il corteo sacro ha unito il vecchio ed il nuovo con partenza dalla cattedrale, nel vecchio borgo, per raggiungere le vie del paese nuovo e fare poi rientro in cattedrale, allietato dalla banda musicale cavalieri e gruppi folk del territorio e scortato dal capitolo e da diversi sacerdoti della diocesi e dalle autorità civili e militari del paese.

La festa, insieme alle celebrazioni religiose, ha vissuto anche appuntamenti civili, come l’esibizione di gruppi canori e cabaret, fuochi d’artificio ed una mostra dal titolo “Charlie Chaplin nell’arte”  che ha visto il pittore sulcitano Luciano Mei esporre una ottantina di quadri che ritraevano il personaggio e la vita del grande attore e regista. Poi, come avviene ogni anno, martedì 10 maggio il simulacro, in onore ad un antico “accordo” con la sede vescovile di Iglesias, ha fatto rientro nella cattedrale di Iglesias, dove rimarrà sino alla prossima “Festa Manna”. Così è stato anche quest’anno e certamente lo sarà, se Dio vorrà, per tanti altri anni ancora.

Tito Siddi

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Progetto per Iglesias presenta: “Su magasinu e’ binu” – Il ritrovo dell’identità. 

Una breve panoramica su un’istituzione sociale di una Iglesias in parte dimenticata. Piccoli centri nevralgici e snodi socio – territoriali che ci presentano un piccolo grande mondo dinamico, quando il centro cittadino non era ancora piazza Sella.

Relatore sarà il dottor Damiano Vacca, laureato in lettere.

Gli incontri si terranno il 13 – 20 – 27 maggio 2016 alle ore 18,30, presso la sede di “Progetto per Iglesias”, in via Carrara 21.

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Sede Banco di Sardegna Cagliari 3

Il Consiglio di Amministrazione del Banco di Sardegna ha approvato oggi il resoconto intermedio di gestione consolidato del Banco di Sardegna e delle sue controllate, riferito al 31 marzo 2016.

Il primo trimestre dell’esercizio 2016 continua ad essere condizionato da un quadro macroeconomico incerto, con una ancora debole domanda di finanziamenti per nuovi investimenti. Il trend degli impieghi con clientela è in leggera ripresa, mentre la raccolta complessiva registra un buon incremento. Il risultato netto consolidato, benché penalizzato dalla flessione del margine d’interesse con tassi di riferimento su livelli particolarmente bassi, è stato influenzato positivamente dalla necessità di minori rettifiche di valore stanziate sui crediti deteriorati, pur mantenendo adeguati tassi di copertura; si conferma la tenuta delle commissioni, nonostante le turbolenze dei mercati finanziari nei primi due mesi dell’anno, e il contenimento dei costi operativi.

Risultati di conto economico consolidato dei primi tre mesi del 2016.

Sotto il profilo reddituale, il margine di interesse si attesta a 58,7 milioni, in calo del 6,2% rispetto all’analogo periodo del 2015, ancora condizionato dai livelli addirittura negativi dei tassi base di riferimento. Rispetto all’ultimo trimestre del 2015, la riduzione è minima e legata all’effetto giorni in meno.

Le commissioni nette si posizionano a 35,6 milioni, in sostanziale stabilità rispetto ai primi tre mesi del periodo a raffronto. Si registrano miglioramenti principalmente nei servizi di gestione, intermediazione e consulenza, in particolare nel collocamento titoli (+1,1 milioni) e nella distribuzione di servizi assicurativi (+0,5 milioni).

In contrazione l’apporto del comparto finanziario che ha prodotto un risultato netto positivo di 2,4 milioni, a fronte dei 17 milioni rilevati nell’analogo periodo dello scorso esercizio per effetto delle minori cessioni di titoli realizzate nell’esercizio.

Il margine di intermediazione perviene a 96,7 milioni (-16,1%), contro i 115,3 milioni di marzo 2016.

Le rettifiche di valore nette per deterioramento dei crediti e altre operazioni finanziarie pervengono a complessivi 12,3 milioni, in diminuzione di 4,6 milioni rispetto ai 16,9 milioni stanziati nel primo trimestre dell’esercizio precedente (-27,2%), pur mantenendo un presidio sul portafoglio sempre attento e puntuale e un indice di copertura molto elevato. Con riferimento alle operazioni per cassa, le rettifiche nette sui crediti, pari a 12,8 milioni, sono riconducibili a rettifiche di valore per 41,8 milioni, relative al comparto crediti in sofferenza per 20,1 milioni e a quello delle inadempienze probabili per 19,2 milioni. Nell’ambito delle riprese di valore, che assommano a 29 milioni, 19,5 milioni sono riferiti alle sofferenze e 8,1 milioni alle inadempienze probabili.

I costi operativi si attestano a 78,6 milioni, in leggera riduzione rispetto ai 78,9 milioni del primo trimestre 2015. In tale ambito, fra le spese amministrative, pari complessivamente a 84,8 milioni (+2,7%), le spese per il personale assommano a 42,8 milioni, con una diminuzione di 1,1 milioni (-2,5%); le altre spese amministrative, pari a 42 milioni, si incrementano nel periodo di 3,3 milioni (+8,7%), principalmente in relazione all’aumento degli oneri per servizi amministrativi e delle spese per ICT.

Gli accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri pervengono a 1,7 milioni, in riduzione di 1,9 milioni rispetto all’analogo periodo a raffronto. Le rettifiche di valore su attività materiali e immateriali assommano a 2,4 milioni (-0,3 milioni). Gli altri oneri/proventi di gestione si portano a 10,2 milioni (+0,3 milioni).

L’utile generato dall’operatività corrente al lordo delle imposte perviene a 6,7 milioni, in calo di 13 milioni rispetto ai 19,7 milioni dell’analogo periodo del 2015 per effetto di minori plusvalenze da realizzo del portafoglio titoli; dedotti gli accantonamenti per le imposte del periodo, pari a 2,1 milioni e l’utile di pertinenza di terzi pari a 0,5 milioni, si determina un utile netto consolidato della sub-holding di 4,1 milioni, a raffronto con i 12,4 milioni del periodo precedente.

Lo stato patrimoniale consolidato al 31 marzo 2016.

Gli impieghi netti verso la clientela si attestano a 8 miliardi, in aumento dell’1,1% rispetto al 31 dicembre 2015. La disamina della distribuzione per forma tecnica dell’area performing degli impieghi, che evidenzia un incremento generalizzato di tutte le forme tecniche di impiego, mostra come la principale tipologia di operazioni sia rappresentata dai mutui che, con 4,2 miliardi, rappresentano il 52,9% del totale dei crediti. Il segmento a breve dei conti correnti si attesta a 1,1 miliardi, in crescita dello 0,4% rispetto alla fine del 2015, con una incidenza sull’intero portafoglio pari al 14,1%. Il settore del credito al consumo, con 0,6 miliardi, risulta in aumento dello 0,5% sul dato di fine esercizio, mentre il comparto delle altre operazioni, che include le altre sovvenzioni, gli anticipi effetti e in generale il rischio di portafoglio, si porta a 0,8 miliardi, in crescita del 6,9% nel confronto con fine dicembre 2015.

I crediti deteriorati pervengono complessivamente, in termini lordi, a 2,4 miliardi e risultano presidiati da rettifiche di valore per oltre 1 miliardo, che portano il valore netto a 1,3 miliardi in aumento dell’1,1% rispetto al dato di fine anno. L’incidenza dell’esposizione netta dei crediti dubbi in rapporto agli impieghi complessivi si attesta al 16% e il rapporto di copertura si porta al 46,4%, in linea rispetto al dato di fine 2015 (46,5%). Le sofferenze nette assommano a 759,4 milioni in crescita del 2,1%, con un grado di copertura pari al 56,9%. Le inadempienze probabili pervengono a 491 milioni in aumento dell’1% sul dato di fine esercizio 2015 e con un indice di copertura del 18%. Le esposizioni scadute deteriorate (in calo del 17,4%) si portano, a valori netti, a 31,1 milioni, con rettifiche di valore per 3 milioni e un grado di copertura dell’8,9%. Sul portafoglio dei crediti in bonis, che rappresentano l’84% del totale degli impieghi netti, sono state stanziate rettifiche di valore per 35,2 milioni che determinano un rapporto di copertura dello 0,5%.

Sostanzialmente stabili le attività finanziarie in portafoglio, costituite per lo più da titoli di Stato italiani, che ammontano al 31 marzo 2016 a quasi un miliardo (+0,6% rispetto alla fine dell’esercizio precedente). 4

La posizione interbancaria netta registra un saldo positivo di 3,5 miliardi, in crescita del 16,4% rispetto alla fine dell’esercizio 2015 (+496 milioni).

La raccolta diretta da clientela perviene complessivamente a 11,6 miliardi, in aumento del 3,6% rispetto agli 11,2 miliardi di fine esercizio 2015 (+0,4 miliardi), quasi interamente ascrivibile all’incremento delle operazioni di pronti contro termine. Ancora in linea con l’andamento dell’intero sistema bancario, la dinamica ha confermato nei primi tre mesi dell’esercizio una netta divaricazione tra fonti a breve e a medio-lungo termine. Più in dettaglio, i conti correnti mantengono il proprio peso percentuale sul totale dell’aggregato intorno al 60% e raggiungono i 6,9 miliardi (+0,7% rispetto a fine dicembre 2015), mentre i depositi a risparmio si attestano a 523,7 milioni, in calo dell’1,6%. Le operazioni di pronti contro termine con clientela si posizionano a 2,4 miliardi, in crescita del 31,1% (+572 milioni), incrementando ulteriormente il peso sull’intero aggregato al 20,8%. I certificati di deposito confermano il calo tendenziale dello scorso esercizio, attestandosi a 335 milioni, in diminuzione da inizio anno di 42 milioni (-11,2%). Il comparto obbligazionario è risultato in calo dell’11,5%, posizionandosi a fine marzo 2016 a 1,2 miliardi, mantenendo il proprio peso percentuale sul totale dell’aggregato oltre il 10%.

La raccolta indiretta si posiziona a 3,9 miliardi, in calo dell’1,7% rispetto ai volumi di fine dicembre 2015; nel dettaglio la componente gestita (fondi comuni di investimento e gestioni patrimoniali) si mantiene in sostanziale stabilità su dicembre 2015 (+0,1%), mentre segna un aumento del 6,6% su base annua. I premi assicurativi rilevano un aumento del 4,8%, mentre i titoli di terzi in deposito mostrano un calo del 7,3%.

Il patrimonio netto consolidato si attesta al 31 marzo 2016 a 1.267 milioni e risulta in crescita rispetto al saldo dell’esercizio precedente di 8,8 milioni.Principali fatti di rilievo intervenuti successivamente alla chiusura del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione

In data successiva alla chiusura del periodo non sono emersi fatti significativi tali da influire sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della banca e delle sue controllate.

In data 14 aprile 2016 l’Assemblea dei soci del Banco di Sardegna ha deliberato, tra l’altro, l’approvazione del bilancio d’esercizio 2015 e, conseguentemente, la proposta di copertura della perdita dell’esercizio mediante utilizzo della riserva disponibile. Nella medesima data l’Assemblea ordinaria del Banco di Sardegna ha provveduto al rinnovo del Consiglio di amministrazione e del Collegio sindacale, per il triennio 2016-2018.

In data 9 aprile 2016 l’Assemblea dei soci della Banca di Sassari ha deliberato, tra l’altro, l’approvazione del bilancio d’esercizio 2015 e, conseguentemente, la proposta di riparto dell’utile presentata dal Consiglio d’amministrazione, che prevedeva l’assegnazione a riserve patrimoniali di 3,5 milioni e la distribuzione di dividendi per 2,2 milioni.

L’evoluzione della gestione della sub-holding dovrebbe beneficiare del leggero miglioramento del quadro macroeconomico a livello regionale previsto per il 2016, che potrebbe fornire un impulso positivo alla ripresa degli investimenti e dei consumi e consentire di poter tornare a crescere anche sul fronte dei crediti. Infatti, la dinamica degli impieghi è attesa in lenta ripresa dai minimi del 2014, mentre l’andamento della raccolta sarà condizionata dalle scelte di portafoglio delle famiglie che dovrebbero privilegiare i fondi comuni, i prodotti assicurativi o forme di deposito che assicurino rendimenti più elevati della raccolta a vista. Sul fronte dei ricavi, il margine d’interesse sarà ancora penalizzato dalla dinamica dei tassi base di riferimento, ormai su valori addirittura negativi, mentre le commissioni dovrebbero consolidarsi su livelli più elevati; dal lato dei costi, si continuerà nella ricerca di sinergie e risparmi strutturali, con effetti positivi sulla redditività di medio periodo.

Sarà prioritario realizzare i progetti e le azioni indicate nel Piano industriale 2015-2017, finalizzati a ottimizzare il posizionamento sul mercato e la qualità dei servizi offerti, in particolare il piano di razionalizzazione della rete sportelli del Polo Sardo – con l’integrazione degli sportelli della Banca di Sassari in quelli del Banco di Sardegna e la successiva cessione della quota di maggioranza dal Banco di Sardegna alla capogruppo Banca popolare dell’Emilia Romagna – che sarà di supporto al rafforzamento della spinta commerciale. L’intera struttura aziendale sta lavorando con grande determinazione sul lancio di nuove iniziative commerciali, sulla formazione del personale e sul posizionamento territoriale, al fine di migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi, prestando altresì particolare attenzione alla solidità patrimoniale e al profilo di rischio e liquidità.

Ad integrazione delle anzidette informazioni si allegano i prospetti di Stato patrimoniale e Conto economico consolidati inclusi nel Resoconto intermedio di gestione approvato dal Consiglio di Amministrazione. Si precisa che tali schemi e lo stesso resoconto non sono oggetto di verifica da parte della società di revisione.

Si precisa che con riferimento alle recenti disposizioni normative intervenute con modifica del TUF (D.Lgs. 25 del 15 febbraio 2016), che fanno seguito alla Direttiva europea 2013/5/UE (Trasparency II), in attesa di specifiche disposizioni regolamentari da parte di Consob, il Banco di Sardegna, in linea con gli orientamenti del Gruppo di appartenenza, ha deciso su base volontaria di provvedere, in continuità con il passato, alla pubblicazione del Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2016. Tale scelta non rappresenta alcun impegno per il futuro a mantenere tale impostazione, quindi a pubblicare informazioni trimestrali e resoconti intermedi di gestione.

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I RICORDI DEL FIUME Locanda-De-Serio_DF

Giovedì 12 maggio, alle ore 21.00, nei locali dello Spazio Ex-Di’ Memorie in Movimento – La Fabbrica del Cinema nella Grande Miniera di Serbariu a Carbonia, si terrà la proiezione del film “I ricordi del fiume”. Il film è il secondo appuntamento  con la rassegna dal titolo “Piccolo Grande Cinema – Il Cinema documentario dei Fratelli De Serio”. L’ingresso è gratuito.

“I ricordi del fiume” è stato presentato in anteprima alla 72ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia lo scorso settembre. Subito dopo la proiezione del documentario si svolgerà l’incontro con il regista Gianluca De Serio, uno dei due autori del film. In apertura di serata sarà proiettato il filmato “Il viaggio dell’uono”, realizzato all’interno del Workshop diretto da Gianluca e Massimiliano De Serio e tenutosi nel Sulcis Iglesiente nell’aprile del 2012

Il Platz è una delle baraccopoli più grandi d’Europa. Un progetto di smantellamento si abbatte sulla Comunità di più di mille persone che lo abita: alcune famiglie rientrano nel censimento della Prefettura e potranno essere trasferite in case nuove, mentre il destino di tante altre è di tornare nel Paese natale o cercare un’altra sistemazione di fortuna. In una labirintica immersione, I ricordi del fiume ritrae gli ultimi mesi di esistenza del Platz.

Gianluca e Massimiliano De Serio lavorano insieme dal 1999. Negli anni hanno realizzato film, documentari e installazioni, partecipando a mostre e festival di cinema nazionali e internazionali. Protagonisti dei lavori dei De Serio sono identità sradicate, alle prese con una continua ridefinizione di sé o identità collettive, in un percorso ibrido tra messa in scena, memoria e performance. Nel febbraio 2012 hanno fondato Il Piccolo Cinema, società di mutuo soccorso cinematografico, spazio dedicato alla promozione della cultura cinematografica.

La rassegna “Piccolo Grande Cinema – Il Cinema documentario dei Fratelli De Serio” è organizzata dal Centro Servizi Culturali Carbonia Iglesias della Società Umanitaria in collaborazione con i Circoli del Cinema ARCI-UCCA e FICC e con il Comune di Carbonia.

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L’assessorato del lavoro ha fissato per domani alle 12.15 un incontro tecnico per discutere del futuro dei lavoratori Ex Rockwool.

«La perseveranza e l’impegno cominciano a portare i frutti – spiega Fabio Enne, segretario generale Ust Cisl del Sulcis Iglesiente -. Accogliamo di buon grado la convocazione ed apprezziamo la volontà dell’assessorato del Lavoro di risolvere il problema occupazionale legato agli invisibili.»

La proposta della Ust Cisl, condivisa anche dal presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, prevede l’assunzione dei dodici lavoratori ex Rockwool in Ati Ifras da gennaio 2017 e, in attesa, gli stessi verrebbero impiegati in attività lavorative temporanee in virtù dei vari progetti per le politiche attive del lavoro.

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Domani, festa di San Ponziano, parroco di Carbonia, n seguito alla richiesta presentata dal Comitato del Mercato Civico, il Comune di Carbonia ha disposto (ordinanza n. 120 del 10 maggio 2016) l’apertura del Mercato Civico per il giorno 12 maggio, Festività di San Ponziano, Patrono della Città. Gli operatori hanno la facoltà di aprire le rispettive attività commerciali, dalle ore 7.30 alle ore 13.00.

Gli uffici comunali resteranno chiusi e dalle ore 18.00, è stata disposta la chiusura temporanea al traffico al momento del passaggio della processione religiosa, nelle seguenti strade: Serbariu (Chiesa San Narciso), via Lubiana, via Santa Caterina, via Trento, via Roma, Piazza Roma (Chiesa San Ponziano).