Ignazio Locci (FI): «Il territorio rischia di perdere anche l’Ufficio Inps di Carbonia».
[bing_translator]
Dopo la chiusura della Tenenza della Guardia di Finanza di Carbonia, ora il territorio rischia di perdere anche l’Ufficio Inps di Carbonia. Alanciare il grido d’allarme è il consigliere regionale del gruppo di Forza Italia Sardegna Ignazio Locci.
«Se da una parte i parlamentari del centrosinistra (coalizione alla guida di Governo e Regione) stappano lo spumante per festeggiare gli pseudo successi del Piano Sulcis – dice Ignazio Locci -, dall’altra stanno a guardare in silenzio mentre si consuma la fuga dello Stato dal nostro territorio. E così, anche la Tenenza della Guardia di Finanza di Carbonia, che copre ben 15 dei 23 Comuni del Sulcis Iglesiente, viene soppressa da un Governo con il vizietto del taglio lineare. Centri che adesso saranno ancora più soli, lontani da uno Stato che pian piano ci obbliga a combattere con le armi spuntate contro i mille problemi che attanagliano la nostra terra. E questo nonostante l’interessamento dei sindaci che a suo tempo avevano scritto al Comando generale della Guardia di Finanza per scongiurare l’ipotesi chiusura.»
«Ma l’abbandono del nostro territorio non finisce qui: indiscrezioni vogliono l’Inps sempre più decisa a chiudere definitivamente l’ufficio di Carbonia, già orfano dello sportello dedicato alle imprese. Evidentemente per questo Governo il Sulcis Iglesiente non conta nulla, se si sente in diritto di chiudere anche quei pochi servizi rimasti. Forse non è chiaro che recarsi a Iglesias (unico sportello Inps che dovrebbe, per ora, rimanere in attività) per i cittadini del Basso Sulcis non è propriamente una passeggiata. Siamo sempre in tempo per lottare affinché lo Stato non proceda con il suo folle disegno di abbandono del territorio sulcitano. Faccio un appello ai parlamentari del Sulcis Iglesiente che siedono nella Camera dei deputati e nel Senato della Repubblica – conclude Ignazio Locci -, certo che faranno di tutto per evitare la “cancellazione” del territorio che rappresentano.»