18 July, 2024
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Venerdì 6 maggio, alle ore 18.30, presso la Biblioteca Comunale di Viale Arsia a Carbonia (Parco Villa Sulcis), verrà presentato il libro “Carne Trita” dello scrittore Leonardo Lucarelli. L’evento è organizzato dalla Biblioteca comunale di Carbonia, in collaborazione con il comune di Carbonia e con il Sistema Bibliotecario interurbano del Sulcis (SBIS).

Interverranno l’autore e Agostina Littarru e Anna Paola Peddis (Bibliotecarie presso lo SBIS).

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Domani, venerdì 6 maggio, a Cagliari, la XV edizione della rassegna Le Salon de musique – Piano, organizzata dall’associazione culturale Suoni&Pause, prosegue con l’esibizione di Alessandro Di Liberto, tra i più talentuosi pianisti jazz della scena regionale e non solo.

L’appuntamento è per le 20.30 nella splendida cornice del Palazzo Siotto (in via Dei Genovesi 114) dove Di Liberto si esibirà in un concerto dal titolo Inner conversation in cui alternerà alcuni suoi brani originali a momenti di improvvisazione, in un percorso della memoria dove, spiega il musicista, «tutto è rivisitato alla luce di quello che sono oggi».

Alessandro Di Liberto si avvicina alla musica iniziando lo studio della chitarra, da autodidatta, a otto anni, per passare subito dopo al pianoforte. Appassionato di jazz, nella sua carriera ultraventennale ha collaborato con alcuni dei più grandi nomi del panorama jazzistico nazionale e internazionale: da Paolo Fresu a Flavio Boltro, da Roberto Gatto a Andy Gravish sino a Joe Locke.

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In previsione delle elezioni amministrative del 5 giugno 2016, presso il Front Office del comune di Carbonia in piazza Roma (portico – lato palazzo comunale), due operatori saranno a disposizione di cittadini e partiti politici per l’autentica e la sottoscrizione delle liste.

Il servizio, che si aggiunge a quelli già in funzione presso l’Ufficio elettorale di via Della Vittoria, è aperto da mercoledì 4 a venerdì 6 maggio, dalle ore 16.00 alle ore 19.00.

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«L’assessorato del Lavoro è disponibile ad incontrare i lavoratori Ex Rockwool, ma attende la proposta del presidente Ganau per analizzare la sua soluzione.»

Lo scrive in una nota, Fabio Enne, segretario generale UST CISL del Sulcis Iglesiente.

«La proposta – aggiunge Fabio Enne – prevede l’assunzione dei dodici lavoratori ex Rockwool in Ati Ifras da gennaio 2017 e in attesa gli stessi potrebbero essere impiegati grazie a soluzioni temporanee in virtù dei vari progetti attivi per le politiche del lavoro in attuazione in questo momento. Gli invisibili smobilitano il presidio e attendono per lunedì la convocazione dell’incontro, diversamente proseguiranno con la mobilitazione.»

Gli “Invisibili” dell’Ex Rockwool dopo aver pacificamente occupato ieri il consiglio regionale, questa mattina si erano recati in assessorato regionale per sollecitare un immediato incontro per risolvere in maniera definitiva la loro vertenza. E, successivamente, presso la mensa della Caritas per consumare un pasto caldo, vista la loro grave situazione economica.

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Sono aperti i termini per la presentazione delle domande per la ripartizione dei contributi della legge regionale 17/1999, relativi all’anno 2015, destinati alle società sportive.

Le Associazioni Sportive interessate dovranno far pervenire le domande all’Ufficio Protocollo del comune di Carbonia entro il 24 giugno 2016.

L’avviso e la modulistica si trovano nel sito www.comune.carbonia.ci.it, nella sezione Servizi Comunali – Ufficio Sport, oppure presso l’Ufficio Pubblica Istruzione e Sport in via XVIII Dicembre ( ex Tribunale).

Ulteriori informazioni possono essere richieste all’ufficio Sport in via XVIII Dicembre o telefonando ai numeri 0781 694474 e 0781 694471.

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Oltre 350 milioni di euro – e ben 950 nel triennio – per la lotta alla povertà e per l’inclusione sociale. È la dotazione finanziaria della delibera “Una società inclusiva”, approvata dalla Giunta regionale nella sua ultima riunione e presentata oggi dal presidente Francesco Pigliaru, insieme agli assessori Luigi Arru (Sanità) e Virginia Mura (Lavoro). Il documento, adottato con il metodo della Programmazione unitaria 2014-2020 (Programma di intervento 7 – Inclusione Sociale), riunisce tutti gli interventi che la Regione mette in campo con i vari assessorati coinvolti: Programmazione e Bilancio, Lavoro e Formazione, Agricoltura e riforma agropastorale, Sanità e Politiche sociali, Pubblica Istruzione e Lavori pubblici. Le risorse sono per la maggior parte di provenienza regionale (237,8 milioni), a seguire statali (59,4 milioni) ed europee (53,5 milioni). L’incontro con i giornalisti si è focalizzato anche su un secondo provvedimento adottato dall’esecutivo, connesso con il tema dell’inclusione sociale: il “Piano regionale 2016 per l’accoglienza dei flussi migratori non programmati”. Il documento, che affronta in modo organico le problematiche connesse con il fenomeno, è frutto anch’esso di un lavoro congiunto di tutti i settori dell’amministrazione regionale coinvolti, coordinati da Angela Quaquero, delegata del Presidente per le questioni relative ai migranti.
La delibera organizza i numerosi interventi programmati lungo sei obiettivi generali (“Spendere in modo più efficace ed efficiente per garantire una protezione sociale adeguata e sostenibile”, con dotazione di 216,15 milioni di euro; “Lotta alla povertà” con 55,79 milioni; “Promuovere politiche per il sostegno e l’inclusione sociale” con 23,32 milioni; “Rafforzamento dell’economia sociale” con 8,69 milioni; “Supporto alle famiglie e alla genitorialità” con 27,95 milioni e “Sperimentare progetti di innovazione sociale” con 18,97 milioni). Ciascun obiettivo generale si articola a sua volta in obiettivi specifici, attuati da una serie di misure che, affidate ciascuna all’Assessorato di competenza, vanno a incidere sui vari ambiti in cui si declina la lotta alla povertà e l’inclusione sociale. Si va dagli interventi di carattere socio-sanitario a quelli rivolti all’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, dal superamento del disagio abitativo al sostegno al welfare familiare. Il metodo della Programmazione unitaria, già adottato dalla Giunta nelle delibere “Priorità Lavoro” e “Priorità Scuola”, adottate nel 2015, permette di progettare e realizzare, attraverso il lavoro della Cabina di regia, un quadro organico di tutti gli interventi che la Regione mette in campo, con la possibilità di spendere in modo efficiente e organizzato le non poche risorse messe a disposizione e mappare i bisogni soddisfatti, evitando doppioni e ambiti non coperti.
Strettamente connesso con la delibera “Una società inclusiva” è il “Piano regionale 2016 per l’accoglienza dei flussi migratori non programmati” che affronta in modo approfondito tutti gli aspetti connessi al fenomeno.
Il Piano affronta il tema del Soccorso e prima assistenza (su cui la Sardegna, insieme con la Toscana, ha avuto il riconoscimento da parte dell’Unione Europea come miglior pratica messa in campo), la Prima accoglienza, la Seconda accoglienza, Agricoltura sociale, il Sistema di accoglienza dei minori non accompagnati, la Salute dei migranti e la Mediazione interculturale. Un’ampia rosa di azioni (affidate nella loro esecuzione agli assessorati del Lavoro, Sanità, Agricoltura, Pubblica istruzione, Turismo e Enti locali, alla Direzione Generale della Protezione Civile e all’Agenzia regionale per il lavoro) che copre tanto i momenti iniziali dell’arrivo dei migranti nella Regione, quanto quelli successivi, nell’ottica di un percorso di assistenza immediata e poi di integrazione nella società sarda per coloro che intendono restare nell’Isola.

«Il Piano è all’insegna dell’unitarietà degli interventi e del coordinamento tra tutte le parti coinvolte a diverso titolo nel sistema dell’accoglienza – ha spiegato Angela Quaquero, delegata della Presidenza per le questioni relative ai migranti – e siamo tra le poche regioni ad essersi dotata di questo strumento. Per la prima assistenza, nella fase dell’accoglienza al momento dello sbarco, abbiamo avuto un importante riconoscimento a livello europeo come “buona pratica”, ora dobbiamo affrontare le criticità del secondo passaggio, del dopo sbarco, e per questo è fondamentale il ruolo dei mediatori culturali, per il quale l’assessorato del Lavoro ha predisposto un bando di selezione.»

 

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Un arazzo per il Papa e una tovaglia per la Basilica di Sant’Antioco Martire. Sono le due opere realizzate in bisso marino schiarito con il limone da Assuntina e Giuseppina Pes, due tessitrici di Sant’Antioco che hanno realizzato la tovaglia e l’arazzo, quest’ultimo esposto anche in una mostra d’arte allestita al museo archeologico cittadino in occasione della sagra del patrono, con grande cura ed immensa devozione. Hanno offerto le due opere durante la ricorrenza di quest’anno di “Sa festa manna” in onore del patrono Sant’Antioco Martire. Il bisso utilizzato, ormai introvabile per le restrizioni a pescare le nacchere, riconosciute specie protetta, è stato messo a loro disposizione dagli eredi del Maestro d’arte Italo Diana, che a Sant’Antioco molti anni fa aveva una scuola di tessitura, e della sua allieva Efisia Murroni che a sua volta è stata maestra delle sorelle Pes.

La sigla centrale della tovaglia donata alla chiesa, realizzata in bisso marino schiarito con il limone è “IHS”: l’abbreviazione di ΙΗΣΟΥΣ ossia Gesù in greco antico. Il quadro invece che sarà consegnato a Papa Francesco a Papa Francesco a cui fa da cornice un susseguirsi di figure stilizzate della tradizione artistica sarda, raffigura il pontefice che si inginocchia davanti alla croce realizzata a Lampedusa con il legno delle barche dei migranti, il volto del martire Antioco e la Basilica della città sulcitana, di cui Antioco di Sulcis è protettore.

«Abbiamo realizzato le due opere, che abbiamo potuto eseguire grazie ad una donazione, con profondo rispetto, fede e gratitudine – spiegano Assuntina e Giuseppina Pes – in ricordo di  chi ci ha preceduto e insegnato questa arte.»

Tito Siddi

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«Il progetto della Giunta regionale sulla Asl unica prevede solo tagli lineari ai servizi, chiusura di reparti e depotenziamento degli ospedali dell’interno.»

A lanciare l’allarme è il capogruppo regionale dell’Udc Gianluigi Rubiu in seguito alla ristrutturazione della sanità isolana attraverso la Asl unica

«E’ un tentativo maldestro di risparmiare i costi – aggiunge Gianluigi Rubiu -. Peccato che le scelte saranno fatte non tenendo conto delle priorità dei cittadini, con un passo indietro dell’assistenza sanitaria. Il rischio è che il settore sanitario ormai fuori controllo possa moltiplicare i disservizi, con un’assistenza sempre più distante dai cittadini pazienti. Non è un caso che i diversi territori si preoccupino per il possibile smantellamento delle strutture pubbliche a vantaggio dei privati.»

I primi segnali – secondo Rubiu – si sono registrati con gli arretramenti decisi per i complessi sanitari del Sulcis Iglesiente: «E’ ormai in corso il depauperamento delle zone più svantaggiate, con i pazienti costretti a viaggi interminabili verso Cagliari per alcune visite specialistiche – conclude Gianluigi Rubiu – e al lento inesorabile declino degli ospedali di Iglesias e Carbonia, ormai privati di alcuni reparti essenziali».

CTO Iglesias 1 copia

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Michele Cossa

«Purtroppo la riforma della sanità resterà nel cassetto: ormai questa è una certezza. La Asl unica rimarrà un sogno». Lo dice il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa.

«La maggioranza di centrosinistra è allo sbando – aggiunge Cossa – e la  commissione Sanità è incartata sulla rete ospedaliera. Ormai sono sempre di più gli esponenti della maggioranza e della Giunta che sparano a zero sia contro la Asl unica sia contro la rete ospedaliera. Per non parlare della rivolta dei territori. Noi, comunque, lo ribadiamo, vogliamo una Asl unica come abbiamo sempre detto e proposto con il nostro testo di legge. È l’unica strada per razionalizzare il sistema, ridurre sprechi e duplicazioni e far si che le risorse siano spese per garantire la salute dei sardi e non disperse inutilmente. Per parte nostra sosterremo i progetti che vanno in questa direzione».

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Il programma di Mare e Miniere 2016 entrerà nel vivo dal 27 giugno al 2 luglio 2016 con la rassegna di seminari di musica, Canto e Danza Popolare, in un’edizione arricchita ed ampliata nella proposta formativa e culturale, dopo il grande successo riscosso negli anni scorsi.

“Educazione al valore della memoria come insegnamento per il futuro” è questo l’obiettivo principale perseguito da Mare e Miniere, sin dai primi anni, proponendo a musicisti, cultori ed appassionati di musica popolare italiana una preziosa occasione per approfondire lo studio di strumenti, tecniche esecutive, vocali e coreutiche della nostra tradizione.

Docenti dei corsi sono alcuni tra i principali protagonisti del folk music in Italia come Elena Ledda e Simonetta Soro (canto popolare), Pietro Cernuto (flauti di canne o pastorali), Nando Citarella (percussioni e danze popolari con Nathalie Leclerc), Alessandro Foresti (canto corale) e Giuseppe Molinu (ballo sardo), giovani di grande talento come Simone e Nicolò Bottasso (musica d’insieme), e grandi maestri come Luigi Lai (launeddas), leggenda vivente della musica sarda e depositario del repertorio tradizionale delle launeddas.

Ad arricchire il corpo docente dell’edizione 2016 sono il maestro dell’organetto Totore Chessa (organetto diatonico), virtuoso esecutore dei diversi balli della tradizione sarda, ed il percussionista, cantante, compositore italo-francese, Carlo Rizzo (percussioni), specialista e precursore dell’evoluzione tecnologica dei tamburi a cornice, ma soprattutto dotato di una tecnica esecutiva unica.

Gli stage si terranno dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle ore 17,00 alle ore 20,00 e sono indirizzati tanto a quanti desiderano avvicinarsi per la prima volta al mondo della musica tradizionale, quanto a musicisti già formati, inoltre per i più esperti sono previste alcune Master Class di approfondimento.

Naturalmente, accanto attività didattiche del mattino, è previsto un ricco programma, in via di definizione, con spettacoli di teatro e danza, incontri letterari, laboratori per bambini, balli in piazza, nonché escursioni in barca e a piedi. Non mancheranno anche concerti serali, negli angoli più suggestivi di Portoscuso, nel corso dei quali insegnanti ed allievi potranno interagiranno in performance uniche di musica e danza, produzioni originali, e live di altri artisti, che arriveranno in Sardegna ad arricchire ulteriormente il cartellone della rassegna isolana.