17 August, 2024
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Sabato 7 e domenica 8 maggio, Carbonia ospita Monumenti Aperti 2016. La città di Carbonia conferma la sua partecipazione, per il tredicesimo anno consecutivo, alla manifestazione regionale, giunta alla sua ventesima edizione. La manifestazione è stata presentata questa mattina, nella sala riunioni della Torre Civica, da Massimiliano Messina, vicepresidente dell’associazione Imago Mundi che la organizza con la collaborazione delle amministrazioni comunali e di migliaia di associazioni e volontari; il sindaco, Giuseppe Casti; l’assessore della Cultura, Loriana Pitzalis; e, infine, il responsabile del settore Cultura del comune di Carbonia, Elio Mei.

Cittadini e turisti potranno visitare 23 proposte tra siti e monumenti di interesse storico-archeologico e aree di interesse paesaggistico, che rappresentano il nostro importante patrimonio culturale. La manifestazione è organizzata dal comune di Carbonia con il coordinamento dall’Associazione Imago Mundi Onlus. Anche per il 2016, è stato possibile aderire alla manifestazione grazie all’impegno e alla partecipazione delle scuole, delle associazioni, dei volontari e della Pro Loco di Carbonia.

I siti saranno visitabili, gratuitamente, il pomeriggio di sabato 7 maggio dalle 16.00 alle 20.00 e la domenica dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00.

Diverse le novità per questa edizione. In mostra gli importanti passi avanti realizzati nella campagna di scavo del Nuraghe Sirai e, in particolare, la parte riguardante le torri.

Per la prima volta sarà visitabile la palazzina dell’ex Direzione mineraria della Grande Miniera di Serbariu, sede del progetto Ex – Di’ Memorie in movimento – La fabbrica del Cinema.

Altra importante novità dell’edizione 2016 è il campanile della Chiesa di San Ponziano. Grazie all’iniziativa del Lions Club Carbonia, i visitatori potranno raggiungere la parte superiore del campanile e osservare lo splendido panorama della città di Carbonia.

Per curiosi ed appassionati di archeologia saranno visitabili: il Parco Archeologico di Monte Sirai e quello di Cannas di sotto, l’Area archeologica di Corona Maria, nella Pineta di Cortoghiana, il Museo Archeologico di Villa Sulcis, il Museo dei PaleoAmbienti Sulcitani E. A. Martel (Grande Miniera di Serbariu).

È stato confermato anche il percorso di riscoperta della fondazione di Carbonia: con il CIAM, Carbonia Itinerari di Architettura Moderna (che avrà un doppio percorso: uno a piedi nel centro con le giovani guide e l’altro per mezzo del trenino turistico in diverse parti della Città), la Torre Civica, il Dopolavoro Centrale, Piazza Venezia a Cortoghiana e la Chiesa di San Ponziano.

Saranno visitabili, inoltre, il Centro Ricerche Sotacarbo nella Miniera di Serbariu, il Rifugio Antiaereo, l’esposizione etnografica Tanit, la Casa del Mutilato, l’Antico Borgo e i murales di Serbariu, la chiesetta operaia e il quartiere Lotto B e l’Ospedale civile (Ospedale Sirai).

Come nelle passate edizioni grande attenzione sarà rivolta alla riscoperta del passato minerario della città con il Pozzo Castoldi a Bacu Abis e il complesso di Archeologia industriale della Grande Miniera di Serbariu che ospita anche il Museo del Carbone C.I.C.C.

Numerose le iniziative collaterali organizzate nella due giorni di Monumenti aperti a Carbonia, che trovate nel link: http://monumentiaperti.com/it/comuni-2/carbonia/. Tra le altre segnaliamo:

– la chiusura della manifestazione internazionale “60 anni di Vespa Club Sardegna”, all’interno dell’area della Grande Miniera di Serbariu,  con esposizione di modelli  Vespa dal 1946. L’esposizione è a cura di Vespa World Club, Vespa Club d’Italia e tutti i Vespa Club della Sardegna;

– sempre nella Grande Miniera di Serbariu nella Palazzina Ex Direzione Amministrativa della Miniera, sarà presentato il progetto EX-3DI’.

Presentazione della prima fase del progetto di ricostruzione digitale degli spazi dell’ex direzione mineraria. Saranno visitabili anche la Mostra

“Macchine del Cinema” del fondo Oreste e Leandro Coni e la Mostra Personale dell’artista Antonio Mallus “Volcano”;

– nel Teatro di Bacu Abis si potrà visitare la Mostra cartografica – documentaria “Le carte del Fondo Cossu, 1852-1958: nuova luce alla memoria della comunità”, che ricostruisce la storia del carbone iniziata a Bacu Abis.

Per la visita ai siti si consigliano abbigliamento e scarpe comode. Le visite alle chiese saranno sospese durante le funzioni religiose. In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso.

Il programma dettagliato di tutte le iniziative legate a Monumenti aperti è disponibile all’interno della guida cartacea, nel sito del Comune di Carbonia www.comune.carbonia.ci.it, nel sito ufficiale della manifestazione www.monumentiaperti.com

Otto fotografie, presenti all’interno della brochure di Monumenti aperti, sono state scelte tra le foto presentate al Concorso fotografico “Cartoline da Carbonia”, organizzato dal Comune.

Per garantire la sicurezza di veicoli e pedoni, sabato 7 maggio, dalle 16.00 alle 20.00 e domenica 8 maggio, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00, è prevista la chiusura al traffico nelle seguenti strade:

a) via Roma, tratto compreso tra via Grazia Deledda e Piazza Roma;

b) via Manno, tratto compreso tra via Fosse Ardeatine e Piazza Roma;

c) via Oberhausen, tratto compreso tra via Napoli e Piazza Roma;

d) via Nuoro, tratto in cui si trova il rifugio antiaereo.

Allegata una breve intervista con Massimiliano Messina, vicepresidente dell’associazione Imago Mundi.

Presentazione Monumenti Aperti 2016 - 3

Presentazione Monumenti Aperti 2016 B Presentazione Monumenti aperti 2016 A08

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Proseguono le manifestazioni dei lavoratori Eurallumina a Roma e a Cagliari. I cinque rappresentanti della RSU che si trovano a Roma ormai da qualche giorno, dopo essere stati ricevuti dal Premier, Matteo Renzi, ed aver incontrato i sottosegretari Luca Lotti e Claudio De Vincenti, ieri hanno incontrato il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti.

Questa mattina, intanto, alcune decine di lavoratori hanno manifestato davanti al Palazzo del Consiglio regionale ed hanno avuto un breve colloquio con una delegazione dei gruppi di minoranza, ai quali hanno esposto lo stato della vertenza, sollecitando come già fatto a tutti i livelli istituzionali, un forte interessamento per il superamento degli ultimi ostacoli e il via libera definitivo al progetto di rilancio della produzione proposto dalla Rusal.

Lavoratori Eurallumina in Consiglio regionale 4 maggio 2016 2Lavoratori Eurallumina in Consiglio regionale 4 maggio 2016 1

È in corso,  nella sala riunioni della Torre Civica, a Carbonia, la presentazione della tappa di Monumenti Aperti, in programma sabato 7 e domenica 8 maggio. Sono presenti il vicepresidente dell’associazione Imago Mundi che organizza l’evento in collaborazione con le Amministrazioni comunali e migliaia di associazioni, Massimiliano Messina, originario di Carbonia; il sindaco Giuseppe Casti e l’assessore della Cultura Loriana Pitzalis.

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«La riforma della sanità resterà nel cassetto. Perché sia operativa dovrà essere approvata dal Consiglio entro giugno: di questo passo, per quella data non vedrà la luce neppure in commissione». Lo dice il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa.
«Il centrosinistra è totalmente allo sbando – aggiunge Michele Cossa – e lo si vede in commissione Sanità dove non sa che pesci pigliare davanti alla rivolta dei territori contro una rete ospedaliera illogica e penalizzante. Immaginiamo il caos che ci sarà davanti a un disegno di legge che sta già suscitando forti malumori in questa sgangherata maggioranza. Noi, comunque, vogliamo una Asl unica come abbiamo sempre detto e proposto con il nostro testo di legge. È l’unica strada per razionalizzare il sistema, ridurre sprechi e duplicazioni e far si che le risorse siano spese per garantire la salute dei sardi e non disperse inutilmente. Per parte nostra sosterremo i progetti che vanno in questa direzione.»

Ospedale Brotzu Cagliari 1

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Continua l’attività nelle scuole da parte del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, volta a sensibilizzare gli studenti sulle tematiche riguardanti la sicurezza della navigazione, la salvaguardia della vita umana in mare e la tutela dell’ambiente marino, cardini fondamentali di questa istituzione che ogni giorno vive e lavora con il mare e per il mare.

In questo contesto, l’Ufficio Circondariale Marittimo di Portoscuso, con la collaborazione degli Istituti scolastici di primo e secondo grado di Portoscuso e Iglesias, ha organizzato diversi incontri al fine di guidare i giovani verso una spiccata e sempre più consapevole cultura del mare.

Le “lezioni” – integrate con filmati e proiezioni – hanno stimolato i ragazzi ad approfondire i temi proposti con numerose domande legate, soprattutto, ai molteplici compiti della Guardia Costiera e alle modalità con cui quotidianamente affronta le emergenze in mare. Gli studenti hanno poi manifestato notevole interesse a conoscere le possibilità di ingresso nel mondo lavorativo della Guardia Costiera al termine del loro ciclo di studi.

Agli incontri ha partecipato anche l’Associazione Marinai d’Italia di Portoscuso, che ha accompagnato i militari della Guardia Costiera fornendo la propria testimonianza di una vita vissuta all’insegna del mare.

Guardia Costiera Portoscuso .2 Guardia Costiera Portoscuso 1

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Virginia Mura 1

La Consulta regionale per l’Emigrazione della Sardegna, riunita stamane a Cagliari, ha approvato all’unanimità il Piano annuale per il 2016 e quello per il triennio 2016-18, elaborati dall’Assessorato del Lavoro, su impulso dell’assessore Virginia Mura. Con il Programma annuale per l’emigrazione 2016 vengono ripartite le risorse – per complessivi due milioni di euro – destinate allo svolgimento delle varie attività, istituzionali e culturali, svolte dalle comunità di sardi in Italia e all’estero; vengono inoltre individuate le spese rimborsabili nel funzionamento di Circoli, Federazioni e associazioni di tutela, nonché le modalità di sostegno a progetti regionali sul tema dell’emigrazione e l’aggiornamento di siti e portali ad esso dedicati. Oltre alla ripartizione delle risorse, il documento conferma inoltre alcune novità già introdotte lo scorso anno: semplificazioni nella rendicontazione e meccanismi per misurare e premiare la qualità dei progetti presentati. L’organismo si è anche occupato delle linee guida del Piano triennale per l’emigrazione 2016/2018, e ha impostato la riflessione sulle possibili modifiche alla legge regionale di settore nella prospettiva di rendere più agile e moderna una normativa in vigore oramai da 25 anni.
L’assessore Mura, che presiede la Consulta e che ha guidato l’incontro, ha sottolineato ancora una volta il ruolo e l’importanza che i nostri emigrati svolgono per la Sardegna nel mondo. «Vogliamo sempre più considerarli come dei veri e propri ambasciatori della nostra regione, della nostra cultura e delle nostre eccellenze – ha detto Mura -. Per questo, la Giunta favorisce la modernizzazione del modello di funzionamento della rete di circoli e federazioni che, con l’aiuto degli stessi emigrati, deve sempre di più essere in grado di dar vita a iniziative di spessore, utili ed efficaci, specialmente quando sono mirate alla promozione economica della Sardegna».
Istituita con L.R. 7/1991 con il compito di coordinare gli interventi della Regione a favore degli emigrati e delle comunità dei sardi all’estero ed in Italia, la Consulta riunisce i rappresentanti delle Federazioni e dei Circoli degli emigrati, delle associazioni di tutela degli emigrati a carattere nazionale e operanti in Sardegna, oltre che i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, del ministero degli Esteri ed esperti di emigrazione nominati dal Consiglio regionale. I documenti adottati oggi dalla Consulta per l’Emigrazione saranno adesso trasmessi, per le necessarie approvazioni, alla Giunta e al Consiglio regionale.

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La Giunta regionale ha approvato il disegno di legge che istituisce la Asl unica, l’Asur. «La Asl unica è una operazione coraggiosa, basata sull’analisi dell’esistente e sull’idea che la sanità sarda non può continuare ad andare avanti come ha fatto in questi anni – ha detto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, aprendo nel pomeriggio la conferenza stampa di illustrazione del disegno di legge sull’Asur, l’azienda sanitaria unica regionale -. Abbiamo una struttura organizzativa inadeguata con costi insostenibili e sempre crescenti. Occorre agire come un unico sistema fortemente integrato, con una regia unica e forte. E’ il motivo per cui abbiamo proposto al Consiglio regionale una sola Asl e il motivo per cui l’Assemblea l’ha votata. Siamo tutti concordi sul fatto che la sanità ha bisogno di allocare bene le proprie risorse, eliminando gli sprechi e puntando sulla qualità dell’assistenza».
«Il modello attuale, con undici realtà, undici bilanci, undici sistemi di controllo di gestione diversi, ha portato a disomogeneità di procedure e spesso di assistenza – ha aggiunto l’assessore della Sanità, Luigi Arru -. Abbiamo ottime potenzialità e validi professionisti, dobbiamo imparare a lavorare insieme e questo richiede un modello diverso dall’attuale, un modello aggregato e semplificato.»
Il disegno di legge sull’Asur prevede l’istituzione della Asl unica dal 1 luglio e la conseguente soppressione di tutte le aziende sanitaria locali. Restano l’Azienda ospedaliera “G. Brotzu”, l’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, l’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari, l’Azienda regionale dell’emergenza e urgenza della Sardegna (Areus).
Secondo gli indirizzi della Giunta regionale, l’Asur ha compiti di programmazione aziendale e gestione complessiva dell’erogazione dei servizi sanitari e socio sanitari; omogeneizzazione e armonizzazione dei processi gestionali nel territorio regionale; accentramento dei processi di aggregazione della domanda di beni e servizi e di approvvigionamento; gestione accentrata delle procedure concorsuali e selettive, del trattamento economico del personale, dei magazzini e della relativa logistica, delle reti informatiche e delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, delle tecnologie sanitarie e della valutazione del loro dell’impatto; gestione accentrata delle procedure di gara per la progettazione, realizzazione, manutenzione, alienazione, concessione e locazione degli immobili costituenti patrimonio delle aziende sanitarie; definizione degli accordi con le strutture pubbliche ed equiparate e stipula dei contratti con quelle private e con i professionisti accreditati.
La Giunta regionale lo nomina entro il 30 giugno 2016, attingendo dall’elenco degli idonei. 18 mesi dopo la nomina, la Giunta verifica i risultati aziendali e il raggiungimento degli obiettivi e, sentito il parere della Conferenza permanente Regione-Enti locali, procede o meno alla conferma entro i tre mesi successivi alla scadenza del termine: per gravi motivi, grave disavanzo nella gestione o violazione di leggi o del principio di buon andamento e di imparzialità dell’amministrazione, la Giunta risolve il contratto dichiarando la decadenza del DG e lo sostituisce.
Il DG conclude entro fine 2016 la ricognizione della consistenza del patrimonio immobiliare e mobiliare, dei rapporti giuridici attivi e passivi e dei rapporti di lavoro in essere al 30 giugno 2016 delle Asl soppresse; adotta, per il primo anno di operatività dell’Asur, il bilancio pluriennale e il bilancio preventivo economico annuale entro il 30 settembre 2016.
Con l’Asur vengono istituite le Aree socio-sanitarie locali, articolazioni organizzative dell’Azienda sanitaria unica regionale. Gli ambiti sono individuati nell’atto aziendale dell’Azienda sanitaria unica regionale coerentemente con il Piano di riordino territoriale della Regione. Le Aree socio-sanitarie hanno autonomia gestionale secondo gli indirizzi strategici aziendali e sulla base degli obiettivi e delle risorse ad esse attribuiti, svolgono funzioni di coordinamento delle reti assistenziali e di governo unitario delle attività territoriali, ospedaliere e di integrazione socio sanitaria nel territorio di riferimento. Solo temporaneamente corrisponderanno territorialmente agli ambiti delle vecchie Asl, in attesa che venga adottato il Piano di riordino territoriale degli Enti locali.
I distretti sociosanitari, come previsti dal Ddl, costituiscono l’articolazione territoriale dell’Area socio-sanitaria locale e centri dell’integrazione tra assistenza sanitaria e assistenza sociale. Il direttore generale dell’Asur, d’intesa con la Conferenza Regione-Enti locali che acquisisce i pareri delle Conferenze territoriali socio-sanitarie, individua il numero dei distretti e le eventuali modifiche dei loro ambiti territoriali sulla base delle caratteristiche geomorfologiche del territorio e della densità della popolazione residente.
Ospedale Brotzu Cagliari2

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Consiglio regionale 1

Slitta a domattina alle 10.00, la seduta del Consiglio regionale con il giuramento del neo consigliere Giovanni Satta. Il neo consigliere avrebbe dovuto prestare giuramento già in occasione della precedente riunione, ma non aveva potuto partecipare alla stessa perché si trovava in carcere, coinvolto in un’indagine su un traffico di droga. Il tribunale del riesame ha accolto la richiesta di scarcerazione presentata dai suoi legali giovedì scorso. Il caso ha creato non poco imbarazzo con la richiesta di rinvio presentata da diversi consiglieri e all’apertura della seduta odierna, sotto la presidenza del presidente Gianfranco Ganau, subito dopo le formalità di rito, il capogruppo del Partito Democratico, Pietro Cocco, ha chiesto una breve sospensione della seduta e la convocazione della conferenza dei capigruppo. Il presidente ha accolto la richiesta e, alla ripresa dei lavori, il presidente ha comunicato la definitiva sospensione della seduta ed ha nuovamente convocato la conferenza dei capigruppo. 

La conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari, riunita a conclusione dei lavori dell’Aula, ha approvato il seguente documento:

«I gruppi del Consiglio regionale si trovano ad affrontare una situazione straordinaria che non ha precedenti nella storia dell’Autonomia sarda. In tale circostanza si è ritenuto di sospendere la seduta del Consiglio per consentire alla conferenza dei capigruppo di svolgere gli opportuni approfondimenti di natura tecnico-giuridica.

Siamo  consapevoli del fatto che l’Aula si rapporta con una decisione del Consiglio di stato e con il deliberato dell’ufficio centrale elettorale presso la Corte d’appello di Cagliari, che ha proclamato eletto Giovanni Satta. Da tali decisioni, assunte dalla magistratura, deriva l’obbligo, per il Consiglio regionale, di ottemperare a quanto stabilito.

La sospensione consentirà inoltre a ciascun consigliere di avere la piena consapevolezza sul punto all’ordine del giorno del Consiglio».

Il Consiglio tornerà a riunirsi domattina alle 10.00.

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Gli “Invisibili” dell’Ex Rockwool hanno manifestato nuovamente oggi si sono recati in Consiglio regionale, per sollecitare l’incontro che il presidente Ganau avrebbe dovuto convocare insieme ai sindacati, ai capigruppo e agli assessorati del Lavoro e dell’Industria.

Gli operai, supportati dalla Felsa Cisl del Sulcis Iglesiente, sono ancora all’interno del palazzo di Via Roma, in occupazione pacifica.

«Ricordiamo, che da ottobre del 2014, gli invisibili sono in attesa dell’istituzione di un tavolo tecnico per risolvere definitivamente la vertenza che li riguarda – spiegano Marco Mele, segretario territoriale Felsa Cisl del Sulcis Iglesiente, e Fabio Enne, segretario generale Ust Cisl del Sulcis Iglesiente -. Il 19 aprile scorso il presidente Gianfranco Ganau, di comune accordo con i capigruppo in Consiglio regionale, si è impegnato a convocare l’incontro. Attendiamo che venga fissata la data con estrema celerità. Questi lavoratori hanno atteso fin troppo!»

Invisibili

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Il 10 maggio si terrà una nuova manifestazione di protesta di fronte al piazzale della fabbrica di Domusnovas in concomitanza con le proteste degli antimilitaristi tedeschi che in Germania manifestano a Berlino di fronte alla sede dell’assemblea generale degli azionisti della più grande industria bellica tedesca, la Rheinmetall AG, madre della RWM S.p.A., una delle tante filiali del colosso tedesco che ha sedi in tutto il mondo. La manifestazione è organizzata dall’Assemblea comitato NO BOMBE.

«Sappiamo perfettamente che le multinazionali fanno i migliori investimenti nei paesi con più difficoltà economiche, non per ultimo in Sardegna, dove il lavoro non è mai stato un’opportunità bensì un ricatto – scrive l’assemblea comitato NO BOMBE in una nota -. In questo periodo di eterni conflitti, che per alcuni significa esclusivamente business, si prospetta in Sardegna un ampliamento della RWM, grazie ad altre commesse e in vista di nuove guerre come quella in Libia.

Noi pensiamo fermamente che prosperare sulla vita e la morte delle persone non possa essere un lavoro, che si avviti un bullone o si concluda un’importante commessa. La possibilità di perdere alcuni posti di lavoro in un territorio devastato economicamente e socialmente crea ansia, lo possiamo capire, ma non per questo accettare. Non vogliamo esser ciechi né schiavi – conclude la nota -, dobbiamo trovare il modo di liberarci dall’idea che per pagare un mutuo trentennale sia necessario far parte di un meccanismo che ingrassa gli interessi di una politica economica fondata sulla guerra.»

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