24 November, 2024
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L’assessorato regionale dell’Igiene, sanità e dell’assistenza sociale ha autorizzato la liquidazione e il pagamento della somma di euro 2.502.703,83 a favore dei comuni della Sardegna per la realizzazione dei progetti personalizzati “Ritornare a casa”.
Il programma “Ritornare a casa” è finalizzato a:
– favorire il rientro o la permanenza in famiglia, nella comunità di appartenenza o comunque in un ambiente di vita di tipo familiare, di persone attualmente inserite in strutture residenziali a carattere sociale e/o sanitario o a rischio di inserimento in tali strutture, che necessitano di un livello assistenziale molto elevato;
– migliorare il grado di autonomia e la qualità della vita delle persone con autosufficienza compromessa;
– aiutare le famiglie delle persone non autosufficienti attraverso l’organizzazione di una rete di servizi e il sostegno al familiare di riferimento.

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L’Agenzia regionale per la ricerca in agricoltura (Agris) intende procedere alla vendita dei seguenti capi ovini destinati alla riproduzione:
– 43 arieti di razza sarda in possesso di certificato genealogico che non possono operare in greggi iscritti al Libro Genealogico;
– 27 arieti di razza sarda non in possesso di certificato;
– 8 arieti di razza nera di Arbus non in possesso di certificato genealogico;
– 1 ariete di razza Berrichon du Cher – non in possesso di certificato genealogico.
Possono partecipare le imprese regolarmente iscritte alla Cciaa
Le domande dovranno pervenire, tramite consegna a mano, corriere o servizio postale entro le ore 13.00 del 5 maggio 2016 al seguente indirizzo:
Agris Sardegna – Servizio ricerca per la zootecnia – S.S. Fertilia km. 18,600 – 07040 Olmedo (SS).

Pecore 1 copia

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Lettera x Giampaolo Puddu retro

COMUNICATO PREVENTIVO PER LA DIFFUSIONE DI MESSAGGI POLITICI ELETTORALI RELATIVI ALLE ELEZIONI COMUNALI DEL 5 GIUGNO 2016 (PRIMO TURNO) E DEL 19 GIUGNO 2016 (EVENTUALE TURNO DI BALLOTTAGGIO) ai sensi della legge 22 febbraio 2000 n. 28 e in conformità delle norme dell’Agcom

LA CIRRONIS GIAMPAOLO DITTA INDIVIDUALE, SOCIETA’ EDITRICE DEL QUOTIDIANO ONLINE www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com

comunica

che intende mettere a disposizione su questa testata spazi per la diffusione di messaggi politici elettorali, ai sensi e nelle forme di legge. Gli spazi di propaganda saranno offerti a pagamento a tutte le liste, candidati, partiti politici che ne facciano richiesta nel pieno rispetto del principio di parità di trattamento ed in base all’ordine temporale di prenotazione. I messaggi saranno accompagnati dalla dicitura “messaggio elettorale” e dall’indicazione del nome e cognome del committente.

Le tariffe dei banner, spot e video sono depositate e consultabili da chiunque vi abbia interesse in apposito documento depositato presso la propria sede in Carbonia (CI), Via Cristoforo Colombo, 20 – tel 0781 670155 – 328 6132020 – email: giampaolo.cirronis@gmail.com

Il pagamento dovrà essere effettuato contestualmente all’accettazione dell’ordine di pubblicazione.

Le richieste di pubblicazione di messaggi elettorali, oltre al soggetto richiedente, devono specificare la data di pubblicazione e la consegna dei materiali per la stampa e dovranno pervenire presso la sede della società editrice del quotidiano online www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com , entro 3 (tre) giorni lavorativi precedenti la pubblicazione.

I messaggi elettorali saranno pubblicati fino al penultimo giorno prima della data delle votazioni.

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Scadono alle ore 12.00 del prossimo 20 maggio, le domande per partecipare al bando per il recupero dell’ex deposito biciclette della Grande Miniera di Serbariu, da destinare a laboratori artigiani e showroom.

L’intervento, del valore complessivo di oltre 1.220.000,00 euro, finanziati con fondi del Piano Sulcis, si propone il recupero dell’edificio un tempo destinato a custodire le biciclette dei minatori. L’edificio, una volta riqualificato, ospiterà le attività e l’esposizione dei prodotti artigianali. Il progetto, dunque, oltre a recuperare un edificio del  patrimonio di archeologia industriale, è anche finalizzato a creare le condizioni per nuove proposte di sviluppo economico.

Il deposito biciclette si trova vicino alla sede dell’ex Direzione mineraria, che oggi ospita “Ex Di’ – Memorie in movimento. La Fabbrica del Cinema”.

Il nuovo intervento fa parte di un ben più ampio progetto che, progressivamente nel corso degli anni, ha permesso il recupero e la riqualificazione di numerosi edifici della Grande Miniera di Serbariu.

Fabbrica del Cinema 2

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Il 25 marzo scorso si concluse, dopo cinque giorni di dura protesta, l’occupazione del silos dello stabilimento ex Alcoa da parte dei tre segretari Roberto Forresu della FIOM-CGIL, Rino Barca della FSM-CSL e Daniela Piras della UILM-UIL. Alla base della decisione assunta dall’assemblea dei lavoratori davanti al presidio che si protrae ormai da quasi due anni, un atto di fiducia nei confronti del Premier Matteo Renzi che qualche ora prima aveva assunto personalmente impegni precisi, per favorire lo sblocco ed una rapida conclusione positiva della vertenza.

Il segretario generale della CGIL, Roberto Puddu, spiegò che si trattava di una sospensione dell’iniziativa di mobilitazione, appunto come segnale di fiducia verso il presidente del Consiglio ed il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, ed auspicò che nei successivi 15 giorni venissero compiuti i passi necessari alla conclusione della trattativa con la Glencore, la multinazionale svizzera che ha mostrato interesse concreto all’acquisizione dello stabilimento.

Giorni, da quel 25 marzo, ne sono trascorsi ben più di 15, esattamente 39, e l’allungamento dei tempi è stato motivato principalmente con le dimissioni del ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, maturate pochi giorni dopo a seguito delle note vicende giudiziarie che hanno visto coinvolto l’ex compagno del ministro. Ora i lavoratori, con una delegazione sindacale e i segretari territoriali di Fsm, Fiom, Uilm e Cub, chiedono al presidente del Consiglio dei Ministri il rispetto degli impegni presi e per farlo hanno deciso di raggiungere ancora una volta la Capitale, dove arriveranno domani per incontrare il Governo.

Rino Barca, Roberto Forrsu e Daniela Piras Rino Barca copia Daniela Piras e Roberto Forresu

Silos occupato

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eurallumina poster MANIFESTAZIONE 29- 30 DIVEMBRE

Le segreterie regionali e territoriali Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil hanno diffuso una nota sullo stato della vertenza Eurallumina.

«La vertenza dei lavoratori Eurallumina – sostengono i segretari delle tre sigle sindacali – è ad un passo dalla sua definizione ed entro i prossimi due mesi sapremo se lo stabilimento (ormai fermo da oltre sette anni) sarà riavviato, come noi auspichiamo, oppure sarà destinato ad una chiusura irreversibile.»

«Il protocollo d’intesa del 27 marzo 2009, firmato a ridosso della fermata dell’impianto e il successivo Addendum del 22 novembre 2012, firmato a tutti i livelli istituzionali, dal ministro dello Sviluppo economico e dal comune di Portoscuso – si legge ancora nella nota della triplice sindacale – deve essere completato perché siamo fortemente convinti che il riavvio dello stabilimento costituisce un’opportunità di sviluppo in grado di fare da traino e quindi di favorire la ripresa economica del nostro territorio.»

«Riteniamo doveroso richiamare al senso di responsabilità gli organismi istituzionali competenti che devono decidere sull’iter autorizzativo per l’avvio degli investimenti, i quali non possono non tenere conto dell’importanza di questo investimento, cioè dell’importanza che hanno per il Sulcis Iglesiente, le ricadute positive che l’investimento determinerà, che non potrà che essere sostenibile, cioè obbligatoriamente rispettoso delle norme e delle leggi vigenti in materia ambientale e di sicurezza. Riteniamo inoltre apprezzabile che la società Eurallumina, dopo sette lunghi anni di fermata degli impianti, prosegua nella volontà di investire quasi duecento milioni di euro per riavviare la produzione – sottolinea ancora la nota sindacale -. La classe politica, le istituzioni, le parti sociali e l’azienda devono mantenere gli impegni presi. Auspichiamo che nessuno tenti di sfuggire alle proprie responsabilità, per esempio nascondendosi dietro futili motivazioni burocratiche per ritardare ulteriormente la ripartenza, al solo fine di non esporsi politicamente all’onda antindustriale che viene alimentata da pochissime persone piene di pregiudizi ideologici, le quali si limitano a dire “no” a tutto, senza suggerire o proporre piani di sviluppo alternativi che siano realistici e credibili.»

«Trecentocinquantasette lavoratori diretti e circa duecento lavoratori delle imprese d’appalto – concludono i segretari regionali e territoriali Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil -, vedono finalmente il traguardo della ripresa produttiva, sarebbe assurdo negargli questo diritto.»

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Ospedale Sirai 1 copia

La direzione della ASL 7, con un comunicato diffuso stamane, ha chiarito che non è stato riscontrato alcun caso di contagio umano per legionella, ma che a seguito dei controlli programmati e routinari (a tutela della sicurezza di pazienti e operatori) effettuati nel sistema idrico dell’Ospedale Sirai, è stata rilevata la presenza del batterio: in queste ore sono in corso ulteriori controlli di approfondimento sui punti di erogazione di tutto il complesso ospedaliero e, contestualmente alle operazioni di bonifica, secondo i protocolli le linee guida europee e internazionali. Queste ultime prevedono – come approvato dalla Conferenza Stato-Regioni del 7.05.2015 – la sanificazione dell’intero sistema idrico, dai serbatoi di accumulo ai punti di distribuzione.

Gli operatori sono stati tempestivamente informati e formati sui comportamenti da adottare, nell’utilizzo dell’acqua, per salvaguardare la salute propria e dei pazienti.

La sanificazione degli impianti è in corso: oltre al ripristino dell’impianto idrico e ai consueti sistemi di prevenzione (clorazione, battericidi, ecc.) verrà utilizzato un sistema di filtrazione (trattamento che ha il suo punto di forza nella possibilità di ridurre la contaminazione dell’acqua senza alcuna aggiunta di prodotti chimici).

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Francesco Pigliaru 4

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, è intervenuto stamane in apertura dell’incontro “Anticorruzione e Trasparenza: una piattaforma di interazione“, organizzato all’Auditorium di Banca Intesa dalla Prefettura di Cagliari con ANCI Sardegna e la collaborazione di ANAC.
«Abbiamo un obiettivo comune: difendere dalla corruzione la libertà, la ricchezza, il lavoro, la credibilità e la certezza del diritto – ha detto il presidente Pigliaru -. Da quando abbiamo iniziato questo percorso alla guida della Regione Sardegna ci rendiamo conto, ogni giorno di più, di quanto sia importante la trasparenza. Consente il controllo che previene la corruzione e nello stesso tempo aiuta l’efficienza, serve a migliorare la qualità delle politiche.Rendere trasparenti azioni e percorsi significa confrontarsi direttamente con i cittadini, coinvolgere la comunità a tutti i livelli. A cominciare dal disegno di legge sull’edilizia, abbiamo scelto di portare all’attenzione pubblica le nostre azioni in corso d’opera. Lo facciamo con i disegni di legge ma anche con la costruzione dei bandi, perché nulla sfugga e perché i dettagli possano essere corretti e migliorati attraverso un processo partecipativo, nell’interesse generale.»
Nel suo intervento il presidente Pigliaru ha illustrato le azioni della Regione Sardegna, che ha investito e investe molto su questo fronte, sia nella formazione del personale che nella adozione di strumenti idonei a prevenire il verificarsi di comportamenti corruttivi o, comunque, non improntati all’integrità. Al centro dell’impegno, promuovere la partecipazione attiva e virtuosa dei cittadini, semplificare la pubblica amministrazione, mettere al pubblico scrutinio norme e bandi, così come garantire i flussi informativi e promuovere condizioni di sicurezza e di vigilanza sulle procedure di gara.
«Patti di integrità estesi ai Comuni, il Protocollo di azione per la Vigilanza collaborativa, la piattaforma di e-democracy che ha già lanciato 11 consultazioni pubbliche, una serie di prossimi Sportelli territoriali e azioni mirate nelle scuole sono alcuni degli strumenti con cui la Regione si impegna a garantire la legalità – ha spiegato Francesco Pigliaru -. Si tratta di un percorso impegnativo e complesso, ma che portiamo avanti con convinzione, perché sappiamo bene che riuscire ad avere una Regione al riparo dalla corruzione vuol dire molte cose, compresa la capacità di attrarre investimenti: ogni punto di corruzione in meno significa possibilità in più di creazione di opportunità di occupazione. Noi ci siamo, per lavorare in sinergia a una piattaforma informatica che monitori il sistema degli appalti pubblici, implementata da una rete di istituzioni riunite in un osservatorio e gestite, se vorrà, dalla Prefettura – ha concluso il presidente della Regione -. Siamo pronti ad agire insieme per essere sempre più attivi ed efficaci nel presidio della legalità.»

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Sant'Antioco copia

Piano regolatore del porto adeguato alle nuove esigenze e rilancio delle aree ex Sardamag (senza dimenticare quelle ex Palmas cave). Obiettivo: sfruttare le potenzialità di sviluppo offerte dal Piano Sulcis e attrarre investitori privati, affinché la zona portuale antiochense diventi punti di riferimento per il turismo da diporto (e non solo) del Sulcis Iglesiente. Rilanciare l’isola di Sant’Antioco, e con essa tutto il territorio, è un’opportunità più che concreta, ma occorre accelerare le procedure e posizionare quei tasselli che ancora mancano per dare concretezza ai progetti. Partendo dal presupposto che nella logica del Piano Sulcis, il porto assume centralità e che, da una vocazione prettamente commerciale e industriale, si vuole puntare allo sviluppo turistico e da diporto, senza tralasciare la pesca, risorsa determinante per la comunità antiochense.

Innanzitutto se ancora non abbiamo un Piano regolatore del porto, una ragione c’è: mancano le linee guida per la pianificazione, che dovrebbe emanare la Regione. A suo tempo, il comune di Sant’Antioco aveva ottenuto dalla Regione 65mila euro per procedere con la pianificazione ma ad oggi il Piano regolatore non può essere approvato perché la stessa RAS non ha mai esitato le linee guida. Il Comune, quindi, deve fare sentire la propria voce presso gli assessorati regionali competenti allo scopo di imprimere una svolta decisiva. Non dobbiamo farci trovare impreparati: tutto deve essere pianificato per tempo.

Al porto sono intimamente legate le aree ex Sardamag, le cui operazioni di bonifica (per ora rimozione degli inerti) stanno procedendo. Occorre tuttavia iniziare a progettare il loro rilancio, creando le condizioni perché quegli ettari di terreno diventino finalmente appetibili per gli investitori privati. Che ci sono e aspettano soltanto di essere messi nelle condizioni di avanzare la propria proposta. Deve essere comunque ferma la condizione che la politica deve ascoltare le istanze della comunità locale, rispettando innanzitutto le decisioni assunte dal Consiglio comunale (che avrà il compito di vigilare che tutto vada secondo i piani), a partire dalla pianificazione del porto. Insomma, se è vero che il Piano Sulcis muove i primi passi, è anche vero che non possiamo adagiarci sugli allori. È determinare vigilare attentamente affinché gli enti competenti facciano tutto quanto è necessario per ridare un futuro al territorio. Del resto, senza un porto adeguato e la riqualificazione delle aree Sardamag, di un ponte nuovo e di una circonvallazione gli antiochensi non se ne fanno nulla.

Ignazio Locci

Consigliere regionale Forza Italia Sardegna

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Logo Esercito

E’ stato pubblicato venerdì 29 aprile nella Gazzetta ufficiale il 3° bando di reclutamento per il 2016 di 3.500 volontari in ferma prefissata di un anno (VFP 1) nell’Esercito.

Le incorporazioni saranno così suddivise:

a) 1° blocco, con prevista incorporazione nel mese di settembre 2016, 1.750 posti. La domanda di partecipazione può essere presentata dal 2 maggio 2016 al 31 maggio 2016, per i nati dal 31 maggio 1991 al 31 maggio 1998, estremi compresi;

b) 2° blocco, con prevista incorporazione nel mese di dicembre 2016, 1.750 posti. La domanda di partecipazione può essere presentata dal 5 luglio 2016 al 3 agosto 2016, per i nati dal 3 agosto 1991 al 3 agosto 1998, estremi compresi.

Possono partecipare al reclutamento coloro che sono in possesso dei seguenti requisiti:

a) cittadinanza italiana;

b) godimento dei diritti civili e politici;

c) aver compiuto il 18° anno di età e non aver superato il giorno del compimento del 25° anno di età;

d) non essere stati condannati per delitti non colposi, ovvero non essere in atto imputati in procedimenti penali per delitti non colposi;

e) non essere stati destituiti, dispensati o dichiarati decaduti dall’impiego in una Pubblica Amministrazione;

f) aver conseguito il diploma di istruzione secondaria di primo grado (ex scuola media inferiore). L’ammissione dei candidati che hanno conseguito un titolo di studio all’estero è subordinata all’equipollenza del titolo stesso rilasciata da un qualsiasi ufficio scolastico regionale o provinciale, con riportato il giudizio sintetico (ottimo, distinto, buono, sufficiente) o la votazione;

g) non essere stati… 

L’articolo completo è consultabile nel sito http://www.diariolavoro.it/esercito_3_bando.html .