Proposta di legge del gruppo SDL in Consiglio regionale per promuovere il turismo attivo ed itinerante.
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Il Gruppo Sovranità, Democrazia e Lavoro in Consiglio regionale ha presentato una proposta di legge, prima firmataria Annamaria Busia, per trasformare la Sardegna in una meta internazionale per il cicloturismo, l’escursionismo, il turismo equestre e il turismo in camper e moto. L’obiettivo plurimo in capo alla Regione è attrarre una nuova tipologia di turisti, estendere la stagione turistica, creare le condizioni per lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e quindi di nuove opportunità di lavoro. Tutto questo con la creazione, promozione e sviluppo di una vera e propria rete di offerta di servizi che si rivolge al turismo attivo e itinerante.
La proposta di legge, che indica, con tanto di dotazioni finanziarie, come procedere alla realizzazione della rete di servizi, al suo successivo monitoraggio e alla sua costante attualizzazione, si basa su un’analisi da cui emergono una serie di dati interessanti, confermati anche dalla lettura del piano di marketing regionale degli ultimi anni. Tali dati indicano che tra le motivazioni della scelta della meta turistica ci sono la presenza di bellezze naturali, le caratteristiche morfologiche del territorio sardo, le condizioni climatiche, la singolarità in termini di flora e fauna. Le conclusioni dell’analisi impongono quindi alla Regione di rafforzare la linea del turismo naturalistico, la quale consente, inoltre, di favorire l’allungamento della stagione balneare favorendo lo svolgimento di attività alternative a quelle marine.
Alcune attività possono essere una vera occasione per la nostra Isola, il cicloturismo per esempio rappresenta il sei per cento dell’intero movimento turistico in Europa. È doveroso quindi cercare di attirare questi flussi turistici in Sardegna, mettendo a frutto gli scenari naturali offerti dall’Isola e creando nuove opportunità di lavoro, facendo inoltre conoscere le zone interne del territorio sardo.
«È necessario mettere a sistema e gestire in maniera unitaria una linea turistica che negli ultimi anni si è sviluppata in modo frammentario – spiega Annamaria Busia -. Ora bisogna favorire la massima sinergia con gli altri interventi che la Regione e altre amministrazioni stanno portando avanti con risorse regionali e fondi statali e comunitari. L’obiettivo della legge è anche di natura economica, in quanto intende alimentare le attività esistenti e stimolare nuove opportunità di crescita nei settori dell’ospitalità, della ristorazione e dell’assistenza tecnica.»