Daniele Reginali (PD): «Nei prossimi giorni convocherò i massimi organismi provinciali per analizzare il momento che vive il nostro partito».
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«Nei prossimi giorni convocherò i massimi organismi provinciali per analizzare il momento che vive il nostro partito, come ho sempre fatto mi assumerò le responsabilità della situazione, lo farò insieme a tutto il gruppo dirigente, compagni e amici che negli anni mi hanno accompagnato in questo impegnativo percorso di crescita umana e politica.»
Sono le prime parole di Daniele Reginali, segretario provinciale del Partito Democratico, due giorni dopo la pesantissima sconfitta subita dal sindaco di Carbonia Giuseppe Casti, nel ballottaggio con il candidato del Movimento 5 Stelle Paola Massidda, eletta con 9.129 voti, il 61,60%.
La “storica” sconfitta di Carbonia, città che fino a domenica era stata da sempre amministrata dalla sinistra e/o dal centrosinistra, è arrivata due settimane dopo altre due sconfitte, sicuramente meno “fragorose” ma ugualmente molto pesanti, maturate a San Giovanni Suergiu e Gonnesa, dove se è vero che in competizione c’erano delle liste civiche, è altrettanto vero che i candidati alla carica di sindaco erano, nel primo caso il segretario cittadino del PD, Antonio Fanni (Elvira Usai è stata eletta con il 55,18% dei voti, Antonio Fanni s’è fermato al 30,61%), nel secondo il vicesindaco uscente Piergiorgio Lenzu, scelto dalle primarie del PD, con capolista Pietro Cocco, capogruppo del PD in Consiglio regionale e sindaco negli ultimi 10 anni (Hansel Cristian Cabiddu, sconfitto di misura alle primarie, ha vinto con una lista alternativa ottenendo il 45,10% dei voti, Piergiorgio Lenzu s’è fermato al 42,23%).
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