Domani e sabato, a Cagliari, un corso di aggiornamento sul “Percorso multidisciplinare integrato del paziente con carcinoma della prostata”.
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“Percorso multidisciplinare integrato del paziente con carcinoma della prostata”. Organizzati dal servizio di Medicina nucleare dell’ospedale Santissima Trinità e dalla Clinica universitaria, i lavori sono presieduti da Antonello De Lisa (direttore scuola specializzazione Urologia, università Cagliari e Urologia, Santissima Trinità). Il responsabile scientifico è Michele Boero (segretario nazionale e delegato regionale Ainm – responsabile Cardiologia nucleare, SS Trinità).
Dalla diagnosi all’assistenza. Dall’inquadramento della malattia a diagnosi e stadiazione, terapia radicale, integrazione ospedale-territorio, riabilitazione del paziente prostactomizzato, terapia metastasi ossee e del dolore, palliazione ed assistenza: sono questi alcuni delle problematiche affrontate al Corso. L’appuntamento associa ricerca, clinica, assistenza (strutture Hospice, domiciliare integrata ecc.) e associazione dei pazienti oncologici. «L’auspicio è che da queste due intense giornate di confronto possano nascere i presupposti per la condivisione di un percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale multidisciplinare in grado di garantire a ciascun paziente con carcinoma della prostata tempestività della presa in carico, equità nelle condizioni di accesso e di fruizione dei servizi nonché livelli di cura personalizzati in base ai propri bisogni» spiegano il professor De Lisa e il dottor Boero.
Il carcinoma della prostata si colloca come il primo tumore per prevalenza negli uomini di età superiore ai 50 anni. Rappresenta infatti, da solo, il 20 per cento di tutti i tumori diagnosticati in questa fascia d’età. Per il 2020 le stime medie nazionali di mortalità sono di 12 per 100.000 uomini/anno). Il trend è simile tra le diverse aree geografiche. I tassi oscillano tra 13 e 16 per 100.000 uomini/anno nel 2010. Nel dettaglio, si prevedono per il 2020 tassi del 10 nel Settentrione, 12 al Centro e 14 per 100.000 uomini/anno al Sud e nelle isole.
Tavolo regionale: medicina di famiglia, oncologi, territorio e ospedale. Il corso ha il pregio di mettere assieme gli attori e gli specialisti che si occupano del cancro alla prostata con l’obiettivo di favorire la conoscenza reciproca e individuare un percorso operativo comune e condiviso nelle varie realtà regionali. Il recente decreto di istituzione del tavolo regionale, con la nomina a coordinatore del dottor Boero, opera in questa direzione.
Gli specialisti Daniele Farci, Giorgio Melis, Elisabetta Pedditzi, Pietro Sulas, Ilaria Gelo, Giorgio Muscas e Michela Piga compongono il Comitato scientifico del corso.
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