22 November, 2024
HomePoliticaConsiglio regionale della SardegnaLa commissione presieduta dall’on. Luigi Lotto (Pd) ha proseguito il ciclo di audizioni sulle proposte di legge in materia di turismo.

La commissione presieduta dall’on. Luigi Lotto (Pd) ha proseguito il ciclo di audizioni sulle proposte di legge in materia di turismo.

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Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

La commissione presieduta dall’on. Luigi Lotto (Pd) ha proseguito il ciclo di audizioni sulle proposte di legge in materia di turismo raccogliendo il contributo delle principali associazioni di categoria.

Il presidente regionale di Confcommercio Alberto Bertolotti ha auspicato che dalla nuova legge emergano «una strategia forte della Regione ed una cornice legislativa unitaria in grado di superare la situazione a macchia di leopardo che ancora caratterizza il turismo regionale, all’interno del quale spesso Comuni limitrofi adottano sullo stessa porzione di litorale provvedimenti diversi ed in contrasto fra loro, disorientando i turisti e causando danni a tutto il sistema». Parlando anche a nome del sindacato che rappresenta le strutture balneari, Alberto Bertolotti ha ricordato che questo aspetto del turismo viene trattato quasi esclusivamente dal punto di vista urbanistico, dimenticando che »il 79% dei turisti che scelgono la Sardegna lo fanno per il mare e trascorrono in spiaggia il 70% del tempo del loro soggiorno; ragione di più per rivedere su basi totalmente nuove le politiche di pianificazione dei litorali».

Per Federalberghi, il responsabile regionale Paolo Manca ha richiamato l’attenzione della commissione sull’esigenza di «una legge di prospettiva che guardi al futuro in un arco di tempo di 3-5 anni». Soffermandosi poi sul problema dell’intermediazione turistica, Manca ha sostenuto la necessità di costruire attorno a questo segmento così importante del turismo «una cornice di legalità, nel senso che tutti gli operatori dovrebbero avere una partita Iva, sia per tutelare il consumatore che, nello specifico, per assicurare alla Sardegna una quota ulteriore di gettito fiscale».

Sulla classificazione delle strutture ricettive, Manca ha invitato la commissione a non addentrarsi in una disciplina farraginosa, osservando che «c’è già una classificazione riconosciuta a livello europeo che su servizi e requisiti standard che può essere presa come riferimento; se poi gli operatori ritengono di qualificare maggiormente la loro offerta possono sicuramente farlo». Le cose davvero importanti, ha concluso, sono sostanzialmente tre: «Che la Regione eserciti un ruolo di regia del settore per evitare che singole iniziative locali determinino un livellamento verso il basso, che la legge sia semplice quindi adatta ad un settore in cui internet è un riferimento insostituibile, che la nuova normativa sia in qualche modo trasversale perché il turismo è una realtà con molte sfaccettature ed occorre proporre la Sardegna nel mondo come prodotto globale di destinazione».

In rappresentanza di Assohotel, Carlo Amaduzzi ha messo l’accento sul concetto di eco-sostenibilità che, a suo avviso, dovrebbe essere il principale principio ispiratore della nuova legge, «un principio largamente diffuso e condiviso nel Nord Europa e in tutto il mondo evoluto, che si adatta molto bene all’immagine della Sardegna». Anche Amaduzzi ha insistito sul tema dell’intermediazione «che deve emergere nella sua totalità, nell’ambito di una visione regionale nuova che passa anche per la capacità di certificare i dati», esprimendo poi apprezzamento per l’iniziativa della Regione di disciplinare il cosiddetto “turismo itinerante”.

Secondo Sandro Salerno di Assoturimo «l’elemento ricettivo è solo una parte del comparto turistico che ha ancora potenzialità molto ampie soprattutto nel settore ambientale, in una Regione come la nostra che ha un grande patrimonio forestale purtroppo non ben curato, non controllato, dove tutti fanno un po’ di tutto». «Soprattutto nelle zone interne – ha osservato Salerno – l’offerta turistica è piuttosto scarsa ed andrebbe potenziata, magari con una disciplina flessibile sulla ricettività locale, distinguendo fra gestione familiare (“Domos”)e attività d’impresa (il classico B/B); alla prima tipologia potrebbero essere assegnati tetti di apertura annuale e di presenze, verificando la copertura territoriale di strutture analoghe in quell’area».

Il presidente Lotto, nelle conclusioni, ha dichiarato fra l’altro che «la commissione ha espresso la volontà unanime di ascoltare il mondo produttivo del turismo fin dall’inizio del percorso legislativo, senza precludersi la possibilità di ulteriori fasi di confronto quando si sarà arrivati, come auspichiamo, ad un testo-base che unifichi le diverse proposte presentate». «Da questa audizione – ha concluso – abbiamo ricevuto sollecitazioni molto interessanti e stimolanti, soprattutto per quanto riguarda la necessità di una normativa attenta sia ai servizi che ai prodotti turistici, in grado di intercettare quella trasversalità che contraddistingue il settore e può dare molto allo sviluppo della Sardegna».

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giampaolo.cirronis@gmail.com

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