23 November, 2024
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L’assessore regionale dell’Agricoltura Elisabetta Falchi durante un incontro con ABI e organizzazioni di categoria agricole mirato alla discussione delle ultime novità nell’ambito del credito agricolo, ha annunciato la sottoscrizione di una convenzione con l’Associazione bancaria italiana (ABI) per le anticipazioni sul Programma di sviluppo rurale e un provvedimento per l’abbattimento del tasso d’interesse per il credito d’esercizio.

«Sono interventi indispensabili che confermano il nostro impegno a favore del comparto e mettono a disposizione delle aziende – ha spiegato Elisabetta Falchi – strumenti in grado di mitigare l’impatto dei ritardi ormai cronici nell’iter burocratico per i pagamenti e favorire la disponibilità di liquidità.»

Nelle scorse settimane, per ovviare ai ritardi che in questi mesi hanno messo in difficoltà gli imprenditori agricoli italiani e sardi, l’ABI e l’Organismo pagatore nazionale AGEA hanno sottoscritto una convenzione per l’anticipazione dei pagamenti della PAC, fino al 70% del contributo con un tasso massimo fissato dalla convenzione e l’erogazione delle somme entro 30 giorni. «Una iniziativa attesa da anni e bene accolta dal settore agricolo – ha detto Elisabetta Falchi -. Stiamo inoltre lavorando per un accordo analogo tra ABI e ARGEA in modo da velocizzare le tempistiche di pagamento anche per quanto attiene al PSR».

L’incontro è servito per approfondire il testo sottoscritto con AGEA e rilevarne eventuali problematiche e criticità da evitare nell’accordo regionale al quale sta lavorando l’assessorato. «In dirittura d’arrivo è la convenzione per le misure a investimento per gli ammodernamenti aziendali sulla base di quanto fatto anche in altre Regioni – ha aggiunto l’assessore dell’Agricoltura -. Mentre risulta interessante e innovativo il lavoro che stiamo facendo per l’anticipazione del contributo per le misure a superficie come benessere animale, indennità compensative e produzione biologica e integrata, che costituiscono una parte caratterizzante e rilevante in termini di risorse del nostro PSR».

Allo studio è anche un provvedimento per l’abbattimento del tasso d’interesse per il credito d’esercizio delle imprese, da attuare in regime de minimis. «Nei prossimi giorni – ha concluso Elisabetta Falchi – verrà formulata e condivisa una proposta più definita».

Elisabetta Falchi 2

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Una firma all’insegna dell’innovazione, della semplificazione e dell’efficienza nella pubblica amministrazione regionale nonché della condivisione e del riuso della risorsa dato ambientale. È quella apposta, oggi, in calce al protocollo tra Regione Sardegna e Confindustria Sardegna per il miglioramento dei servizi online per le imprese offerti sul Sira, il Sistema informativo regionale ambientale.

Per la prima volta il patrimonio regionale di dati ambientali viene messo direttamente a disposizione delle imprese con lo scopo di semplificare i procedimenti, riducendo la tempistica attraverso la dematerializzazione e l’ottimizzazione delle funzioni digitale del sistema. A siglare l’intesa l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano e il presidente di Confindustria Sardegna Alberto Scanu, alla presenza di Mario Cera, presidente della Commissione regionale di Confindustria Cave e miniere & marmi e graniti.

«Siamo impegnati in un percorso di semplificazione dei procedimenti ambientali teso a disintegrare le barriere non solo con le amministrazioni pubbliche che si interfacciano con la Regione ma anche con le imprese, da cui accoglieremo a seguito di questa firma le ulteriori segnalazioni migliorative al sistema – commenta l’assessore Spano –. Il Sira, infatti, non è solo un grande strumento di trasparenza ma anche una risorsa informativa di alta qualità istituzionale che vogliamo condividere con privati e istituzioni.»

«Attribuiamo grande importanza a questa firma – dichiara il presidente di Confindustria Sardegna Alberto Scanu – per due motivi: 1) crediamo che la semplificazione burocratica sia la madre di tutte le battaglie: senza semplificazione, che deve partire dai territori, non saremo mai competitivi; 2) l’ambiente, declinato come sostenibilità, nella triplice valenza sociale, economica e ambientale, può veramente costituire il più grande driver di sviluppo della Sardegna.» 

La stipula porta a una serie di benefici, dalla maggiore efficienza ed efficacia del sistema informativo alla semplificazione in materia di autorizzazioni ambientali. Grazie alla dematerializzazione l’impresa e il cittadino non devono più produrre documenti già nella disponibilità dell’Amministrazione, nella piena ottica del riuso e della condivisione dei dati. Inoltre, grazie ad avanzate funzioni cartografiche, è possibile verificare in fase di individuazione del procedimento da attivare se nell’area di intervento insistono dei vincoli ambientali e l’impresa viene guidata nell’attivazione delle procedure necessarie.

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Piero Comandini e Alessandro Unali, esponenti di maggioranza in Consiglio regionale, sono i firmatari di un’interpellanza urgente sulla mancata puntualità nell’erogazione dei pagamenti, da parte dell’assessorato dell’igiene, sanità e dell’assistenza sociale, spettanti per ddestinati all’inserimento lavorativo di particolari categorie di svantaggio/disagio socio-economico.

«Questi ritardi erano stati già denunciati in un’interrogazione presentata esattamente un anno fa da Comandini ma tutt’oggi ancora in attesa di risposta, forse l’assessore Luigi Arru preferisce le interrogazioni orali a quelle scritte – ironizzano i firmatari dell’interpellanza – i quali tengono a precisare che i progetti in questione hanno avuto una ricaduta positiva in quanto gli utenti hanno avuto modo di essere inseriti in un contesto lavorativo, maturando un’indipendenza economica e il rispetto della dignità della persona umana, valore che anima sia la nostra Costituzione che la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.»

«Gli obiettivi sono stati raggiunti, il lavoro è stato svolto e la rendicontazione presentata, eppure – aggiunge Alessandro Unali – emerge una grave impasse operativa, se l’Assessorato alla Sanità non ottempera in brevissimo tempo alle proprie funzioni di verifica documentale così da poter procedere con la liquidazione delle somme dovute ai beneficiari, rischia di creare un ulteriore gravissimo danno economico alle aziende che hanno lavorato per la buona riuscita dei progetti, per la realizzazione dei quali hanno dovuto indebitarsi pesantemente con l’accensione di mutui, per la gran parte con scadenza al 30 giugno 2016 e che, se non restituiti per tempo, potrebbero portare anche alla chiusura dell’attività e alla perdita di beni patrimoniali privati utilizzati come garanzia ipotecaria.»

«Ogni giorno – sottolinea ancora Piero Comandini – sono tante le persone che si impegnano e lavorano a favore dei più deboli per creare un Paese più giusto e solidale, perché la realizzazione di una rete di politiche e servizi rivolti all’occupabilità e all’inclusione sociale, sono la lotta a ogni forma di esclusione e povertà, perché nei Paesi dove c’è più welfare c’è più crescita e sviluppo. In questo delicato momento di molteplici interrogativi e poche certezze, è difficile per tutti, ma stiamo parlando di associazioni che svolgono un ruolo sociale ed educativo all’interno del territorio e operano, tra tante difficoltà, per rafforzare e consolidare l’integrazione di particolari categorie di svantaggio e disagio socio – economico. E’ nostro dovere riconoscerle nel ruolo di educatori ed interlocutori qualificati e, se sapremo lavorare insieme consentiremmo loro di operare al meglio e di assumere quell’importante ruolo sociale utile per la crescita della collettività locale.»

Piero Comandini ed Alessandro Unali, infine, sollecitano «una risposta urgente da parte dell’assessore Arru e auspicano che si possa procedere con urgenza alla liquidazione dei pagamenti relativi ai progetti dei due avvisi di inserimento lavorativo così da evitare che quanto fatto sinora rimanga vano, e invitano l’assessore Arru a mettere in atto tutte le iniziative necessarie affinché tale situazione non si ripeta in futuro e a garantire l’adeguato supporto, da parte degli uffici, alle società beneficiarie».

Piero Comandini 6Alessandro Unali

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È stato consegnato ieri sera il defibrillatore che un imprenditore cagliaritano ha deciso di acquistare e mettere a disposizione della comunità, nella propria attività in piazza Yenne, così che ne possano usufruire i propri vicini e i cittadini che frequentano il centro di Cagliari. Il locale si chiama Crudo ed è un american bar, aperto tutti i giorni. Il titolare è Emanuele Frongia, 36 anni, coordinatore provinciale della F.I.E.P.e T., la Federazione italiana esercenti pubblici e turistici, associazione di categoria che opera in rappresentanza degli operatori del settore degli esercizi pubblici associati alla Confesercenti.

«In questo modo stiamo cardio-proteggendo una delle zone più frequentate della città – commenta Emanuele Frongia – chiunque può utilizzarlo se fosse necessario, desideriamo che tutti sappiano che si trova nel nostro locale. Lo abbiamo comunicato anche al 118, se ci fosse bisogno potranno contare su di noi. Vogliamo essere d’esempio per dimostrare cosa può fare un’azienda privata per la comunità. I locali non hanno solo il ruolo di intrattenere il pubblico. Nel loro piccolo, con la loro presenza combattono la criminalità, si adoperano per tenere pulite le piazze e le strade. Con un acquisto come quello di un defibrillatore abbiamo deciso di affrontare un investimento che non ha una ricaduta diretta nei confronti dell’azienda ma migliora la comunità di cui fa parte. È un esempio di responsabilità sociale d’impresa.»

Il defibrillatore acquistato è uno dei più evoluti sul mercato, nel quale si possono trovare prodotti che partono dai 700 euro fino anche ai 3.200 euro.

«Il nostro è stato acquistato dalla Heartsine, ha una garanzia di 10 anni, ha le massime certificazioni, un alto indice di protezione da polveri e liquidi. Ma soprattutto – conclude Emanuele Frongia – ha la capacità di fare una scansione della persona sul quale si ha necessità di intervenire, dando delle indicazioni utili su come regolare le proprie funzioni, così che possa essere utilizzato anche da chi non è un esperto.»

Defibrillatore

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Sono stati conclusi, a Iglesias, i lavori di manutenzione straordinaria di Via Piero Calamandrei. I lavori di ripristino dell’asfalto hanno interessato un tracciato di circa 700 metri. L’investimento totale è stato di 150.000 euro, di cui 135.000 euro provenienti da un finanziamento dell’assessorato regionale dell’Agricoltura e 15.000 di cofinanziamento comunale.

Iglesias 13 copia

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Fabio Enne 55

«I lavoratori della società MULTI SERVIZI, ditta d’appalto per conto della ASL n. 7 di Carbonia, non versa le mensilità ai dipendenti da oramai sei mesi

La denuncia arriva oggi da Fabio Enne, segretario generale UST CISL e Giorgio Cicilloni, coordinatore FILCA Cisl territoriale settore edili.

«La situazione corre verosimilmente il rischio di degenerare – aggiungono Fabio Enne e Giorgio Cicilloni -. I dodici lavoratori, sei impiegati ad Iglesias e sei a Carbonia sono in attesa di ricevere il loro stipendio da orami troppo tempo. La ASL di Carbonia prosegue imperterrita ad offrire proroghe ad una ditta inadempiente. Vi è da aggiungere che l’anno scorso è stata espletata una gara d’appalto per la nuova aggiudicazione senza che l’iter si concludesse.»

«E’ inaccettabile che un’azienda sanitaria pubblica, che dovrebbe tendere all’efficienza ed alla trasparenza, conceda proroghe a ditte inadempienti che non tutelano i lavoratori. Chiediamo alla ASL – concludono Fabio Enne e Giorgio Cicilloni– di salvaguardare il posto di lavoro dei dipendenti della impresa in appalto, affidando, in attesa della nuova gara, il servizio ad altre ditte già inserite nell’elenco fornitori della ASL, garantendo, in tal modo, lo stipendio mensile ai lavoratori e alle loro famiglie.»

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Domani mattina, a partire dalle 10.00, la sala conferenze della biblioteca regionale, in viale Trieste, a Cagliari, ospiterà un convegno sulla valorizzazione del patrimonio carsico della Sardegna, con la promozione dei tesori speleologici per il rilancio del turismo. All’appuntamento, promosso dall’assessorato regionale della difesa dell’Ambiente e dalla Federazione speleologica sarda, interverrà anche il consigliere regionale Gianluigi Rubiu (capogruppo dell’Udc) che ha proposto, all’interno dell’assemblea isolana, un intervento urgente per dare impulso al comparto.

«La Sardegna può contare su 3.400 grotte documentate – sottolinea Gianluigi  Rubiu – con rilievi topografici e schede catastali. Tantissimi i turisti e gli appassionati che si spingono nelle cavità all’interno dell’Isola per esplorare i segreti del sottosuolo, con alti rischi. Dai gruppi speleologici arrivano gli uomini e le donne che alimentano anche il Soccorso Alpino e speleologico della Sardegna, che si attiva in caso di emergenze nelle aree naturalistiche difficili da raggiungere. Per questo diventa necessario assicurare le risorse adeguate per quanti fruiscono delle bellezze naturali dell’Isola.»

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In occasione del 120° anniversario della sua fondazione, fedeli alla missione tracciata dai soci fondatori nel lontano febbraio 1896, l’Associazione Mineraria Sarda, con la Rete delle Professioni Tecniche della Sardegna, presenta la terza edizione del Simposio “Attività minerarie nel bacino del Mediterraneo: stato dell’arte”, in programma venerdì 24 giugno 2016 nell’aula magna del Consorzio AUSI, palazzo Bellavista, nella miniera di Monteponi (Iglesias).

Il simposio è organizzato in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari, l’Ordine dei Chimici di Cagliari-Nuoro-Oristano ed il Collegio Periti Industriali della Provincia di Cagliari, con l’auspicio che, a partire dai fatti tecnici, questo possa divenire momento di riflessione e ragionamento comune anche sulle occasioni mancate di questi ultimi vent’anni, così inducendo una rinnovata unanimità d’azione nel perseguire nuove occasioni di sviluppo. La giornata di lavori si svolgerà sotto il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna e del comune di Iglesias. Hanno concesso il loro patrocinio all’evento anche la Confprofessioni Sardegna, l’Associazione Periti Industriali Minerari e Minerari Geotecnici di Iglesias, l’Assomineraria, il Consorzio AUSI, l’E.Bi.Pro. e le società Igea spa e Portovesme srl. Ai professionisti ingegneri partecipanti verranno riconosciuti 3 CFP, se attestata la presenza ai lavori con firma di ingresso ed uscita del registro presenze. Per tutti gli altri professionisti aderenti alla Rete delle Professioni Tecniche o ad altro Ordine della Sardegna verranno riconosciuti i CFP in relazione al proprio regolamento.

Ormai giunto alla sua terza edizione, il consueto appuntamento sulle ”Attività Minerarie nel Bacino del Mediterraneo” quest’anno si inserisce in uno scenario internazionale non favorevole, che negli ultimi quaranta mesi ha fatto registrare un deprezzamento delle quotazioni metalliche in taluni casi prossimo al 50% (Ag, Ni): questo scenario critico richiama, soprattutto nel nostro Paese, strumenti politici ad hoc per semplificare le procedure amministrative e accelerare il processo autorizzativo per la fase di esplorazione e di produzione. Per quanto al quadro comunitario, gran parte degli Stati membri mancano ancora di una politica mineraria nazionale che sintetizzi tutti gli aspetti dell’iter amministrativo, ivi comprese la coerenza con le politiche di pianificazione territoriale, l’armonizzazione con la tutela ambientale e le dovute garanzie per le attività post operam. È importante che il nostro Paese riassuma un ruolo attivo nelle politiche minerarie nazionali, sia che si tratti di materie prime metalliche che non metalliche od energetiche, sia che siano orientate alla valorizzazione delle disponibilità nazionali o all’acquisizione di asset alla scala internazionale: può essere la strada per ridar fiato alla capacità competitiva del Sistema Italia, disponendo il giusto sostegno alle imprese, non più indugiando sui processi d’innovazione, e soprattutto salvaguardando il capitale umano formato.

L’attività estrattiva in Sardegna costituisce ancora un importante voce del PIL regionale, ma per superare diseconomie strutturali abbisogna di una politica di settore capillarmente pianificata, attenta ai cambiamenti in atto, tale da risultare più incisiva, più determinata, più lungimirante. Un termine di paragone interessante ci verrà inevitabilmente proposto da coloro che operano alla scala internazionale ed alle “chiavi” da costoro utilizzate per proporsi in scenari sicuramente difficili e particolarmente complessi.

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Centrale Grazia Deledda Enel 1

La V commissione del Consiglio regionale ha espresso parere positivo, con i voti favorevoli della maggioranza e l’astensione dell’opposizione, al Piano energetico regionale recentemente approvato dalla Giunta.

«Si tratta di un provvedimento importante per lo sviluppo e la crescita – ha detto il presidente Luigi Lotto – adesso occorre accelerare gli iter autorizzativi per la realizzazione delle infrastrutture necessarie alla metanizzazione dell’Isola. Serve inoltre, vista l’importanza della questione, un’attenta attività di monitoraggio. Per questo, la Commissione chiederà alla Giunta di fare il punto della situazione tra sei mesi.»

Successivamente la commissione “Attività Produttive” ha avviato un ciclo di audizioni su alcune proposte di legge in materia di turismo che sfoceranno in una legge organica di settore.

Sono stati sentiti i rappresentanti delle associazioni dei B&B e dei camperisti. Enrico Marras e Stefano Cabras, presidente e segretario dell’associazione “Domus Kalaritanae”, dopo aver ricordato il ruolo importante svolto dai B&B nel settore turistico, hanno sottolineato la necessità di rendere più efficace la lotta all’abusivismo e all’evasione, fenomeni che stanno penalizzano fortemente il comparto. «E’ necessario intensificare i controlli e rendere obbligatoria la comunicazione di ogni forma di locazione ai Comuni – hanno detto Marras e Cabras – ci sono troppe strutture senza autorizzazioni che operano sul mercato e falsano le statistiche sui flussi turistici».

Contrarietà è stata invece espressa alla proposta di distinguere tra B&B a conduzione familiare e imprenditoriali: «L’ospitalità in famiglia non può e non deve avere caratteri imprenditoriale – hanno detto i rappresentanti di Domus Kalaritanae – il B&B deve mantenere la sua identità». No deciso anche all’idea di un limite temporale all’esercizio dell’attività: «Una recente sentenza del Tar del Lazio – hanno concluso Marras e Cabras – ha dichiarato illegittimo tale vincolo».

Diverso il giudizio dell’associazione sarda B&B. Il presidente Ugo Masala ha evidenziato il rischio che troppi controlli vadano a penalizzare un’attività che storicamente funge da integratore del reddito familiare: «Più che punire gli abusivi, si pensi a tutelare le strutture in regola (circa 2.400 in Sardegna) – ha detto Masala – i B&B meritano rispetto, in alcuni territori dell’Isola rappresentano ormai l’unica fonte di reddito per tantissime persone».

Per il vicepresidente Antonio Roccabianca «non ha senso introdurre distinzioni tra B&B professionali e non c’è già una distinzione tra B&B e affittacamere, il settore ha bisogno di una liberalizzazione che risponda alle esigenze di mercato come avviene in altre regioni europee».

I rappresentanti delle associazione dei camperisti Gigi Pambira e Salvatore Palmas hanno invece sollecitato un’azione più incisiva della Regione per tentare di intercettare una rilevante voce del mercato turistico internazionale: «Ogni anno 3,9 milioni di italiani e 2,8 milioni di stranieri percorrono le strade della Penisola a bordo di autocaravan – ha rimarcato il presidente del “Club camperisti sardi” Gigi Pambira – un flusso turistico in grado di generare un fatturato di circa 3 miliardi di euro di cui solo una piccola parte si riversa nell’Isola».

Per invertire la rotta servono interventi mirati, specialmente nelle zone interne: la realizzazione di “approdi terrestri”, tariffe marittime più accessibili, servizi più efficienti. «Prevedere divieti e vincoli per il campeggio libero – ha aggiunto il consigliere nazionale di Actitalia Salvatore Palmas – è una misura inefficace oltre che illegittima».

Le audizioni della Commissione proseguiranno nel pomeriggio con i rappresentanti di Federalberghi, Confcommercio, Confesercenti, Fiavet Sardegna ed Associazione delle guide turistiche.