Sono Juan Eugenio Ochoa e Francesco Altomare, a Villacidro, i vincitori dell’edizione 2016 del Premio Marchionni.
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Sono Juan Eugenio Ochoa e Francesco Altomare i due vincitori, rispettivamente per la sezione Pittura e Grafica, dell’edizione 2016 del Premio Marchionni, il concorso internazionale d’arte contemporanea lanciato a dicembre dal Museo Magmma di Villacidro.
La premiazione si è svolta ieri negli spazi del Magmma in una serata, presentata dalla giornalista Sabrina Zedda, che tra il folto pubblico ha visto anche alcuni dei numerosi artisti partecipanti: molti di loro hanno deciso di prendere la nave o l’aereo per non perdere l’appuntamento e vedere la loro opera esposta.
Lo spagnolo Juan Eugenio Ochoa ha vinto con l’opera intitolata “Iconica-Analitica”, mentre Francesco Altomare si è guadagnato il primo posto nella sezione Grafica con l’opera “Mito”: ai due è stato assegnato un premio di 2.500 euro. Durante la premiazione sono stati proclamati anche i tre vincitori di una residenza d’artista che si svolgerà nei prossimi mesi proprio al Magmma. Si tratta di: Liliana Cecchin, Doria Sharra e Lutfie Bejko. Menzione speciale è stata data, per la sezione Pittura, a Dario Maglionico, Francesco Zefferino e Andrea Ciresola. Per la Grafica la menzione è stata invece assegnata a Tiziana Marzialetti e Giancarlo De Gennaro.
Le 30 opere arrivate in finale (15 per ciascuna sezione) potranno essere ammirate al Magmma, dove resteranno in esposizione sino fine agosto.
A giudicare i lavori è stata una giuria di qualità: Umberto Palestini, direttore dell’Accademia di Belle Arti Urbino, tra le istituzioni artistiche più importanti d’Italia, Alessandra Redaelli, giornalista e curatrice di Arte Milano, Adriano Corsi, direttore dell’Archivio Lazzaro di Milano, Francesco Martani, direttore artistico del Museo Cá La Ghironda, Giorgio Sorrentino della Galleria Artesanterasmo di Milano, e Vitaliano Angelini, presidente Incisori Urbinati.
Il Premio Marchionni è stato istituito per ricordare la figura di Dino Marchionni, sopraffino incisore che nel 1954 lasciò la sua Urbino per insegnare a Villacidro, dove rimase fino alla fine della sua vita.