26 December, 2024
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Consiglio regionale 72

Non si placano le tensioni nella maggioranza del Consiglio regionale, sul progetto di riforma che istituisce la Asl unica regionale.

Ieri il presidente Francesco Pigliaru ha detto che «non siamo stati eletti per conservare ciò che esiste e che funziona male, ma per fare scelte coraggiose. E portare avanti la riforma della sanità rientra nella assunzione di responsabilità che questa giunta ha messo al centro delle proprie scelte e del proprio lavoro, senza mai sottrarsi ai passaggi istituzionali né politici».

«La Giunta è sempre pronta a spiegare le proprie ragioni, ascoltare quelle altrui e fare sintesi per proporre una riforma migliore senza però stravolgere la prospettiva che insieme ci siamo dati. Se c’è sempre tempo per discutere – ha sottolineato Francesco Pigliaru -, non ce n’è per fare passi indietro rispetto a una riforma così essenziale per migliorare la sanità sarda.»

«Riforme come quella della ASL unica regionale, verso la quale non nutriamo alcun preconcetto negativo, necessitano di un’ampia discussione, non chiusa a riccio tra i palazzi della Giunta e del Consiglio regionale ma aperta a chi le riforme le vive sulla propria pelle: i cittadini bisognosi di cure, le categorie professionali, gli amministratori locali, le organizzazioni sindacali, le associazioni dei pazienti che non possono essere esclusi pregiudizialmente dal dibattito sul test– scrivono oggi in una nota Daniele Cocco, Emilio Usala, Pierfranco Zanchetta, Francesco Agus, Mondo Perra, Antonio Gaia, Eugenio Lai, Paolo Zedda, consiglieri dei gruppi Sel – Rossomori – Upc -. Le scelte coraggiose che siamo chiamati a fare devono essere ragionate e pesate sino all’ultima virgola. Dietro l’angolo c’è il rischio di sbagliare, errore due volte più grave dello stare fermi quando si parla di sanità pubblica.»

«Se non c’è da parte nostra nessuna preclusione verso la creazione della ASUR, crediamo non siano secondari i se e i ma, dettagli dirimenti della riforma e della traduzione di questa in servizi per i cittadini, in particolare per chi risiede nelle zone interne e periferiche dell’isola – aggiungono i consiglieri di Sel, Rossomori e Upc -. Il testo in attesa di essere votato dalla VI commissione presenta lacune e punti oscuri. Nel merito, sul piano dell’organizzazione territoriale, della gestione e valorizzazione del personale, della sostenibilità economica della sanità sarda e nel metodo, vista l’assenza di momenti di condivisione dentro e fuori dal Consiglio. Siamo convinti di poter sensibilmente migliorare la legge. Per questo motivo crediamo che trasformare, in nome della fretta, i passaggi politici consiliari in meri atti tecnici di approvazione sarebbe una decisione sbagliata che potrebbe isolare nella responsabilità di governo la Giunta regionale rispetto alle forze di maggioranza, cui compete, insieme al Presidente, la delineazione delle scelte strategiche.»

«In questa fase la politica, con coraggio, non deve abdicare alle sue responsabilità: deve schierarsi senza possibilità di equivoci a difesa della sanità pubblica, deve cercare la più ampia condivisione, deve rivendicare un ruolo centrale nella programmazione e nel controllo che non può essere legato solo a dinamiche manageriali, deve essere in grado di garantire tempi certi e salvaguardare i livelli di erogazione del servizio sanitario anche nella fase transitoria che non dovrà creare ulteriori criticità ai bisogni di salute dei cittadini sardi. A questo proposito consideriamo ormai irrimandabile un vertice tra le forze politiche della maggioranza per chiarire tempi e modi di approccio a questa e alle altre riforme. 

Il rischio, senza questi necessari passaggi – concludono Daniele Cocco, Emilio Usala, Pierfranco Zanchetta, Francesco Agus, Mondo Perra, Antonio Gaia, Eugenio Lai, Paolo Zedda –, è quello di consegnare questa importante innovazione a un dibattito in aula politicamente logorante, potenzialmente teatro di errori e trasversalismi che sono per noi inconcepibili in un terreno fondamentale come quello del diritto dei sardi alla salute.»

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Dopo Justin Rose, giocatore di golf n° 4 al mondo, sarà Darren Clarke, capitano della Ryder Cup Europa, l’ospite d’onore della seconda edizione del torneo internazionale “Costa Smeralda Invitational” in programma dal 24 al  26  giugno 2016 nella splendida cornice del Pevero Golf Club, che avrà l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare in beneficenza all’UNICEF.

Le leggende del calcio italiano, Alessandro Del Piero, Gianfranco Zola e Roberto Di Matteo, insieme a Kapil Dev, campione del cricket indiano che ha capitanato il suo paese per la Coppa del Mondo del 1983,  si uniranno  a Darren Clarke, vincitore di quattro su cinque Ryder Cup consecutive e l’Open Championship nel 2011, e a numerose altre stelle internazionali dello sport e dello spettacolo sul green del Pevero Golf per un fine settimana all’insegna dello sport e della solidarietà.

«Sono felice di partecipare al Costa Smeralda Invitational in questa bellissima parte del mondo ed ho sentito parlare con entusiasmo dell’evento dello scorso anno – ha dichiarato Clarke -. Sono sicuro che questa edizione sarà di  grande successo, come la precedente.»

Il Costa Smeralda Invitational  2016 inizierà venerdì 24 giugno, con il giro di ricognizione del campo a cui seguirà la cena di benvenuto. Il weekend prevede anche una golf clinic di Clarke e un “Beat the Pro” sempre con il capitano della Ryder Cup.  L’evento entrerà nel vivo sabato 25  e terminerà  con la cena di gala a bordo piscina all’Hotel Cala di Volpe dove è prevista l’asta di beneficenza per la raccolta fondi a favore di Unicef. Un programma esclusivo dedicato ai partner si svilupperà  parallelamente alla gara, con trattamenti benessere e  tour enologici.

Marco Berio, direttore del Pevero Golf Club, è entusiasta di avere come ospite d’onore un campione del calibro di Darren Clarke: «Ospitare un campione così talentuoso e brillante evidenzia la serietà e l’impegno che ruota attorno a questo meraviglioso evento di beneficenza – afferma Marco Berio – siamo orgogliosi del nostro campo, progettato dal leggendario Robert Trent Jones Snr e uno dei più belli al mondo. Speriamo che il Costa Smeralda Invitational continui a essere una vetrina annuale per promuovere il Pevero Golf Club in tutto il mondo così come le bellezze di Porto Cervo e della Sardegna.»

Il direttore del torneo, Jamie Cunningham, ha dichiarato: «Con l’Italia che si è aggiudicata il diritto di ospitare la Ryder Cup del 2022, sarà davvero interessante avere come ospite una grande star della Ryder Cup e capitano europeo della prossima edizione. Siamo felici di essere tornati al Pevero Golf Club per il Costa Smeralda Invitational dopo il successo della manifestazione dello scorso anno, che ha mostrato le eccellenze della Sardegna sia per l’ospitalità che per il golf. Ci auguriamo di raccogliere più fondi possibili in favore del nostro ente di beneficenza Unicef e di garantire ai nostri ospiti e partner un’esperienza unica dentro e fuori dal Pevero Golf Club e che ricorderanno per sempre».

L’evento dello scorso anno ha raccolto oltre 140.000 euro destinati alle associazioni di beneficenza Autism Rocks e UNICEF. Anche quest’anno il Costa Smeralda Invitational è orgoglioso di collaborare con Unicef a sostegno del lavoro umanitario svolto dall’organizzazione.

Il campione indiano di cricket Kapil Dev, ha detto: «L’anno scorso il Costa Smeralda Invitational è stato un enorme successo e non vedo l’ora di tornare di nuovo per aiutare a raccogliere fondi per una causa molto speciale – anche se non  dovessi vincere questa volta! Il campo del Pevero e la sua vegetazione sono spettacolari come tutta la Sardegna. Una zona che non mi stancherò mai di visitare».

Darren Clarke

OLBIA, SARDINIA - JUNE 27: Roberto Di Matteo arrives at the Gala Dinner following The Costa Smeralda Invitational Golf Tournament at Pevero Golf Club, Costa Smeralda on June 27, 2015 in Olbia, Italy. (Photo by Tony Marshall/Getty Images for ProSport) *** Local Caption *** Roberto Di Matteo

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Ospedale Brotzu Cagliari 4 

«Mancanza di personale all’ospedale Brotzu di Cagliari, con diversi reparti in grande difficoltà: per diversi servizi i pazienti sono costretti a lunghe attese.»

La denuncia in un’interrogazione, il consigliere regionale del gruppo di Forza Italia Sardegna Edoardo Tocco (FI) che rimarca lo stato di difficoltà all’interno del presidio ospedaliero.

«Una carenza di personale medico e paramedico ormai cronica, che da mesi è stata segnalata dalle organizzazioni sindacali senza che ci sia stata qualche iniziativa per porre rimedio alle difficoltà – spiega Edoardo Tocco, componente della commissione Sanità -. Con l’organico ristretto, diversi dipartimenti del nosocomio vanno in tilt. Non solo. All’interno del complesso ospedaliero si nota da tempo anche la poca disponibilità dei posti letto. La carenza di personale produce continue disfunzioni nel funzionamento dei servizi con problematiche non indifferenti relative all’organico che da tempo non riesce a programmare le ferie. In tanti casi saltano anche le prestazioni sanitarie per i pazienti. Ormai la situazione è drammatica, con i pazienti che devono fronteggiare i disservizi e la mancanza di assistenza all’interno delle corsie. Diversi reparti sono in uno stato agonizzante, da neurochirurgia a rianimazione, sino a chirurgia plastica e cardiologia – conclude Edoardo Tocco – con un solo medico a disposizione e turni massacranti per il personale.»

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Battute finali per il Premio Marchionni, il concorso internazionale d’arte contemporanea lanciato a dicembre dal Museo Magmma di Villacidro: domenica 19 giugno, a partire dalle 19.00, nella sede del museo (la ex Casa anziani, in via San Gavino) si terranno le premiazioni, con una serata che vedrà protagoniste le opere finaliste, le altre arrivate in questi mesi, ma anche i diversi giurati, nomi di primo piano del panorama artistico nazionale e non.

Tra le 61 opere arrivate in finale (30 per la sezione arte grafica e 30 per la sezione pittura) la giuria di qualità decreterà quelle vincitrici: ai primi classificati per ciascuna sezione andrà un premio in denaro di 2.500 euro. Ai 30 vincitori (15 per l’arte grafica e 15 per la pittura) andrà invece un premio speciale: l’esposizione della loro opera in una mostra itinerante che toccherà il Museo Cà La Ghironda di Bologna, il Palazzo Collegio Raffaello, di Urbino, e l’Archivio Galleria Lazzaro di Milano. Saranno anche assegnate tre residenze d’artista (di cui due riservate ad artisti stranieri) di dieci giorni, che comprendono un’esposizione finale.

L’evento conclusivo di domenica sarà presentato dalla giornalista Sabrina Zedda e si aprirà con i saluti del direttore artistico del Magmma, Walter Marchionni, a cui seguiranno gli interventi dei presidenti della Fondazione di Sardegna e del Centro culturale d’alta formazione di Villacidro, Antonello Cabras e Angelo Pittau, che hanno sostenuto l’iniziativa. E’ anche previsto l’intervento dei componenti della giuria: Umberto Palestini, direttore dell’Accademia di Belle Arti Urbino, tra le istituzioni artistiche più importanti d’Italia, Alessandra Redaelli, giornalista e curatrice di Arte Milano, Adriano Corsi, direttore dell’Archivio Lazzaro di Milano, Francesco Martani, direttore artistico del Museo Cá La Ghironda, Giorgio Sorrentino della Galleria Artesanterasmo di Milano, e Vitaliano Angelini, presidente Incisori Urbinati.

Per l’occasione saranno esposte (e lo resteranno sino alla fine di giugno) un’ottantina di opere: quelle arrivate alla finale e alla semifinale del concorso, dopo una scrematura che ha visto i giurati scegliere tra più di 900 lavori arrivati non solo dalla Sardegna e dall’Italia, ma da tutto il mondo.

Il Premio Marchionni è stato istituito per ricordare la figura di Dino Marchionni, sopraffino incisore e insegnante di educazione artistica, che nel 1954 lasciò la sua Urbino per insegnare a Villacidro, dove rimase sino alla fine della sua vita. E’ organizzato dalla Fondazione Estetica & Progresso.

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Si è conclusa con un bilancio ampiamente positivo la XX edizione di Monumenti aperti. «Monumenti aperti conferma anche per il 2016 il successo di pubblico degli anni precedenti – ha detto l’assessore regionale della Cultura, Claudia Firino, questa mattina, durante la conferenza stampa di presentazione dei dati conclusivi della XX edizione di Monumenti aperti, nella sala Terrazza del centro comunale d’arte EXMA di Cagliari, in via San Lucifero -. Alla sua XX edizione, è una manifestazione che si rivela sempre viva e di grande impulso. La buona pratica del coinvolgimento degli studenti delle scuole dell’isola, che come da consuetudine svolgono il ruolo di guide volontarie all’interno dei monumenti, è dato che aggiunge valore all’iniziativa che, tra le altre cose, consente di riscoprire luoghi e opere del nostro patrimonio, spesso dimenticate.»

Sono 48 i comuni coinvolti tra la Sardegna (45) e il Piemonte (3), che hanno aperto le porte al pubblico per svelare la bellezza di luoghi e monumenti chiusi il resto dell’anno, affidandone la riscoperta e la narrazione a 15mila volontari, principalmente studenti. Si contano 1.935 bambini delle elementari provenienti da 27 istituti, 3.598 ragazzi delle scuole medie prestati all’iniziativa da 52 istituti, e 5.339 dai banchi di 75 scuole superiori, per un totale di 500 classi coinvolte. Sono stati aperti al pubblico 694 monumenti che hanno fatto contare circa 300mila firme nei registri delle presenze.
«Portare avanti un progetto nel quale i protagonisti sono sempre stati e restano i giovani – ha aggiunto Claudia Firino – dà credibilità e futuribilità all’iniziativa e , cosa ancor più importante, li investe del ruolo di testimoni ed eredi della conoscenza dei luoghi e del patrimonio culturale della loro terra». Il plauso per la manifestazione da parte dell’esponente della Giunta è stato espresso anche per la capacità di esportare il proprio modello in Piemonte.

«Se la nostra idea ha avuto la forza di catalizzare altre regioni  che hanno voluto partecipare e replicarlo, significa che è valido e funziona. Inoltre Monumenti aperti è il prodotto finale di un lavoro costante di pianificazione e programmazione tra pubblico e privato e coinvolge molti assessorati regionali. Adesso – ha concluso Claudia Firino – l’orizzonte può e deve allargarsi oltre i confini nazionali.»

Claudia Firino copia

 

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Palazzo della Regione 2 copia
«La vittoria dell’architetto nuorese Flavio Manzoni e la nomination di altri due sardi alle selezioni finali del Compasso d’Oro sono, allo stesso tempo, motivo di soddisfazione e di incoraggiamento a investire sulla ricerca e sull’innovazione». Questo il commento dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, all’annuncio del premio assegnato ieri a Milano a Flavio Manzoni che si è aggiudicato per la seconda volta il più antico ed autorevole riconoscimento mondiale nell’ambito del design. Oltre a Manzoni, responsabile del Centro Stile di Maranello, in lizza con la Ferrari FXX K, altri due imprenditori sardi erano in gara per aggiudicarsi i premi nelle diverse categorie: l’azienda Edimare e il cagliaritano Gabriele Cossu. La Edimare ha già ricevuti premi internazionali per i suoi prodotti isolanti con materia al 100% naturale, mentre Gabriele Cossu è la mente di “Shockino Stampo per cioccolatino”, un brevetto che permette di realizzare cioccolatini con la finezza di un gioiello. Manzoni si è aggiudicato il Compasso d’Oro grazie al nuovo modello Ferrari che supera ogni prestazione mai raggiunta prima dalle “rosse” con undici brevetti per i diversi componenti.

«Questi imprenditori devono essere un punto di riferimento per i nostri giovani e per la nostra industria. La Regione – aggiunge l’assessore Maria Grazia Piras – sta investendo molto sull’innovazione perché il valore aggiunto si crea proprio nel design, nei materiali, nei prodotti innovativi. Siamo felici di avere la conferma che andiamo a investire su un terreno fertile, dove non mancano competenze e creatività. Anche questo è il futuro delle aziende isolane il know-how è la risposta più forte alla sofferenza del sistema produttivo sardo. Chi investe in progetti di ricerca e innovazione riesce a essere più competitivo sul mercato. Il vincitore e gli altri due candidati sardi al premio Compasso d’Oro – conclude l’assessore regionale dell’Industria – sono imprenditori brillanti e creativi che hanno avuto il coraggio di cercare il profitto nel futuro e nelle idee.»

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Stefano Guzzetti

Dopo qualche settimana di pausa ritornano gli appuntamenti con Le Salon de Musique, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Suoni&Pause e dedicata, in occasione della XV edizione, al pianoforte.

Venerdì 17 giugno, alle 20.30, protagonista della serata nei suggestivi spazi del Palazzo Siotto di Cagliari (in via Dei Genovesi 114), sarà l’eclettico Stefano Guzzetti. Il pianista e compositore cagliaritano si esibirà in un concerto dal titolo “Piano book” che, diversamente da quel suggerisce il titolo, non sarà incentrato solo sui brani presenti nell’omonimo album del 2014, ma proporrà un escursus dell’intera carriera dell’artista, spaziando dai brani più intimisti a quelli scritti per le colonne sonore. Un appuntamento con cui Guzzetti replica il concerto tenuto a marzo in Giappone, durante il tour che lo ha visto esibirsi nelle città di Tokyo e Kyoto.

L’edizione 2016 di Le Salon de Musique, Piano è realizzata con il contributo di: Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato alla cultura e del comune di Cagliari, Assessorato alla cultura

L’evento è organizzato in collaborazione con la Fondazione “Giuseppe Siotto”, La Fabbrica Illuminata, Luna Scarlatta, Itaca e Ojos Design.

Il prezzo dei biglietti è di 8 euro (intero) e di 6 euro (ridotto).

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Ieri, come già anticipato in una nota pubblicata stamane, il Comitato uniti per la salute di Iglesias è stato ascoltato dalla commissione d’Inchiesta sulla Sanità in Sardegna.

«L’incontro c’è stato nonostante il Partito Democratico abbia cercato di impedirlo – si legge in una nota del Comitato -. E’ stata consegnata al presidente e ai commissari una relazione sullo stato della ASL 7 di Carbonia. Il comitato ringrazia il presidente della commissione d’Inchiesta ed i commissari che hanno deciso di ascoltare le ragioni del Comitato. Il Comitato ha messo in evidenza l’irregolare chiusura del Santa Barbara di Iglesias e la sostanziale chiusura del CTO di Iglesias. Ha rilevato i conti in rosso della ASL 7 (il calo della produzione nel primo trimestre del 2016 – l’aumento della mobilità passiva) e le finte inaugurazioni, come quella delle sale operatorie del Sirai di Carbonia prive delle autorizzazioni.»

«Il Comitato – prosegue la nota – ha ricordato che la legge ha previsto l’introduzione di standard di sicurezza, imposti alle strutture accreditate, al fine di garantire la qualità del servizio e la sua efficienza, sotto il profilo delle dotazioni strumentali e tecnologiche, in un’ottica sempre di tutela della salute del paziente. Previsioni che, contenute nella legislazione pubblicistica, sono destinate a saldarsi, nel versante privatistico del rapporto con l’utente, con l’art. 101 del cod. del consumo che, nel riconoscimento in capo all’utente di un diritto “al rispetto di standard di qualità predeterminati e adeguatamente resi pubblici”, rende esigibile dall’utente l’attuazione di quegli adempimenti organizzativi che siano diretti a garantire l’appropriatezza clinica e organizzativa dell’assistenza sanitaria e la qualità delle prestazioni. Questo ed altri indici normativi rivelano come l’attenzione del legislatore sanitario si sia dunque spostata dalla prestazione professionale del singolo medico, inserito in un’organizzazione, all’attività assistenziale svolta dai Servizi sanitari regionali e dagli enti o istituti di rilievo nazionale: ciò in un’ottica volta a promuovere una concezione dinamica del servizio in cui coniugare il profilo terapeutico/assistenziale dell’attività sanitaria con quello più strettamente organizzativo relativo all’erogazione del servizio.»

«Il Comitato ha evidenziato che la ASL 7 ha attualmente un’organizzazione che accresce il rischio clinico. Infine, ha chiesto, fornendo dati e fatti precisi e circostanziati, che se la Commissione d’inchiesta dovesse rilevare irregolarità e/o violazioni di legge, così come già è stato puntualmente rilevato dall’assessorato regionale della Sanità – conclude la nota -, di procedere ai sensi di legge, anche attraverso la trasmissione degli atti all’Autorità Giudiziaria.»

CTO Iglesias 1 copia

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La spiaggia "La Marinedda" (Costa Paradiso).

La spiaggia “La Marinedda” (Costa Paradiso).

Moby e Tirrenia promuovono il turismo nel Nord della Sardegna. Le due Compagnie del Gruppo Onorato Armatori hanno stretto un accordo per garantire tariffe vantaggiose agli associati del Consorzio Costa Paradiso, nella meravigliosa località di Trinità d’Agultu, in provincia di Olbia Tempio.

L’accordo prevede lo sconto del 10% sulla tariffa ordinaria disponibile al momento della prenotazione, applicabile a 2 passeggeri + 1 veicolo (auto o moto), al netto di tasse e diritti. L’agevolazione è valida per il 2016, sulle linee da e per la Sardegna, fino ad esaurimento dei posti ad essa destinata, sulle date in cui è prevista. Non è cumulabile con altri buoni o voucher emessi per altre iniziative e sarà applicata previo invio della fotocopia della tessera di appartenenza al Consorzio.

Moby e Tirrenia offrono il più grande network di collegamenti per Sardegna, Corsica, Isola d’Elba, Sicilia e Isole Tremiti. È in vigore la super promozione per la Sardegna, valida fino al 31 dicembre 2016 e prenotabile entro il 15 luglio 2016: due passeggeri con un’auto potranno viaggiare a partire da 65 euro (tutto incluso). Le tariffe si applicano sulle seguenti linee:

– Livorno-Olbia-Livorno

– Piombino-Olbia-Piombino

– Civitavecchia-Olbia-Civitavecchia

In vista della stagione estiva la Compagnia della Balena Blu potenzia molte linee: la Genova-Olbia fino al 31 ottobre estende il proprio calendario con traversate quotidiane (notturne e diurne), garantendo così dal 23 giugno fino a 6 partenze in più alla settimana. La tratta sarà effettuata da tre navi, Moby Drea, Moby Otta e Moby Tommy, quest’ultima sottoposta recentemente a un importante intervento di restyling: 209 cabine e 836 posti letto in più a disposizione dei passeggeri ed una qualità ancora maggiore dei servizi di bordo. La Moby Tommy sarà protagonista, insieme alla Moby Aki, anche sulla linea Civitavecchia-Olbia, che dal 25 giugno al 17 settembre sarà potenziata con corse diurne.

Tirrenia garantisce partenze quotidiane per tutto l’anno su tutte le linee (Civitavecchia-Cagliari, Civitavecchia-Olbia, Genova-Olbia, Genova-Porto Torres, Napoli-Cagliari, Palermo-Cagliari, Napoli-Palermo, Termoli-Tremiti); inoltre, in alta stagione e durante le festività, potenzia le corse da e per la Sardegna, con viaggi quotidiani fino ad un massimo di otto corse al giorno sulla linea Civitavecchia-Olbia.

 

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Musei

Il nuovo Consiglio comunale di Musei è stato convocato per giovedì, alle 18.00 in prima e venerdì, alle 18.30, in seconda convocazione. All’ordine del giorno figurano sette punti: la convalida dei consiglieri eletti il 5 giugno; il giuramento del sindaco eletto; la comunicazione dei componenti della Giunta, la nomina della commissione elettorale comunale; la nomina della commissione per la formazione degli elenchi dei giudici popolari; la costituzione dei gruppi consiliari e la designazione dei rispettivi capigruppo; la designazione dei rappresentanti del comune di Musei in seno alla Pro Loco.

Antonello Cocco, candidato della lista civica “Ad Maiora Musei”, assessore dell’Agricoltura, Ambiente ed Attività produttive della Giunta uscente, guidata da Francesco Loi, è stato eletto sindaco con 521 voti, il 50,53%, contro i 510 voti, il 49,46%, di Carla Ruvioli, candidata della lista civica “Terra Cruda”.

La lista “Ad Maiora Musei” ha eletto 8 consiglieri, la lista “Terra Cruda” i restanti 4.

Queste le preferenze ottenute dai 12 consiglieri eletti.

Lista “Ad Maiora Musei”: Martino Angelo Congiu 106 voti, Sasha Sais 75, Alessandra Murru 46, Ignazio Roberto Pintore 41, Fabrizio Deidda 37, Alessandra Pittau 27, Sara Saderis 27, Alessandra Mascia 23.

Lista “Terra cruda”: Carla Ruvioli (candidata sindaco non eletta), Valentina Mura 82 voti, Tiziano Franzina 64, Michele Reginali 50.