18 August, 2024
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Al candidato che vince il ballottaggio alle elezioni amministrative viene assegnato il 60% dei seggi indipendentemente dalla percentuale di voti ottenuta al 1° turno. I dubbi sollevati da più parti non hanno ragione di esistere, in base a quanto previsto dall’articolo 73 (Elezione del Consiglio comunale nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti) del TESTO UNICO DELLE LEGGI SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI approvato con Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 che al comma 10 riporta testualmente:

«Qualora un candidato alla carica di sindaco sia proclamato eletto al primo turno, alla lista o al gruppo di liste a lui collegate che non abbia già conseguito, ai sensi del comma 8, almeno il 60 per cento dei seggi del Consiglio, ma abbia ottenuto almeno il 40 per cento dei voti validi, viene assegnato il 60 per cento dei seggi, sempreché nessuna altra lista o altro gruppo di liste collegate abbia superato il 50 per cento dei voti validi. Qualora un candidato alla carica di sindaco sia proclamato eletto al secondo turno, alla lista o al gruppo di liste ad esso collegate che non abbia già conseguito, ai sensi del comma 8, almeno il 60 per cento dei seggi del Consiglio, viene assegnato il 60 per cento dei seggi, sempreché nessuna altra lista o altro gruppo di liste collegate al primo turno abbia già superato nel turno medesimo il 50 per cento dei voti validi. I restanti seggi vengono assegnati alle altre liste o gruppi di liste collegate ai sensi del comma 8.»

Come si vede, il riferimento al 40% dei voti validi per l’assegnazione del premio di maggioranza del 60% alla lista o al gruppo di liste a lui collegate, viene fatto solo nel caso di elezione del sindaco al primo turno, mentre nel caso di elezione del sindaco al secondo turno, viene assegnato il 60% dei seggi alla lista o al gruppo di liste ad esso collegate, indipendentemente dalla percentuale ottenuta al primo turno. In conseguenza di ciò, confermiamo che sia Giuseppe Casti sia Paola Massidda, vincendo il ballottaggio del 19 giugno si vedrebbero assegnato un premio di maggioranza del 60% dei seggi, arrotondato alla cifra superiore, quindi la maggioranza avrebbe 15 consiglieri, la minoranza i restanti 9.

Ripubblichiamo le due ipotesi di composizione del Consiglio comunale di Carbonia che potrebbero scaturire dal ballottaggio del 19 giugno 2016.

Giuseppe Casti, sostenuto da 5 liste, ha ottenuto 6.074 voti, il 36,15%; Paola Massidda, sostenuta dalla sola lista del Movimento 5 Stelle, ha ottenuto 3.688 voti, il 21,95%.

Le liste della coalizione che sostiene Giuseppe Casti hanno ottenuto 6.737 voti, il 40,10%; la lista del Movimento 5 Stelle ha ottenuto 3.009 voti, il 17,91%.

Le liste degli altri candidati a sindaco concorreranno all’assegnazione dei 24 seggi in misura variabile a seconda dell’esito del ballottaggio del 19 giugno.

Questa la composizione del nuovo Consiglio comunale, nelle due ipotesi che a vincere sia Giuseppe Casti o Paola Massidda.

Ipotesi n° 1: Viene eletto sindaco Giuseppe Casti

La coalizione di cinque liste collegata alla sua candidatura ottiene, con il premio di maggioranza del 60% (arrotondato all’unità superiore), 15 seggi, così distribuiti:

Partito Democratico 7 consiglieri: Pietro Morittu 472 preferenze; Federico Fantinel 376; Ivonne Fraternale 313; Cinzia Grussu 311; Antonio Caggiari 270, Roberto Cotza 205, Fulvio Cabiddu 185.

Partito dei Sardi 3 consiglieri: Fabio Usai 854 preferenze; Nino Spanu 193; Giampaolo Puddu 138.

Sinistra Ecologia Libertà 2 consiglieri: Matteo Sestu 256 preferenze; Moreno Pilloni 174.

Cittadini per Carbonia 2 consiglieri: Pierangelo Porcu 193 preferenze; Claudia Di Marco 162.

Unione cittadina 1 consigliere: Roberto Concas 254 preferenze.

I 9 seggi (40% arrotondato all’unità inferiore) della minoranza sono così distribuiti:

Carbonia Possibile 2 consiglieri: Ugo Bruno Piano (candidato sindaco non eletto), Massimo Usai 208 preferenze.

Carbonia Unica 1 consigliere: Michele Stivaletta 307 preferenze.

Carbonia Rinasce 1 consigliere: Maria Luisa Poggi 219 preferenze.

Movimento 5 Stelle 3 consiglieri: Paola Massidda (candidata sindaco non eletto); Carla Mario 359 preferenze; Manolo Cossu 352.

Insieme per il rinnovamento 1 consigliere: Daniela Garau (candidata sindaco non eletto).

Unidos 1 consigliere: Andrea Corda (candidato sindaco non eletto).

Ipotesi n° 2: Viene eletta sindaco Paola Massidda

La lista del Movimento 5 Stelle collegata alla sua candidatura ottiene, con il premio di maggioranza del 60% (arrotondato all’unità superiore), 15 seggi, così distribuiti:

Movimento 5 Stelle 15 consiglieri: Carla Mario 359 preferenze; Manolo Cossu 352; Marco Antonio Serafini 248; Eleonora Cera 240; Silvia Pinna 238; Gian Luca Lai 217; Paola Argiolas 185; Daniela Marras 168; Mauro Uccheddu 161; Maurizio Soddu 134; Matteo Piras 118; Angelo Rosas 94; Giorgio Santoru 94;Sabrina Soru 85, Elio Loi 84.

I 9 seggi (40% arrotondato all’unità inferiore) della minoranza sono così distribuiti:

Partito Democratico 4 consiglieri: Giuseppe Casti (candidato sindaco non eletto); Pietro Morittu 472 preferenze; Federico Fantinel 376, Ivonne Fraternale 313.

Partito dei Sardi 1 consigliere: Fabio Usai 854 preferenze.

Carbonia Possibile 2 consiglieri: Ugo Bruno Piano (candidato sindaco non eletto), Massimo Usai 208 preferenze.

Carbonia Unica 1 consigliere: Michele Stivaletta 307 preferenze.

Insieme per il rinnovamento 1 consigliere: Daniela Garau (candidata sindaco non eletto).

E’ evidente, dallo schema appena descritto, che le due ipotesi racchiudono scenari completamente differenti, non solo per i due candidati alla carica di sindaco, ma anche per i candidati alla carica di consigliere comunale, soprattutto per quelli che risulterebbero eletti nel caso vincesse Giuseppe Casti, di maggioranza e di opposizione, e quelli che, viceversa, verrebbero eletti nel caso vincesse Paola Massidda, di maggioranza e di opposizione.

E, a questo punto, sarà interessante verificare, nei prossimi dieci giorni di campagna elettorale, quale sarà la posizione che assumeranno i candidati che, comunque, non risulteranno eletti sia nell’una sia nell’altra ipotesi e, infine, quella dei candidati che verrebbero eletti o non eletti, nel caso a prevalere al ballottaggio fosse Giuseppe Casti o Paola Massidda.

Casti-Massidda

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Mercoledì 22 e giovedì 23 giugno, dalle 9.00 alle 17.00, il Business Centre dell’aeroporto di Cagliari-Elmas – via dei Trasvolatori, Elmas – ospita Unica & Imprese. La due giorni permette ai ricercatori dell’ateneo di Cagliari di presentare le proprie attività alle imprese, con l’obiettivo di avviare nuove collaborazioni e contribuire alla crescita del tessuto produttivo isolano e no.

Tematiche e scaletta lavori. Imprese ed enti possono ascoltare le presentazioni di circa sessanta ricercatori e incontrarli in colloqui one to one (prenotabili direttamente dal form di registrazione o durante l’evento). Le presentazioni saranno suddivise in 8 ambiti tematici, che richiamano le categorie della S3 – Smart specialization strategy della Sardegna: Aerospazio, Agrifood, Bioeconomia, Biomedicina, Economia e management, Energia, ICT, Turismo, beni culturali e ambientali. Nel corso della due giorni vengono illustrati i servizi e gli strumenti dell’ateneo utili per collaborare con i ricercatori. Spazio anche al dialogo tra Università e mondo produttivo con due tavole rotonde dedicate alla tradizione che diventa high tech (mercoledì 22) e all’open innovation (giovedì 23). Il 23 giugno vengono presentate le opportunità di finanziamento della ricerca applicata offerte dal Centro regionale di programmazione e dal ministero dello Sviluppo economico. Le registrazioni si effettuano online su http://innovare.unica.it/imprese.

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Sabato 11 giugno 2016, alle ore 10.30, a Cagliari presso l’Hotel Flora in via Sassari 45, le Acli della Sardegna presenteranno la proposta di legge su “cittadinanza attiva e servizio civile anziani”. 

La proposta verrà presentata nel corso del convegno “Anziani Risorsa Sociale”. Interverranno Fabio Meloni – presidente regionale delle Acli, Gaetano Tufariello – segretario regionale di Fap Acli, e Serafino Ziglio – segretario nazionale di Fap Acli.

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Floris-2 Floris-4

Dal 10 al 17 giugno il presidente del Conservatorio di Cagliari, Gianluca Floris, sarà ospite in Cina nel quadro di un accordo internazionale di scambio con le università di Haerbin e di Wuxi, favorite dalla Hongyu School di Pechino. L’occasione è nata in seguito al grande interesse mostrato dalle Università della Repubblica Popolare Cinese verso gli insegnamenti di canto lirico, pianoforte e violino dell’Istituzione musicale cagliaritana.

«Il mio intendimento, sin dal mio insediamento, in totale accordo con la direttrice Elisabetta Porrà – dice Gianluca Floris – è sempre stato quello di incrementare l’apertura allo scambio internazionale del nostro Conservatorio favorendo l’esportazione delle competenze tecniche e artistiche della nostra istituzione. Siamo sicuri che il perfezionamento di questo accordo porterà reciproci vantaggi per le istituzioni di entrambi i paesi e che potrà rappresentare un attivo strumento di reciproca conoscenza. Sono sempre stato convinto del fatto che la cultura, e la musica in particolare, rappresenti il primo vero ponte da gettare per costruire cooperazione e collaborazione fra i popoli. I Conservatori sono per natura ambasciatori di conoscenza e di dialogo nel mondo. Ritengo sia un dovere istituzionale primario delle nostre strutture quello di adoperarsi per favorire lo scambio internazionale e interculturale.»

Il viaggio in Cina del presidente del Conservatorio farà tappa nelle città di Pechino, Haerbin e Wuxi e anticiperà la visita istituzionale della direttrice dell’istituzione musicale, Elisabetta Porrà, che avverrà nei prossimi mesi, per stabilire i criteri artistico e didattici del protocollo d’intesa con le università locali.

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Auto carabinieri

C’è tempo ancora fino al 20 giugno per partecipare al concorso indetto dall’Arma dei Carabinieri per la ricerca di complessivi 1.096 allievi carabinieri di cui però, cosa molto interessante, 322 possono entrare nel corpo con la sola licenza media; mentre gli altri posti sono riservati a personale che ha già effettuato una ferma prefissata. 

A questi 322 posti specifici possono partecipare i cittadini italiani che: abbiano compiuto il diciassettesimo anno di età e non abbiano superato il ventiseiesimo anno di età alla data di scadenza del termine utile per la presentazione della domanda (20 giugno), cioè che siano nati nel periodo 20 giugno 1999 – 20 giugno 1990 estremi compresi. Il limite massimo d’età è elevato a ventotto anni per coloro che hanno già prestato servizio militare (nati nel periodo dal 20 giugno 1988 al 20 giugno 1990, estremi compresi).

Oltre a queste caratteristiche dovranno:

a) godere dei diritti civili e politici;

b) avere, se minori, il consenso di chi esercita la potestà;

c) essere in possesso…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.diariolavoro.it/322_carabinieri.html .

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Aveva incautamente ingerito un tappo di plastica di una bottiglia d’acqua che gli ostruiva completamente le vie respiratorie ed è stato soccorso e salvato da due sottufficiali della Compagnia dei carabinieri di Carbonia. La disavventura è capitata alcuni giorni fa ad un ragazzo a Calasetta, che dopo i vani tentativi di soccorso ricevuti da alcuni amici e conoscenti, alla grida e ala richiesta di aiuto, in Piazza Belly, è stato raggiunto dal comandante della stazione di Tratalias, Benedetta Berti, e dal vice brigadiere Marco Porricino, effettivo alla stazione di Sant’Antioco, presenti a Calasetta liberi dal servizio.

I due militari, forti della loro esperienza e preparazione professionali, hanno eseguito alternativamente tra di loro la manovra di Heimlich, riuscendo a far espellere il tappo, facendo così in modo che il ragazzo riprendesse a respirare e riuscendo così a salvarlo, facendogli riprendere le piene capacità respiratorie.

Nel frattempo, è arrivata sul posto l’ambulanza con il personale sanitario, chiamata da alcuni cittadini, che ha trasportato il ragazzo all’ospedale Sirai di Carbonia per gli accertamento e le cure del caso.

«Va precisato – spiega il maggiore Giuseppe Licari, comandante della compagnia dei carabinieri di Carbonia – che i due militari non avevano segnalato ai loro superiori (quindi a me) l’accaduto, ritenendolo un semplice dovere di cittadini. Il fatto è stato scoperto solo perché in due lettere, delle quali una inviata a me ed una al comandante provinciale dei carabinieri di Cagliari, colonnello Salvatore Cagnazzo, il padre del ragazzo, il maresciallo dell’Esercito Sandro Dessì, ha raccontato il fatto e ringraziato i due militari.»

Ieri il ragazzo e la famiglia hanno voluto ringraziare personalmente i due militari per quanto da loro fatto.

Salvataggio giovane da tappo di plastica 0Salvataggio giovane da tappo di plastica 1

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Ancora un presidio della RSU e di una delegazione di lavoratori Eurallumina, questa mattina, davanti alla sede dell’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, in via Roma, a Cagliari. I lavoratori intendono così manifestare la loro attesa e preoccupazione per l’esito finale della loro lunga vertenza.

Alla scadenza prevista il 16 maggio, l’azienda ha chiesto un ulteriore periodo di tempo, 90 giorni, per poter completare gli studi necessari per ottemperare alle richieste integrative che fanno parte dell’ultima fase istruttoria, preludio alla conferenza decisoria per la definitiva autorizzazione al progetto di rilancio dello stabilimento Eurallumina.

La RSU, con il pieno mandato dell’assemblea dei lavoratori, ha attivato lo stato di agitazione operativo, con le modalità che verranno valutate durante e in base all’evoluzione del percorso autorizzativo avviato per questa fase il 16 febbraio 2016.

«Dopo sette anni di lotta e di sacrifici – scrive in una nota la RSU di Eurallumina – durante i quali abbiamo evitato il baratro del licenziamento e della disoccupazione, anni di lotta che hanno prodotto, con la nostra forza nel resistere, il raggiungimento ormai prossimo dell’obiettivo che abbiamo perseguito con determinazione: il lavoro, la dignità e la serenità per le famiglie; nessun uomo deve e può farsi privare impunemente e il silenzio, della sopravvivenza morale e materiale e non permetteremo che questo possa avvenire ad un passo dal riconoscimento del nostro giusto diritto.»
Eurallumina 35

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Giovanni Paolo Zedda 3 copia

A Iglesias apre l’Emporio della Solidarietà, promosso dalla Diocesi di Iglesias, attraverso la Caritas diocesana e in collaborazione con il Coordinamento cittadino degli organismi socio-assistenziali di natura ecclesiale (Caritas parrocchiali, Volontariato Vincenziano, Terz’Ordine Francescano, Sodalitas). L’Emporio si trova all’Exmà di Iglesias (ex mattatoio), in corso Colombo e intende proporsi – nella sua prima fase – come punto di raccolta e distribuzione di prodotti alimentari confezionati (pasta, riso, biscotti, olio, ecc.). I prodotti non verranno distribuiti con pacchi già predisposti ma saranno i beneficiari stessi, dopo esser stati ascoltati dagli operatori di almeno una delle realtà aderenti al progetto, a scegliere secondo le proprie necessità, come in un vero e proprio discount, in cui non si pagherà con denaro ma attraverso una carta personale conferita dopo l’ascolto.

L’inaugurazione del servizio si svolgerà nei locali dell’Emporio, lunedì 13 giugno alle 18.30, alla presenza del vescovo, S.E. Mons. Giovanni Paolo Zedda, che guiderà un breve momento di preghiera. 

Il progetto dell’Emporio è reso possibile grazie alla collaborazione degli operatori volontari coinvolti nel Coordinamento cittadino. Per circa due anni gli operatori hanno seguito un percorso comune di formazione all’ascolto e alla gestione di un software in grado di condividere, a livello informatico, le informazioni raccolte durante i colloqui (nel pieno rispetto della legge sulla privacy). Chi ha necessità non dovrà recarsi direttamente all’Emporio, ma contattare uno dei luoghi di ascolto della rete: Parrocchie cittadine, Centro di ascolto della Caritas diocesana, Caritas parrocchiali, sedi del Volontariato vincenziano cittadino, Terz’Ordine francescano della Chiesa conventuale di San Francesco. Qui i volontari faranno ascolto e valuteranno le richieste, anche quelle di natura alimentare. Una volta accreditate, le persone potranno recarsi all’Emporio dove potranno scegliere loro stesse i viveri dagli scaffali, come in un negozio. Avranno a disposizione una carta magnetica cui sarà assegnato un credito spendibile. Tale credito è attribuito seguendo diversi parametri, fra cui l’ampiezza del nucleo familiare; la tipologia, l’intensità e la durata del disagio; l’ISEE, ecc. La carta magnetica è personale ed è identificata attraverso un codice. I dati raccolti dai Centri della rete del Coordinamento confluiranno in un database che permetterà immediatamente di capire chi si è rivolto ai vari servizi territoriali, compreso l’Emporio, evitando duplicazioni di interventi e percorsi di tipo assistenziale.

Le prime risorse sono i volontari che generosamente si mettono a disposizione dei loro concittadini più bisognosi, sia nella fase dell’ascolto (con la possibilità, per chi lo richiede, di poter esser accolto e ascoltato in uno dei diversi punti della rete del Coordinamento). La dotazione alimentare sarà costituita dai viveri assegnati dall’AGEA alle Caritas parrocchiali, dai prodotti acquistati dalla Caritas diocesana di Iglesias, dalla generosità delle Parrocchie, ma anche dalla disponibilità di singoli cittadini e famiglie, che possono o conferire dei viveri nelle rispettive Parrocchie di appartenenza o portare direttamente della spesa nei locali dell’Emporio. Altre iniziative solidaristiche – come è stato nei giorni precedenti al Natale 2015 (in occasione dell’evento denominato “Miracolo di Natale”) – possono contribuire a garantire la continua dotazione del “fondo alimentare”.

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Emilio Gariazzo copia

A Iglesias le dimissioni degli assessori Alessandra Ferrara e Melania Meo sono il primo atto di un rimpasto annunciato da tempo nella Giunta Gariazzo. Le forze politiche che sostengono la Giunta Gariazzo hanno sottoscritto un accordo per un rimpasto, con l’ingresso di 4 nuovi assessori politici, che dovrebbero essere espressi 2 al Partito Democratico, 1 da Sinistra Ecologia e Libertà e 1 dalla lista civica Gariazzo. L’accordo prevede anche l’allargamento della Giunta da 5 a 7 componenti e l’assegnazione ai 4 nuovi assessori delle deleghe lasciate libere dalle dimissionarie Alessandra Ferrara e Melania Meo (salutate con parole di ringraziamento per il lavoro svolto nei tre anni di consiliatura sia dal sindaco Emilio Gariazzo, sia dal segretario cittadino del PD, Ubaldo Scanu), e di un paio tra le diverse attualmente assegnate al vicesindaco Simone Franceschi e di quella dell’Urbanistica, fin dall’inizio della consiliatura tenuta ad interim dal sindaco Emilio Gariazzo.

Il sindaco, nella nuova composizione, vorrebbe mantenere la parità di genere, nominando almeno 2 dei 4 assessori donne e questa condizione sta creando qualche problema nella scelta. Altro problema posto dagli alleati è un riequilibrio con il Partito Democratico, partito di maggioranza relativa, che esprime il sindaco, il presidente del Consiglio e 2 assessori. Recentemente era stato il consigliere del PDCI Alberto Cacciarru a sollevare il problema. Le quattro nomine dovrebbero essere ufficializzate entro la prossima settimana.

Il rimpasto nella Giunta Gariazzo, come già sottolineato, era previsto fin dall’inizio della consiliatura e sarebbe dovuto avvenire già lo scorso anno. Oggi arriva in una fase particolarmente delicata per il centrosinistra, uscito malconcio dalle elezioni amministrative del 5 giugno, che hanno registrato, in particolare, due pesantissime sconfitte a San Giovanni Suergiu (dove il candidato sindaco Antonio Fanni, segretario cittadino del PD, è stato travolto dalla lista che ha eletto sindaco Elvira Usai, primo sindaco donna del paese, con il 55,18% contro il 30,61%) e Gonnesa (dove la lista che aveva come candidato sindaco un esponente del PD, Piergiorgio Lenzu, vicesindaco uscente, e capolista il sindaco uscente Pietro Cocco, capogruppo del partito in Consiglio regionale, è stata battuta dalla lista che candidava a sindaco Hansel Cristian Cabiddu, sconfitto di misura alle primarie del PD e sostenuto da varie componenti del centrosinistra, con il 45,10% contro il 42,23%) ed un risultato inferiore alle attese al primo turno a Carbonia (la lista del PD s’è fermata, a 2.952 voti, il 17,57%), dove il sindaco uscente Giuseppe Casti affronterà il candidato del Movimento 5 Stelle, Paola Massidda, nel ballottaggio del 19 giugno, tutt’altro che scontato (Giuseppe Casti parte dal 36,15%, Paola Massidda dal 21,95%).

Giampaolo Cirronis

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Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

La IV commissione (Governo del territorio-Ambente), presieduta dall’on. Antonello Solinas, ha proseguito il ciclo di audizioni sulle proposte di legge in materia di raccolta dei funghi ascoltando le principali associazioni micologiche della Sardegna.

Per la Pro Loco di Laconi, Stefano Bertolini, auspicando una nuova disciplina sulla materia che valorizzi i prodotti locali, ha ricordato che il tartufo sardo «per le sue particolari caratteristiche viene esportato con una maggiorazione di prezzo e tagliato con altri prodotti; significa che abbiamo grandi potenzialità ma non sappiamo sfruttarle, perciò occorrono regole sui soggetti abilitati al prelievo e sulle quantità e soprattutto formazione rivolta ai giovani».

Massimo Sanna, dell’Associazione Bresadola (Sette fratelli) ha sottolineato in apertura il riferimento all’Albo nazionale micologi per individuare i soggetti abilitati alla raccolta, proponendo di differenziare le diverse tipologie di attività: professionale, amatoriale, a scopo di studio. Ha poi suggerito di ridurre la quantità massima prelevabile, fissata dalla legge quadro nazionale a 5 kg, e di prevedere sanzioni adeguate per i trasgressori e controlli più stringenti sulla vendita del prodotto.

Renzo Serra, del Gruppo micologico di Nurallao ha sostenuto che «i tartufi sono una risorsa importante del sistema naturale del bosco, dunque tutte gli interventi di disciplina vanno inquadrati in questo contesto complessivo». «Adesso – ha aggiunto – c’è molta confusione, mentre invece occorre selezionare i prodotti da mettere sul mercato ed assicurare che si possano riprodurre secondo processi rispettosi del ciclo naturale».

Agostino Mele, a nome dell’Associazione micologica Norbellese, ha rilanciato il tema dei prodotti locali, «che hanno una grandissima qualità e pur facendo parte di un comparto agro-alimentare di eccellenza faticano ad affermarsi sui mercati, segno che in Sardegna ci sta muovendo con grande ritardo ed attività di prelievo indiscriminato che dimostrano scarsa conoscenza del nostro ambiente e dei nostri beni naturali». «E’giusto perciò – ha concluso – che anche questi prodotti siano tutelati da un marchio doc e che gli interventi di tutela siano estesi anche ad altre specie come asparagi ed orchidee selvatiche».

Nel successivo dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Pier Mario Manca (Sdl), Piero Comandini (Pd) e Gianni Tatti (Udc) ed i capigruppo di Riformatori, Attilio Dedoni, e Cps Pierfranco Zanchetta.

Nelle conclusioni, il presidente Antonio Solinas, dopo aver ricordato che la prima proposta di legge sulla raccolta dei funghi risale al 1986, ha ringraziato le associazioni per le “utilissime” indicazioni fornite alla commissione, assicurando l’impegno comune per arrivare in tempi ragionevoli «ad una buona legge, semplice e snella, capace di assicurare in un quadro di equilibrio rispetto dell’ambiente, tutela della bio-diversità e valorizzazione di una importante risorsa economica».