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L’ANAP Sardegna, l’Associazione Nazionale dei Pensionati di Confartigianato, plaude all’iniziativa del deputato sardo PierPaolo Vargiu, medico ed ex presidente della XII Commissione “Affari Sociali” della Camera, la scorsa settimana fa ha depositato una mozione sulla malattia di Alzheimer e sulle altre sindromi dementigene.
«E’ un segnale politico molto importante – afferma la presidente regionale dell’ANAP Confartigianato Pensionati, Paola Montis – per continuare a combattere una malattia che in Sardegna vede moltiplicare i casi in modo esponenziale». «Siamo molto soddisfatti della mozione -aggiunge la Montis – perché è stata presentata anche a seguito delle interlocuzioni che l’ANAP Sardegna ha avuto con il Parlamentare, dopo la giornata di predizione sulla malattia e dopo la pubblicazione di aprile del nostro report proprio sull’Alzheimer e sulle altre malattie neurodegenerative.»
«Non si deve assolutamente mollare la presa – conclude Paola Montis – anzi, ora è il momento di continuare nella prevenzione e nell’informazione. Presto organizzeremo degli incontri, attraverso i quali la popolazione potrà essere adeguatamente informata.»
In Sardegna le persone che soffrono di Alzheimer o altre demenze senili sono 14mila, l’8,4 per mille della popolazione sarda. La natura di queste malattie le porta a concentrarsi quasi totalmente tra le persone con 65 anni di età: sopra questa fascia, ben 41 persone ogni 1.000 soffrono di queste patologie.
Sono i dati che emergono dal dossier “Alzheimer, demenze senili e invecchiamento della popolazione”, realizzato dell’Ufficio Studi di Confartigianato per l’ANAP e l’ANCOS su dati OCSE e ISTAT.
Nella nostra isola negli ultimi 8 anni, la progressione di queste malattie è stata impressionante: si è passati da una incidenza del 4,4 x 1.000 del 2005 all’8,4 x.1.000 del 2013, registrando una crescita di 4 punti.
La media nazionale dice che in Italia i malati sono 560mila, con una incidenza totale del 9,3 x 1.000, di cui 544mila malati sopra i 65 anni di età.
Applicando il tasso di crescita previsto al 2030 del +43% nei paesi del G7 (fonte Alzheimer Disease International 2015) i malati in Italia saranno 800.800 con un ritmo di crescita di 39 nuovi malati al giorno.
Al primo gennaio, la popolazione sarda era composta da 1.663.286 abitanti; il 21,6% ha più di 65 anni (359.003) con una media di 45,3 anni. L’indice di vecchiaia, l’incidenza percentuale degli over 65 sugli under 15) è di 180,7 contro la media italiana di 157,7% e contro i 242,7 della Liguria, regione più vecchia d’Italia.
L’analisi dell’indice di salute mentale dei sardi (MHi, Mental Health index) degli anziani con 65 anni ed oltre – mediante il quale viene sintetizzata la percezione di ansia, depressione, perdita del controllo comportamentale ed emozionale e benessere psicologico (Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, 2016) – evidenzia una miglior performance degli uomini con un valore di 67,3 contro il 58,4 delle donne.
Nell’arco degli otto anni tra il 2005 e il 2013 lo stato di salute è in lieve miglioramento dello 0,2 generalizzato per uomini e donne (uomini con percentuale immutata 0,0% e donne in calo dello 0,5%). Al livello nazionale, al contrario, lo stato della salute mentale peggiora dello 0,6%.
La malattia di Alzheimer colpisce almeno 5mila persone in Sardegna, con circa 900 nuovi casi annualmente riscontati e destinati ad aumentare con l’aspettativa di vita. E’ la forma più frequente tra le varie forme di deterioramento cognitivo e responsabile di circa il 50-60% delle demenze, e colpisce il 6-8% degli over 65enni e oltre il 30% degli over 80. Il tempo di sopravvivenza alla malattia è estremamente eterogeneo: dai 3 ai 20 anni. Il colesterolo interessa più della metà della popolazione italiana ed è devastante per la funzionalità di vene, arterie e apparato cardiocircolatorio in generale e porta, se non curato in tempo, a crisi nelle quali il cuore è l’organo che viene colpito in maniera devastante.