18 August, 2024
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Il capogruppo di Cas@ Iglesias, Valentina Pistis, ha presentato una mozione al presidente del Consiglio comunale di Iglesias, Mauro Usai, sul “Ripristino del Centro trasfusionale di Iglesias”.

«L’obiettivo della mozione – spiega Valentina Pistis – è porre all’attenzione del Consiglio, della Giunta comunale e dell’intera comunità Iglesiente la grave situazione venutasi a creare dopo il 1 giugno presso il centro trasfusionale di Iglesias. Dal primo giorno di giugno, il tecnico di laboratorio, la cui presenza permetteva di soddisfare le richieste urgenti dei reparti di Iglesias dalle ore 8.00 alle ore 14.00, al Santa Barbara è operativa solo ed esclusivamente la sala prelievi/donazioni.» 

Se la mozione verrà approvata dal Consiglio comunale, impegnerà la Giunta Gariazzo a sensibilizzare il commissario ASL n. 7 di Carbonia e a studiare, di concerto con gli operatori di Iglesias, medici e personale infermieristico, una soluzione che permetta di garantire gli standard di sicurezza previsti dalla normativa nazionale a tutela dei pazienti.

Ospedale Santa Barbara

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Edoardo Tocco 55

La Regione dovrebbe tutelare le persone deboli, garantendo il diritto alla mobilità dei sardi.» E’ quanto sottolinea il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI) sul caso di Matteo, un ragazzo che – appena compiuti i 18 anni – ha perso il sostegno previsto per l’accompagnamento dei minori. L’amara sorpresa gli scorsi giorni con la cancellazione del sostegno sul volo da Cagliari a Milano, una tratta utilizzata spesso da Matteo per raggiungere il padre.

«E’ un fatto grave ed impensabile, considerato che dovrebbero essere assicurati tutti i servizi necessari ad un viaggiatore senza gli adeguati mezzi – conclude Edoardo Tocco, che sulla questione ha presentato un’interrogazione urgente in consiglio regionale -. La compagnia di bandiera deve garantire i servizi necessari per raggiungere la Sardegna, senza che ci siano altre spese.»

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L’ANAP Sardegna, l’Associazione Nazionale dei Pensionati di Confartigianato, plaude all’iniziativa del deputato sardo PierPaolo Vargiu, medico ed ex presidente della XII Commissione “Affari Sociali” della Camera, la scorsa settimana fa ha depositato una mozione sulla malattia di Alzheimer e sulle altre sindromi dementigene.

«E’ un segnale politico molto importante – afferma la presidente regionale dell’ANAP Confartigianato Pensionati, Paola Montis – per continuare a combattere una malattia che in Sardegna vede moltiplicare i casi in modo esponenziale». «Siamo molto soddisfatti della mozione -aggiunge la Montis – perché è stata presentata anche a seguito delle interlocuzioni che l’ANAP Sardegna ha avuto con il Parlamentare, dopo la giornata di predizione sulla malattia e dopo la pubblicazione di aprile del nostro report proprio sull’Alzheimer e sulle altre malattie neurodegenerative.»

«Non si deve assolutamente mollare la presa – conclude Paola Montis – anzi, ora è il momento di continuare nella prevenzione e nell’informazione. Presto organizzeremo degli incontri, attraverso i quali la popolazione potrà essere adeguatamente informata.»

In Sardegna le persone che soffrono di Alzheimer o altre demenze senili sono 14mila, l’8,4 per mille della popolazione sarda. La natura di queste malattie le porta a concentrarsi quasi totalmente tra le persone con 65 anni di età: sopra questa fascia, ben 41 persone ogni 1.000 soffrono di queste patologie.

Sono i dati che emergono dal dossier “Alzheimer, demenze senili e invecchiamento della popolazione”, realizzato dell’Ufficio Studi di Confartigianato per l’ANAP e l’ANCOS su dati OCSE e ISTAT.

Nella nostra isola negli ultimi 8 anni, la progressione di queste malattie è stata impressionante: si è passati da una incidenza del 4,4 x 1.000 del 2005 all’8,4 x.1.000 del 2013, registrando una crescita di 4 punti.

La media nazionale dice che in Italia i malati sono 560mila, con una incidenza totale del 9,3 x 1.000, di cui 544mila malati sopra i 65 anni di età.

Applicando il tasso di crescita previsto al 2030 del +43% nei paesi del G7 (fonte Alzheimer Disease International 2015) i malati in Italia saranno 800.800 con un ritmo di crescita di 39 nuovi malati al giorno.

Al primo gennaio, la popolazione sarda era composta da 1.663.286 abitanti; il 21,6% ha più di 65 anni (359.003) con una media di 45,3 anni. L’indice di vecchiaia, l’incidenza percentuale degli over 65 sugli under 15) è di 180,7 contro la media italiana di 157,7%  e contro i 242,7 della Liguria, regione più vecchia d’Italia.

L’analisi dell’indice di salute mentale dei sardi (MHi, Mental Health index) degli anziani con 65 anni ed oltre – mediante il quale viene sintetizzata la percezione di ansia, depressione, perdita del controllo comportamentale ed emozionale e benessere psicologico (Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, 2016) – evidenzia una miglior performance degli uomini con un valore di 67,3 contro il 58,4 delle donne.

Nell’arco degli otto anni tra il 2005 e il 2013 lo stato di salute è in lieve miglioramento dello 0,2 generalizzato per uomini e donne (uomini con percentuale immutata 0,0% e donne in calo dello 0,5%). Al livello nazionale, al contrario, lo stato della salute mentale peggiora dello 0,6%.

La malattia di Alzheimer colpisce almeno 5mila persone in Sardegna, con circa 900 nuovi casi annualmente riscontati e destinati ad aumentare con l’aspettativa di vita. E’ la forma più frequente tra le varie forme di deterioramento cognitivo e responsabile di circa il 50-60% delle demenze, e colpisce il 6-8% degli over 65enni e oltre il 30% degli over 80. Il tempo di sopravvivenza alla malattia è estremamente eterogeneo: dai 3 ai 20 anni. Il colesterolo interessa più della metà della popolazione italiana ed è devastante per la funzionalità di vene, arterie e apparato cardiocircolatorio in generale e porta, se non curato in tempo, a crisi nelle quali il cuore è l’organo che viene colpito in maniera devastante.

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Il comune di Carbonia ha riaperto i termini per la vendita dei terreni edificabili situati nell’area “Sa Perda Bianca – Carbonia 2”. Le domande dovranno essere presentate entro le ore 12.00 del 1 luglio 2016. Bandi e Moduli scaricabili dal sito web, sezione Bandi e Concorsi – Altri Bandi.

Carbonia 2

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Mercoledì 15 giugno 2016 è stato indetto a livello nazionale lo sciopero dei lavoratori del comparto igiene ambientale per il rinnovo del CCNL di categoria settore pubblico e privato.

La De Vizia Transfer S.p.a. con una nota diffusa questo pomeriggio, rende noto che potrebbero verificarsi dei ritardi e/o interruzioni nell’esecuzione dei servizi ordinari di igiene urbana, del tutto imprevedibili e fortemente dipendenti dall’adesione allo sciopero.

Verranno comunque garantiti i servizi minimi essenziali previsti dalla L.146/90 dall’accordo nazionale di settore del 1° marzo 2001:

– raccolta e trasporto RSU pertinenti da: utenze scolastiche, ospedali, case di cura, comunità terapeutiche, centri di accoglienza, stazioni ferroviarie, aeroportuali e marittime, caserme e carceri;

– pulizia, spazzamento rifiuti dei mercati, aree di sosta attrezzate, aree di grande interesse turistico mussale in misura non superiore al 20% delle aree del centro storico;

– interventi urgenti, contingenti e su segnalazione dell’Autorità Sanitaria e oggetto di ordinanza emessa dall’Autorità di sicurezza.

I restanti servizi non conclusi saranno recuperati nella giornata del 16 giugno.

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Municipio Carbonia 99 copia

Il comune di Carbonia ricorda che, per effetto della legge di stabilità, nel 2016, non si paga la tasi sull’abitazione principale e le sue pertinenze, ad esclusione delle categorie di lusso A1-A8-A9.

Per abitazione principale si intende la casa in cui si risiede e si dimora abitualmente. Per pertinenza si intende tutto ciò che è asservito o costituisce ornamento dell’abitazione principale, come ad esempio un garage, una cantina o un terreno.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’Ufficio Tributi Ici – Imu – Tasi, presso il Front Office, sotto il Portico in Piazza Roma, martedì, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.00 e giovedì, dalle 10.00 alle 13.00. Telefono Ufficio: 0781/694280 e 0781/694242.

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L’Amministrazione comunale guidata da Emilio Gariazzo ha deciso di candidare Iglesias a Capitale italiana della Cultura 2018.

«La nostra Iglesias merita di essere Capitale della Cultura per il suo grande patrimonio culturale ed ambientale, frutto di secoli di storia – spiega Emilio Gariazzo -. Si tratta di un’occasione preziosa per dimostrare che siamo in grado di fare sistema per migliorare la nostra offerta culturale, per incrementare l’attrattività turistica e promuovere l’innovazione e l’imprenditorialità nei settori culturali e creativi.»

«La nostra candidatura sarà più forte se nascerà condivisa, se il percorso virtuoso di valorizzazione e promozione internazionale saprà fondarsi sulla gestione condivisa e partecipata da parte di tutta la comunità. Per questo motivo sabato 11 giugno, alle ore 17.00, in Sala Branca, nella Casa Comunale di Piazza Municipio – aggiunge il sindaco di Iglesias -, illustreremo le linee guida dell’idea di candidatura e inizieremo la fase di co-progettazione del dossier.»

«Invito calorosamente a partecipare – conclude Emilio Gariazzo – i rappresentanti di Scuole, Enti, Associazioni, e tutti coloro che hanno piacere di offrire la loro competenza ed esperienza nella costruzione della candidatura.»

Il Municipio di Iglesias copia

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Dopo l’assessore dei Servizi sociali Alessandra Ferrara, oggi si è dimessa anche l’assessore Melania Meo che ha lasciato il suo incarico rimettendo la delega dell’Ambiente e delle Attività produttive, dopo tre anni.

«Il suo contributo è stato prezioso nella razionalizzazione e nel taglio dei costi del servizio della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, nell’azione per sbloccare finalmente il settore del risanamento ambientale, che porterà i suoi frutti nei prossimi mesi con l’inizio delle bonifiche, nella riorganizzazione della protezione civile, nel recupero dei fondi per i cantieri forestali, nel varo di iniziative in linea con la filosofia dei “rifiuti zero”, questi sono solo alcuni aspetti del suo lavoro – ha commentato il sindaco, Emilio Gariazzo -. Sempre presente nel lavoro di squadra nella Giunta, con competenza e spirito propositivo. Disponibile con la maggioranza di governo della città, verso cui ha dimostrato lealtà e collaborazione anche nei momenti più difficili, con i cittadini, le associazioni con pazienza e volontà di ascolto.»

«La ringrazio per il suo impegno e la sua testimonianza di una politica autentica al servizio della propria comunità. Nel rinnovarle la stima e l’amicizia – ha concluso Emilio Gariazzo – sono consapevole della sua disponibilità a continuare a dare il suo contributo al nostro lavoro per la città con altre forme di collaborazione.»

Melania Meo 111 copia

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E’ stato presentato oggi a Cagliari il “Dossier sulla gestione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche in Regione Sardegna”, realizzato dal Centro di Coordinamento RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche).

«Il rapporto mostra che la Sardegna ha ottime performance nella raccolta dei Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche – ha commentato l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano -. La nostra regione si conferma come la più virtuosa tra quelle del centrosud Italia e Isole per la raccolta di questa tipologia di rifiuti, con un pro capite medio di 5,83 chilogrammi per abitante. Si tratta di un risultato particolarmente significativo, al di sopra della media nazionale, superato in Italia solo dalle Regioni a statuto speciale del Nord. La Regione continuerà a investire sull’attuazione di una gestione sostenibile dei rifiuti, secondo una politica di programmazione rigorosa.»

Sui risultati è intervenuto Fabrizio Longoni, Direttore Generale del Centro di Coordinamento RAEE: «Nel 2015 l’Italia ha registrato un deciso incremento dell’8% della raccolta dei RAEE gestita dai Sistemi Collettivi, confermando l’andamento positivo del 2014. In questo contesto, i traguardi raggiunti dalla Regione Sardegna e l’investimento nella raccolta dimostrato negli ultimi anni rappresentano uno stimolo importante verso le nuove sfide che ci pone l’Europa e che nel prossimo futuro renderanno necessario uno sforzo maggiore da parte di tutti gli attori del Sistema RAEE: i cittadini, gli Enti Locali, la Distribuzione e i Sistemi Collettivi associati al Centro di Coordinamento RAEE. Per rafforzare il percorso virtuoso intrapreso, sarà necessario continuare a investire nella comunicazione diretta a cittadini e consumatori per favorire la massima consapevolezza dell’importanza della raccolta differenziata dei RAEE e incrementare il conferimento da parte dei cittadini ai centri di raccolta comunali e dei consumatori alla distribuzione».

Secondo le statistiche del Centro di Coordinamento RAEE, la Regione Sardegna riconferma l’andamento positivo degli ultimi anni, mantenendo il podio di Regione più virtuosa dell’intera area Sud e Isole per raccolta pro capite di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, con una media di 5,83 kg per abitante, un dato superato in Italia solo dalle altre Regioni a statuto speciale del nord. La raccolta complessiva registra un ulteriore incremento dell’8,34% rispetto al 2014, attestandosi a 9.703.540 kg di RAEE.

Positivo anche il dato relativo alla rete dei Centri di Conferimento, in crescita dell’8,33%. Sul territorio sono attivi 182 Centri di Raccolta e 6 Altri Centri dove i cittadini possono conferire gratuitamente i propri RAEE arrivati a fine vita, per un totale di 11 strutture ogni 100.000 abitanti, risultato superiore alla media italiana di 6 centri.

Nella classifica dei Raggruppamenti secondo i quali vengono classificati i diversi tipi di RAEE, la situazione è omogenea rispetto all’anno precedente: al primo posto si conferma R2 (Grandi Bianchi) con il 36% del totale raccolto, seguito da R1 (Freddo e Clima) con il 26% e R3 (Tv e Monitor) con il 22%. Per dare continuità al percorso virtuoso intrapreso nell’incremento complessivo della raccolta di RAEE, nei prossimi anni bisognerà puntare a un miglioramento della raccolta per le tipologie di rifiuti appartenenti a R4 (Piccoli Elettrodomestici) e R5 (Sorgenti Luminose).

Dall’analisi dei risultati delle singole province della Regione Sardegna, Sassari e Cagliari si confermano le due province migliori in termini di raccolta assoluta, rispettivamente con 2.649.885 kg e 2.458.188 kg. Rispetto al 2014, il trend della raccolta è positivo per tutte le province; Olbia-Tempio e Nuoro registrano il migliore incremento a livello regionale (+14%).

Per quanto riguarda l’andamento della raccolta pro capite, anche quest’anno spicca il risultato eccellente di Olbia-Tempio, che registra il miglior dato a livello nazionale con 10,23 kg di RAEE raccolti per abitante. Ottimi risultati anche per Sassari (7,92 kg/ab.), Ogliastra (6,19 kg/ab.), Nuoro (5,66 kg/ab.) e Oristano (5,30 kg/ab.).

La provincia con il maggior numero di Centri di Raccolta ogni 100.000 abitanti è Ogliastra con 26 Centri, tra i migliori risultati a livello nazionale. Seguono Oristano, Medio Campidano e Nuoro con 15 Centri. Nel complesso le province sarde possono contare su un numero di strutture adibite al conferimento dei RAEE superiore rispetto alla media nazionale.

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L’assessore regionale dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, è stato sentito questa mattina in audizione in IV commissione sullo stato di attuazione del mutuo da 700 milioni per le opere pubbliche.

«Il mutuo prevede 275 interventi in tutto il territorio regionale per un importo di 552 milioni (di cui 300 di nuova programmazione), più altre risorse a copertura di opere finanziate in precedenza; prevediamo di completare la progettazione entro l’anno e di avviare i cantieri nel 2017 – ha detto Paolo Maninchedda -. A sei mesi dalla firma del contratto relativo al mutuo abbiamo una situazione a due velocità: da una parte enti, agenzie regionali (Enas, Area, Abbanoa, Consorzi di bonifica e Consorzi industriali) ed Anas che stanno rispettando il crono-programma stabilito, dall’altra il sistema locale che presenta non poche difficoltà, nelle ex Province perché rallentate dalla fase di transizione e nei Comuni perché ancora alle prese con l’adeguamento al bilancio armonizzato.»

«Stiamo comunque seguendo le diverse situazioni – ha assicurato Maninchedda – attraverso un monitoraggio molto accurato, fermo restando che il Consiglio regionale sarà chiamato ad intervenire su alcune criticità: il sistema delle dighe (tutte senza collaudo) che determina una minore capacità degli invasi, gli attraversamenti stradali dei fiumi nelle campagne, l’apertura dei canali tombati che espone ancora molti paesi ad un elevato rischio di alluvioni, la manutenzione delle strade comunali, l’ampliamento dei cimiteri che in tante realtà è diventato una emergenza.»

«Resta poi il nodo dell’individuazione di uno strumento in grado di rendere più veloce ed efficiente la nostra macchina amministrativa e dare un sostengo più forte al sistema locale. Nella stessa delibera del mutuo era prevista una struttura di missione che non è stata mai realizzata ed ancora oggi, ad esempio, il coordinatore del Piano Sulcis agisce senza alcun supporto; possiamo discutere su diverse opzioni – ha concluso l’assessore dei Lavori pubblici – ma dobbiamo comunque affrontare il problema delle infrastrutture in un modo nuovo, dai bandi alla progettazione, dalla gestione ai controlli sulle opere.»

Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri regionali Gianni Tatti (Udc) e Salvatore Demontis (Pd).

Morandi - Maninchedda 1 copia