22 November, 2024
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Palazzo della Regione 1 copia

La Regione, l’Anci Sardegna e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, FP-Cgil, Cisl-FP e Uil-FPL hanno sottoscritto un accordo sul personale dell’ex provincia di Cagliari, alla luce delle disposizioni contenute nella legge di riordino degli enti locali (L.R. n. 2/2016). All’incontro hanno partecipato tra gli altri l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, il presidente dell’Anci Pier Sandro Scano, l’amministratore straordinario della provincia del Sud Sardegna Giorgio Sanna ed il sindaco metropolitano Massimo Zedda.
Rifacendosi a quanto previsto dai protocolli d’intesa del 24 novembre 2014 e del 30 marzo 2016, le parti hanno deciso di comune accordo che il formale passaggio del personale dalla provincia di Cagliari a quella del Sud Sardegna ed alla Città Metropolitana di Cagliari avverrà entro il 1° gennaio 2017, per allineare la contabilità fra gli Enti interessati a partire dall’inizio dell’anno finanziario e consentire il complessivo azzeramento delle attività contabili della Provincia cessante entro il 31 dicembre 2016.
Il 90% del personale sarà attribuito alla Città Metropolitana di Cagliari, in quanto subentra e assomma a sé le competenze della preesistente provincia di Cagliari, dell’Unione dei Comuni e le funzioni fondamentali della Città metropolitana, e anche in considerazione della maggiore concentrazione e densità di popolazione. Il restante 10% sarà attribuito alla neo costituita provincia del Sud Sardegna. Su proposta dei sindacati è stata inserita una clausola, secondo la quale l’attribuzione del personale sarà comunque gestita con flessibilità rispetto alle suddette percentuali, avendo riguardo del numero delle manifestazioni di volontà che saranno espresse dal personale interessato.
L’amministratore straordinario della provincia del Sud Sardegna, Giorgio Sanna, dovrà redigere e pubblicare uno specifico avviso attraverso il quale il personale interessato, in termini esclusivamente volontari, possa esprimere la propria scelta fra la Città Metropolitana e la provincia del Sud Sardegna.
«Il lavoro svolto sinora da questo tavolo di consultazione sindacale – ha sottolineato l’assessore regionale Cristiano Erriu – ha sempre registrato la massima collaborazione da parte delle organizzazioni sindacali e dell’Anci, e per questa particolare occasione è stato esteso all’amministratore straordinario della provincia del Sud Sardegna e al sindaco della Città Metropolitana. Questo lavoro ci sta permettendo di attuare la riforma in una forma condivisa, tenendo ben presenti le esigenze delle istituzioni coinvolte e quelle dei lavoratori.»

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Questa mattina i lavoratori della ditta F.lli Locci srl si sono riuniti in Assemblea straordinaria ai cancelli del cantiere Enel di Portovesme per denunciare il continuo mancato rispetto degli accordi da parte della ditta.

«La mancanza dei diritti minimi dei lavoratori del cantiere Enel – si legge in una nota diffusa pochi minuti fa – sono solo una parte delle problematiche che più volte abbiamo chiesto venissero risolte (mensa, spogliatoi, vestiario ecc.), alle quali si aggiungono il mancato pagamento degli stipendi a cui si sommano 2 mensilità arretrate, il mancato pagamento delle tredicesime mensilità che da tempo non vengono erogate. Più volte le organizzazioni sindacali di categoria e la Rsa si sono incontrate in Confindustria per cercare di salvare una situazione che con il passare del tempo peggiorava sempre più. Negli ultimi 3 anni si sono firmati accordi che tutelassero i lavoratori ma che allo stesso tempo salvaguardassero la continuità imprenditoriale della ditta F.lli Locci, consci del fatto che “senza un’azienda non esiste lavoro e non ci sono lavoratori.»

«Tutto questo – si legge ancora nella nota – in assoluto coordinamento con la Direzione Aziendale dell’Enel che a parole si è sempre mostrata mediatrice tra le parti ma nel concreto non ha mai voluto che la situazione si risolvesse definitivamente. Non ci è parso che l’Enel abbia avuto il coraggio di andare avanti su questa strada. Non ci è sembrato che la tutela dei posti di lavoro, degli accordi, e delle clausole del contratto d’appalto abbiano avuto il sopravvento rispetto alle solite mere logiche di interesse tra aziende.»

«Per questi motivi – conclude la nota dell’assemblea dei lavoratori – i lavoratori della ditta F.lli Locci del cantiere Enel dichiarano l’immediato stato di agitazione e danno mandato alle segreterie territoriali di categoria Fictem Cgil e Uiltec Uil di definire un percorso con l’Enel che sani la situazione nell’interesse delle maestranze impegnate in questo appalto.»

Centrale Enel 1

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Lorenzo D'Ercole 2 copiaFrancesco Pellegrino copia

Conto alla rovescia per l’inizio del Dinamo Camp di Sant’Antioco: dal 1° al 6 luglio, con formula day camp, i ragazzi lavoreranno con Lorenzo D’Ercole e Francesco Pellegrino, il preparatore atletico Matteo Boccolini, e con i coach Massimo Bisin e Nicola Bonsignori. Tutto pronto anche per la seconda tappa a Cagliari, ospitata nelle strutture del Convitto Nazionale, dal 18 al 23 luglio (formula day camp): in campo con i giovani cestisti il capitano Jack Devecchi e i coach biancoblu Massimo Bisin, Antonello Fadda e Roberto Bertolini.

Tutto esaurito, invece, per il turno dall’11 al 16 luglio al Convitto Nazionale di Cagliari, che vedrà la partecipazione di Matteo Formenti, dell’assistant della prima squadra Paolo Citrini e dei coach Massimo Bisin, Antonello Fadda e Roberto Bertolini.

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Maria Del Zompo.

Il Magnifico Rettore dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo.

Didattica e ricerca all’insegna di identità ed innovazione, come indicato nelle nuove linee strategiche del Rettore Maria Del Zompo: «Più si conoscono le proprie radici, più ci si sente parte di un popolo – ha spiegato il Magnifico Rettore ai giornalisti questa mattina nel corso di una conferenza stampa in rettorato – e più cresce la serenità nell’accettare la diversità, insieme alla capacità di accoglierla e valorizzarla. La mancanza di consapevolezza invece genera paura e diffidenza. Sull’innovazione poi siamo molto avanti: è notizia di questi giorni che il Contamination Lab di UNICA è stato scelto per rappresentare l’Italiaall’European Entreprise Promotion Awards 2016 come miglior progetto di promozione imprenditoriale. Dietro il CLAB c’è una metodologia vincente».

L’Ateneo che si presenta al nuovo Anno Accademico è organizzato in 16 dipartimenti e 6 facoltà e conta attualmente circa 26mila iscritti: «E’ un’Università sempre più al fianco di questa regione, agli studenti e alle famiglie», ha sottolineato il Rettore. L’offerta formativa dell’Università degli Studi di Cagliari per l’anno accademico 2016-17 propone ai suoi studenti un ampio ventaglio di scelte scientifico-culturali e professionali nelle aree medica, tecnica, scientifica, umanistica e delle scienze sociali, come solo una università solidamente multidisciplinare può mettere a disposizione. La qualità e l’innovatività dei contenuti didattici è assicurata dal costante avanzamento della ricerca, dinamicamente inserita in estese reti internazionali, nonché da un attento monitoraggio dei corsi. «Non formiamo semplicemente figure professionali – ha aggiunto la prof.ssa Del Zompo -. Facciamo di più e di meglio: chi si laurea nel nostro Ateneo diventa bravo, ma anche culturalmente in grado di gestire i cambiamenti della nostra società. L’Università deve contribuire a creare nelle persone lo spirito critico, formando cittadini consapevoli di partecipare ad un progetto culturale per lo sviluppo della nostra regione».

Gli sbocchi professionali sono costantemente valutati in relazione al contesto territoriale, nazionale e internazionale. La formazione è arricchita da ampie opportunità di studio all’estero (con i programmi Erasmus, gli Accordi Globus, le reti interuniversitarie globali “Erasmus Mundus”).
L’offerta formativa è complessivamente costituita da 77 corsi di studio, così suddivisi: 37 corsi di laurea triennale, 34 corsi di laurea magistrale, 6 corsi di laurea magistrale a ciclo unico. Tra questi l’Ateneo eroga un corso online (Scienze della comunicazione) e 4 corsi in modalità doppia (convenzionale in presenza / online): Beni culturali e spettacolo, Ingegneria elettrica ed elettronica, Amministrazione e organizzazione, Economia e gestione aziendale.
 «Quest’anno le iscrizioni sono possibili a partire dall’11 luglio – ha evidenziato la dirigente della Direzione Didattica, Pina Locci – una settimana prima del solito, con un procedura completamente on line. Le due novità sono la Scuola estiva di Medicina, che potranno frequentare 200 diplomati per esercitarsi per i test di tutta l’area scientifico-medica, e la conferma del corso dopo i test della stessa area offerto a quanti a settembre non li dovessero superare». La formazione comprende anche un’articolata offerta post-lauream, con 15 dottorati di ricerca, 44 scuole di specializzazione, 15 master. A ciò si affianca una intensa attività di formazione e aggiornamento professionale.
Anche quest’anno gli studenti sono sostenuti da un’intensa attività di orientamento sia in ingresso sia in itinere sia in uscita. Sono presenti una serie di servizi a sostegno degli studenti: alle misure attivate l’anno scorso per sostenere la genitorialità (con la tessera baby e le stanze appositamente attrezzate) si affiancano da anni i Servizi per l’inclusione e l’apprendimento gestiti dall’Ufficio Disabilità e D.S.A., che hanno recentemente ottenuto anche importanti certificazioni di qualità.
Importante anche l’impegno dell’Ateneo sulla promozione della cultura di impresa: il Contamination Lab è giunto alla quarta edizione, e le start up nate all’interno di questa iniziativa continuano a segnalarsi a livello nazionale ed internazionale. Il Contamination Lab di UniCa è stato selezionato dal ministero dello Sviluppo Economico per rappresentare l’Italia all’European Entreprise Promotion Awards 2016 come miglior progetto di promozione imprenditoriale.

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Palazzo Regio Cagliari 1

L’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, questo pomeriggio ha incontrato i dirigenti dell’Usb Sardegna, Luca Locci e Donatella Rubiu, per discutere della suddivisione del personale dell’ex provincia di Cagliari e del subentro della provincia del Sud Sardegna e della Città metropolitana di Cagliari. Sono state analizzate, inoltre, le criticità del passaggio tra i vari enti e condivisi i criteri del trasferimento del personale, in particolare il principio di volontarietà dei lavoratori nel percorso di assegnazione. Infine, su alcuni contingenti di lavoratori, è stato raggiunto un accordo per affrontare altri specifici temi dopo gli esiti del referendum costituzionale di ottobre.

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Santadi.

Santadi è uno dei comuni dell’associazione “Città dell’Olio”.

Gli assessori regionali dell’Agricoltura e degli Enti locali, Elisabetta Falchi e Cristiano Erriu, hanno siglato un accordo di collaborazione con l’associazione nazionale “Città dell’Olio”, per la promozione e valorizzazione dei territori e della cultura del paesaggio olivicolo della Sardegna. Il documento porta anche le firme del presidente nazionale dell’associazione, Enrico Lupi, e del coordinatore regionale Elio Sundas, sindaco di Santadi, nominato dai rappresentanti dei comuni sardi lo scorso 17 febbraio.

La Regione si impegna nelle politiche di promozione e valorizzazione delle produzioni regionali, per favorire la conoscenza delle produzioni tipiche anche attraverso attività di educazione alimentare, di conoscenza dei sistemi produttivi e dei prodotti, di attenzione alle comunità locali e al mantenimento del paesaggio attraverso le politiche di gestione e valorizzazione del territorio secondo quanto predisposto dal Piano Paesaggistico Regionale.
In Sardegna, all’associazione “Città dell’Olio” aderiscono le amministrazioni comunali di Alghero, Berchidda, Bolotana, Dolianova, Escolca, Gergei, Gonnosfanadiga, Ilbono, Ittiri, Oliena, Orgosolo, Orosei, Osini, Santadi, Seneghe, Serrenti, Sini, Uri, Usini, Villacidro, Villamassargia e le Camere di Commercio di Cagliari e di Sassari.

«Siamo soddisfatti di questa firma perché inserisce a pieno titolo l’Associazione come interlocutore fondamentale nei nostri percorsi progettuali per il comparto dell’olio e nel lavoro di filiera del comparto. Coinvolgeremo le Città dell’Olio nella concertazione dei tavoli sull’agroalimentare, perché produrre qualità è fondamentale per dare maggiore competitività alle nostre aziende e ai nostri prodotti e per questo motivo anche gli aspetti del paesaggio, che possono dare valore aggiunto al prodotto, sono un tassello strategico – ha detto l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi -. La qualità del nostro olio è eccellente anche grazie al grande lavoro dei nostri produttori: possiamo migliorarla ancora attraverso i consorzi di tutela, che possono sfruttare le opportunità date dal Programma di sviluppo rurale sulla promozione e il miglioramento della produzione.»
«Il nostro assessorato ha competenza anche in materia urbanistica e si occupa di tutela del paesaggio, dunque anche per questo motivo siamo particolarmente interessati allo sviluppo del settore olivicolo – ha sottolineato l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu -. L’olivo, quando già non è ultrasecolare, rappresenta un elemento di riqualificazione del paesaggio in ambito rurale. La presenza dei sindaci oggi testimonia l’attenzione degli enti locali su questa tematica.»

Il presidente nazionale dell’associazione “Città dell’Olio” Enrico Lupi, dal canto suo, ha precisato che «quello sottoscritto oggi non è un atto formale ma sostanziale. La condivisione di un percorso, lo scambio di esperienze tra territori molto differenti tra di loro. Questo vuole essere un tavolo nobile che deve portare valore aggiunto al settore olivicolo». Enrico Lupi ha anche annunciato che i prossimi 10 e 11 dicembre Alghero ospiterà l’assemblea nazionale delle “Città dell’Olio”.

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L’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, è intervenuta oggi al convegno “Il Mercato Agroalimentare della Sardegna in rete”, ospitato nel Mercato ortofrutticolo di Sestu. «
«Mettere il nostro mercato in rete con i principali della Penisola – ha detto Elisabetta Falchi – è un’opportunità molto importante per il comparto ortofrutticolo isolano, che può così rafforzarsi in un’ottica di filiera per crescere e raggiungere nuovi consumatori.»
La struttura distributiva alle porte di Cagliari, nelle scorse settimane, è entrata a far parte della Rete d’imprese nata poco più di un anno fa e che comprende anche i mercati ortofrutticoli all’ingrosso di Roma, Milano, Torino, Firenze, Napoli, Bologna e Verona. «Una sinergia con queste importanti realtà – ha aggiunto l’assessore regionale dell’Agricoltura – può consentire ai nostri prodotti di arrivare facilmente sulle tavole dei consumatori italiani e di quelli internazionali, abbattendo i costi della logistica che per i nostri produttori ortofrutticoli rimane la voce di costo principale: ‘fare economie di scala’ deve essere la parola d’ordine».
Se, infatti, è vero che «la grande distribuzione detta legge, è vero anche che il mercato all’ingrosso rimane il principale canale distributivo dell’ortofrutta e che l’atteggiamento dei consumatori è cambiato: non cercano più solo il prezzo ma cercano anche la qualità, una delle caratteristiche delle nostre produzioni». Il prodotto sardo di maggior successo sui banchi nazionali dell’ortofrutta rimane il carciofo spinoso, per il quale l’assessore dell’Agricoltura ha annunciato una novità dal 2017: «Stiamo lavorando perché dal prossimo anno, la produzione di carciofo possa avere il Marchio di qualità della Regione Sardegna – ha concluso Elisabetta Falchi -. Presenteremo a breve il disciplinare per la produzione a marchio per poi attendere il via libera da Bruxelles».
Elisabetta Falchi ha anche anticipato che dopo l’estate verranno pubblicati i bandi per i progetti integrati di filiera (PIF), che si aggiungeranno alle misure in fase di pubblicazione nell’ambito del Programma di sviluppo rurale per l’ammodernamento delle strutture produttive e la promozione delle produzioni.
Carciofi

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«Il turismo nautico è fondamentale per la crescita della destinazione Sardegna ed è parte integrante del sistema di offerta turistica dell’isola». È il messaggio ribadito dal primo forum regionale del settore, sostenuto e organizzato dall’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio in collaborazione con l’Unione delle Camere di Commercio sarde, che si è svolto oggi al porto Isola Bianca. Obiettivi, operatività, condivisione del lavoro tra istituzioni e associazioni di categoria e valorizzazione del contributo degli operatori. «È stato un momento di riflessione su azioni, tempi e modi di un percorso condiviso – ha detto l’assessore Francesco Morandi nel suo intervento di apertura -. Partendo dalla sintesi delle proposte scaturite dai tavoli di lavoro, sarà elaborato un piano di sviluppo del settore, in una prospettiva di programmazione almeno triennale e in vista della creazione di un vero e proprio distretto del turismo nautico».
Dopo i saluti istituzionali, si sono aperte le tre sessioni di lavoro. «Nautica e turismo sono due aspetti complementari e il loro coordinamento è determinante nel consolidamento del posizionamento della Sardegna sui mercati – ha aggiunto Francesco Morandi -. Il sistema turistico sardo ha raggiunto nel corso dei decenni una strutturazione organica, generata dall’unione d’intenti di istituzioni, sistema camerale, associazioni e operatori. Adesso anche la nautica, grazie alla consapevolezza degli operatori, ha l’opportunità di superare l’attuale frammentazione».
Nei quattro tavoli tematici, ognuno composto da circa 20 partecipanti, sono state evidenziate esigenze, criticità e buone pratiche del comparto isolano. E soprattutto sono scaturite idee e proposte del rilancio, sintetizzate in documenti che saranno ulteriormente condivisi e sviluppati con la realizzazione di forum sul portale SardegnaPartecipa.
Il tavolo “turismo nautico&territorio” è stato incentrato sull’interazione tra il settore e gli attrattori culturali, le aree marine protette, le filiere produttive ed il turismo attivo. La richiesta più significativa è stata quella di un approccio sistemico e di una cabina di regia per il coordinamento degli stakeholder. Si è quindi parlato di info point, integrazione coste – entroterra. Nel tavolo “turismo nautico&promozione”, si è discusso di comunicazione unitaria, posizionamento, marketing di prodotto e mercati obiettivo, e di un osservatorio dedicato. Al centro del tavolo le “infrastrutture per il turismo nautico”, i porti turistici, ripensati come veri e propri luoghi di accoglienza e driver di promozione del brand, di altre componenti infrastrutturali (digitali, cantieristica, energia e trasporti), di servizi al diportista e di formazione e qualificazione degli operatori. Il tavolo “Tendenze e strumenti del mercato nautico” è stato rivolto infine al sostegno alle imprese e ai fondi europei, in particolare programmazione Por 2014-2020, normativa e marina resort.

Porto Cervo 2 copia

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 Consiglio regionale 31

Dopo la riforma sanitaria ed il rimpasto, ora anche le nomine sono motivo di tensione tra i gruppi di maggioranza in Consiglio regionale.
Il Gruppo Sovranità, Democrazia e Lavoro in Consiglio regionale, contesta la nomina dell’ex consigliere regionale del Pd, Giuseppe Pirisi, all’’Istituto superiore regionale etnografico ed accusa il Partito Democratico di ignorare non solo gli alleati politici, ma anche la meritocrazia.
«Anche in quest’occasione il Partito Democratico ha dimostrato di volere agire in assoluta autonomia, senza alcun rispetto verso le altre forze politiche della coalizione», accusano i consiglieri regionali Roberto Desini, Augusto Cherchi, Annamaria Busia, Gianfranco Congiu, Piermario Manca ed Alessandro Unali -. La decisione unilaterale del Pd riguardo la nomina all’ISRE è arrivata senza consultare preventivamente gli altri partiti con i quali la coalizione governa la Regione Sardegna. Non solo, sono state trascurate le indicazioni delle altre forze politiche e sono stati ignorati i curricula degli altri possibili candidati per il prestigioso ente regionale, facendo prevalere la logica della spartizione politica sulla meritocrazia e sui titoli» aggiungono i consiglieri del Gruppo SDL. «Inoltre, in un momento così delicato per la politica regionale – concludono i consiglieri regionali del gruppo Sovranità, Democrazia e Lavoro -, riteniamo che il comportamento del Pd possa creare imbarazzo e difficoltà allo stesso presidente Pigliaru, impegnato, insieme al Consiglio, nella definizione di pratiche importanti come quella sulla riforma sanitaria».

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L’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura, è intervenuta ieri, a Osilo, al convegno regionale delle Acli, , nel corso del quale ha ribadito l’invito a partecipare ai progetti di Servizio Civile, per i quali «ci sono ancora alcuni giorni per i giovani sardi tra i 18 e i 28 anni. Il termine per le domande scade alle 14.00 di giovedì prossimo, 30 giugno. In Sardegna sono stati attivati numerosi progetti, destinati a un migliaio di ragazzi.

Il Servizio Civile ha una durata di 12 mesi e al volontario è riconosciuto un assegno mensile di 433,80 euro. I progetti saranno realizzati in cinque aree differenti: Assistenza; Protezione civile; Ambiente; Patrimonio artistico e culturale; Educazione e promozione culturale. I giovani interessati, dunque, possono consultare l’elenco degli enti che hanno presentato i progetti consultando le banche dati del Dipartimento.

«Non parliamo, naturalmente, di un’occasione di lavoro, ma di un’esperienza che può arricchire il bagaglio di esperienze e competenze dei giovani che la effettuano» ha sottolineato l’assessore Mura.
Nell’evento di Osilo è stato anche fatto il punto sulle iniziative attivate dall’Assessorato e destinate al Terzo settore. In particolare l’assessore del Lavoro ha comunicato alcune novità riguardanti i “Progetti di inclusione sociale” collegati al Prestito previdenziale, che stanno per essere varati dall’Assessorato. «È un’iniziativa a cui lavoriamo da tempo, rimasta a lungo bloccata da impedimenti e incertezze derivanti dal quadro normativo nazionale – ha aggiunto Virginia Mura -. Finalmente posso annunciare che quelle difficoltà sono in via di superamento, e che in tempi molto ravvicinati potremo aggiungere questo strumento al cruscotto di misure che abbiamo messo a disposizione del contesto produttivo sardo, con l’intento di affrontare, aggredendolo da più parti, il problema dell’occupazione. Insieme alle altre politiche attive per il lavoro varate dalla Giunta, e con il sistema dei Centri per l’impiego appena riformato e che in tempi brevi sarà operativo, puntiamo a dare risposte sempre più efficaci ai cittadini sardi che cercano un’occupazione».

Serbizio civile nazionale - Regione Sardegna