22 November, 2024
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Il nuovo Consiglio comunale di Carbonia eletto nel ballottaggio del 19 giugno 2016, verrà insediato entro il 9 luglio (il 10 luglio cade di domenica). La prima seduta, a termini di legge (art. 40, 1° comma del Testo Unico Enti Locali, Parte I, Titolo III, agg. al 25/10/2013), deve essere convocata «entro il termine perentorio di dieci giorni dalla proclamazione e deve tenersi entro il termine di dieci giorni dalla convocazione». La data di convocazione dovrà quindi essere ufficializzata entro giovedì 30 giugno, essendo la proclamazione datata martedì 21 giugno 2016.

La prima seduta (art. 40, 2° comma del Testo Unico) «è convocata dal sindaco ed è presieduta dal consigliere anziano fino alla elezione del presidente del consiglio» … «È consigliere anziano colui che ha ottenuto la maggior cifra individuale ai sensi dell’articolo 73» . Il 6° comma prevede che «la cifra individuale di ciascun candidato a consigliere comunale è costituita dalla cifra di lista aumentata dei voti di preferenza». Come avvenne già cinque anni fa, il consigliere anziano risulta Pietro Morittu, con 472 preferenze il candidato più votato della lista del Partito Democratico. La cifra individuale di Pietro Morittu risulta pari a 3.424, derivante dalla somma dei 2.952 voti del PD con i 472 del candidato. La seconda cifra individuale è quella della candidata Carla Mario, la più votata della lista del Movimento 5 Stelle, con 359 voti, che ha una cifra individuale di 3.368, derivante dalla somma dei 3.009 voti della lista del M5S con i 359 del candidato.

Il Movimento 5 Stelle è al lavoro per la composizione della Giunta che sarà chiamata ad affiancare il sindaco eletto Paola Massidda nell’amministrazione della città nei prossimi cinque anni.

Il confronto interno per la scelta degli assessori che, presumibilmente, saranno 6, è coperto da un riserbo pressoché assoluto, qualche indiscrezione circola da giorni ma il rischio che si riveli poi infondata è alto. Non è ancora stato deciso neppure se gli assessori saranno esterni al Consiglio, in toto o in parte, anche se alla fine potrebbe prevalere una composizione mista, con alcuni assessori scelti tra i 15 consiglieri eletti (in questo caso dovrebbero dimettersi, con la contestuale surroga con i primi dei non eletti) ed alcuni esterni all’assemblea di piazza Roma, scelti tra professionisti operanti in città in diversi settori.

Paola Massidda Movimento 5 Stelle 3 copia

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Italia Unica lancia una campagna di sensibilizzazione per il NO al referendum costituzionale previsto per ottobre: «Dobbiamo informare i cittadini sardi –  dice il coordinatore regionale Tore Piana – e spiegare loro cosa succederà con la nuova Costituzione voluta da Renzi. La maggiore riforma che interessa la Sardegna quale regione a statuto speciale riguarda la modifica del titolo V della Costituzione – aggiunge Tore Piana -. Oggi tutti i partiti autonomistici Sardi sono silenziosi in  difficoltà essendo in maggioranza alla regione, alleati del PD, questo è il nostro punto di forza nelle piazze per far capire di votare No. Sappiamo che non è una battaglia solo nostra, riguarda l’Italia intera e tante forze politiche. Noi però dobbiamo, innanzitutto, informare i cittadini sardi di cosa succederà con la nuova Costituzione voluta da Renzi. Oggi abbiamo in Sardegna un governo a guida Pigliaru, interamente dipendente dal Governo nazionale (vedasi vertenza entrate, trasporti, patto stabilità, pareggio bilancio, finanziamento grandi opere) e per questo i diritti dei sardi restano là, inutilizzati, in attesa che qualcuno possa difenderli. Con la controriforma costituzionale di Renzi questi diritti vengono soppressi per sempre. E’ molto di più dell’abrogazione dello Statuto speciale, che per beffa resta là dov’è: è la soppressione di ogni democrazia e autonomia nel nostro Paese.»

«Italia Unica lancia un forte appello a tutte le forze politiche presenti in Sardegna – conclude Tore Piana -, affinché si avvii in tempi strettissimi la revisione dello Statuto della Regione autonoma della Sardegna con l’elezione di una Costituente sarda, unico strumento per mettere al riparo l’autonomia della nostra Sardegna.»

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Musei

Il nuovo sindaco di Musei, Antonello Cocco, ha presentato la squadra di quattro assessori con la quale amministrerà il Comune nei prossimi cinque anni.

Angelo Martino Congiu, il consigliere più votato, ha ricevuto le deleghe di vicesindaco e di assessore dei Lavori pubblici e dell’Urbanistica;

Sasha Sais, secondo consigliere più votato della lista che ha vinto le elezioni, si occuperà di Agricoltura, dell’Ambiente e delle Attività produttive;

Alessandra Murru, terzo consigliere più votato della lista che ha vinto le elezioni, si occuperà dei Servizi sociali;

Fabrizio Deidda, infine, è il nuovo assessore della Pubblica istruzione, Cultura, Sport e Spettacolo.

Ricordiamo che Antonello Cocco, candidato della lista civica “Ad Maiora Musei”, assessore dell’Agricoltura, Ambiente ed Attività produttive della Giunta uscente, guidata da Francesco Loi, è stato eletto sindaco con 521 voti, il 50,53%, contro i 510 voti, il 49,46%, di Carla Ruvioli, candidata della lista civica “Terra Cruda”.

La lista “Ad Maiora Musei” ha eletto 8 consiglieri, la lista “Terra Cruda” i restanti 4.

Questa la composizione del nuovo Consiglio comunale.

Lista “Ad Maiora Musei” – maggioranza: Angelo Martino Congiu 106 voti, Sasha Sais 75, Alessandra Murru 46, Roberto Ignazio Pintore 41, Fabrizio Deidda 37, Alessandra Pittau 27, Sara Saderis 27, Alessandra Mascia 23.

Lista “Terra cruda” – minoranza: Carla Ruvioli (candidata sindaco non eletta), Valentina Mura 82 voti, Tiziano Franzina 64, Michele Reginali 50.

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Palazzo del Consiglio regionale A

«Francesco Pigliaru e compagni  a casa al più presto. E alle prossime regionali una coalizione moderna e che abbia una leadership nuova davvero che dia soluzione ai problemi che i sardi affrontano da 50 anni. A iniziare dal lavoro». È questo il passaggio chiave del documento conclusivo del coordinamento regionale dei Riformatori sardi, riunito a Oristano.

Una riunione affollata, una discussione intensa, guidata soprattutto dalle proposte e dagli interventi delle nuove leve del partito, dai giovani amministratori comunali, dagli under 40 che hanno affollato le liste del partito alle ultime amministrative. Come Assunta Muzzetto di Olbia, l’ogliastrino Ivan Manelli, la coordinatrice cittadina di Monserrato Maristella Lecca, la cagliaritana Lucia Tidu.

Obiettivo numero 1: dare alla Sardegna la piena occupazione, trasporti rapidi ed efficienti e energia a prezzi molto più bassi di quello attuali, spiegano i Riformatori. E per fare questo «stiamo preparando l’alternativa a questa Giunta regionale, debole e la cui scarsa autorevolezza nei confronti del Governo nazionale e dei players nazionali e internazionali sta gravemente danneggiando la Sardegna, come si vede per esempio nel settore dei trasporti aerei e navali».

Dirigenti e amministratori comunali dei Riformatori sardi hanno discusso della situazione politica sarda, anche alla luce dei risultati delle ultime elezioni amministrative, disastrosi per la maggioranza di centrosinistra ma soddisfacenti per il partito che, tra l’altro, ha dato un contributo decisivo alla travolgente vittoria elettorale della coalizione alternativa alle sinistre a Monserrato. Vittoria che segue di appena un anno quella di Sestu. Alla riunione è intervenuto anche il nuovo sindaco di Monserrato Tomaso Locci.

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Mare e Miniere 2016

Lunedì 27 giugno prende il via, a Portoscuso, l’edizione 2016 dei seminari di musica, canto e danza popolare di Mare e Miniere, nel corso della quale accanto al già annunciato programma di Stage e Workshop, si terranno una serie di imperdibili eventi serali. L’appuntamento per la prima serata è alle ore 22,00, nella splendida cornice della Vecchia Tonnara “Su Pranu” con lo spettacolo “LUXÌA Contus de fèminas e maía” con Mauro Palmas, Elena Ledda, Simonetta Soro, Silavano Lobina. 

La vita quotidiana, la fatica, gli affanni, la gioia, gli amori, la straordinarietà delle nostre donne. Intense figure femminili raccontate con indulgente ironia attraverso i racconti di Maria Gabriela Ledda. La narrazione, affidata a Elena Ledda e  Simonetta Soro, dipinge, come in una tela, vicende e luoghi che catturano l’ascoltatore e lo avvolgono in una dimensione familiare, nella quale sono riconoscibili personaggi del passato e del presente, con la loro unica e universale bellezza. Il racconto sarà sapientemente accompagnato ed arricchito dai musicisti in scena. Un lavoro scritto interamente in lingua sarda, che si propone ancora una volta di vincere la sfida della capacità della nostra lingua di essere altamente espressiva, nobile e poetica.

La rassegna proseguirà fino al 2 luglio proponendo ogni sera concerti, produzioni originali ed eventi speciali da non perdere.

“Educazione al valore della memoria come insegnamento per il futuro” è questo l’obiettivo principale che la rassegna persegue, ormai da anni, proponendo una settimana di vacanza-studio nel fascinoso Sulcis Iglesiente con un ricco programma di Stages dedicati alla musica popolare.

Artisti di grande levatura, protagonisti di ricerca, studio e sperimentazione, offriranno la possibilità di entrare in contatto con una visione nuova e colta di un genere relegato, solitamente, tra quelli minori, come dimostra l’accezione negativa che è attribuita spesso al termine popolare.

Al contrario, la musica popolare rappresenta la voce del popolo, quella della vita, che, con la sua immediatezza comunicativa carica di emozioni e passioni, diventa elemento fondamentale per l’educazione alla profondità del sentire, all’empatia ed alla bellezza, nella quale ogni spettatore, di qualsiasi età o estrazione culturale, può immedesimarsi e riconoscersi.

Gli stages, attraverso lezioni frontali, offriranno l’occasione per approfondire i vari aspetti che caratterizzano le pratiche attuali degli strumenti, delle tecniche vocali e coreutiche tradizionali, partendo dall’apprendimento di brani e danze legate al repertorio della musica popolare.

Agli allievi sarà offerta, così, la possibilità di vivere un’esperienza di condivisione ed interazione continua con i docenti, dando vita insieme a loro ad una vera e propria residenza artistica finalizzata alla realizzazione di produzioni originali e di un concerto finale, appuntamento ormai irrinunciabile di tutta la rassegna e assai apprezzato negli anni precedenti.

Possono partecipare ai seminari anche cultori ed appassionati, che per la prima volta desiderano avvicinarsi allo studio degli strumenti della tradizione musicale italiana in quanto non sono richieste particolari conoscenze musicali. Per i musicisti già formati e più esperti sono previste anche Master Class di approfondimento.

Ad arricchire ed ampliare ulteriormente la proposta formativa e culturale dell’edizione 2016 sarà anche la presenza dello straordinario percussionista e cantante italo-francese Carlo Rizzo a cui è stata affidata la conduzione del corso di percussioni, che si preannuncia come uno dei più numerosi di tutta la rassegna. Specialista e precursore dell’evoluzione tecnologica dei tamburi a cornice, e dotato di una tecnica esecutiva unica, Rizzo proporrà un viaggio musicale attraverso i ritmi e i suoni del tamburo a cornice da lui inventato e dei tamburelli tradizionali del mondo, ma soprattutto non mancheranno le sue particolari tecniche manuali, che prevedono l’utilizzo delle dita e delle differenti parti della mano destra per sviluppare una forma originale di poliritmia.

Come nella precedente edizione, non mancherà il corso di launeddas tenuto da Luigi Lai, leggenda vivente della musica sarda e depositario del repertorio tradizionale del doppio flauto isolano. La sua presenza nel corpo docente rappresenta uno dei tanti fiori all’occhiello della kermesse sarda, tanto per l’esemplare dedizione allo studio ed alla musica, quanto per il suo peculiare approccio stilistico alle launeddas, appresso da grandi maestri come Efisio Melis.

Restando sempre tra i massimi esponenti della musica sarda, di grande rilievo è anche la presenza di Totore Chessa che terrà il corso di organetto diatonico, accompagnando gli allievi alla scoperta del repertorio dei balli tradizionali dell’Isola. Dotato di raro virtuosismo, il musicista di Irgoli vanta una intensa attività concertistica e didatti in Italia ed all’estero, pur non avendo mai abbandonato la sua attività di suonatore di paese, che gli consente di mantenere un rapporto vivo con la tradizione.

Docenti degli altri corsi saranno: Elena Ledda e Simonetta Soro (canto popolare), Pietro Cernuto (flauti di canne e zampogna), Nando Citarella e Nathalie Leclerc (percussioni e danze popolari), Alessandro Foresti (canto corale) e Giuseppe Molinu (ballo sardo), Simone Bottasso (musica d’insieme).

Altra importante novità di quest’anno è l’introduzione del laboratorio per bambini “Una Miniera di Idee” condotto da Agnese Ermacora e Giorgio Maria Condemi. Si tratta di un particolare stage di improvvisazione, scrittura creativa e dialogo sonoro, rivolto ai ragazzi dell’ultimo anno della scuola primaria o del primo anno della scuola secondaria di primo grado, anche con bisogni educativi speciali.

Gli stage si terranno dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle ore 17,00 alle ore 20,00 e naturalmente, accanto attività didattiche del mattino, è previsto un ricco programma collaterale con spettacoli di teatro e danza, incontri letterari, balli in piazza, nonché escursioni in barca e a piedi.

Crocevia di incontri per i musicisti di tutto il bacino del Mediterraneo, “Mare e Miniere” è, insomma, un laboratorio culturale unico nel suo genere dove la world music si fa veicolo di profonda interazione umana e culturale. 

Su Pranu 2 Su Pranu 1

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Nascono anche in Sardegna i comitati per il no al referendum sulla Costituzione.

«E’ una riforma che sottrae la democrazia ai cittadini, privando il sistema di un Senato eletto direttamente dal popolo e prevedendo elezioni di secondo livello – ha detto ieri sera, a Cagliari, il senatore di Forza Italia Altero Matteoli, presidente della Fondazione della Libertà per il bene comune, intervenuto al battesimo dei Comitati per il No “Costituzione bene comune” che si è tenuto nella sala convegni della Lega Navale –. Un pasticcio che ha come unico obiettivo il venir meno degli equilibri.»

«La soppressione del Senato non è l’unico motivo che ci induce a votare contro la riforma costituzionale al referendum di ottobre – ha aggiunto l’ex ministro – considerato che c’è anche il rischio che il governo del Paese finisca nelle mani di una maggioranza eletta con i voti di pochi con poteri assoluti al premier.»

Un giudizio negativo è stato ribadito anche dal consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco.

«Si tratta di una revisione che priva di poteri fondamentali le Regioni – ha detto Edoardo Tocco -, imposta senza il coinvolgimento dei territori e delle associazioni di categoria.»

Sulla stessa lunghezza d’onda il capogruppo regionale di Forza Italia Pietro Pittalis.

«Si instaura un nuovo centralismo – ha detto Pietro Pittalis -, con un accentramento di poteri che schiaccia le autonomia regionali e locali, andando a complicare il sistema democratico.»

Per il consigliere regionale Oscar Cherchi «la vittoria della Brexit può essere da apripista verso l’affermazione di un principio di identità e democrazia anche per il referendum sulla Costituzione, considerato che si tratta di una riforma senza nessuna logica democratica».

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La Primavera Sulcitana, giunta alla penultima tappa della sua seconda edizione, oggi e domani trova casa a Portoscuso, Nuraxi Figus e Gonnesa. Dopo tanti fine settimana caratterizzati dal tempo incerto che in qualche caso ha costretto gli organizzatori a stravolgere il programma, spostando alcune date, arrivando fino al primo fine settimana del mese di luglio, ormai in piena estate, com la tappa di Carloforte, uno splendido sole e una temperatura tipicamente estiva accompagnerà tutte le iniziative.

Il mare splendido di Portopaglietto, Porto Paglia, Plage ‘e Mesu e Fontanamare è pronto ad accogliere le migliaia di visitatori che decideranno di godere degli appuntamenti inseriti nel programma de La Primavera Sulcitana,

 

Oggi, a Portoscuso, dopo una bella giornata di sole e mare, sul lungomare ci saranno musica, animazione e gli stand di artigiani e produttori alimentari locali. Sia oggi che domani, a cena, sarà possibile degustare il tonno cucinato in tantissimi modi, con un’attenzione particolare alla ricetta tipica del tonno alla portoscusese, e alla portata delle tasche di tutti.

A Nuraxi Figus questa sera va in scena la tradizione con tantissimi laboratori, la lavorazione e la cottura del pane, la festa dei prelibati raviolini fritti ed una cena con tante pietanze di terra e della tradizione cucinati dalla massaie nei loro abiti tipici.

Domenica sera Gonesa accoglierà i visitatori nel suo splendido centro storico, tra la sfilata degli scialli, is giogus antigus dei bimbi, il laboratorio di ballo sardo, tantissimi dolci tipici e la scoperta della fregola gonnesina ai frutti di mare

Di seguito il programma completo de La Primavera Sulcitana a Portoscuso, Nuraxi Figus e Gonnesa.

Primavera Sulcitana a Portoscuso

Primavera Sulcitana Nuraxi Figus

Portopaglietto Pasquetta 2015Porticciolo e Municipio di PortoscusoPorto Paglia 4 ottobre 2015 2 copiaSpiaggia di Mezzo e Fontanamare 2 copiaPrimavera Sulcitana a Gonnesa

 

 

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«E’ sbagliato uscire ma l’Europa deve cambiare». Lo ha detto oggi il governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru, che si è dichiarato «molto dispiaciuto per questo risultato. La Gran Bretagna, con la cultura che rappresenta, è ingrediente essenziale di un’Europa democratica, aperta, coesa. Tutti conosciamo il ruolo che questo Paese ha avuto e l’enorme sacrificio che ha dovuto affrontare per difendere i valori della democrazia nel nostro continente. La scelta di uscire dall’Unione – aggiunge Francesco Pigliaru – è un segnale che io ritengo profondamente sbagliato, ma chiaro e forte. Questa Europa deve cambiare il modo di pensare alla propria unità e alla maniera in cui l’unità stessa può essere un valore per i cittadini. L’alternativa – conclude il presidente della Regione – sono le tante piccole patrie, esposte a continue occasioni di conflitto, che pensavamo di avere definitivamente consegnato al passato.»
Francesco Pigliaru 4

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Sicurezza alimentare in Celiachia e malattie correlate: l’assessorato regionale dell’Igiene e Sanità, attraverso la Asl di Olbia, chiude il percorso di formazione regionale sul tema dell’intolleranza alimentare con il “Consensus Meeting: Celiachia e Sicurezza Alimentare”, in programma il 27 giugno, a Cagliari.
L’assessorato regionale ha organizzato negli scorsi mesi importanti momenti formativi rivolti a ristoratori, commercianti, addetti alle mense e agli albergatori, ma anche agli operatori sanitari, ai Medici di Medicina generale, ai pediatri, ai farmacisti e alla popolazione, incentrati sul tema della celiachia. Un percorso che si concluderà lunedì 27 giugno 2016, con il “Consensus Meeting: Celiachia e Sicurezza Alimentare”, che si terrà nella sala convegni del THotel, in piazza Giovanni XXIII, a Cagliari.
La celiachia è un’intolleranza permanente ad un componente del glutine, la gliadina, la cui unica terapia attualmente disponibile è l’esclusione totale e permanente dei cereali contenenti glutine dalla dieta alimentare.
Una stretta osservanza della dieta priva di glutine è obbligatoria per gli individui celiaci al fine di ottenere la riduzione dei segni dovuti alla malattia, ma soprattutto per prevenire lo sviluppo delle sue complicanze. E’ stato ormai stabilito che la prolungata esposizione al glutine aumenta il rischio di patologie autoimmuni e neoplastiche.
La terapia dietetica rimane quindi l’unica strada per i celiaci, strada che però risulta difficile da seguire a causa della diffusione dei cereali contenenti glutine nell’alimentazione quotidiana, situazione che condiziona pesantemente la qualità della loro vita.
Per questo motivo l’assessorato regionale della Sanità, attraverso la Asl di Olbia e il Servizio Formazione dell’azienda gallurese, ha organizzato una serie di giornate di formazione/informazione rivolte a ristoratori, commercianti, addetti alle mense scolastiche, mense di comunità, albergatori e alla popolazione, che si concluderanno lunedì 27 giugno 2016, con il “Consensus Meeting: Celiachia e Sicurezza Alimentare”, che si terrà nella sala convegni del THotel, in piazza Giovanni XXIII, a Cagliari.
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Buone pratiche, ulteriori margini d’intervento, criticità. Si è analizzato ciascuno di questi aspetti nel convegno “Lavoro e Giustizia minorile: percorsi di inclusione”, che si è tenuto oggi al Lazzaretto di Cagliari. L’iniziativa, organizzata dall’assessorato regionale del Lavoro in collaborazione con il Centro di Giustizia minorile di Cagliari, ha messo a confronto rappresentanti istituzionali, esperti e operatori che lavorano a contatto con i ragazzi presi in carico dal circuito della giustizia minorile, per fare il punto sugli interventi messi in campo sul territorio sardo con il contributo della Regione, prendendo spunto dal Protocollo d’intesa stipulato lo scorso 9 maggio a Cagliari proprio tra l’Assessorato e il Centro di Giustizia minorile.
«Da tempo l’assessorato collabora con il Tribunale dei minori e con il Dipartimento della giustizia minorile – ha detto l’assessore Virginia Mura -. Avvertiamo la comune necessità di dare risposte a ragazzi che non dobbiamo lasciare indietro nonostante abbiano un percorso difficile, anzi soprattutto per questo. Parliamo di giovanissimi – aggiunge l’assessore del Lavoro – che hanno incontrato l’ambito penale e la giustizia minorile. L’impegno delle istituzioni deve essere di operare insieme per dar loro una seconda possibilità, ma la giornata di oggi è stata importante anche perché ha iniziato a coinvolgere il mondo imprenditoriale. C’è bisogno di chi dà lavoro per offrire nuove chances a chi vuole riscattarsi. Vogliamo richiamare la responsabilità sociale del tessuto produttivo, in modo da poter offrire percorsi di inclusione a questi giovani.»

Nel corso della mattinata la dirigente del Centro di giustizia minorile per la Sardegna, Isabella Mastropasqua, ha presentato il libro-inchiesta di cui è coautrice “Lavori In-Giusti – Indagine sul lavoro minorile nel circuito della Giustizia penale”. Il volume, realizzato in collaborazione con Save the Children, individua una correlazione piuttosto precisa tra ‘lavoro precoce’, spesso vero e proprio sfruttamento, e devianza minorile. La ricerca dimostra come il 70% dei giovanissimi che finiscono nelle maglie della giustizia hanno incrociato il “lavoro precoce”, il 40% addirittura prima dei quattordici anni di età e l’11% entro gli undici anni. Il lavoro insomma, che è forse la massima forma di inclusione sociale, da questi ragazzi, provenienti da contesti familiari e sociali problematici, spesso viene invece associato a situazioni che hanno già incrociato e da cui sono stati respinti. Nel libro si dà anche conto della buona pratica avviata in Sardegna con la collaborazione tra istituzioni, sfociata nell’estensione del “Tirocinio atipico” e fatta propria, come buona pratica, dalla Conferenza Stato–Regioni.
Nel corso della mattinata sono intervenuti la Presidente del Tribunale per i minorenni di Cagliari Marinella Polo, il senatore Ignazio Angioni (componente della Commissione Lavoro) e Piergiorgio Pirisi, educatore del Centro di Giustizia minorile per la Sardegna. Il convegno ha anche ospitato le storie di realtà che si occupano del reinserimento lavorativo dei ragazzi presi in carico dal sistema della giustizia minorile penale (le cooperative Elan, Lariso ed Eugo Sardegna) e le testimonianze dirette, a tratti toccanti, di alcuni ragazzi che hanno avuto problemi con la giustizia e che ora stanno trovando riscatto attraverso la possibilità di imparare un mestiere.