Riformatori sardi: «Per colpa della Regione, la Sardegna esce dall’Europa!»
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Oggi i Riformatori sardi hanno manifestato in tutti i porti e gli aeroporti sardi in segnato di protesta contro la politica dei trasporti ella Giunta regionale.
«La Sardegna è al collasso, isolata dal mondo – denunciano i Riformatori sardi -. I collegamenti aerei e navali sono sempre più difficoltosi, ma Giunta e maggioranza hanno dimostrato di non avere la minima percezione delle disastrose conseguenze della drastica riduzione dell’accessibilità della Sardegna a causa dell’abbandono di Ryanair, della generale diminuzione delle rotte e dell’alto costo dei trasporti marittimi.
La Regione ha dimostrato un’imbarazzante carenza di autorevolezza nei confronti dei vettori aerei e marittimi. Si trincera dietro presunti divieti europei, ma in realtà nel resto dell’Europa chi affronta con intelligenza i problemi riesce a risolverli DENTRO e non contro le regole europee. Le altre grandi isole del Mediterraneo, Sicilia e Corsica, ma anche la Puglia e la Toscana sono riusciti a realizzare e mantenere un sistema di collegamenti aerei che garantisce accessibilità e rispetto delle regole. Per quanto riguarda specificamente le compagnie low cost, recentemente l’aeroporto di Francoforte Hahn ha affermato il principio che il comarketing si può fare anche con le risorse pubbliche a condizione che si dimostri che non si tratta una semplice regalia a questa o quella compagnia aerea ma che ci sono ricadute effettive e misurabili sul territorio: Francoforte Hahn, ad esempio, prevede un incrementi di oltre 2.000 addetti solo nel sistema aeroportuale. Perché la Sardegna, soprattutto considerata la sua condizione di insularità, non è in grado di dimostrare a Bruxelles quante e quali siano le ricadute economiche derivanti da un efficiente sistema di collegamenti aerei, tali da giustificare un investimento di risorse pubbliche?»
Con la manifestazione di oggi i Riformatori sardi intendono dare voce alle decine di migliaia di cittadini sardi che si ribellano all’ignavia e alla superficialità con cui la Regione affronta questa situazionee elenacno i dati sugli arrivi, drammatici, soprattutto dopo il massiccio disimpegno di Ryanair.
Gennaio-giugno 2016:
• ALGHERO: si registra un calo totale dei passeggeri del 20% (-32% sul traffico internazionale), con 14 rotte soppresse e -50 frequenze/sett.
• CAGLIARI: -11% passeggeri totali, -19% internazionali, 7 rotte soppresse, -32 freq./sett
• In controtendenza OLBIA: pax totali +17% pax intern. +27%, con un aumento generalizzato rotte e diversificazione vettori (circa 40. Tra di esse non figura Ryanair). A riprova che una strategia intelligente e di ampio respiro produce i suoi frutti.
I Riformatori sardi propongono:
1) Rivedere lil sistema di continuità territoriale (CT1) eliminando i monopoli sulle rotte e introducendo meccanismi premiali che spingano le compagnie ad essere esse stesse promotrici della Sardegna in Italia e nel mondo
2) Ripristinare almeno su tre o quattro rotte la CT2, cosa che si può fare immediatamente attivando una procedura snella e con pochi vincoli per le manifestazioni di interesse delle compagnie aeree, ciò che avrebbe l’effetto di decongestionare in modo immediato e sensibile Roma e Milano.
3) Giungere rapidamente alla privatizzazione dell’aeroporto di Alghero, per la quale oggi, con la connivenza della Regione, si sta seguendo una procedura che non può approdare da nessuna parte
4) Spingere i tre maggiori aeroporti isolani a coordinarsi fra di loro per ampliare l’offerta di destinazioni. In prospettiva, creare un’unica società di gestione, come sperimentato con successo in altre regioni
5) Porre limiti alla quota di mercato occupabili delle singole compagnie, per evitare che la Sardegna possa essere succube dei capricci o delle rappresaglie di un singolo operatore
6) Porre sul tavolo del governo e della Commissione europea il tema del prezzo dei biglietti delle navi e della sostanziale mancanza di concorrenza sulle rotte sarde
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