18 November, 2024
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Circa 4.000 persone hanno riempito ieri sera la piazza Roma come non accadeva da anni, per assistere al concerto dei Tazenda, organizzato in occasione della manifestazione “Ospitalità e Solidarietà”, dall’Auser Carbonia, in collaborazione con la Cgil Sulcis Iglesiente, il Centro Servizi per il volontariato – Sardegna Solidale, la Regione Sardegna e il comune di Carbonia. Sono state due ore e mezzo di grande spettacolo, un lungo viaggio attraverso la carriera del gruppo fondato da Andrea Parodi, Gigi Camedda e Gino Marielli, successi vecchi e nuovi che hanno scatenato l’entusiasmo del pubblico.

Il nuovo cantante, Nicola Nite, arrivato nel gruppo quattro anni fa dopo l’esperienza di sei anni di Beppe Dettori, ha ricordato Andrea Parodi, sottolineando che a distanza di dieci anni dalla prematura scomparsa, è sempre al loro fianco e sempre lo sarà (a un certo punto del concerto, hanno liberato il palco, per lasciare tutta la scena ad Andrea, con le note di un loro vecchio LP su un giradischi… E non potrebbe essere altrimenti, perché il binomio Tazenda-Andrea Parodi è indissolubile e viene esaltato ogni volta che scorrono le note di “No potho reposare”, “Carrasegare”, “Mamoiada”, “Nanneddu meu”, “Spunta la luna dal monte2 e tante altre ancora, con le immagini di Andrea alle loro spalle…

Oggi come ieri i Tazenda sono protagonisti di collaborazioni con artisti di assoluto valore. Ieri sera hanno ricordato le esperienze con gli indimenticabili Fabrizio De Andrè e Pierangelo Bertoli e quelle più recenti con Eros Ramazzotti, Francesco Renga, Gianluca Grignani e, ultima, i Modà, con “Cuore e Vento“, dedicata alla Sardegna. E tutti questi straordinari successi li hanno proposti al pubblico di piazza Roma.

Nella parte finale del concerto, è salita sul palco Maria Giovanna Cherchi che ha duettato con loro, in un finale in crescendo…

In conclusione, una calda bella serata di fine luglio, presentata da Paola Diana, un grande concerto e tanti ringraziamenti all’Auser che lo ha voluto fortemente ed è riuscita ad organizzarlo.

Per documentare la straordinarietà della serata, alleghiamo un ampio album fotografico.

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Con l’esibizione dei gruppi provenienti da Sardegna, Patagonia e Cuba si chiude lunedì 1° agosto a Pula la quarantesima edizione del festival di danze tradizionali “Is Pariglias”, organizzato dall’associazione culturale “Città di Assemini” con il sostegno degli assessorati regionali al Turismo e alla Pubblica Istruzione e in collaborazione con l’associazione Cioff, la Federazione Italiana Tradizioni Popolari e i comuni di Assemini, Pula, Aritzo e Carloforte. Appuntamento a partire dalle ore 21.30 in Piazza del Popolo, per uno spettacolo che sarà preceduto dalla sfilata per le vie del centro degli artisti che indosseranno i loro costumi tradizionali.

Protagonisti della serata saranno il Grupo de Danza Albricias della città di San Martin de Los Andes (Patagonia, Argentina), da Cuba il Ballet Folklòrico Maraguan dell’Università di Camagüey e dalla Sardegna i padroni di casa dell’associazione culturale “Gruppo folk Città di Assemini”, accompagnati da Antonio Scalas all’organetto e Giuseppe Orrù alle launeddas.

La serata di Pula chiude la quarantesima edizione del festival che, con la formula “Ethnodanza in Tour”, per cinque serate ha coinvolto i comuni di Pula, Carloforte, Assemini e Aritzo, e portato nell’isola gruppi provenienti da Cuba, Patagonia, Bolivia e Jacutia (Siberia russa orientale), in un confronto fecondo con la tradizione della Sardegna.

Alle cinque serate di spettacolo si sono affiancati incontri e laboratori sulle tradizioni culinarie nel mondo, mostre e laboratori di danze tradizionali, per un cartellone ricchissimo e all’insegna del confronto tra tradizioni popolari dei cinque continenti, a conferma l’importanza della rassegna, la più longeva nel suo genere nell’isola.

Conclusa lunedì la parte più propriamente spettacolare, la chiusura del festival sarà invece affidata mercoledì 10 agosto alla mostra fotografica “Le immagini della danza popolare internazionale”, che sarà allestita ad Assemini presso lo Spazio Tenda in località Sa Serra.

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Nuovi sbarchi di migranti tra Cala Piombo, Porto Pino Maladroxia e Peonia Rosa. Sono 6 i migranti irregolari (algerini) che hanno raggiunto le coste della Sardegna nella spiaggia delle Saline di Sant’Antioco questa mattina alle ore 10.30 circa a bordo di un barchino di colore blu assicurato a terra dal personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco, dopo che i migranti avevano già in sicurezza raggiunto la costa. Il barchino preso al rimorchio è stato condotto in sicurezza nel Porto Commerciale di Sant’Antioco.

Questo sbarco, il terzo in due giorni, ha portato a 41 il numero di migranti che da ieri hanno raggiunto le coste di Sant’Antioco, di Porto Pino e Cala Piombo.

I migranti saranno come di consueto scortati a Cagliari dal personale della Caritas diocesana e dalle forze dell’ordine.

Sono 12 i migranti irregolari (algerini) che hanno raggiunto le coste della Sardegna, intorno alle 17.30, nella spiaggia di Peonia Rosa sull’isola di Sant’Antioco e 5 quelli intercettati a bordo di un barchino di colore bianco dalla motovedetta della Guardia Costiera CP812, in procinto di raggiungere Cala Piombo: questi ultimi sono stati trasbordati sulla motovedetta e condotti in sicurezza presso il Porto Commerciale di Sant’Antioco dove verranno presi in carico dal personale della Caritas diocesana e condotti a Cagliari. A causa delle non facili condizioni di salute di uno dei 5 occupanti, che lamentava dolori di stomaco si è proceduto ad allertare il 118 per richiedere assistenza medica in banchina.

Questi sbarchi, il terzo di oggi porta a 5 cinque il numero di quelli avvenuti in due giorni, e a 58 il numero di migranti che da ieri hanno raggiunto le coste di Sant’Antioco, di Porto Pino e Cala Piombo.

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Ieri mattina, al Museo del Bisso di Sant’Antioco, realizzato nei locali del Monte Granatico, Maria Grazia Cucinotta, da tempo impegnata in una petizione on line a favore del mantenimento dei locali del museo, nato dieci anni fa ad opera del maestro Chiara Vigo, ha “rilanciato” la necessità di proteggere una simile rarità che fa onore alla cittadina che lo accoglie.

A monte un problema con l’impianto elettrico che ha determinato lo sfratto da parte del comune, al quale il maestro s’è opposto con un ricorso al Tar.

Ma può un filo d’oro, dono del mare, regalmente filato dal maestro Chiara Vigo, scontrarsi con una simile realtà?

Una tradizione che si perde nella notte dei tempi. «Ho voluto tessere oltre al filo, rapporti e amicizie», questa la metafora che ieri mattina Chiara Vigo ha rimarcato mentre i tanti ospiti seguivano incantati le sue mani.

Ma cos’è il Bisso?

E’ una fibra tessile di origine animale, un filo di seta marina ottenuto dai filamenti che secerne un mollusco detto “pinna nobilis” ma conosciuto volgarmente come “nacchere”.

Mentre da un “groviglio dorato” nasceva il filo che avvolgeva nel fuso, Chiara Vigo ha intonato il noto canto sardo “No potho reposare”, da tutti gli ospiti seguito in coro con una dolcezza quasi protettiva nei confronti di quel filo che iniziava a prendere forma.

Un filo che collega il passato al presente, per un futuro che non può trascurare la storia e le tradizioni, un presente che chiede a gran voce che il Museo del Bisso continui a custodire questo grande tesoro del mare.

Nadia Pische

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Giacomo Guadagnini 3

E’ stato completato con Giacomo Guadagnini e Iosto Puddu il Cda del Consorzio Industriale Provincia Carbonia Iglesias. Tre settimane fa l’assemblea del Consorzio aveva eletto il nuovo presidente, Federico Strina, 70 anni, dirigente industriale in pensione, indicato dal comune di Portoscuso dopo le dimissioni di Giorgio Alimonda. Contestualmente all’elezione del nuovo presidente, nel nuovo Consiglio d’Amministrazione erano entrati due nuovi sindaci eletti lo scorso 5 giugno, il primo cittadino di Gonnesa Hansel Christian Cabiddu e la collega di San Giovanni Suergiu Elvira Usai. Sono rimasti fuori dal Cda, com’è noto, il sindaco di Carbonia Paola Massidda e quello di Tratalias Marco Antonio Piras.

Il Cda è stato ora completato con la nomina di Iosto Puddu, in rappresentanza degli imprenditori della provincia, e dell’ingegner Giacomo Guadagnini, ex assessore del comune di Carbonia e della provincia di Cagliari, oggi presidente e direttore della Somica, quale rappresentante della provincia del Sud Sardegna, delegato dal suo amministratore straordinario, Giorgio Sanna, con delibera n° 12 del 25 luglio 2016.

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Sarah Jane Morris (mic) (m)Rossella Faa - foto Alberto Ledda -Elena Ledda 5

Conto alla rovescia per la diciottesima edizione del Festival Dromos, in programma dal primo al 15 agosto in dodici centri dell’Oristanese: Baratili San Pietro, Bauladu, Cabras, Mogoro, Morgongiori, Neoneli, Riola Sardo, San Vero Milis, Villa Verde, oltre al capoluogo, Oristano, e a Nureci, sede delle tre giornate di Mamma Blues (quasi un “festival nel festival”, dal 13 al 15 agosto). Un’edizione che, sotto il titolo “Il segno di Eva”, getterà uno sguardo sull’universo femminile e il suo contributo al mondo dell’arte e della creatività, in particolare a quello musicale, ma anche, com’è tradizione di Dromos, alle arti visive e ad altri linguaggi.

Radicato nel suo territorio ma aperto al mondo, il festival andrà in scena, come di consueto, in suggestivi spazi urbani o naturali. Al di là della sua impronta internazionale, Dromos è infatti riuscito a mantenere sempre un forte legame con i centri che fanno parte del suo “circuito” e le rispettive comunità: decentrando le sue diverse iniziative nei piccoli e medi paesi dell’interno, con l’obiettivo di arricchirne l’offerta culturale nei mesi estivi e di invertire il consueto flusso turistico, la manifestazione contribuisce a rivitalizzarli e a farne riscoprire la realtà più autentica e meno cartolinesca.  

Il cartellone propone, anche in questa edizione, un variegato e qualificato cast di artisti internazionali, nazionali e regionali, per una pluralità di generi musicali e una calibrata sintesi tra dimensione globale e locale. Come già annunciato, sono tante le presenze femminili: le cantanti inglesi Sarah Jane Morris e Ala-Nì, la statunitense Lisa Simone, la giamaicana Jab9, la francese Audrey Gbaguidi, la norvegese Kristin Asbiornsen, l’aquilana (di origine napoletana) Simona Molinari, l’australiana Sarah McKenzie, Yilian Canizares, cubana trapiantata in Svizzera, terra d’adozione anche per l’albanese Elina Duni, e poi le sarde Elena Ledda, Simonetta Soro, Monica Demuru, Valentina Casula, Marta Loddo, Rossella Faa, Irene Loche. Accanto alle protagoniste in rosa, altri ospiti, come il gruppo maliano Songhoy Blues, gli ottoni della formazione americana No BS! Brass Band, il cantante ghanese Pat Thomas, il batterista nigeriano Tony Allen. E poi altri artisti e gruppi isolani, come Moses Concas, The Wheelers Trio, il Bad Blues Quartet, Sista Namely & The Islanders Band, il Rubens Power Trio.

Tanta musica, dunque, ma anche mostre, incontri e vari appuntamenti e iniziative collaterali, a comporre un programma ricco di proposte e spunti di interesse, allestito dall’associazione culturale Dromos di Oristano con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, Assessorato del Turismo), della Fondazione di Sardegna, Comuni di Oristano, Baratili San Pietro, Bauladu, Cabras, Mogoro, Morgongiori, Neoneli, Nureci, Riola Sardo, San Vero Milis, Villa Verde, e con la collaborazione dell’associazione BES – Best Events Sardinia, della Rete dei Festival, della Pinacoteca comunale Carlo Contini di Oristano, della Cantina Contini di Cabras, dell’Hotel Mistral 2 di Oristano, del Centro per l’Autonomia PLUS Oristano – Asl 5, dell’associazione La Volantina, dell’O.S.V.I.C., dell’associazione di promozione sociale Mariposas de Sardinia, di ViaggieMiraggi ONLUS, dell’Associazione Lost in Translation, della Consulta Giovani di Bauladu, dell’Associazione Music Academy di Isili, dell’Agenzia di sviluppo locale Due Giare, di Myland cicloturismo in Marmilla, dell’associazione Genadas e dell’associazione Andalas e Breccas. 

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A distanza di meno di un mese e mezzo dal ballottaggio che ha sancito la trionfale vittoria del Movimento 5 Stelle, è già alto il livello dello scontro tra maggioranza e minoranza nel nuovo Consiglio comunale di Carbonia. Il sindaco Paola Massidda, la sua Giunta e i 15 consiglieri di maggioranza, si sono trovati subito di fronte ad alcune emergenze, prima fra tutte quella della Casa dell’Anziano di via Mazzini, le ultime la scadenza di alcuni servizi destinati ai giovani (ludoteca, sala prove e Informagiovani) e i nuovi lavori da realizzare nell’istituto della scuola media Satta di via della Vittoria che non consentiranno di disporre dei locali per l’avvio del prossimo anno scolastico. Venerdì sera, in occasione della riunione convocata per l’esame e l’approvazione di variazione di bilancio, prospetto di coerenza del bilancio di previsione con i vincoli di finanza pubblica ed assestamento generale di bilancio, il confronto, inevitabilmente, si è acceso.

L’esame dei punti all’ordine del giorno è stato preceduto dalla lettura di due documenti proposti da altrettante delegazioni di cittadini, una sull’emergenza dei servizi destinati ai giovani, l’altra sulla situazione della Casa dell’Anziano. Il Consiglio ha poi affrontato la discussione su alcune interrogazioni, le più delicate delle quali sono state quelle riguardanti la situazione della Casa dell’anziano e i lavori da eseguire nella scuola media Satta, esposte dal consigliere di Carbonia Unica Michele Stivaletta, alle quali hanno risposto gli assessori competenti, Arianna Vinci e Carla Mario. La prima ha spiegato quelli che sono i problemi che si trascinano da tempo ed ha sottolineato i passi compiuti dall’Amministrazione per evitare la chiusura della struttura, al fine di garantire il servizio agli anziani e tutelare i 18 posti di lavoro; la seconda ha ricostruito l’iter burocratico seguito prima e dopo le elezioni ed ha assicurato che verranno percorse tutte le strade per reperire locali idonei ad ospitare le classi dell’Istituto Satta nel periodo necessario alla realizzazione dei lavori che verranno conclusi nel più breve tempo possibile.

E’ stata poi approvata all’unanimità la deliberazione della Giunta n. 100 del 01/06/2016 “Variazione al bilancio di previsione 2016-2018”, adottata in via d’urgenza dalla Giunta municipale, esposta dall’assessore Mauro Manca, mentre le prime divergenze tra maggioranza ed opposizione, sono emerse con la proposta di approvazione del prospetto di coerenza del Bilancio di previsione finanziario 2016-2018 con i vincoli di finanza pubblica, sulla quale si sono astenuti i consiglieri Ugo Piano e Massimo Usai di Carbonia Possibile ed hanno votato contro Michele Stivaletta di Carbonia Unica e Daniela Garau del Patto Civico.

Scintille, tra maggioranza ed opposizione, sono affiorate al momento dell’esame del 5° punto dell’ordine del giorno, l’assestamento generale di Bilancio e salvaguardia degli equilibri per l”esercizio 2016. L’assessore Manca ha evidenziato che dal rendiconto d’esercizio 2015 emerge un disavanzo di amministrazione di 14.966.000 euro ed ha annunciato che il pochissimo tempo a disposizione non ha consentito di presentare entro il 31 luglio il documento unico di programmazione che verrà presentato entro il 15 novembre 2016 unitamente al bilancio di previsione, senza alcuna sanzione a carico del Comune.

Il consigliere del Patto Civico Daniela Garau ha annunciato un voto contrario per la presenza del disavanzo di amministrazione di 14.966.000 euro e, dopo di lei, è intervenuto l”ex sindaco Giuseppe Casti che ha spiegato come il disavanzo di amministrazione sia un disavanzo esclusivamente tecnico, originato dal riaccertamento straordinario dei residui, attivi e passivi, deciso dal Governo due anni fa per tutti i Comuni italiani. «Il comune di Carbonia potrà ripianare il disavanzo in 30 anni – ha aggiunto Giuseppe Casti – non si tratta di un buco come qualcuno ha sostenuto e mi fa piacere che siano stati accertati gli equilibri di bilancio, cioè che le entrate sono sufficienti a coprire le spese. Giuseppe Casti ha poi contestato le scelte fatte per il mantenimento degli equilibri di bilancio con il taglio di risorse in diversi servizi sociali e nella scuola.»

L’assessore Manca ha replicato sottolineando che «il comune di Carbonia per ripianare il disavanzo dovrà pagare 235.606 euro all’anno fino al 2044» ed ha aggiunto che «i dirigenti hanno chiesto maggiori disponibilità di fondi per 1.200.000 euro, abbiamo verificato che queste cifre erano corrette ed abbiamo cercato in ogni modo di arrivare al pareggio di bilancio e ce l’abbiamo fatta con grande sforzo e quello che abbiano fatto era il massimo possibile e le considerazioni politiche del consigliere Casti non sono corrette».

E’ intervenuto, infine, il capogruppo del Partito Democratico, Pietro Morittu, che ha criticato le scelte politiche fatte dalla maggioranza per garantire gli equilibri di bilancio ed ha spiegato le ragioni del voto contrario alla proposta fatta dall’assessore Manca.

La proposta è stata approvata con i voti della maggioranza mentre hanno vitato contro tutti i consiglieri di minoranza.

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Piazza d'Italia Sassari

I sindaci di otto Comuni hanno firmato l’atto costitutivo della Rete metropolitana del Nord Sardegna. A Palazzo Ducale, alla presenza dell’assessore degli Enti localiieri mattina , i primi cittadini di Sassari, Alghero, Castelsardo, Porto Torres, Sennori, Sorso, Stintino e Valledoria hanno sancito la fine di un lungo percorso che ha dato alla luce un ente sovraordinato con funzioni metropolitane, come previsto dalla legge n. 2/2016. La Rete consentirà di gestire congiuntamente i servizi e le funzioni delegate dalla Regione.

«Quello di oggi – ha detto l’assessore regionale Cristiano Erriu – è un risultato importante. Dopo il superamento delle Province, la Regione è chiamata ora a dialogare con nuovi enti locali di tipo sovracomunale, ai quali delegare funzioni e servizi adeguati per differenti ambiti territoriali. Sono sicuro che le opportunità saranno sfruttate al massimo dalla Rete, destinata a svolgere anche un ruolo di guida di un territorio più vasto. Andiamo verso il consolidamento di una nuova articolazione dei poteri locali, con il chiaro obiettivo di rendere i servizi ai cittadini amministrati più efficienti ed efficaci, oltre che costare meno. Ci auguriamo che possa essere di ulteriore stimolo per le altre Amministrazioni impegnate nel processo di consolidamento delle Unioni di Comuni. L’assessorato degli Enti locali garantirà tutto il supporto necessario, soprattutto nella fase di avvio del percorso amministrativo.»

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Il Consiglio regionale si riunirà martedì 2 agosto, alle 10,30. La conferenza dei capigruppo, presieduta dal presidente Gianfranco Ganau, ha deciso che l’Assemblea lavorerà anche i giorni successivi fino alla fine della settimana.  All’ordine del giorno: la proposta di legge n. 5 (Pizzuto e più) sul reddito di cittadinanza e contrasto alla povertà, la proposta di legge 337 (Lotto e più)  in materia di agriturismo, ittiturismo, pescaturismo, fattoria didattica e sociale e abrogazione della legge regionale n. 18 del 1998. Seguirà l’esame della proposta di legge 349 (Desini e più) Disposizioni urgenti a sostegno dei territori colpiti da incendi e della mozione 240 (Congiu e più) sulle misure urgenti per alleviare il danno patito dalle aziende agricole insediate nei territori percorsi dagli incendi nelle giornate del 1°, del 2 e del 5 luglio 2016: attivazione di strumenti finanziari e buoni di acquisto di materie prime per l’alimentazione animale.

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Mercoledì 27 luglio il Consiglio comunale di Iglesias ha approvato la delibera che consentirà di acquisire da Igea SpA. il compendio minerario di Porto Flavia, costituito dalla galleria e dalle aree connesse, comprese le piazzole, le aree da destinare a parcheggi e la strada di accesso dalla frazione di Masua. Il tutto con lo scopo di consentirne l’utilizzazione pubblica a fini turistici.

«Si tratta di un passo storico, atteso da decenni – si legge in una nota dell’Amministrazione comunale di Iglesias -, che consentirà una valorizzazione del sito attraverso una gestione virtuosa attenta alle esigenze dei visitatori. Si è arrivati a questo risultato grazie ad un lavoro sinergico tra Regione Sardegna e Igea SpA che ha trovato la piena disponibilità e collaborazione del comune di Iglesias.»

«L’acquisizione al patrimonio comunale di Porto Flavia si inserisce in un contesto favorevole di collaborazione istituzionale tra Parco Geominerario, Comune di Iglesias e Igea SpA che ha permesso, nel 2015, la riapertura del sito. La Galleria di Porto Flavia è oggi una meta turistica molto frequentata. Nei prossimi giorni – conclude la nota – l’Amministrazione comunale avvierà un dialogo pubblico sulla valorizzazione di Porto Flavia, prezioso volano per lo sviluppo turistico del territorio.»

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