19 November, 2024
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Elisabetta Falchi: «Dagli incontri di Roma arrivano due importanti risultati di cui potranno beneficiare anche numerose aziende sarde».

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«Dagli incontri di Roma arrivano due importanti risultati di cui potranno beneficiare anche numerose aziende sarde. Per la filiera dei cereali, oltre ai 10 milioni inseriti nel decreto legge Enti locali, dalla rimodulazione dei sostegni accoppiati arrivano 8 milioni per il grano duro, mentre altri 8 milioni di premi vengono stanziati per le vacche nutrici, comprese quelle non iscritte ai registri anagrafici». Lo ha detto l’assessore regionale dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, che ieri a Roma ha partecipato alla riunione del tavolo di filiera cerealicola e alla seduta della Commissione delle politiche agricole della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
L’incontro mattutino dedicato al comparto cerealicolo aveva all’ordine del giorno la crisi del prezzo del grano. Crisi alla quale il governo intende reagire prima di tutto con un fondo nazionale da 10 milioni di euro inserito nel decreto legge enti locali in votazione alla Camera: «Una boccata d’ossigeno anche per i cerealicoltori sardi» ha commentato l’assessore -. A queste risorse si aggiungono quelle stanziate nel pomeriggio dalla Commissione politiche agricole, che attraverso la rimodulazione dell’articolo 52 del Reg. UE 1307/2013 sui regimi di sostegno accoppiato facoltativo, ha deciso di stanziare 8 milioni di euro per il grano duro: «Anche questo – ha aggiunto l’assessore dell’Agricoltura – è un provvedimento importante per la Sardegna, che conta su estese superfici coltivate».
Inoltre, dal Mipaaf«sono arrivate diverse proposte, tra cui l’attivazione di strumenti assicurativi che garantiscano i ricavi degli agricoltori dalle fluttuazioni del mercato, oltre a una serie di iniziative per il rafforzamento della filiera e della qualità – ha spiegato Elisabetta Falchi –. Tali passaggi confermano la bontà delle azioni intraprese dalla Regione nell’ultimo anno, per esempio con la delibera del luglio 2015 che metteva a disposizione 2 milioni di euro per i cerealicoltori aderenti all’accordo di filiera. Anche oggi a Roma è stato ribadito ciò che sosteniamo da tempo, cioè che dalla crisi si esce lavorando sulla qualità, rafforzando la filiera e puntando su ricerca e innovazione. Su quest’ultimo punto l’agenzia Agris può svolgere un ruolo di fondamentale importanza. Da seguire anche la proposta del marchio unico di qualità per il grano italiano, che sarà strumento sinergico dei percorsi di tracciabilità attivati dalla Regione».
Anche per il comparto dei bovini da carne arrivano buone notizie dalla seduta della CPA che doveva rimodulare l’articolo 52. Infatti, tra gli altri provvedimenti, «è di grande rilievo per la Sardegna lo stanziamento di 8 milioni per le vacche nutrici, che impatta prevalentemente su Regioni come la nostra, e quelli da 8 milioni per i vitelli da carne 8/24 mesi – ha detto l’assessore -. Abbiamo convinto le altre Regioni che è importante puntare sulla filiera della carne italiana di qualità in un’ottica di sinergie e di sistema. Finalmente vengono riconosciute e premiate tipologie di allevamento estensivo come quello praticato in Sardegna, che privilegia le razze locali e ancor meglio rustiche. Potranno accedere ai premi anche “e nutrici non iscritte nei registri anagrafici».

Elisabetta Falchi 2

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