Ignazio Locci (FI): «La Regione faccia chiarezza una volta per tutte sulle aree demaniali contese di Sant’Antioco».
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La Regione faccia chiarezza una volta per tutte sulle aree demaniali contese di Sant’Antioco. Si tratta di porzioni di terreno (in particolare nel Lungomare) su cui insistono edifici privati e sulle quali il Demanio rivendica il diritto di proprietà inviando a cittadini incolpevoli imbarazzanti quanto ingiustificate ingiunzioni di sgombero. Lo Stato, dunque, pretende di riprendere indietro alcune porzioni di abitazioni e giardini, contestando l’occupazione abusiva di area demaniale. Tutto ciò ha dell’incredibile: è impensabile che a distanza anche di cento anni si esiga la proprietà di aree che sono evidentemente private e non demaniali.
Una situazione che sta mettendo in difficoltà onesti antiochensi che si vedono costretti a rivolgersi al Tar per rivendicare il proprio indiscutibile diritto. Il Tribunale amministrativo, tra l’altro, ha recentemente dato ragione a un cittadino che aveva impugnato il provvedimento di sgombero, concedendo la sospensiva dell’atto. Ecco perché non è più procrastinabile un intervento della politica che, carte alla mano, liberi le aree in questione dai vincoli demaniali che oggi non hanno alcun senso e ponga fine a questa pantomima, le cui conseguenze sono tutte a carico dei cittadini.
Si consideri, inoltre, che il Demanio non solo reclama aree appartenenti ai privati, ma anche porzioni di terreno del comune di Sant’Antioco nel tempo migliorate e destinate alla socialità (parco giardino, campi da tennis, etc) e per le quali esige canoni piuttosto salati. È evidente che si tratta di terreni che devono essere ceduti al patrimonio comunale senza alcun indugio. Auspico, quindi, un interessamento immediato dell’assessore regionale del Patrimonio, Cristiano Erriu, affinché si chiuda questa intricata vicenda e venga resa giustizia ai cittadini incolpevoli.
Ignazio Locci
Consigliere regionale Forza Italia Sardegna
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