Inizierà nel mese di ottobre il Piano regionale di contenimento dei danni provocati dai cormorani nei compendi ittici sardi.
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Inizierà nel mese di ottobre il Piano regionale di contenimento dei danni provocati dai cormorani nei compendi ittici sardi. «Si tratta di un complesso Piano predisposto dalla task force di esperti delle Amministrazioni provinciali, coordinati dall’assessorato della Difesa dell’Ambiente, che ha consentito – ha detto l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano – con il doveroso rigore scientifico e nel rispetto della normativa vigente, di incassare l’approvazione dell’Istituto Superiore per la protezione e la Ricerca ambientale (ISPRA)».
Il Piano, coordinato in ambito locale dalle amministrazioni provinciali sotto il controllo del Corpo forestale di Vigilanza ambientale, prevede l’abbattimento di esemplari di Cormorano, nel periodo compreso tra ottobre e gennaio di ogni anno, con lo scopo di svolgere un’azione deterrente e rafforzativa delle misure incruente attive e passive già intraprese per il contenimento dei danni alle produzioni ittiche isolane. L’intervento, di durata triennale, verrà sottoposto ogni anno al vaglio degli esperti per la verifica del rispetto rigoroso di tutte le prescrizioni e la trasmissione della rendicontazione consuntiva all’ISPRA e al ministero dell’Ambiente, ai sensi dell’art. 9 della Direttiva Uccelli.
«Ora spetta alle Province attivarsi con tempestività per farsi trovare pronte all’appuntamento di ottobre» ha aggiunto l’assessore Spano, ricordando che «nei prossimi due mesi sono diverse le attività da realizzare». Si parte dall’abilitare, attraverso un corso di formazione, il personale competente a svolgere gli abbattimenti (i cosiddetti coadiutori). Si prosegue poi nel concordare con i servizi veterinari gli aspetti sanitari e nel concordare con il Corpo forestale e di Vigilanza ambientale un crono programma delle attività. Infine è necessario acquisire, ove necessario, le prescrizioni e valutazioni in materia di Incidenza ambientale.
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