19 November, 2024
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Paolo Truzzu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia-An, contesta le modalità con cui vengono assegnate ad aziende esterne i servizi di facchinaggio e vigilanza nei palazzi regionali e nelle Asl – in quanto ritiene sia necessario «maggiore rispetto del lavoro e dei lavoratori e tenere in considerazione le possibili conseguenze e gli impatti sull’occupazione, per garantire non solo la salvaguardia dei posti di lavoro, ma anche quella dei livelli retributivi».

«Nel recente passato, le guardie giurate che prestano servizio nei palazzi Ras si sono viste praticamente dimezzare lo stipendio dalla nuova società vincitrice dell’appalto, con buste paga sotto la soglia di povertà – ricorda Paolo Truzzu -. Allora si era dovuti intervenire in un secondo momento tramite un accordo sindacale e con una risoluzione del Consiglio regionale, che impegnava la Giunta a vigilare affinché nel predisporre i bandi di gara non si ripetessero più situazioni umilianti per i lavoratori. Ma ora con il servizio di facchinaggio e di portierato la questione si ripete, come se i dirigenti Ras non tengano in alcun conto le deliberazioni del Consiglio.»

«Ci auspichiamo, quindi, che al più presto si risolvano le situazioni più urgenti – conclude il consigliere regionale di Fratelli d’Italia – e ci auguriamo che la Giunta e il Presidente intervengano immediatamente sia per evitare che la Regione si presenti ai propri cittadini alla stessa stregua dei peggiori sfruttatori, sia per vigilare affinché nella stesura dei prossimi bandi venga garantita la dignità dei lavoratori. Non solo assicurando la continuità del rapporto con la Ras, ma anche un giusto compenso per l’attività che viene richiesta. Il vero risparmio per le casse pubbliche si ottiene tagliando i numerosi sprechi quotidiani che incidono sul bilancio regionale in maniera ben più consistente dei già miseri stipendi di tanti onesti lavoratori.»

Palazzo della Regione 4 copia

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I Riformatori sardi hanno presentato oggi una proposta di legge nazionale sulle fondazioni bancarie. «Con la nostra iniziativa vogliamo affermare il principio di separazione fra la politica e la governance delle fondazioni bancarie e del sistema creditizio, il modo migliore per restituire credibilità sia alla politica che al mondo del credito ed operare concretamente nell’interesse dei cittadini» ha detto il capogruppo dei Riformatori sardi Attilio Dedoni presentando la proposta di legge nazionale, di un solo articolo, per la quale ha auspicato »un ampio consenso in Consiglio regionale e la dovuta attenzione di Parlamento nazionale e Governo che, su questa materia, sono alle prese con problemi di non poco conto».

«La proposta di legge nazionale – ha affermato il consigliere Michele Cossa – colma certamente un vuoto del nostro ordinamento ed interviene inoltre a correggere una evidente stortura, nel senso che la separazione fra attività politico-amministrativa e ruoli di governo nel credito si applica all’ultimo dei consiglieri comunali ma non a chi ha ricoperto cariche di ben altra levatura. In questo senso è emblematica la vicenda della Fondazione Sardegna, che di fatto è il feudo di una corrente del Pd; rispetto a questo la politica continua a fare finta di niente, senza nemmeno accorgersi che quella Fondazione assegna più contributi della Regione e degli Enti locali, e bisognerebbe andare a vedere chi sono i beneficiari.»

I Riformatori sardi hanno anche illustrato il contenuto di una interrogazione sulla vendita dei dati genetici di 13.000 sardi, già appartenenti alla società Shardna sottoposta a procedura fallimentare. «Non siamo certamente quelli del No a tutto – ha chiarito Cossa – e non abbiamo niente in contrario alla funzione dei privati nella ricerca scientifica, siamo però molto perplessi sul fatto che la Regione non abbia nulla da dire, nemmeno sul ruolo che, nella stessa ricerca, potrebbero avere le università sarde».

«A nostro giudizio bisogna distinguere – ha concluso il capogruppo Attilio Dedoni – fra la vicende della società e quelle di un prodotto così particolare e sensibile come il patrimonio genetico dei sardi, riteniamo che intanto ci sia da tutelare la privacy dei donatori ed il loro consenso informato ma, soprattutto, siamo convinti che sia profondamente sbagliato escludere la Sardegna, senza un progetto, dagli orizzonti della ricerca scientifica mondiale di eccellenza.»

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Moby 3 copiaNave Tirrenia Janas

Tariffe scontate con Moby e Tirrenia per i clienti Enel Energia. Grazie a un accordo tra le due Compagnie del Gruppo Onorato Armatori e l’azienda leader in Italia nella fornitura di energia elettrica e gas sul mercato libero, i possessori di EnelMia, la carta vantaggi riservata ai clienti residenziali di Enel Energia, potranno usufruire delle seguenti riduzioni sul prezzo d’acquisto dei biglietti delle Compagnie Moby e Tirrenia: uno sconto del 10% per le partenze nei mesi di luglio, agosto e settembre e del 15% per le partenze da ottobre a dicembre.

L’agevolazione è disponibile su tutte le linee servite da Moby e Tirrenia da e per la Sardegna e la Sicilia e per tutte le partenze fino alla fine dell’anno effettuando le prenotazioni entro il prossimo 10 agosto. Una grande opportunità per i clienti EnelMia, che hanno la possibilità di approfittare delle tantissime partenze previste per le due Isole maggiori fino alla fine dell’anno.

Per usufruire dell’agevolazione, che non è valida per la tariffa residenti e non è cumulabile con altri buoni o voucher emessi per altre iniziative, il cliente EnelMia dovrà inserire un codice sconto dedicato nell’apposito spazio dei siti web Moby e Tirrenia.

Maggiori dettagli sono disponibili anche sul sito Enel Energia, all’interno della sezione EnelMia dedicata alla promozione.

Fino a 5.600 partenze per la Sardegna (fino a 30 al giorno) e una capacità massima di oltre 70mila passeggeri giornalieri. Moby e Tirrenia offrono il più grande network di collegamenti e una vasta scelta di orari e porti di partenza, con la possibilità in alta stagione di viaggiare sia in notturna che in diurna grazie al potenziamento delle corse verso l’Isola. Viaggiare con Moby e Tirrenia significa sentirsi completamente a proprio agio, in un ambiente piacevole con un’atmosfera di relax e divertimento: ristoranti à la carte, pizzerie, la zona shopping, le sale giochi, il cinema e le piscine con zona solarium.

 

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Lab. di sculture di sabbia al Poetto 2 I partner, gli organizzatori e alcuni giovani coinvolti nel progetto

Proseguono domani (venerdì 22 luglio) gli appuntamenti aperti al pubblico di Navigare i confini, il progetto ideato dall’associazione Carovana SMI, che attraverso arte e creatività punta a rafforzare nella città di Cagliari la cultura dell’accoglienza e dell’interazione multiculturale. Alle 17.30, nel Centro d’arte e cultura comunale Il Lazzaretto, c’è la tavola rotonda “. Moderato da Patrizia Manduchi, docente del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università di Cagliari, l’incontro mira a favorire lo scambio di esperienze per uno sviluppo responsabile e sostenibile dei territori. Oltre ai rappresentanti della Regione Sardegna e del comune di Cagliari, parteciperanno personalità come Maurizio Davoli, presidente dell’Associazione Italiana Turismo Responsabile, Enrico Marletto, presidente Viaggi Solidali e rappresentante del Progetto Internazionale Migrantour, Giuseppe Tommasini, ex giocatore del Cagliari dello scudetto di Gigi Riva, Franco Contu, co-fondatore di Sardex, Massimo Mancini, direttore TRIC Sardegna, referente progetto NOIS / MigrArti.

In alcune residenze della città, inoltre, è in programma “Navigare i confini”: installazioni, flash mob, incursioni urbane, percorsi sensoriali e storie di viaggio a cura dei partecipanti al progetto e degli artisti che hanno fatto un’esperienza di residenza artistica. Per partecipare è necessario prenotarsi inviando una mail a carovana.smi@gmail.com .

Faranno da corollario alle iniziative alcune esposizioni allestite nel Centro d’arte e cultura comunale il Lazzaretto: sino al 23 luglio la mostra, a cura dell’associazione Amici Sardegna Palestina, di artigianato palestinese, abiti e videoinstallazioni che proporranno, tra l’altro, filmati storici e di repertorio della Palestina prima del 1948.

Sino a domenica, appuntamento anche con “Migrazioni di corpi e d’immagini”, installazione video d’arte dall’archivio del Festival di “Instants Video” Marsiglia a cura di Marc Mercier, e “Dal Ciusa a… Ciusa (Francesco)”, mostra di disegni e dipinti dei corsisti dell’ex CTP 23, Scuola Media “Ciusa”, via Meilogu. Quest’ultimo è un progetto di  Marina Pisano in collaborazione di Franca Angioi.

“Navigare i confini” è un progetto portato avanti in questi mesi a Cagliari insieme a organismi e mediatori culturali che si dedicano ad attività per il dialogo interculturale, la valorizzazione delle differenze e la coesione.

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Laurence Jones (m) Lucky Peterson

Entra nel vivo, questa sera, a Narcao, la ventiseiesima edizione di Narcao Blues, il festival organizzato dall’associazione culturale Progetto Evoluzione.

Al centro della seconda serata due artisti di assoluta caratura internazionale. Il primo a ricamare blues nella notte sulcitana sarà il giovane chitarrista e cantante inglese Laurence Jones, che alle 21.30 salirà sul palco di piazza Europa accompagnato da Roger Inniss al basso e Phil Wilson alla batteria. Classe 1992, con uno stile a metà tra quello di Eric Clapton e Buddy Guy (così l’ha definito il musicista statunitense Walter Trout), Laurence Jones è considerato dai maggiori critici del settore come il “futuro del blues”, giudizio avvalorato dal doppio riconoscimento di “Young Artist of The Year” ottenuto ai British Blues Awards nel 2014 e l’anno scorso. Il giovane talento del blues britannico ha di recente firmato un importante contratto discografico con la Ruf Records e ha registrato i suoi primi due dischi presso il leggendario Dockside Studio in Louisiana, dove hanno inciso artisti del calibro di B.B. King e Derek Trucks. Prodotto da Mike Zito, il suo prossimo album, “Take Me High”, in uscita ad agosto, vede la partecipazione di un’importante rosa di musicisti come Walter Trout, Aynsley Lister, Yonrico Scott e Charlie Wooton.

Il secondo set della serata vedrà protagonista uno degli ospiti più attesi del festival, Lucky Peterson, sul palco insieme a Shawn Kellerman (chitarra), Timothy Waites (basso) e Raul Valdes (batteria). Cinquantadue candeline da spegnere il prossimo dicembre, il chitarrista, organista e cantante americano, originario di Buffalo, ha avuto la fortuna di crescere immerso nella musica fin dalla più tenera età: suo papà, James Peterson, aveva infatti un rinomato club, il “Governor’s Inn”, dove blues e jazz erano di casa. Così, a soli quattro anni, Judge Kenneth Peterson (questo il suo nome all’anagrafe) si innamora dell’organo Hammond B-3 e impara a suonarlo; Willie Dixon lo prende sotto la sua ala, e a sei calca il palco del leggendario Ed Sullivan Show; a otto anni, il giovanissimo Lucky aveva imparato a suonare anche la chitarra, a diciassette diventa il tastierista di Little Milton, ed è solo l’inizio di un cammino che lo vedrà diventare uno dei session man più richiesti: emblematica, in questo senso, la sua presenza tra i musicisti di Etta James. Nel 1992 inaugura la sua carriera solista pubblicando il suo primo album, “Lucky Strikes”, una fusione moderna e accattivante degli elementi del rock e del soul all’interno di pezzi blues che diventerà il filo conduttore dei suoi lavori: una ricerca continua di contaminazioni attraverso cui infondere alla sua personalissima interpretazione del blues un sapore fresco e innovativo. Lucky Peterson si esibirà sul palco di Narcao con un concerto nel quale spazierà tra suoi pezzi classici e brani estratti dal suo ultimo album, “Son of a Bluesman”, dedicato al padre scomparso nel dicembre 2010, figura decisiva nella sua ascesa alla scoperta della “musica del diavolo”.

La notte musicale sulcitana non terminerà in piazza Europa: per il consueto appuntamento dopo concerto, in località Santa Croce, il Mauro Mulas Blues Organ Trio accompagnerà il pubblico tra calici di vino e specialità tipiche della tradizione gastronomica narcarese. Il gruppo, con Rubens Massidda alla chitarra e Paolo Nonnis alla batteria, è stato fondato dal poliedrico pianista e tastierista cagliaritano con l’intento di trasporre la formula dell’organ trio, tipica del jazz, in un contesto decisamente blues. Il repertorio affrontato sarà composto prevalentemente da brani originali di Mauro Mulas.

 

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Il nuovo sindaco di Carbonia, Paola Massidda, ha presentato ieri sera in Consiglio comunale, le linee programmatiche che caratterizzeranno il lavoro della sua Amministrazione nei prossimi cinque anni. Quasi due ore di lettura degli impegni che il Movimento 5 Stelle ha assunto con gli elettori il 5 e il 19 giugno 2016 e che, dopo lo straordinario consenso ricevuto dagli elettori, cercherà di mettere in atto, con il costante coinvolgimento dei cittadini, prestando grande attenzione alla trasparenza amministrativa. Paola Massidda ha toccato tutti i settori: dall’ambiente ai servizi; dalle manutenzioni (ha annunciato una revisione dei compiti della So.Mi.Ca) al decentramento; dall’urbanistica ai lavori pubblici; dai rapporti con Area ai trasporti ed alla viabilità; dalla polizia locale ed arredo urbano; dalla scuola alle politiche giovanili, alla cultura ed allo sport; dal turismo alle attività produttive; e, infine, dalle politiche sociali alle politiche del lavoro e della casa.

Al termine dell’esposizione delle linee programmatiche, il presidente del Consiglio comunale, Massimiliano Zonza, ha dichiarato conclusi i lavori. Il Consiglio è già convocato per lunedì 25 luglio, alle 18.00, per l’avvio del dibattito.

Vediamo ora l’intervista realizzata al termine della seduta con il sindaco Paola Massidda.

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Ieri sera, nel corso della seduta del Consiglio comunale di Masainas, il sindaco Ivo Melis, a nome di tutto il Consiglio e della popolazione, ha consegnato un ricordo ed un segno di ringraziamento a due meritevoli concittadini: Antioco Porcina per aver donato i suoi lavori al Comune e Gabriele Uccheddu per l’impegno nella divulgazione della lingua sarda.

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Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, l’assessore regionale della Pubblica istruzione, Claudia Firino, ed il Rettore dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo, hanno partecipato ieri a Roma ad una riunione con il ministro dell’Università e Istruzione Stefania Giannini. «L’incontro ​di oggi è stato positivo per due motivi – ha commentato il presidente Pigliaru -: in primo luogo, ​i dati appena rilasciati dal Ministero sulle assegnazioni del Fondo di finanziamento ordinario (FFO) ​​mostrano che le Università sarde hanno lavorato bene​. In concreto, c​iò significa che nell’assegnazione delle risorse​ per il 2016 si avrà, rispetto al 2015, un miglioramento della quota-base del finanziamento ordinario, ​che include la porzione basata sul costo-standard​​. ​In secondo luogo, ​su nostra richiesta il ministro Giannini ha confermato che, nella revisione dei parametri per la definizione dei finanziamenti​ a partire dal 2017,​ sarà riconosciuta la condizione di insularità della Sardegna. È il risultato che attendevamo e che, sommato alle performance positive, apre prospettive incoraggianti per i nostri Atenei.»

«E’ importante sottolineare – ha aggiunto l’assessore Firino – come il riconoscimento di insularità, che attendiamo venga inserito nella revisione dei parametri, sia per la Sardegna una condizione oggettiva e non un privilegio. Prendiamo atto di quanto confermato dal ministro Giannini, sia su questo fronte che sulla qualità delle Università sarde. Nonostante la situazione di difficoltà, infatti, i nostri Atenei sono riusciti ad offrire un’offerta formativa che si è rivelata attrattiva per i ragazzi, risultato che è stato possibile raggiungere anche grazie alle risorse regionali.»

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Ha preso il via ieri sera, sul palco di Piazza Europa, il 26° festival Narcao Blues. Due, come vuole la tradizione del festival sulcitano, i gruppi protagonisti. Alle 22.00 è toccato al gruppo italiano Mr. Owl & The Groovy Walkers rompere il ghiaccio, non senza emozione. I Mr. Owl & The Groovy Walkers, formazione quasi interamente sarda e più precisamente sulcitana, sono nati due anni fa dalla volontà di Francesco Podda (voce e chitarra ritmica) e Marco Argiolas (chitarra solista), cresciuti entrambi a Narcao, e dei fratelli Fabio e Giulio Mantella (rispettivamente al basso e alla batteria), originari di Gonnesa. Milano è il luogo in cui il gruppo è cresciuto nel corso dei mesi, ed è in questo contesto che si è aggiunto, a completare la formazione, il giovanissimo sassofonista meneghino Fabio Maggioni, per aprire nuovi orizzonti sonori al gruppo, attualmente al lavoro per produrre il suo primo disco. Oltre un’ora di musica che è riuscita a coinvolgere il pubblico di Narcao con quattro brani inediti e successi di vari artisti dai quali hanno tratto ispirazione nel loro percorso musicale.

Il protagonista della seconda parte della serata è stato un musicista originario del Camerun ma da tempo trapiantato in Francia, Roland Tchakounté. Chitarrista e cantante, Roland Tchakounté ama definirsi cittadino del mondo, si caratterizza per uno stile che mescola blues e tradizione africana (scrive in Bamiléké, la sua lingua madre), ispirato in partenza da artisti come John Lee Hooker e Ali Farka Touré. Roland Tchakounté è ritornato a Narcao dopo quattro anni, nella serata dedicata alle contaminazioni, proponendo il suo blues che ricongiunge America e Continente nero, secondo una formula consegnata alle tracce di album come “Abango” (del 2005), “Waka” (2008), Blues Menessen (2011), “Ndoni” (2012) e il più recente “Nguémé & Smiling Blues” (2015). Lo hanno accompagnato in questa nuova tappa in terra sarda Mick Ravassat (primo membro della sua band) alla chitarra elettrica, Anthony Honnet alle tastiere, Jérôme Cornelis al basso e Karim Bouazza alla batteria.

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Sant'Antioco - Panorama copia

«Improvvisamente fermi i lavori di rimozione degli inerti nelle aree ex Sardamag a Sant’Antioco. Una situazione inaccettabile, per la quale pretendiamo chiarimenti immediati da parte del commissario di Igea, società regionale che ha in carico le operazioni di bonifica.»

Lo scrive in una nota Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«Uno stop inaspettato – aggiunge il consigliere regionale di Sant’Antioco – che può avere ripercussioni gravissime anche sui lavoratori. Bisogna infatti ricordare a Igea e all’Assessorato regionale all’Industria che il lavoro di bonifica viene rimborsato ogni qualvolta vengono raggiunte le 5000 tonnellate di inerti raccolti e regolarmente smaltiti. Ergo: se non si conferisce in discarica e, di conseguenza, Igea non dispone della documentazione che certifica lo smaltimento, la Regione non può versare i soldi alla controllata regionale. Va da sé che, non avendo Igea altri introiti se non quelli derivanti dai lavori compiuti, il rischio è mandare a monte il regolare pagamento degli stipendi.»

«La ragione della fermata dei lavori sarebbe riconducibile a questioni legate alla discarica che accoglie gli inerti. Una situazione non certa e sulla quale, ad ogni buon conto, non intendiamo mettere becco. Ciò che invece ci interessa, visto che la fermata delle operazioni di bonifica è un fatto certo, è che l’assessorato all’Industria e Igea si impegnino per risolvere celermente il problema. Occorre percorrere tutte le strade legali necessarie per riprendere immediatamente i lavori. Abbiamo dovuto aspettare fin troppo tempo prima di assistere all’inizio delle bonifiche. Oggi non vorremmo dover subire ulteriori ritardi che – conclude Ignazio Locci –, sebbene non dipendano direttamente da Igea, spetta al commissario Michele Caria risolvere.»