17 August, 2024
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Sono 10 i migranti irregolari di nazionalità algerina sbarcati sulla spiaggia di Maladroxia di Sant’Antioco, questa mattina, alle ore 10.30 circa, a bordo di un barchino di colore blu avvistato nella prima mattina via terra e poi assicurato a terra dalla Motovedetta CP812 dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco. La motovedetta CP812 della Guardia Costiera di Sant’Antioco si è recata sul punto concordato in località Is Solinas, dove il barchino era stato avvistato da un privato cittadino, successivamente lo stesso si è diretto verso la spiaggia di Maladroxia e si è incagliato sugli scogli, consentendo lo sbarco dei 10 migranti irregolari. Il barchino, preso al rimorchio, è stato condotto in sicurezza nel porto commerciale di Sant’Antioco.

I carabinieri di Carbonia, dopo aver intercettato a terra i 10 migranti, hanno effettuato le procedure di rito per garantire l’accoglienza e l’identificazione degli stessi a Cagliari.

Maladroxia

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L'evento di oggi sulla Amsicora

Un nuovo magazine a bordo delle navi Moby e Tirrenia, che gli ospititroveranno nelle loro cabine in tutte le rotte da e per la Sardegna operate dalle Compagnie del Gruppo Onorato Armatori. È stato presentato oggi a Cagliari, a bordo della nave Tirrenia Amsicora, Sardinia Post Magazine, periodico diretto da Giovanni Maria Bellu, giornalista e scrittore, e curato dalla redazione dell’omonimo quotidiano on line. Il magazine racconterà l’Isola attraverso interviste, rubriche e approfondimenti di cronaca, politica, società, economia, spettacoli ed eventi.

Sardinia Post Magazine sarà dedicato non solo ai lettori sardi, ma a tutti i turisti che raggiungeranno l’Isola, e rappresenterà una prestigiosa vetrina di comunicazione pubblicitaria per le aziende sarde che si rivolgono ai cittadini sardi e ai turisti. La copertina del primo numero, che conta 132 pagine corredate da grafiche e fotografie a colori, è dedicata ad un approfondimento del rapporto tra la Sardegna e il mare.

«La Sardegna meritava davvero un magazine di così alto profilo – dichiara Alessandro Onorato, editore di Sardinia Post e vice presidente di Moby – Nella volontà perfettamente riuscita del suo bravissimo Direttore è stato concepito come un prodotto da edicola, ma abbiamo deciso di distribuirlo sulle nostre navi perché è destinato non solo ai Sardi ma a chiunque sia interessato alla Sardegna. Oggi non portiamo solo semplici turisti, ma anche viaggiatori interessati, che scelgono l’isola non “solo” per la bellezza delle sue spiagge (e ho messo il “solo” tra virgolette), ma anche per la sua grande cultura, la sua storia, la sua straordinaria enogastronomia e per l’ospitalità unica che i Sardi sanno offrire. Questo magazine sarà un omaggio che tutti i nostri clienti gradiranno sicuramente, perché racchiude tutto questo. E anche di più.»

Fino a 5.600 partenze per la Sardegna (fino a 30 al giorno) e una capacità massima di oltre 70mila passeggeri giornalieri. Moby e Tirrenia offrono il più grande network di collegamenti e una vasta scelta di orari e porti di partenza, con la possibilità in alta stagione di viaggiare sia di notte che di giorno grazie al potenziamento delle corse verso l’Isola. Viaggiare con Moby e Tirrenia significa sentirsi completamente a proprio agio, in un ambiente piacevole con un’atmosfera di relax e divertimento: ristoranti à la carte, pizzerie, la zona shopping, le sale giochi, il cinema e le piscine con zona solarium.

È ancora in vigore la super promozione per la Sardegna, valida fino al 31 dicembre 2016 e prenotabile entro il 15 luglio 2016: due passeggeri con un’auto potranno viaggiare a partire da 65 euro (tutto incluso). Le tariffe si applicano sulle seguenti linee:

– Livorno-Olbia-Livorno

– Piombino-Olbia-Piombino

– Civitavecchia-Olbia-Civitavecchia

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 Nel corso dei lavori che hanno segnato l’insediamento della Consulta sardo corsa ad Ajaccio, i capigruppo del Consiglio regionale non hanno mancato di offrire un contributo al dibattito che si è sviluppato con i loro colleghi della Corsica sui temi posti all’ordine del giorno e più in generale sulle questioni che attengono l’insularità e l’identità.

Il vice capogruppo di Forza Italia, Edoardo Tocco, è stato il primo a prendere la parola nel corso della discussione del dossier su ricerca, formazione e educazione ed ha auspicato un rafforzamento della cooperazione tra gli Atenei delle Isole ed in particolare ha posto l’accento sull’importanza dello sport come “mezzo efficace per favorire l’amicizia tra Sardegna e Corsica” ed ha proposto i giochi universitari delle isole del Mediterraneo.

Il capogruppo dei Riformatori, Attilio Dedoni, ha rimarcato il ruolo di indirizzo politico che la Consulta deve assumere anche per ciò che attiene le questioni della formazione, dell’istruzione, della cultura e della lingua. Dedoni ha quindi consegnato ai presidenti Ganau e Talamoni un documento incentrato sulla macroregione Sardegna-Corsica, dove si ribadiscono, tra le altre, le ragioni della specialità sarda nonché il favore per un patto di forte collaborazione tra le due isole del Mediterraneo.

Pierfranco Zanchetta (Upc-Socialisti), intervenendo a conclusione delle audizioni dei rettori ha auspicato «un modello forte di sviluppo sostenibile al quale devono concorrere le Università di Sardegna e Corsica, contribuendo così a formare una nuova generazione capace di sviluppare le due principali risorse delle due isole: il turismo e l’ambiente».

Gianluigi Rubiu (Udc) ha posto l’accento sulla «giornata storica che dà operatività alla Consulta ed ha sottolineato come sia in Corsica che in Sardegna cresce insieme con la cultura autonomista anche una forte  coscienza indipendentista. Rubiu ha quindi auspicato un rafforzamento della collaborazione e della cooperazione tra le due “isole sorelle” soprattutto in vista del confronto “sempre duro con i rispettivi Stati di appartenenza ed in Europa».

Il capogruppo del Psd’Az, Angelo Carta, ha sottolineato un’accresciuta consapevolezza, soprattutto nelle nuove generazioni, del cosiddetto senso di appartenenza ed ha salutato con favore la piena operatività della Consulta «che può favorire le condizioni politico culturali per  contribuire a ridare una speranza di riscatto al popolo corso e al popolo sardo».

Il capogruppo di Soberania e Indipendentzia, Emilio Usula, ha svolto un articolato intervento incentrato sull’aspirazione di Sardegna e Corsica ad esercitare «nel modo più ampio le prerogative autonomistiche e a difenderle dalle iniziative che tendono a ridurle, messe in campo dagli stati centrali», affermando che i sardi e i corsi “aspirano all’indipendenza” ma che devono dimostrare di saper esercitare «una propria capacità di governo e di autodeterminazione».

Il capogruppo del Pd, Pietro Cocco, ha salutato con soddisfazione la Consulta e la rinnovata collaborazione tra la Sardegna e la Corsica non solo sul piano prettamente istituzionale. Pietro Cocco ribadendo l’importanza di lingua e cultura ha invitato tutti i componenti la Consulta a guardare “al futuro e alle cose concrete” ad incominciare dalle questioni che attengono i trasporti, dove il capogruppo Pd auspica “un’alleanza stretta e forte tra Sardegna e Corsica”.

Trasporti e mobilità sono state le priorità di intervento che hanno indicato anche il capogruppo del Misto, Fabrizio Anedda e quello di Sel, Daniele Cocco, nel corso dei rispettivi brevi interventi a conclusione dei lavori.

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Bilancio 2015

Abbanoa ha chiuso il bilancio 2015 con un utile di 9,788 milioni di euro. Aumentano fatturato e incassi con certificazione dei consumi, contenuti i costi a livelli inferiori al 2002, margine operativo di esercizio positivo per 52,6 milioni, con una differenza abissale in rapporto al 2002, quando con la somma delle precedenti gestioni il margine operativo di esercizio risultava negativo per 66,5 milioni di euro. Dopo i primi due bilanci in attivo nel 2013 e nel 2014, il 2015 ha confermato il consolidamento del processo di ristrutturazione e di ampliamento delle attività a favore del cliente. Nonostante una congiuntura economica ancora sfavorevole per l’intera economia della Sardegna, la politica industriale fin qui seguita da Abbanoa ha consentito di mantenere stabili gli investimenti nel settore idrico consolidando la posizione di primo motore economico e finanziario per le aziende del comparto.

Il bilancio 2015 all’attenzione dell’assemblea degli azionisti dell’8 luglio 2015, presenta un risultato d’esercizio chiuso in positivo per 9,788 milioni grazie a una incisiva azione di contenimento dei costi operativi con un’attenta programmazione e monitoraggio dei budget previsti per gli interventi di manutenzione.

Il margine operativo della Società, sottraendo i costi operativi ai ricavi da vendita, è positivo di 52,6 milioni di euro. Significativo il dato del totale delle gestioni preesistenti alla nascita di Abbanoa, che macinavano un margine operativo negativo di meno 66,5 milioni di euro nel 2002.

Abbanoa gestisce 13mila chilometri di reti, 1.336 impianti di sollevamento, 344 depuratori e 45 potabilizzatori che nel 2015 hanno prodotto 238milioni di metri cubi d’acqua potabilizzata, utilizzata dai clienti tutta la Sardegna e successivamente depurata per essere restituita all’ambiente.

Abbanoa spende di meno garantendo il doppio dei servizi delle gestioni passate: i costi operativi di questa immensa industria dell’acqua sono passati da 191 milioni di euro nel 2014 a 196,3 milioni nel 2015 (una variazione di appena il 2%) mentre nel 2002 le precedenti gestioni avevano costi operativi di 177,7 milioni di euro. Importo che, adeguato all’inflazione, è pari agli attuali 221,8 milioni di euro. Il risparmio è stato quindi di 25,5 milioni di euro.

Nel 2015 sono aumentati gli interventi nelle reti grazie a una maggiore stabilità finanziaria dell’azienda: le manutenzioni ordinarie (20.130 interventi) hanno segnato un più 3,7% mentre quelle straordinarie (1.632 interventi) più 16,5%. Il 2015 si è anche caratterizzato per gli appalti relativi a tutti i 60 milioni di euro dei fondi Cipe destinati a interventi strategici nel settore fognario-depurativo, seguiti nel 2016 dagli appalti per tutti i 75 milioni di euro nel settore idrico-potabile.

Abbanoa ha rivoluzionato completamente la rilevazione dei consumi delle utenze. Dopo aver introdotto le letture certificate tramite palmari elettronici, dall’anno scorso ha avviato una fatturazione, esclusivamente a saldo (salvo i casi di contatori interni alle abitazioni) trimestrale nei grandi centri e quadrimestrale in tutti gli altri Comuni. Le letture certificate sono state oltre due milioni, segnando un più 60% rispetto al 2014. Ciò ha comportato sia l’emissione con periodicità più frequente delle bollette, sia la diminuzione degli importi di ogni singola fattura: in media da 255 euro nel 2014 a 183 euro nel 2015. Dopo le attività di censimento delle utenze e di certificazione delle letture dei consumi, il 2015 si è caratterizzato per un ulteriore salto di qualità nei rapporti con la clientela: la messa a regime del nuovo sistema informativo che ha consentito l’attivazione di innovativi servizi (sportello online) e una rigorosa gestione delle utenze.

La messa a regime delle fatturazioni, sempre più regolari, ha portato a un aumento degli incassi ordinari, pari a 329,55 milioni (l’8% in più rispetto al 2014) anche al netto delle emissioni speciali (depositi cauzionali e conguagli regolatori). E’ il segno evidente dell’operazione di riordino delle banche dati relative alle utenze ereditate dai precedenti gestori. Sono aumentate le richieste di rateizzazione, in particolare quelle per dilazioni di più lunga durata fino a 60 rate e in un’ottica di lotta all’illegalità si registra la crescita delle azioni di recupero forzoso eseguite (decreti ingiuntivi).

Importante anche il risultato ottenuto sul fronte dei debiti. Gli oneri con il sistema bancario sono scesi: dagli 84.577.698 di euro nel 2014 a 82.260.770 milioni nel 2015, con una differenza di oltre 2 milioni. Verso i fornitori si è passati da 236,4 milioni di euro a 165,9 milioni di euro, con una differenza di oltre 70 milioni di euro. In sintesi, nel 2014 i debiti sono diminuiti di oltre 72 milioni.

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La rimodulazione dei fondi del Piano Sulcis deliberata dalla Giunta regionale non piace all’on. Ignazio Locci (FI).

«Sant’Antioco sotto attacco del colonizzatore Paolo Maninchedda, l’assessore regionale dei Lavori pubblici che, come un novello “padre padrone”, decide le sorti della comunità antiochense, arrogandosi il diritto di bypassare le istanze dei cittadini e, con ogni probabilità, anche quelle dell’Aamministrazione comunale – scrive Ignazio Locci in una nota diffusa stamane -. Con la delibera N. 40/18 del sei luglio scorso (Piano straordinario per il Sulcis”. Rimodulazione interventi infrastrutturali sulla viabilità e la portualità di competenza dell’assessorato dei Lavori pubblici) Maninchedda ha deciso di definanziare le opere portuali di Sant’Antioco (9 milioni di euro), parte di quelle destinate ai porti di Carloforte (4 milioni) e Calasetta (6 milioni), nonché l’adeguamento della SP 77 di San Giovanni Suergiu (3 milioni di euro), a favore della famigerata circonvallazione Sant’Antioco-Calasetta. E questo, nonostante una buona parte dei cittadini abbia più volte espresso parere contrario all’opera, evidenziandone l’inutilità manifesta. Ma tant’è. Paolo Maninchedda e Francesco Pigliaru hanno comunque stabilito che adesso è determinante reperire le risorse per procedere anche con le gare d’appalto relative alla circonvallazione (per il nuovo collegamento terrestre le procedure di gara sono state avviate tempo fa).»

«È evidente – aggiunge Ignazio Locci – che lo spirito del Piano Sulcis è morto e sepolto: ai cittadini è rimasta la possibilità di accettare passivamente quello stabilito nelle comode stanze dei bottoni. Bisogna stare zitti e, a testa bassa, prendere quel che passa il convento. Il messaggio è che o stringi quello che ti viene concesso, oppure perdi i finanziamenti e chissà quando mai passerà un treno così. E meno male che il Piano Sulcis doveva essere un progetto per il rilancio del territorio, concordato con le comunità coinvolte. Oggi sembra invece lo strumento con cui la Giunta regionale cerca di farsi bella mostrando quanti soldi riesce a spendere. Ma la verità è che sta fallendo su tutti i fronti.»

 Ponte di Sant'Antioco 1 copia

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Nella riunione di mercoledì 6 luglio, la Giunta regionale ha rimodulato alcuni interventi infrastrutturali su viabilità e portualità previsti nel Piano Sulcis, di competenza dell’assessorato regionale dei Lavori pubblici.

Il nuovo programma di interventi, approvato dalla Giunta, prevede l’impegno di 16 milioni di euro (risorse FSC-CIPE 93/23012 – 31/2015, per la S.S. 195 “Sulcitana”, per adeguamento e strada di collegamento San Giovanni Suergiu-Giba dal km 91+100 al km 94+600 e per la messa in sicurezza della S.S. 293 “di Giba” Giba-Nuxis dal km 60+100 al km 63+700 e dal km 64+200 al km 65+500; 57 milioni e mezzo (fondi per 2.000.000 CIPE 84/2000, 45.500.000 FSC – CIPE 93/2012 – 31/2015 e 10.000.000 mutuo RAS delibera Giunta regionale n. 22/1 del 7 maggio 2015). Entrambi gli interventi verranno realizzati dall’Anas.

Ancora, 1.000.000 di euro per la messa in sicurezza della SP 73 dal km. 0+000 al km 9+000 (fondi FSC – CIPE 93/2012 – 31/2015), intervento che verrà realizzato dal comune di Sant’Anna Arresi; 3.000.000 di euro per l’adeguamento della strada provinciale 77 alla categoria C1 (fondi CIPE 84/2000) intervento che verrà realizzato dalla provincia del Sud Sardegna; 1.500.000 euro per studi e progettazione definitiva degli interventi di portualità del Sulcis (Sant’Antioco, Carloforte e Calasetta) (fondi FSC – CIPE 93/2012 – 31/2015), intervento che verrà realizzati dall’assessorato regionale dei Lavori pubblici; e, infine, 22.000.000 di euro per interventi sulla portualità di Sant’Antioco, Carloforte e Calasetta (fondi FSC 2014/2020), intervento che verrà realizzato dall’assessorato regionale dei Lavori pubblici.

Il costo totale degli interventi ammonta a 101 milioni di euro.

Sulla base di tale rimodulazione degli interventi, si procederà ad aggiornare i documenti programmatici e di finanziamento delle opere.

Relativamente, in particolare, all’intervento sulla S.S.126 dir relativo al nuovo collegamento terrestre dell’istmo con l’isola di Sant’Antioco e alla circonvallazione di Sant’Antioco, in considerazione dell’importanza che l’opera riveste sotto il profilo architettonico, paesaggistico ed ambientale, il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda, nel far presente anche la rilevanza sotto l’aspetto identitario che il nuovo ponte potrà assumere per le popolazioni servite, hanno sottolineato di ritenere opportuno che, nello svolgimento della gara d’appalto, vengano tenute in massima considerazione le proposte progettuali finalizzate a migliorare gli aspetti paesaggistici e architettonici dell’opera d’arte. Per raggiungere tali risultati, occorre che nella formazione della commissione giudicatrice, da parte della stazione appaltante, sia prestata particolare attenzione ad assicurare la presenza di adeguate professionalità, anche provenienti dal mondo accademico, in grado di apprezzare le migliori soluzioni progettuali che saranno presentate dai concorrenti.

Paolo Maninchedda 35 copia

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Da mercoledì 13 a sabato 16 luglio il centro congressi del T-Hotel, Cagliari – ospita il congresso nazionale “Dalla cura all’aver cura della donna nell’universo tecnologico della ginecologia e ostetricia”. Il “Corso teorico pratico sul ricorso al taglio cesareo, classificazione di Robson e analisi dati” si tiene il 13 luglio dalle 9.00 alle 12.30, nell’aula della direzione sanitaria del Policlinico “Duilio Casula” di Monserrato, precede i lavori congressuali.

Al corso – teso a fornire presupposti clinici, metodologici e interpretativi della classificazione in 10 gruppi dei tagli cesarei di Robson – prende parte lo specialista chi li ha ideati, Michael Robson. Docente e ricercatore di fama mondiale, il professor Robson – Consultant obstetrician and gynaecologist al National maternity hospital di Dublino, riferimento clinico e scientifico per l’Organizzazione mondiale per la Sanità – tiene una lectio magistralis. Tra i relatori anche Piera Poletti (responsabile Centro ricerca formazione, Padova; docente Master universitari; collaboratrice ministero Salute) e Antonello Antonelli (coordinatore “Qualità dei servizi sanitari”, direzione generale assessorato regionale Sanità). Il corso – max. 50 partecipanti – è dedicato a medici, ostetriche, personale amministrativo e rappresentanti dei media. Le iscrizioni si effettuano su scheda scaricabile da www.kassiopeagroup.com, da inviare per e-mail a barbarapanico@kassiopeagroup.com. I lavori, moderati dagli specialisti Salvatore Dessole e Alessandra Meloni, sono introdotti da Gian Benedetto Melis.

Da giovedì 14 a sabato 16 luglio al T-Hotel si dibatte di “Umanizzazione, scienza e tecnologia: un legame vincente nei diversi scenari della ginecologia e ostetricia” ad “Aver cura e curare il dolore al femminile”, “Dallo screening alla terapia dei tumori ginecologici” fino a “La donna tra tradizione ed innovazione: la veduta dell’antropologo e dell’artista di teatro” sono fra le tematiche del congresso nazionale “Dalla cura all’aver cura della donna nell’universo tecnologico della ginecologia e ostetricia”. I lavori curati dallo staff di Gian Benedetto Melis, ordinario ginecologia e ostetricia ateneo di Cagliari. Tra i temi al centro del congresso “La salute dell’individuo dalla vita intrauterina”, “Il travaglio di parto senza dolore. Che mezzi abbiamo? Quali risultati?”, “L’allattamento al seno: risvolti sulla salute psico-fisica della madre e del bambino”, “L’endometriosi: patologia dai mille volti clinici e personali. Dall’impatto emotivo della diagnosi alla cura e all’aver cura del dolore”, “Patologie benigne e maligne dell’apparato genitale”, “La diagnosi ecografica e radiologica preventiva e di supporto per le cure mediche e chirurgiche”, “Fertilità e Sterilità: dalla Fivet alle tecniche attuali” fino a “La cinquantenne di oggi: quanto la carenza ormonale incide sulla salute e sul dolore della donna. Quali i mezzi per curarla e averne cura”.

Il congresso è presieduto, oltre che dal professor Melis, da Salvatore Dessole (Sassari). I vice presidenti sono Pier Luigi Cherchi (Sassari), Antonio Macciò (Cagliari) e Bruno Piras (Cagliari). La segreteria scientifica è composta da Anna Maria Paoletti (Cagliari) e Giampiero Capobianco (Sassari).

THotel 42 copia

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Si è insediata questa mattina, ad Ajaccio, la Consulta sardo corsa, sotto la presidenza congiunta del presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, e del presidente dell’Assemblea della Corsica, Ghjuvan Guidu Talamoni. La Consulta ha approvato all’unanimità il regolamento di funzionamento interno con l’introduzione dell’emendamento che riconosce quali lingue ufficiali dell’organismo interistituzionale delle assemblee di Sardegna e Corsica, il sardo, il corso, l’italiano ed il francese.

E’ stato dato il via libera con votazione unanime anche al primo documento della Consulta istituita in Sardegna in occasione delle celebrazioni di “Sa Die de Sa Sardigna”: il dossier sul rafforzamento dei legami tra le due Regioni «per porre in essere azioni che realizzino percorsi di formazione, ricerca e educazione». La votazione è stata preceduta dalle audizioni del rettore dell’Università di Sassari, Massimo Carpinelli, del prorettore dell’Ateneo di Cagliari, Francesco Mola e dell’omologo dell’Università della Corsica, Matteo Graziani. Il documento prende atto delle collaborazioni già in atto tra le istituzioni universitarie delle due isole e propone, tra gli altri, un programma di studi sardo-corso, nonché un accordo quadro per definire le aree di cooperazione negli ambiti della ricerca e della formazione, rendendo operativo lo scambio tra professori, studenti e progetti didattici. La deliberazione della Consulta si conclude con la richiesta all’Unione Europea perché promuova la cooperazione scientifica tra le istituzioni insulari, in particolare nell’ambito del programma europeo di cooperazione Francia-Italia.

Approvata inoltre, sempre all’unanimità, l’istituzione del premio letterario Antigone e la creazione della biblioteca digitale sardo-corsa.

A conclusione dei lavori della prima riunione della Consulta, i presidenti Ganau e Talamoni, sono dunque intervenuti nella seduta dell’assemblea di Corsica, nel corso dei quali i due segretari generali, Marcello Tack (Sardegna) e Serge Tomi (Corsica) hanno illustrato, nel dettaglio, il funzionamento delle rispettive assemblee regionali.

Il Consiglio comunale di Iglesias nella seduta di ieri ha ratificato le dimissioni di un consigliere di maggioranza, Franco Tocco del gruppo Sinistra, Ecologia e Libertà, e di un consigliere di minoranza, Giuseppe Pes del gruppo Piazza Sella, sostituti rispettivamente dai primi dei non eletti, Gianluca Tocco e Simone Saiu, entrambi già consiglieri comunali nella precedente consiliatura.
Le dimissioni di Franco Tocco, annunciate la scorsa settimana, arrivano in un momento delicato per la maggioranza di centrosinistra che sostiene la Giunta Gariazzo, già alle prese con le scelte dei due nuovi assessori che saranno chiamati a rilevare le deleghe lasciate vacanti dalle dimissionarie Alessandra Ferrara e Melania Meo.

Franco Tocco 1 copiaGianluca Tocco 15 copiaSimone Saiu copiaBeppe Pes 2 copia

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Giunta Massidda Carbonia 9Gian Luca Lai 1Mauro Manca 5Arianna Vinci 2Riccardo Cireddu 1Emamuela Rubiu 2Carla Mario 1Paola Argiolas 3Giunta Massidda Carbonia 9

E’ iniziata ufficialmente martedì 5 luglio con la presentazione della Giunta e l’insediamento del Consiglio comunale, la nuova consiliatura del comune di Carbonia, a distanza rispettivamente di un mese e di 16 giorni dalle elezioni che hanno sancito la netta vittoria del candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Paola Massidda nel ballottaggio con il sindaco uscente del centrosinistra Giuseppe Casti.

Queste le schede complete degli assessori della Giunta Massidda:

Gian Luca Lai, 45 anni, nato a Carbonia, dal 2009 residente a San Giovanni Suergiu, laureato in Geologia, master in bonifiche di siti contaminati, ha lavorato sia da dipendente sia da libero professionista, dopo l’ultima esperienza da dipendente è attualmente in regime di mobilità ordinaria: vice sindaco ed assessore del Territorio, Ambiente, Servizi di Pubblica utilità, Manutenzione e Randagismo;

Mauro Manca, 40 anni, nato a Carbonia, residente a San Sperate dal 2007, funzionario regionale, dal 2003 esperto di politiche comunitarie, laureato in Scienze politiche: assessore del Bilancio, Programmazione e Tributi;

Arianna Vinci, 44 anni, nata a Iglesias, residente a San Giovanni Suergiu, psicologa, psicoterapeuta e mediatore familiare: assessore delle Politiche sociali, Politiche della casa e Politiche del lavoro;

Riccardo Cireddu, 32 anni, nato a Carbonia, laureato in Architettura, abilitato all’Ordine degli ingegneri, ha lavorato in studi privati nel campo della progettazione: assessore dei Lavori pubblici, Urbanistica, Trasporti, Viabilità ed Arredo urbano;

Emanuela Rubiu, 42 anni, nata a Carbonia, laureata in Lingue, tecnico in gestione di turismo ambientale, guida turistica, varie esperienze di lavoro come precaria anche all’estero: assessore della Cultura, Spettacolo, Turismo e Attività produttive;

Carla Mario, 52 anni, nata a Padova, da 30 anni insegnante della scuola dell’infanzia a Carbonia, per diversi anni componente del Consiglio d’Istituto: assessore della Pubblica istruzione, Politiche giovanili e Sport;

Paola Argiolas, 68 anni, nata a Carbonia, laureata in Amministrazione e Governo locale, master in comunicazione pubblica e istituzionale, ha lavorato per 30 anni nella pubblica amministrazione, per 24 anni nel comune di Carbonia e i restanti anni in aziende sanitarie: assessore del Personale, Affari generali, Formazione, Decentramento e Trasparenza amministrativa.