17 August, 2024
Home2016Luglio (Page 39)

[bing_translator]

Inaugurazione questo pomeriggio per la Mostra Fotografica del Progetto “Fotoscegliamo” organizzata dal Centro di Salute Mentale di Cagliari in collaborazione con la Cooperativa Sociale Panta Rei Sardegna e ospitata nei locali della MEM-Mediateca del Mediterraneo di Cagliari (via Mameli n. 164).
Fotoscegliamo è un progetto di Promozione della Salute attraverso la fotografia rivolto a un gruppo di utenti del Centro di Salute Mentale di Cagliari A.
Un percorso di 12 incontri che si sono svolti da aprile a giugno che hanno avuto come tema la Filosofia della Bellezza intesa come generatrice di benessere.
Il progetto ha coinvolto 8 utenti: i partecipanti hanno fatto un’esperienza di passeggiate urbane e extraurbane in cui hanno appreso le tecniche base della fotografia ma soprattutto hanno lavorato sul concetto personale di ricerca della bellezza. Trenta istantanee che ritraggono perlopiù soggetti naturalistici scattate tra Monte Claro, il quartiere Marina, il Parco del Molentargius e l’Orto Botanico di Cagliari.
Il progetto é stato curato dal Centro Panta Rei Sardegna con Simona Muratori, Psicologa della Salute e esperta in Tecniche di Fotografia Terapeutica, e si inserisce nel programma dei progetti di riabilitazione e integrazione che il Dipartimento della Salute Mentale della ASL di Cagliari promuove in favore dell’utenza.
Sarà possibile visitare la mostra dalle ore 9.00 alle ore 21.00 sino al 13 luglio 2016.

[bing_translator]

Gli assessori Luigi Arru e Cristiano Erriu, con i direttori generali Stefania Manca ed Elisabetta Neroni, hanno presentato questa mattina il progetto “Archivio digitale”, finanziato dall’assessorato delle Politiche sociali e portato avanti dall’assessorato degli Enti locali. Il progetto, con la collaborazione della direzione della Casa circondariale di Uta, del Ctm, dell’Archivio di Stato, del comune di Cagliari, della casa editrice Arkadia, della Cooperativa Sociale Cellarius, coinvolge dieci detenuti del carcere di Uta.
Per un anno (da aprile 2016 a marzo 2017) i dieci detenuti lavoreranno alla digitalizzazione di documenti cartacei della Regione e dell’Archivio storico dell’ex carcere di Buoncammino: quattro saranno impiegati nell’Ufficio Tutela del Paesaggio, quattro nella Casa circondariale di Uta con i documenti forniti dall’assessorato dell’Urbanistica, due negli uffici dell’Archivio di Stato.
«E’ importante che questa iniziativa di reinserimento avvenga nella Pubblica Amministrazione – ha sottolineato l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu -. Nello stesso tempo viene portata avanti un’azione di recupero della memoria storica e culturale della documentazione della Regione.»
«L’obiettivo delle Politiche sociali e di interventi come questo – ha detto l’assessore della Sanità, Luigi Arru – è quello di recuperare le persone che si sono trovate in difficoltà e hanno sbagliato. Lavoriamo per l’inclusione attiva dei detenuti e perché, una volta scontata la pena e rimessi in libertà, non tornino in carcere.»
Dall’inizio del progetto, e dopo un periodo di formazione di circa 3 settimane, i detenuti coinvolti hanno lavorato su 24 registri, digitalizzando circa 4.000 pagine (per un totale di circa 2130 immagini) ed effettuando circa 34.800 registrazioni sul database creato dall’Assessorato.

[bing_translator]

Giovedì 7 luglio, alle ore 21.30, presso l’Arena Mirastelle del Teatro Centrale di piazza Roma, a Carbonia, si svolgerà il secondo appuntamento della Rassegna Cinema sotto Le Stelle a Carbonia 2016 con la proiezione del film “Life” di Anton Corbijn, che racconta la storia dell’incontro e del rapporto tra il fotografo dell’agenzia Magnum Dennis Stock e il celebre attore americano James Dean.

Cinema sotto Le Stelle 2016 a Carbonia è organizzato dal Centro Servizi Culturali Carbonia Iglesias Società Umanitaria con il patrocinio del comune di Carbonia – Assessorato della Cultura e la collaborazione di Arci La Gabbianella Fortunata, La Miniera Ficc e Ucca.

La rassegna proseguirà giovedì 14 luglio con la commedia di Sergio Rubini dal titolo “Dobbiamo parlare”, con protagonisti lo stesso regista, Isabella Ragonese, Fabrizio Bentivoglio e Maria Pia Calzone.

Il giovedì successivo, 21 luglio, sarà la volta di “Nausicaa della valle del vento” , film di animazione scritto e diretto dal maestro giapponese Hayao Miyazaki, mentre giovedì 28 luglio verrà proiettato “Macbeth”, riadattamento cinematografico del dramma shakespeariano con le star Michael Fassbender e Marion Cotillard.

Chiusura giovedì 04 agosto con il thriller spagnolo “La Isla minima”, vincitore della ventinovesima edizione del Premio Goya con ben dieci riconoscimenti.

Tutte le proiezioni inizieranno alle ore 21.30. Il botteghino aprirà un ora prima dell’inizio di ciascuna proiezione. L’ingresso, a posto unico non numerato, avrà un costo di € 4,00 per i biglietti interi e ridotto di € 3,00 per tutti gli iscritti ai circoli del cinema Arci/Ucca e Ficc.

Arena Mirastelle copia

[bing_translator]

Teatro Lirico di Cagliari 9

Si sono svolte oggi nella commissione Cultura le audizioni dei rappresentanti di “Assoartisti” e “Cosas” sul tema delle normative che regolano il settore dello spettacolo.

Gianluca Medas e Monica Pistidda (Cosas) con Vincenzo Derosa e Ilaria Zedda (Assocartisti) hanno preliminarmente portato all’attenzione del parlamentino presieduto da Gavino Manca (Pd) le risultanze dell’incontro tenutosi a San Sperate lo scorso 24 giugno che ha visto la partecipazione di tutte le associazioni e delle cooperative che rappresentano gli operatori del teatro e della musica. La principale richiesta che Cosas e Assoartisti hanno avanzato alla commissione («con spirito collaborativo e senza alcun accento conflittuale») riguarda l’annullamento della cosiddetta “delibera Milia” (n. 3/18 del 22.01.2013), in particolare per quanto attiene le premialità ed il conseguente ripristino dei parametri in vigore fino al 2012. «Sono circa ottanta – ha detto Gianluca Medas – le strutture e le organizzazioni che sono state messe in ginocchio nell’intera Isola dal meccanismo di assegnazione della quota di premialità adottato dal 2013».

Ulteriori proposte riguardano l’introduzione di regole che garantiscano “la proporzionalità tra contributo regionale e requisiti” («non è ammissibile che si richiedano i medesimi requisiti a chi percepisce un piccolo contributo e a chi vanta contribuzioni che superano i centomila euro»); la suddivisione dei settori di intervento regionale in: produzione teatro, produzione danza, produzione musica, distribuzione e organizzazione eventi; l’ammissibilità tra le spese utili alla rendicontazione degli spettacoli rappresentati su tutto il territorio nazionale e internazionale con la condizione che quelli realizzati e distribuiti nel territorio sardo debbano essere in misura prevalente; l’obbligo di inserimento, tra gli spettacoli organizzati da circuiti regionali e provinciali, della misura del trenta per cento di spettacoli prodotti da compagnie sarde; l’eliminazione del calcolo della media contributiva per l’individuazione del contributo regionale.

A conclusione dell’audizione dei rappresentanti di Cosas e Assoartisti, sono intervenuti nella Seconda commissione i vertici regionali dell’associazione generale cooperative italiane (Agci) sul tema delle gestioni dei beni culturali in Sardegna.

Beni culturali, bibliotecari, museali, archivistici e archeologici 

Sergio Cardia (presidente Agci) ha rappresentato le difficoltà cui vanno incontro le circa 40 realtà (per lo più cooperative) impegnate nella gestione dei beni culturali in circa 35 centri dell’Isola («Il sistema è ormai allo sfascio ed è sempre più a rischio il futuro lavorativo di circa 850 addetti»). A giudizio di Cardia il comparto soffre di una “doppia situazione di precarietà”. «La prima – ha spiegato il presidente dell’Agci – riguarda l’incertezza nella proroga delle gestioni che scadranno entro il prossimo dicembre e l’altra attiene il regime di precarietà in cui operano i lavoratori».

Sergio Cardia ha ricordato come la copertura da parte della Regione dell’85% del solo costo del lavoro, rispetto al 90% del 2016, insieme con  l’assenza di corresponsioni per le spese per infrastrutture e per quelle generali, unitamente all’impossibilità dei Comuni di contribuire ai costi delle gestioni dei beni ricadenti nei territori di competenza, di fatto ha prodotto «una situazione non più sostenibile per gli operatori e per le coop».

Sollecitato anche dalle richieste di chiarimento avanzate dai consiglieri di Forza Italia, Stefano Tunis e Ignazio Locci, il presidente dell’Agci ha preannunciato la trasmissione di un’ulteriore e più dettagliata documentazione ed ha ribadito per con forza «l’urgenza di interventi da parte della Regione nonché di nuove norme che diano stabilità al comparto delle gestioni dei beni culturali».

Il presidente della commissione, Gavino Manca, nel suo breve intervento di conclusione dei lavori, ha ricordato la complessità del tema delle gestioni dei beni culturali, archeologici e museali in Sardegna ed ha preannunciato un’altra serie di audizioni in vista dell’adozione di provvedimenti tali «da saper fare fronte all’emergenza rappresentata dalle cosiddette proroghe ma soprattutto per tracciare le linee di una riforma strutturale dell’intero comparto».  

[bing_translator]

La commissione Sanità ha approvato i nuovi criteri per la ripartizione dei fondi alle aziende ospedaliere e ospedaliero-universitarie (Ao e Aou) della Sardegna per gli anni 2015-16 e 2017.

«Si tratta – ha spiegato l’assessore della Sanità Luigi Arru nel corso di una audizione – di un provvedimento che si è reso necessario in base alle disposizioni contenute nella legge di stabilità 2016 ed in vista di un decreto dei ministeri della Salute e dell’Economia che sarà emanato nei prossimi giorni.»

«Il decreto – ha aggiunto l’assessore – individuerà i parametri per determinare costi e ricavi della aziende prevedendo inoltre, in caso di scostamento del 10% dei tetti assegnati, di sottoporre le stesse aziende a specifici piani di rientro. Dal volume complessivo di costi  e ricavi, vanno però scorporate le cosiddette funzioni ospedaliere non tariffabili, come quelle della struttura regionale trasfusionale, del centro regionale trapianti, delle attività di trasporto interregionale di organi e della sanità psichiatrica.»

«Lo scopo che si intende raggiungere – ha concluso l’assessore della Sanità – è quello di ampliare l’area delle funzioni non tariffabili estendendola anche a funzioni di livello territoriale.»

Luigi Arru 2

[bing_translator]

 

Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, considera l’evento in programma venerdì 8 ad Ajaccio, con il battesimo della Consulta sardo-corsa, «un’occasione storica che suggella il patto tra Sardegna e Corsica, già sancito in concomitanza con Sa Die de Sa Sardigna». L’assemblea, convocata dal presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau, in collaborazione con il presidente dell’Assemblea della Corsica, Ghjuvan Guidu Talamoni, è prevista per le 9.00 con la prima riunione dell’organismo.

«Sarà l’occasione per aprire un percorso – spiega Gianluigi Rubiu – in grado di affrontare le tematiche dell’insularità, della zona franca. Eppoi il turismo e la cultura, la lingua, le difficoltà nei trasporti. Con la Consulta – conclude Gianluigi Rubiu, che farà parte dell’assemblea con tutti i capigruppo del consiglio regionale o loro delegati – andremo di fatto a costituire una macroregione insulare europea in grado di affrontare le tematiche comuni con più vigore. Il nuovo organismo comprenderà anche le forze sociali ed economiche delle due isole con un coinvolgimento della società civile che possa superare gli steccati geografici.»

[bing_translator]

Palazzo della Regione 2 copia

Si è tenuta ieri pomeriggio, nella sede della Presidenza della Regione, in viale Trento a Cagliari, una riunione con le organizzazioni sindacali convocata per analizzare la situazione dei lavoratori dell’Ati-Ifras. L’incontro è stato presieduto dal Capo di Gabinetto della Presidenza della Regione, Filippo Spanu, e ha visto la partecipazione del Capo di Gabinetto e del Direttore Generale dell’Assessorato, Luca Mereu e Eugenio Annicchiarico.
Il primo punto in discussione ha riguardato le criticità sul pagamento degli stipendi ai lavoratori da parte dell’azienda (che aveva addotto, come spiegazione, problemi di liquidità, collegando la mancata erogazione delle paghe alla mancata liquidazione, da parte dell’Amministrazione regionale, di alcune fatture emesse nel 2016). Su questo aspetto è stato ricordato quanto fatto dalla Regione, che ha messo in campo le soluzioni tecniche necessarie le quali, in brevissimo tempo, hanno permesso di liquidare parte delle fatture emesse per un importo di circa sette milioni di euro. Tutto questo è avvenuto – come è stato rammentato – per senso di responsabilità verso i lavoratori in difficoltà, nonostante l’obbligo di pagare le maestranze, per le imprese che hanno in essere contratti con la Pubblica Amministrazione, persista anche in presenza di ritardi nelle erogazioni dalla Pubblica Amministrazione medesima.
E’ stato fatto anche il punto circa la capienza della dotazione finanziaria della Convenzione vigente con Ati Ifras. Sul punto sono presenti criticità ma, per garantire che la Convenzione con Ati Ifras possa arrivare alla scadenza naturale, fissata al 31 dicembre di quest’anno, sono allo studio dell’amministrazione regionale tutte le soluzioni che possano garantire all’azienda di poter operare fino a quella data. In ogni caso, su questa specifica problematica, sarà effettuato un monitoraggio puntuale dalle parti, nel corso delle prossime settimane, affinché non si scarichi sui lavoratori alcun disagio.
Si è parlato, infine, dell’elaborazione del nuovo progetto e della documentazione propedeutica alla conseguente procedura di gara attraverso cui, alla scadenza della convenzione con Ati-Ifras (che come detto cade al 31 dicembre del 2016), si procederà all’individuazione del nuovo soggetto esecutore del progetto. Il lavoro di elaborazione di tutta la documentazione progettuale, infatti, procede nei tempi previsti, e l’amministrazione regionale di poter arrivare all’emanazione entro la scadenza dell’attuale convenzione. All’interno di questa cornice temporale alle organizzazioni sindacali è stato proposto un percorso, anche temporale, preciso: il 26 luglio le parti si rivedranno per un confronto sulle Linee guida del progetto che sarà oggetto della procedura di gara, a cui seguiranno successivi incontri. A questo proposito, da parte del Capo di Gabinetto della Presidenza della Regione, Filippo Spanu, è stato ribadito quanto già assicurato in passato: se l’elaborazione del nuovo bando dovesse presentare problematiche di carattere procedurale, saranno adottate per tempo tutte le contromisure necessarie per garantire le tutele ai lavoratori attualmente impegnati in Ati Ifras.

[bing_translator]

Ecologia, tecnologia, ambiente, uomo: esiste una soluzione sostenibile che riesca a far dialogare armoniosamente questi elementi facendoli coesistere in una terra che contemporaneamente conta una ricca biodiversità di flora e fauna ma anche la presenza di due Siti di interesse nazionale da bonificare e i 35mila ettari di servitù militari nazionali? Se ne discuterà a partire dalle 17.45 di mercoledì 13 luglio nella sala consiliare del comune di Assemini, durante il convegno, organizzato dall’associazione Presidio piazzale Trento. L’incontro vuole essere  un momento di approfondimento e confronto sulle tematiche ambientali a cui prenderanno parte Legambiente Sardegna, le esponenti dei comitati “Gettiamo le basi” Mariella Cao, Catia Signorelli di “Terrasana” e Rosanna Cadelano per Sa luxi. Occhi puntati anche sugli interventi del presidente onorario del Movimento per la decrescita felice, Maurizio Pallante e sul portavoce regionale dell’associazione Medici per l’ambiente, Vincenzo Migaleddu.