18 November, 2024
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Mare e Miniere 2016

Si conclude domani. sabato 2 luglio, il ciclo di Seminari di Musica, Canto e Danza Popolare di Mare e Miniere nel corso dei quali circa cento allievi sono stati protagonisti di una intensa esperienza di condivisione ed interazione continua con i docenti, una residenza artistica finalizzata all’approfondimento dei vari aspetti che caratterizzano le pratiche attuali degli strumenti, delle tecniche vocali e coreutiche tradizionali, partendo dall’apprendimento di brani e danze legate al repertorio della musica popolare.

Questa sera, alle ore 22,30, si chiuderà in grande stile con solo di percussioni del percussionista italo-francese Carlo Rizzo, che si preannuncia come uno dei momenti più attesi di tutta la rassegna. Specialista e precursore dell’evoluzione tecnologica dei tamburi a cornice, e dotato di una tecnica esecutiva unica, Carlo Rizzo proporrà un viaggio musicale attraverso i ritmi e i suoni del tamburo a cornice da lui inventato e dei tamburelli tradizionali del mondo, ma soprattutto non mancheranno le sue particolari tecniche manuali, che prevedono l’utilizzo delle dita e delle differenti parti della mano destra per sviluppare una forma originale di poliritmia.

A seguire, alle ore 23,00, andrà in scena la produzione originale con protagonisti allievi e docenti dei Seminari, un concerto inedito che ha preso forma parallelamente agli stages, e che si preannuncia come uno dei momenti clou di tutta la rassegna, come dimostra il grande successo riscosso negli anni precedenti.

Tutti i concerti sono ad ingresso libero e si terranno presso la Vecchia Tonnara “Su Pranu” di Portoscuso (CI).

Mare e Miniere 2016 non finisce però qui, perché il programma proseguirà anche a luglio ed agosto con una programmazione ricchissima, per poi accompagnare il pubblico fino a fine anno.

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Logo Eni

Eni fu istituita nel 1953 dopo una tortuosa trattativa tra coloro che sostenevano che la società dovesse essere privatizzata e chi invece riteneva importante una maggiore presenza dello Stato. Tutto ebbe inizio quando Enrico Mattei fu incaricato di liquidare le attività dell’Agip e di provvedere alla privatizzazione delle risorse energetiche. Mattei invece decise di creare in Italia un’impresa energetica nazionale in grado di garantire lo sviluppo della piccola e media impresa e il fabbisogno energetico alle famiglie a prezzi più bassi.

Eni è sempre alla ricerca di giovani diplomati e laureati in Italia e all’estero che abbiano un buon curriculum.

«Innovazione tecnologica, visione internazionale e crescita personale. Se condividi i valori di Eni registrati al nostro sistema di recruiting online. Dall’iscrizione alla creazione di un profilo personale ti seguiamo passo dopo passo nella candidatura alle posizioni aperte» con queste parole il sito web di Eni accoglie chi vuole entrare a far parte della loro squadra.

L’articolo completo è consultabile nel sito http://www.diariolavoro.it/lavoro_eni.html .

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Ignazio Locci 3 copia

Il consigliere regionale di Forza Italia Ignazio Locci interviene sull’aggiudicazione a una cooperativa messinese del Servizio di assistenza domiciliare del Plus del Sulcis (Piano locale unitario servizi alla persona, Comune capofila Carbonia) per 2 milioni e 756mila euro per tre anni.

«Adesso a rischio ci sono 90 unità lavorative – dice Ignazio Locci -. Innanzitutto occorre chiedersi come sia possibile che una cooperativa esterna riesca a presentare un’offerta migliore di quelle avanzate dalle cooperative da anni operanti nel territorio. In secondo luogo, non ci si può esimere dal domandarsi per quale ragione chi ha preparato il bando non si sia impegnato per salvaguardare le competenze consolidate e professionali del Sulcis Iglesiente e abbia invece spalancato le porte ad un grosso sodalizio non sardo in grado (ma sarebbe il caso di piazzare la lente di ingrandimento) di proporre un’offerta fuori mercato.»

«A questo punto – aggiunge Ignazio Locci -, non ci resta che appellarci ai sindaci che rientrano nel Plus di Carbonia (Calasetta, Carbonia, Carloforte, Giba, Masainas, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco, Tratalias, Villaperuccio) affinché vigilino per salvaguardare sia le 90 unità lavorative, sia i servizi alla persona. Gli aspetti da valutare sono molteplici: la gara d’appalto non ha brillato per trasparenza; è stata espletata a cavallo tra il vecchio e il nuovo codice degli appalti; e la proclamazione del vincitore è stata rimandata costantemente fino all’annuncio arrivato dopo il ballottaggio del 19 giugno scorso.»

«Gli amministratori locali del Sulcis non devono consentire l’ingresso nel nostro territorio a imprese non locali che potrebbero incidere negativamente nel nostro mercato, peraltro in questo caso retto dal lavoro femminile. Ed è altresì importante – conclude Ignazio Locci – che gli amministratori impediscano che le antipatie e le simpatie locali di qualche funzionario pubblico si intromettano nelle procedure pubbliche condizionando l’economia del territorio.»