22 November, 2024
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Si è svolto stamane, a Cagliari, un convegno su vigilanza e certificazione dei contratti dopo il Jobs Act.

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Si è svolto stamane, al THotel di  Cagliari, il convegno “Vigilanza e certificazione dei contratti dopo il Jobs Act”, organizzato dall’Ordine dei Consulenti del Lavoro – Consulta Regionale della Sardegna e ospitato negli spazi del T-Hotel di Cagliari.
«Siamo tra le regioni d’Italia più avanti nell’attuazione del Jobs Act e, in particolare, con la riforma dei Servizi e delle politiche per il lavoro cerchiamo di favorire una piena applicazione dell’articolo 29 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea, che stabilisce che ogni individuo ha il diritto di accedere a un servizio di collocamento gratuito – ha detto l’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura -. Non a caso, nel primo articolo della Riforma, è scritto che la Regione riconosce il diritto al lavoro come diritto della persona e promuove le condizioni per renderlo effettivo attraverso un efficace sistema di servizi per il lavoro e misure di politica attiva.»
L’appuntamento ha approfondito i temi della vigilanza e del contrasto di tutte le “patologie” (giuridiche, contributive, di sicurezza) che riguardano il lavoro: materie oggi interessate da un cambiamento epocale operato dal Jobs Act con la costituzione dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, il nuovo soggetto che assorbe e coordina l’attività dei vari organismi ispettivi e di vigilanza, fino a poco tempo fa invece caratterizzata da sovrapposizioni e incertezze anche normative che talvolta ne hanno minato l’efficacia. 

«Nella riforma – ha aggiunto l’assessore Mura -, ci sono alcune norme che hanno attinenza con l’attività di vigilanza sul lavoro, nell’ambito delle competenze della Regione, che su questa materia non sono dirette. La Sardegna, vuole dare il proprio contributo lavorando insieme alle autorità preposte a questa funzione, e non a caso in alcuni commi dell’articolo 1 del testo della Riforma è scritto che la Regione si impegna a mettere in atto programmi mirati alla lotta al lavoro nero, al contrasto del lavoro precario e al miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori e delle donne vittime di violenza. Un esempio è stato il bando “Più Turismo, più lavoro”, dedicato a favorire la buona occupazione nel settore turistico. Ebbene, in quella misura abbiamo previsto vantaggi crescenti in funzione della qualità del contratto di lavoro stipulato, incentivando contratti a tempo indeterminato e scoraggiando il ricorso ai voucher, strumento su cui, anche in Sardegna, registriamo un utilizzo abnorme che più volte abbiamo evidenziato e che, seppure senza possibilità di modificare la normativa nazionale, proviamo a contrastare.»

Al convegno hanno preso parte, tra gli altri, Paolo Pennesi (Direttore Generale Ispettorato Nazionale del Lavoro), Danilo Papa (Direttore Generale Attività Ministero del Lavoro) e Pasquale Starapoli (Esperto Fondazione Studi Consulenti del Lavoro), Marco Fenza (Presidente CPO Consulenti del Lavoro di Cagliari), Antonio Zoina (Direttore Direzione Territoriale del Lavoro di Cagliari e Oristano) e Marina Calderone (Presidente Consiglio Nazionale Ordine Consulenti del Lavoro).

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