Sulla produttività, nuova presa di posizione della segreteria del sindacato Fials nei confronti della direzione della Asl 7.
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Sulla produttività, nuova presa di posizione della segreteria del sindacato autonomo Fials nei confronti della direzione della Asl 7 che, in una nota dello scorso 22 luglio, viene accusata di condotta antisindacale nei confronti dello stesso sindacato.
La segreteria Fials contesta che, durante l’ultimo incontro del 22 luglio 2016, la sua delegazione ha sopportato «l’atteggiamento pressante della delegazione pubblica presente, privo di qualsiasi disponibilità ad offrire chiarimenti innanzi alle perplessità manifestate dalla delegazione Fials, teso unicamente ad ottenere la firma dell’“accordo” stipulato con CIGL, CISL e UIL in merito alla produttività 2013 in data 7 luglio 2016».
La Fials dichiara «inammissibile il rifiuto della delegazione pubblica di offrire esaurienti informazioni sulle motivazioni per cui piuttosto che considerare tutti i residui non spesi per la produttività al 2016, si valutano solo i fondi per l’anno 2013, poiché il CCNL stabilisce che gli importi non utilizzati nell’anno di competenza devono essere assegnati al fondo dell’anno successivo».
«La “retroattività” dell’erogazione dei trattamenti economici accessori e in particolare dei compensi premiali – sostiene la Fials – è inammissibile dalla Corte dei Conti. Anche l’Aran ha sempre espresso perplessità sulla correttezza di comportamenti volti a destinare, in sede di contrattazione integrativa, risorse per il pagamento con efficacia retroattiva di compensi di produttività.»
La Fials pensa che i dipendenti dell’ASL 7 di Carbonia «stiano pagando prezzi altissimi per accordi decentrati purtroppo dichiarati nulli, e dichiara che l’Aran ben specifica che l’oggetto della contrattazione non è la definizione del quantum delle risorse finanziarie da indirizzare, bensì i soli criteri per destinarli, a differenza di quanto sostenuto dalla parte pubblica nel corso della riunione del 22 luglio 2016».
E, inoltre, ritiene «intollerabile inoltre che la parte pubblica sostenga di separare la produttività dal problema fasce senza offrire esaurienti spiegazioni, lasciando i dipendenti privi di progressioni economiche perché se è vero che le “fasce” non potevano essere assegnate “a pioggia” è altrettanto vero che non potevano essere tolte “a pioggia”.»
«Appare evidente – conclude la segreteria del sindacato autonomo Fials – un comportamento di poca chiarezza e di “evitamento” delle proposte presentate per risolvere, una volta per tutte, entrambi i problemi e uscire dal danno erariale.»
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