Una proposta di legge dei Riformatori sardi per regolamentare e incentivare il settore dei birrifici artigianali sardi.
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In Sardegna ci sono 35 microbirrifici e il consumo pro capite di birra è pari 61,7 litri anno: più del doppio del dato italiano. Partendo da questi numeri i Riformatori sardi hanno scritto una proposta di legge che è stata presentata questa mattina in Consiglio regionale, con l’obiettivo di regolamentare questo settore ma, soprattutto, di incentivarlo e di sostenere l’intera filiera: dalla coltivazione di orzo e malto alla vendita anche on line, alla valenza turistica che un prodotto di nicchia, al pari delle eccellenze enogastronomiche, rappresenta. «E’ un’ottima occasione di crescita sana per la Sardegna – ha spiegato il primo firmatario del testo, Luigi Crisponi – l’attenzione che le multinazionali della birra hanno concretamente verso il mercato sardo, anche con importanti investimenti di pubblicità, ci impone di sostenere il prodotto meno commerciale sotto il profilo dei numeri ma altrettanto importante. Anche perché ormai l’Isola vanta un cultura di queste produzioni, con oltre vent’anni di esperienza sul campo».
Nel dettaglio, la proposta di legge istituisce la figura del maestro birraio e disciplina i rapporti tra i birrifici artigianali sardi e la Regione, sostenendo l’associazionismo tra i produttori. E’ prevista anche l’istituzione di un marchio di qualità e tutela e mezzo milione di euro per il 2016 per incentivare l’acquisto di attrezzature (400mila), per le campagne di informazione (50mila) e per la formazione del personale (50mila), che oggi sfiora un centinaio di addetti diretti oltre all’indotto in agricoltura e commercio anche on line.
Per il capogruppo dei Riformatori sardi, Michele Cossa, «questa iniziativa di legge si inserisce nell’ambito delle iniziative legislative dei Riformatori sardi, tese ad accantonare le politiche dell’assistenza, del tutto fallimentari e da sostituire invece con aiuti concreti allo sviluppo economico. Abbiamo proposto al Consiglio regionale interventi a favore del golf, del turismo nautico, delle strutture ricettive e adesso questo testo a favore dei birrifici artigianali, che speriamo possa essere condiviso da tutti i partiti».
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