5 November, 2024
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La metanizzazione dell’isola è uno dei punti più qualificanti del Patto per la Sardegna firmato tra Regione e Governo.

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Francesco Pigliaru 1 copia

La metanizzazione dell’isola è uno dei punti più qualificanti del Patto per la Sardegna firmato con il Governo. La realizzazione delle opere contribuirà allo sviluppo economico della Sardegna e garantirà risparmi in termini di costi dell’energia sia per le imprese che per i cittadini. Lo hanno sottolineato oggi in conferenza stampa il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras. Le risorse complessive per la metanizzazione ammontano a 1 miliardo e 578 milioni di euro, di cui 228 milioni all’interno dell’Accordo di Programma Quadro e 1 miliardo e 350 milioni di euro di risorse aggiuntive, utili per la realizzazione delle infrastrutture, la compensazione eventuale della tariffa e la revisione dell’APQ metano.
Sono tre i punti cardine del Patto che riguardano la metanizzazione: promuovere la realizzazione delle infrastrutture necessarie a garantire l’approvvigionamento dell’isola, il trasporto e la distribuzione del gas naturale; garantire condizioni di sicurezza e di prezzo per i cittadini e le imprese sarde analoghe a quelle delle altre regioni d’Italia; promuovere lo sviluppo della concorrenza per ridurre il prezzo della fornitura. In virtù dell’intesa sottoscritta da Palazzo Chigi e Regione, il Governo assicura che la realizzazione della cosiddetta dorsale interna di trasporto, che avverrà in varie fasi, sia considerata parte della rete nazionale dei gasdotti. Inoltre, il collegamento della dorsale ai bacini sarà considerato parte della rete di trasporto regionale italiana. Nell’isola verranno poste le condizioni per la realizzazione di impianti di rigassificazione di piccola taglia, anche connessi a depositi di Gas Naturale Liquido (GNL) Small Scale. Le opere potranno essere dichiarate strategiche e per tali impianti sarà assicurato un iter accelerato delle autorizzazioni con un trattamento di regole incentivanti attraverso la possibilità di rilascio della TPA exemption, che assoggetta le infrastrutture – connotate dal carattere dell’essenzialità – alla procedura di esenzione dall’obbligo di garantire l’accesso dei terzi. Ci saranno tempi rapidi e certi anche per le autorizzazioni che riguardano i depositi costieri GNL modulari e le relative infrastrutture. Inoltre, grazie a precisi provvedimenti normativi, saranno adottati meccanismi per compensare i consumatori domestici dei potenziali maggiori costi infrastrutturali o di approvvigionamento.
Il Patto prevede che il costo della realizzazione della Dorsale sarda graverà in gran parte sulla tariffa nazionale di trasporto (500 milioni di euro). Il prezzo finale del metano per imprese e cittadini sardi sarà analogo a quello che pagano gli italiani, questo grazie anche a un intervento compensativo del Governo nel caso in cui salga troppo il costo di approvvigionamento. Un altro vantaggio riguarda il costo di realizzazione degli adduttori dalla dorsale ai bacini, che sarà ridistribuito sulla tariffa di trasporto regionale del resto d’Italia. L’obiettivo è far arrivare il metano in Sardegna entro i prossimi due anni: ci sono investitori industriali interessati, con progetti in avanzato stato di definizione o che hanno già avviato l’iter autorizzativo. Il quadro che si è definito con il Patto consentirà di accelerare le iniziative che fondano la propria realizzabilità su logiche di mercato e imprenditoriali. I costi infrastrutturali saranno limitati rispetto ai benefici che porteranno e la metanizzazione sarà adattata alla crescita dei consumi e allo sviluppo della rete interna.
Oltre alla metanizzazione, il Patto prevede anche altri interventi in materia di energia. Sono 30 i milioni di euro che saranno stanziati per la trasformazione del sistema energetico isolano verso una configurazione integrata e intelligente. Con altri 14 milioni saranno garantiti il completamento dell’impianto di energia solare a Ottana e la realizzazione di mini centrali idroelettriche nel sistema idrico multisettoriale. 15 milioni di euro, infine, andranno a integrare le risorse già disponibili per gli interventi sulla mobilità elettrico e le Smart City.

Dopo Marco Borriello
L’assessorato regi

giampaolo.cirronis@gmail.com

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