24 November, 2024
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Concluse le otto finali regionali del concorso di “Miss Italia”, martedì 23 agosto (alle ore 21.00, con diretta televisiva su “Sardegna 1”) č arrivato il momento della finalissima regionale che assegna il titolo di “Miss Sardegna 2016”.

Nelle due ultime finali regionali, i titoli sono stati vinti, a Porto San Paolo, da Mara Zucca, 20enne di Capoterra, diventata “Miss Equilibra Sardegna”, ed a Cagliari da Manuela Feboli, 29enne di Cagliari, mamma di una bambina di 3 anni, che ha vinto il titolo di “Miss Miluna Sardegna”. Nella serata cagliaritana, ospitata nel corso Vittorio Emanuele davanti ad un numeroso pubblico, compresi tanti turisti, č stata eletta anche “Miss Cagliari 2016”: Barbara Santagati, 20enne di Soleminis, che era gią stata eletta “Miss Eleganza Sardegna 2016”.

Durante la finale del 23 agosto, organizzata da Michela Giangrasso, con il patrocinio del comune di Cagliari, a “Villa Fanny” (in viale Merello a Cagliari), le quattordici miss partecipanti sfileranno e si presenteranno alla giuria, divisa in tre parti (tecnica, giornalisti e partner del concorso), presieduta dalla padrona di casa, Lucina Cellino, e da Sandro Crisponi. Presenterà la serata Matteo Bruni, con la collaborazione di Claudia Boi (tra le prime dieci miss nazionali nel 2008) e Federica Ciocci (3^ classificata nazionale nel 2013). La nuova miss sarà incoronata dalla “Miss Sardegna” in carica, la sassarese Manuela Galistu.

Poi, le otto miss regionali (Maria Aste, 20 anni di Calasetta; Benedetta Onorato, 19 anni di Cagliari; Elisabetta Messina, 22 anni di Cagliari; Barbara Santagati, 20 anni di Soleminis; Claudia Mocci, 20 anni di Sant’Antioco; Claudia Mareddu, 22 anni di Quartucciu; Mara Zucca, 20 anni di Capoterra; Manuela Feboli, 29 anni di Cagliari), insieme a “Miss Sardegna”, rappresenteranno l’Isola alle prefinali in programma a Jesolo dal 29 agosto al 1° settembre, mentre il titolo nazionale 2016 sarà assegnato nella serata con 40 finaliste, presentata da Francesco Facchinetti, in programma il 10 settembre.

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Moby e Tirrenia sono partner dell’Associazione Italiana Classi Windsurf, l’organismo riconosciuto dalla Federazione Italiana Vela per il coordinamento dell’attività agonistica e promozionale del windsurf in Italia. 

Le due Compagnie del Gruppo Onorato Armatori confermano così il loro sostegno a una realtà che organizza nelle diverse regioni italiane regate a tutti i livelli, internazionale, nazionale, interregionale e zonale, alle quali prendono parte centinaia di atleti provenienti da tutte le regioni del paese.

Per tutti gli atleti iscritti all’associazione, sono previste riduzioni del 20% (per chi viaggia con Moby) e del 15% (per chi viaggia con Tirrenia), valide per il 2016 (fino ad esaurimento dei posti ad esse destinate sulle date in cui sono previste), sulla tariffa migliore disponibile al momento della prenotazione, applicabile a due passeggeri più un veicolo al seguito (al netto di tasse e diritti).

L’agevolazione, valida fino ad esaurimento posti e non cumulabile con altri buoni o voucher emessi per altre iniziative, sarà accordata dalle due Compagnie su presentazione della credenziale rilasciata dalla segreteria dell’Associazione Italiana Classi Windsurf.

Fino a 5.600 partenze per la Sardegna (fino a 30 al giorno) e una capacità massima di oltre 70mila passeggeri giornalieri. Moby e Tirrenia offrono il più grande network di collegamenti e una vasta scelta di orari e porti di partenza, con la possibilità in alta stagione di viaggiare sia in notturna che in diurna grazie al potenziamento delle corse verso l’Isola. Viaggiare con Moby e Tirrenia significa sentirsi completamente a proprio agio, in un ambiente piacevole con un’atmosfera di relax e divertimento: ristoranti à la carte, pizzerie, la zona shopping, le sale giochi, il cinema e le piscine con zona solarium.

 

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Un circuito di campi da golf per attirare nuovi appassionati in Costa Smeralda: la sinergia tra il Pevero golf club e il Golf club Sperone in Corsica nasce dall’esigenza di creare un network golfistico in grado di sopperire all’endemica penuria di green nel nord Sardegna.

<Non riusciamo ad accontentare tutta la clientela, per questo abbiamo creato un nuovo format che consenta ai golfisti di poter fare una vacanza giocando su diversi tipi di green> spiega il direttore del Pevero golf club, Marco Berio. Nasce da qui l’idea di organizzare il Robert Trent Jones Experience che si svolgerà dal 23 al 25 settembre in Costa Smeralda e in Corsica.

Robert Trent Jones è stato il più grande architetto di campi da golf nella storia del gioco e ha progettato oltre 500 percorsi in 36 nazioni. Tra gli altri, figurano nella lista anche il campo del Pevero, in Sardegna, e quello dello Sperone, in Corsica. L’iniziativa di fine settembre è ispirata al famosissimo Robert Trent Jones Trail, un circuito creato negli Stati Uniti si cui fanno parte oltre 30 campi da golf e che coinvolge moltissimi appassionati: gli appartenenti a questo speciale club giocano regolarmente in questi 30 campi, per tutto l’anno. «Vogliamo creare un mini percorso composto da questi due campi da golf che si trovano sulle sponde opposte delle Bocche di Bonifacio – conclude Marco Berio – attraverso un format appetibile per gli alberghi in cui è compreso il gioco sul green, una traversata sul nostro meraviglioso mare e la possibilità di visitare due splendide isole nel Mediterraneo. La logica è quella di attrarre clienti al Pevero facendo sistema con la Corsica».

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Martedì 30 agosto, alle 11.00, in piazza San Francesco (ex scuole 2° piano), a Iglesias, con l’artista Pierluigi Calignano riprendono, dopo una breve pausa estiva, gli incontri con i protagonisti dell’arte contemporanea.

Pierluigi Calignano, nato a Gallipoli nel 1971, vive e lavora tra Gallipoli e Sassari, dove insegna Pittura all’Accademia di Belle Arti.

La sua ricerca si trova all’incrocio tra scultura e installazione, nel luogo in cui le forme occupano spazi temporanei, per Calignano, le opere non sono azioni concluse, ma oggetti provvisori e volubili, studi, progetti, modelli. L’uso di forme geometriche con qualità prettamente funzionali, interagisce con lo spazio includendolo come condizione dell’opera stessa, con pari funzionalità sintattiche e semantiche. Da questi presupposti nascono installazioni che raccontano di un pragmatismo dinamico, aperto, strutturale; documento d’investigazione e di esperienza dell’esistenza.

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Tutto pronto, a Nuoro, per la ventottesima edizione del Seminario Jazz: domani prendono il via i corsi organizzati dall’Ente Musicale di Nuoro, appuntamento di primo piano nel panorama nazionale della didattica jazzistica. Lo testimoniano anche il numero e la provenienza degli iscritti: centosette gli allievi attesi all’apertura dei cancelli della Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi” (in via Mughina); trenta sono sardi, mentre tutti gli altri arrivano dalla penisola, ma anche da Austria, Norvegia, Turchia, Egitto e Palestina (un allievo frequenterà il seminario tramite una borsa di studio in collaborazione con il Conservatorio nazionale della Palestina).

La classe più numerosa, quest’anno, è quella di pianoforte, con 21 iscritti: un affollamento che ha reso necessaria la nomina di un secondo insegnante, Salvatore Spano, “in prestito” dai corsi invernali di jazz (tra marzo e giugno scorsi alla loro tredicesima edizione). Il pianista sardo andrà dunque ad affiancare le lezioni di Dado Moroni e degli altri jazzisti che compongono il corpo docente coordinato da Roberto Cipelli, da tre anni al timone del seminario ideato nel 1989 da Paolo Fresu (che l’ha diretto per cinque lustri) e dalla compianta Antonietta Chironi: Emanuele Cisi (per la classe di sassofono), Marcella Carboni (arpa jazz), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Stefano Bagnoli (batteria), Enrico Merlin (storia del jazz), Francesca Corrias (canto), Salvatore Maltana (propedeutica e musica d’insieme), Giovanni Agostino Frassetto (tecnica dell’improvvisazione), Fulvio Sigurtà (tromba e flicorno) e il volto nuovo di questa edizione. Max De Aloe (per il corso di armonica cromatica).

L’offerta didattica è come sempre impreziosita da una masterclass internazionale: protagonista quest’anno, come annunciato, il sassofonista statunitense Joe Lovano, in cattedra da venerdì 26 a martedì 30 agosto; sarà invece la cantante Franca Masu, voce della cultura e della lingua catalana ancora vive nella cittadina sarda di Alghero, a condurre – mercoledì 31 – la consueta master dedicata alla musica tradizionale. Da martedì 23 a domenica 28 ritorna poi l’ingegnere del suono americana (ma da tempo trapiantata in Italia) Marti Jane Robertson con il suo corso per fonici (titolo: “Il fonico nel jazz”) e, mercoledì 24 e giovedì 25, con quello dedicato ai soli allievi del seminario (“Parlare con il fonico”).

Come di consueto, al termine dei corsi verranno assegnate varie borse di studio. Una offre al migliore allievo di ogni classe di strumento l’iscrizione gratuita alla prossima edizione; la borsa “Billy Sechi” (dedicata al ricordo del batterista cagliaritano scomparso quasi undici anni fa) dà invece la possibilità di partecipare al seminario di Siena Jazz; i docenti dovranno anche scegliere un allievo da proporre come finalista al premio “Massimo Urbani” di Camerino e Urbisaglia, e uno da ciascuna classe per formare il gruppo che l’estate prossima avrà modo di esibirsi, oltre che a Nuoro, al festival Time in Jazz di Berchidda, rinnovando ancora una volta la collaborazione tra le due realtà jazzistiche sarde. 

  Seminari Nuoro Jazz 2015 - lezione (2m)The Daleths (m)

Nuoro Jazz 2015 - foto delle lezioni... e altro

Joe Lovano (ph. Jimmy Katz) 2m

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Partenza falsa per il Cagliari di Massimo Rastelli, con il Genoa, nel nuovo campionato di serie A. Per contro, il collega Ivan Juric, nuovo tecnico del Genoa, lo scorso anno grande rivale del tecnico rossoblù alla guida del Crotone che ha portato per la prima volta in serie A, l’esordio non avrebbe potuto essere migliore. 3 a 1 il risultato finale per la squadra ligure, con clamorosa rimonta nell’ultimo quarto d’ora (con reti di Ntcham, Laxalt e Rigoni), dopo il vantaggio iniziale dell’ex di turno, Marco Borriello, ancora in goal dopo la quaterna rifilata alla Spal nel terzo turno eliminatorio della Coppa Italia.

In avvio di partita è stato il Genoa a cercare per primo la via della rete, senza riuscire a creare grossi problemi a Marco Storari, ma il Cagliari ha replicato subito con Marco Sau, imbeccato da Davide Di Gennaro e fermato in extremis da Eugenio Lamanna. Il Genoa ha premuto con insistenza ma non è riuscito quasi mai a rendersi realmente pericoloso. In avvio di ripresa, rossoblu di casa pericolosi al 7′ con Darko Lazovic e al 16′ è entrato in scena Marco Storari (40 anni il prossimo 7 gennaio 2017 ma sempre in splendida forma), bravo a respingere con uno splendido volo la deviazione aerea del bomber di casa Leonardo Pavoletti.

Al 21′, improvvisamente, la partita subisce la svolta con il goal del Cagliari, autore l’ex Marco Borriello, bravo a sfruttare un assist del compagno di reparto Marco Sau. Alla mezz’ora il Cagliari va vicinissimo al secondo goal che avrebbe chiuso la partita, cogliendo un palo con un bel tiro di Niccolò Giannetti (subentrato quattro minuti prima a Marco Sau) su azione di contropiede, e il Genoa, punto nell’orgoglio, ha reagito con grande determinazione e al 32′ Olivier Ntcham, entrato in campo poco prima al posto di Goran Pandev, ha calciato da fuori area, trovando la sfortunata deviazione di Gianni Munari che ha ingannato Marco Storari. Il goal del pari ha esaltato il Genoa che due minuti più tardi hanno segnato ancora, portandosi in vantaggio con Diego Laxalt: doppio dribbling in area e calcio forte e preciso sotto le gambe di Marco Storari. Nel finale, con il Cagliari ancora scosso per i due, superando ancora Marco Storari. Per il Cagliari il 3 a 1 finale è indubbiamente troppo pesante per quanto espresso in campo dalle due squadre ma la squadra di Massimo Rastelli non ha saputo chiudere la partita dopo il goal di Marco Borriello ed alla fine ha pagato l’inesperienza.

Marco Borriello 1

 

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Spesso hanno dell’incredibile le storie che ai volontari del CCDU (Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani) e della Chiesa di Scientology, vengono raccontate da un gran numero di persone di ogni ceto sociale, durante le loro azioni di prevenzione e informazione, sulle conseguenze causate dall’abuso degli psicofarmaci, ansiolitici, regolatori dell’umore, ecc.

In tantissimi dichiarano di farne uso abitualmente, quasi stessimo parlando di un comune farmaco da banco, di non essere contenti di come stanno in seguito alla loro assunzione, di non aver risolto il loro problema iniziale e, questo capita a tutti, che quando provano a ridurli, stanno peggio e, con rassegnazione, dichiarano di sentirsi dipendenti da essi.

Queste sono le affermazioni che tutti i giorni i volontari raccolgono dai cittadini; nei grandi centri come Cagliari e Iglesias, o nelle piccole realtà periferiche la musica è sempre la stessa: esiste un abuso molto diffuso di psicofarmaci prescritti spesso con troppa leggerezza, sia dagli “specialisti” che dai medici di base. In molti fanno notare come per semplici situazioni di disagio o di problemi contingenti vissuti dai loro pazienti, questi “luminari della mente” si rifuggino nella “pastiglietta” o nella “goccetta” che, assicurano, «ti tranquillizzerà e ti farà dormire e stare meglio». Per accorgersi, dopo pochi mesi, che quella “pastiglietta” o “goccetta” (notare il diminutivo che usano per prevenire la possibile opposizione del paziente) non è più sufficiente e bisogna passare ad altri farmaci ben più potenti.

Il dubbio che puntuale arriva nella mente delle povere vittime è sempre lo stesso: «Ma era proprio quella la cura giusta per me in quel momento?»

La risposta è sempre la stessa: gli “specialisti” hanno sbagliato bersaglio, intervenendo sul cervello ne hanno ridotto le sue capacità funzionali non risolvendo, anzi aggravando il loro disagio e, trascurando quella parte dell’uomo che è la mente o l’essere spirituale di cui loro negano l’esistenza e su cui si sarebbe dovuto intervenire con ben altre terapie, non certo farmacologiche.

I volontari del CCDU e della Chiesa di Scientology fondata da Ron Hubbard, stanno intensificando la loro azione con la divulgazione ad ampio raggio dei libretti informativi sugli psicofarmaci e altri farmaci psicotropi. La scorsa settimana hanno coinvolto i cittadini di Iglesias, venerdì 19 nella manifestazione di Notteggiando e di Cagliari ai margini della iniziativa di E-State in corso sabato 20 agosto, dove centinaia di persone sono state illuminate sull’argomento.

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Anche in Sardegna Confartigianato seleziona fotografi professionisti per organizzare la squadra Nazionale italiana e partecipare alla Coppa del Mondo Fotografica 2017.

La FEP-Federazione dei fotografi professionisti europei e la PPA, Professional Photographers of America hanno organizzato la quarta edizione della Coppa del mondo fotografica (WPC), competizione di grande successo, alla quale Confartigianato Fotografi ha sempre partecipato, organizzando la squadra nazionale italiana.

Come già avvenuto per le precedenti edizioni Confartigianato, al fine di offrire ai propri associati l’opportunità di partecipare, si rende disponibile – oltre ad allestire la squadra – a farsi carico a livello nazionale di versare la quota di partecipazione per i propri associati.

I fotografi che comporranno la squadra gareggeranno per medaglie individuali (oro, argento e bronzo) mentre alla squadra nazionale che otterrà complessivamente il più alto punteggio sarà assegnata la Coppa Mondiale Fotografica 2017.

Le squadre saranno costituite da fotografi professionisti la cui cittadinanza è quella del relativo Paese. Ogni squadra potrà presentare fino a tre immagini (di tre fotografi diversi) per ciascuna categoria, tuttavia lo stesso fotografo potrà essere presente in più di una categoria.

Non è obbligatorio che un Paese presenti immagini per tutte le categorie, che sono le seguenti: matrimonio, ritratto, commerciale (comprese pubblicità, moda industriale, architettura), illustrazione/arte digitale, reportage /fotogiornalismo, natura.

Le iscrizioni per la partecipazione alla WPC 2017 sono già aperte e il termine per il caricamento delle immagini è fissato al 30 settembre 2016. Il giudizio sui lavori presentati avrà inizio il 25 ottobre 2016.

La selezione dei lavori dei fotografi associati a Confartigianato è coordinata dal Presidente nazionale Maurizio Besana, al quale devono essere inviate via mail entro il prossimo 30 settembre all’indirizzo info@besanamaurizio.it, da utilizzare anche per informazioni.

Le immagini devono rispondere ai seguenti standard:
• Parametri: 4000 px sul lato più lungo
• Formati supportati: jpeg 10
• Profilo inserito: SRGB o Adobe ’98

Ogni fotografo ed ogni squadra riceveranno il certificato digitale di partecipazione.

Medaglie d’oro, argento e bronzo saranno assegnate alla prima, seconda e terza immagine in ogni singola categoria

Ogni finalista (i primi 10 fotografi in ogni categoria) attribuirà al proprio Paese da 1 a 10 punti (dal decimo al primo posto). La “Coppa del mondo” verrà assegnata al Paese la cui squadra realizzerà il punteggio complessivo più alto.

Alle squadre classificate al secondo e terzo posto sarà consegnato un trofeo

Ogni membro della squadra migliore per ciascuna categoria riceverà un attestato

I finalisti saranno annunciati il 9 gennaio 2017 alla Imaging USA 2017 (San Antonio – Texas), e la cerimonia di annuncio dei vincitori e le relative premiazioni avranno luogo a Yokohama, in Giappone, il 23 febbraio 2017.

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Prosegue ad Iglesias il ciclo degli “Aperitivi Scientifici – La scienza scende in piazza”, promossi e organizzati dall’Associazione culturale Agorà.

I primi appuntamenti dedicati all’astronomia e all’astrofisica – condotti da scienziati e ricercatori rigorosamente iglesienti – sono stati accolti con entusiasmo dai cittadini e dai partecipanti. Prima Emanuele Congiu (astrofisico all’Observatoire de Paris e docente all’Université de Cergy-Pontoise) ha illustrato le meraviglie dell’origine della vita e la formazione delle molecole nello spazio profondo. Poi la fisica Barbara Leo (presidente dell’associazione Orbitando e divulgatrice presso Il Planetario di Cagliari) che dalla cima del colle del Buoncammino ha illustrato dal vivo la volta celeste e ha svelato i dettagli delle costellazioni e delle stelle cadenti e con il telescopio di Emanuele Congiu i visitatori hanno potuto ammirare da vicino Saturno, Marte e la Luna.

Sabato 27 agosto,alle 20.00, si ritorna in Piazza Pichi, presso il Cafè Electra: sarà la volta del chimico fisico iglesiente Davide Peddis (ricercatore al CNR e al Vinca Institute di Belgrado e membro dell’associazione ScienzaSocietàScienza che organizza il FestivalScienza di Cagliari), la cui attività di ricerca si sviluppa nel campo della fisica della materia condensata, che illustrerà i segreti delle nanoscienze, della manipolazione della materia su scala atomica e velerà le meraviglie di un mondo infinitamente piccolo.

La formula degli aperitivi scientifici proposta dall’Associazione Agorà prevede una serie di incontri con i più grandi ricercatori iglesienti che operano in Italia e nel mondo: una serie di “chiacchierate” informali su temi scientifici, in cui il pubblico incontra direttamente i ricercatori, in modo semplice e sperimentale e con un approccio facilmente fruibile a tutti.

Lo scopo è quello di portare la scienza e i suoi temi fuori dalle sale conferenze, dai laboratori e dalle aule accademiche, e diffondere capillarmente la conoscenza scientifica grazie ai ricercatori iglesienti che hanno fatto delle proprie passioni un lavoro, per divulgare a tutti, soprattutto ai giovani, il piacere della conoscenza scientifica, davanti a un bicchiere di birra o un aperitivo.

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Monte Sirai 5

Musei e siti archeologici a un passo dal collasso. La Giunta regionale mostra tutta la sua incapacità nella gestione dei beni culturali della Sardegna, lasciando il comparto a secco di risorse: se entro il primo ottobre non verranno stanziati i 2,3 milioni di euro che mancano all’appello per poter garantire la continuità ai siti dell’isola, potremmo assistere alla chiusura dei musei e dei poli archeologici. Ma non solo: a pagare il prezzo delle politiche approssimative dei professori sono anche gli operatori del settore, che di punto in bianco potrebbero trovarsi senza occupazione. E meno male che tra gli obiettivi di Pigliaru e soci c’era la valorizzazione della cultura. E vista questa drammatica situazione, viene legittimamente da chiedersi dove siano finiti i paladini della cultura.

Ormai è un dato certo che tutti gli appelli lanciati dalle opposizioni e dagli stessi lavoratori all’assessore Claudia Firino, entrano in un orecchio ed escono dall’altro. Da mesi si cerca invano di riportare la Giunta sulla giusta strada, facendole capire quanto sia importante il settore anche in termini turistici. Ma nulla, siamo ancora qui, a un passo dalla “bancarotta”, a chiedere i fondi necessari.

Troppo facile parlare di turismo e cultura rimanendo nel campo dei buoni propositi senza stanziare le dovute risorse per dare al comparto l’attenzione che merita. In ballo non c’è soltanto il futuro del nostro immenso patrimonio culturale, ma anche quello delle centinaia di cittadini sardi che vi prestano servizio e che, stando a questo scenario, dal primo ottobre prossimo potrebbero trovarsi senza occupazione.

Nell’aprile scorso abbiamo presentato una mozione con cui chiedevamo, tra le altre cose, l’impegno del Presidente della Regione, della Giunta regionale e dell’Assessore regionale della Cultura a portare all’attenzione del Consiglio regionale la situazione dei progetti inerenti la gestione e la valorizzazione del patrimonio culturale della Sardegna. Ma ad oggi siamo ancora in attesa. È venuto il momento che, discutendo la succitata mozione, la massima assemblea dei sardi affronti la questione ponendovi rimedio nel più breve tempo possibile. Basta con le parole al vento, si passi immediatamente ai fatti.

Ignazio Locci

Consigliere regionale Forza Italia Sardegna