18 July, 2024
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Santadi ha vissuto domenica mattina, per la 48ª volta, le emozioni dell’antico rito del Matrimonio Mauritano. Don Giampiero Marongiu, parroco di Santadi, e don Giuseppe Casti, hanno unito in matrimonio Alessio Caddeo, 33 anni, di San Giovanni Suergiu, e Michela Manca, 33 anni, di Sant’Anna Arresi. I due giovani hanno deciso di vivere a Santadi. Sono stati ben 28 i gruppi che hanno partecipato al corteo che ha preceduto il rito del Matrimonio, colorando una calda domenica di inizio agosto. Presenti numerosi sindaci, tra i quali il primo cittadino di Santadi, Elio Sundas, e i sindaci dei due comuni degli sposi, Teresa Pintus di Sant’Anna Arresi, ed Elvira Usai di San Giovanni Suergiu.

La Santa Messa è stata celebrata con omelia in lingua sarda e l’accompagnamento del coro S’Arrodia di Sinnai, diretto da Maurizio Boassa, e della voce di Maria Giovanna Cherchi.

La cerimonia de “Sa Coia Maurreddina”, rito cristiano che vede i due giovani scambiarsi le promesse nuziali, tra la gioia e l’emozione dei presenti che si rendono testimoni dell’evento, coinvolge l’intera collettività; il paese partecipa alla festa in modo molto sentito. Il rito rinnova lo spirito d’appartenenza alle tradizioni antiche delle genti sulcitane, rafforza l’identità culturale del popolo sardo.

Gli abiti degli sposi sono confezionati con dedizione e minuzia, con le stoffe più pregiate, dagli anziani del paese. Il vestito della sposa è realizzato con una preziosa seta o broccato di seta “sera a matas”, di diverse tonalità di colore e con disegni floreali. L’abito maschile da cerimonia (sa roba po si coiai) è realizzato con il lino o l’orbace.

Al termine della cerimonia è stato riproposto il “Rito dell’acqua”: gli sposi si sono inginocchiati su un cuscino bianco e le madri a turno, quasi con dignità sacerdotale, hanno fatto il segno della croce con un bicchiere colmo d’acqua, simbolo degli arcani elementi della vita stessa. Poi le madri hanno cosparso il capo dei figli con “Sa Gratzia”: chicchi di grano, petali di rose, granellini di sale e alcune monetine; simbolo rispettivamente di abbondanza, felicità, saggezza, ricchezza. Dopodiché le madri hanno rotto il piatto che conteneva “Sa Gratzia”, in segno scaramantico.

Pubblichiamo l’album completo della cerimonia (in ordine inverso rispetto al suo svolgimento) e il filmato che documenta lo scambio delle fedi.

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I lavoratori dell’Arst protestano con uno sciopero ad oltranza per rivendicare maggiore attenzione e interventi urgenti da parte della Giunta regionale per migliorare il parco mezzi, potenziare l’organico e quindi la funzionalità dell’azienda ed il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, denuncia questa situazione in un’interpellanza presentata alla Giunta Pigliaru.

«E’ una situazione ormai insopportabile per i 210 dipendenti che operano all’interno dell’Arst nel territorio del Sulcis – denuncia Gianluigia Rubiu -. A preoccupare maggiormente sono le condizioni dei mezzi, con bus antiquati e alcune corriere che hanno alle spalle anche trent’anni di servizio. La gran parte delle corriere presenta dei problemi meccanici, senza un’adeguata sicurezza per i pendolari>>. Una situazione che provoca, inevitabilmente, la riduzione delle corse o il ritardo dei pullman. <<Da qui i disagi per gli utenti, con le tratte che saltano in diversi centri del Sulcis Iglesiente. Un’odissea senza fine – aggiunge Gianluigi Rubiu – con richieste per la messa a norma dei mezzi sempre rimandata dall’azienda.»

«I dipendenti sono sempre sotto scacco dell’azienda – conclude Gianluigi Rubiu – senza una programmazione del proprio lavoro e privi di un’assistenza adeguata per i propri mezzi. E’ opportuno che l’assessore regionale pensi ad investire per l’ammodernamento e il potenziamento dei pullman dell’Arst nel Sulcis Iglesiente per scongiurare danni ad autisti e utenti che viaggiano ogni giorno in condizioni da terzo mondo.»

Autobus Arst 1 copia

 

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Approda nel suggestivo scorcio di Tharros il Festival Dromos per accogliere una virtuosa esponente del jazz, della bossa nova e della musica leggera italiana. Domani (martedì 9 agosto), alle 21.30, nell’arena allestita nell’area archeologica fenicio-punica nei pressi di Cabras, è di scena Simona Molinari. Il concerto (c0n ingresso a quindici euro) è il secondo evento del festival nell’ambito di Musica nella terra dei giganti, la stagione musicale firmata dalla Rete dei Festival (European Jazz Expo, Sardegna Concerti, Rocce Rosse & Blues, Abbabula e, appunto Dromos). L’appuntamento rientra nelle “Notti di Tharros”.

La cantante (napoletana di nascita e aquilana d’adozione) – affiancata da Gian Piero Lo Piccolo al sax e clarinetto, Claudio Filippini al pianoforte, Fabrizio Pierleoni al contrabbasso e Fabio Colella alla batteria – propone “Loving Ella”, un omaggio all’artista che ha più influenzato i suoi studi e la sua formazione: la “First Lady of Song” Ella Fitzgerald. Il concerto si snoda in un viaggio narrativo con le canzoni che hanno caratterizzato la carriera della grande cantante statunitense e alcuni aneddoti biografici della sua controversa vita privata: gli inizi, gli amori, le passioni, la malattia. In scaletta anche alcuni dei brani più significativi di Simona Molinari, in modo da mostrare in che modo la musica di Ella ha contribuito al suo odierno amore per lo swing e per il jazz . Non mancano nello spettacolo le canzoni che hanno portato al successo la cantante partenopeo-abruzzese.

Nota al grande pubblico per due partecipazioni al Festival di Sanremo (nel 2009 nella categoria Giovani con il brano “Egocentrica”, e nel 2013 nella categoria Campioni in coppia con il jazzista newyorkese Peter Cincotti con il brano “La Felicità”, Disco d’Oro nel 2014), Simona Molinari conta collaborazioni con artisti del calibro di Al Jarreau, Gilberto Gil, Andrea Bocelli, Ornella Vanoni, tra gli altri, e apparizioni su palchi prestigiosi come il Blue Note di New York, il Teatro Estrada di Mosca, il Premio Tenco ed Umbria Jazz.

L’indomani (mercoledì 10 agosto) il Festival Dromos fa tappa a Neoneli per un incontro con il jazz raffinato e swingante di Sarah McKenzie in concerto alle 21.30 (con ingresso libero) alla Casa Cherchi. Accompagnano la cantante e pianista australiana Alex Freiman alla chitarra,  al contrabbasso e Marco Valeri alla batteria. A margine della serata varie iniziative collaterali: per la quinta edizione del festival internazionale di fotografia Meno31 si inaugura alle 19.00, nelle vie del centro storico, una personale di Andrea Alfano; al Salone di Corrale, alle 20.00, spazio invece a una degustazione guidata dei vini del territorio con Attilia Medda, delegata AIS (e prima donna ad avere ricevuto il riconoscimento del Prix au sommelier); in piazza Italia, infine, un angolo dedicato allo street food. 

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Time in Jazz entra nel vivo della sua ventinovesima edizione: il festival ideato e diretto da Paolo Fresu, in programma fino al 16 agosto tra Berchidda e altri centri del nord Sardegna, propone domani (martedì 9) tre diversi concerti (tutti aperti gratuitamente al pubblico) in altrettante località .

Si comincia alle 11.00 a Mores, nella chiesa campestre di Santa Lucia, con il piano solo di Alessandro Di Liberto “Inner conversation”: un viaggio introspettivo nel quale il pianista cagliaritano, tra composizioni originali, classici della tradizione americana e momenti di improvvisazione totale, attraversa le tappe fondamentali del suo percorso musicale, dallo studio del jazz alle contaminazioni con altri generi musicali. Formatosi al corso di Jazz del Koninklijk Conservatorium de l’Aja, Alessandro Di Liberto si è trasferito in Olanda per circa dieci anni e ha fondato insieme al sassofonista tedesco Klaus Gesing un quartetto con cui si è esibito su alcuni dei più prestigiosi palchi d’Europa. Tornato in Sardegna si dedica all’attività didattica e di promozione della musica Jazz, sia al Conservatorio di Cagliari, sia come docente nei seminari di Nuoro Jazz. Sei gli album all’attivo, e numerosissime le collaborazioni a livello nazionale e internazionale con jazzisti come Jon Faddis, Flavio Boltro, Paolo Fresu, Maurizio Giammarco, Stefano Di Battista, David Linx, Bebo e Massimo Ferra, Peo Alfonsi, Roberto Gatto, Paolino Dalla Porta, tra gli altri. 

Il pomeriggio porta la carovana di Time in Jazz al Museo Archeologico di Ittireddu dove è di scena, alle 18.00, la cantante Ada Montellanico con “Abbey’s Road – Omaggio a Abbey Lincoln”. Ad affiancarla in questo progetto, il trombettista Giovanni Falzone e tre talenti emergenti del jazz italiano: Matteo Bertone al contrabbasso, Ermanno Baron alla batteria e Filippo Vignato al trombone. Autrice e interprete tra le più importanti e innovative della scena jazzistica italiana, Ada Montellanico in questo tributo mette in risalto la forza narratrice, il carattere africano e la trasgressività del mondo sonoro di Abbey Lincoln (1930-2010), iniziatrice di una nuova strada del jazz vocale oltre che attrice e attivista impegnata in seno alla comunità nera. Grande ricercatrice di repertori inusuali e originali, Ada Montellanico ha saputo realizzare una riuscita fusione tra lingua italiana, jazz e improvvisazione. Nel suo bagaglio di esperienze, collaborazioni con artisti come Jimmy Cobb, Lee Konitz, Paul McCandless, Enrico Pieranunzi, Enrico Rava, Fabrizio Bosso, Danilo Rea. È presidente della MIdJ, l’associazione nazionale dei musicisti jazz.

Reduce dal concerto inaugurale del giorno prima a bordo della nave della Sardinia Ferries in viaggio da Livorno al porto sardo di Golfo Aranci, il duo Musica Nuda di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti chiude la giornata di domani (martedì 9) in concerto alle 21,30 a Calangianus, nella chiesa di Santa Giusta. Sulle scene da tredici anni, con un bagaglio di oltre mille concerti, sei dischi in studio, due live, un dvd e una serie di premi e riconoscimenti (tra cui la “Targa Tenco” nel 2006 nella categoria interpreti), il riuscito sodalizio artistico della cantante e del contrabbassista si muove con originalità tra jazz, canzone d’autore, rock e musica classica, caratterizzandosi da sempre per freschezza e energia, a partire dal primo album “Musica Nuda” del 2004, passando attraverso le numerose collaborazioni con musicisti del calibro di Stefano Bollani, Erik Truffaz, Gianluca Petrella, fino all’ultimo lavoro “Little Wonder” uscito lo scorso anno.

Ada Montellanico (2m) foto Laurenzi Alessandro Di Liberto_SAR6821 (m) Giovanni Falzone - Foto di ANDREA BOCCALINI

PETRA MAGONI e FERRUCCIO SPINETTI Eutropia Festival Citta' dell'Altra Economia Roma 25 Luglio 2014

 

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Tenores di Bitti 2 copia

Moby e Tirrenia proseguono nella scelta di valorizzare il loro legame con il territorio sardo. Le Compagnie hanno stretto un importante accordo con Confcooperative Nuoro Ogliastra. Coloro che viaggeranno con le navi delle Compagnie del Gruppo Onorato Armatori avranno diritto a uno sconto del 20 % per l’ingresso in tre musei sardi: 

– Il Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada

– Il Museo Multimediale del Canto a Tenore di Bitti

– Il Parco Museo S’Abba Frisca di Dorgali

Moby e Tirrenia si confermano in questo modo al fianco della Sardegna e delle sue iniziative culturali, con l’obiettivo di connettere il territorio con tutti i turisti che scelgono di trascorrere le vacanze sull’Isola e far sì che conoscano non solo le bellezze naturali di questa terra, ma anche la sua cultura e le tradizioni.

L’accordo con Confcooperative Nuoro Ogliastra va proprio in questa direzione: Moby e Tirrenia vogliono stare al fianco di una confederazione che promuove e sostiene lo sviluppo locale attraverso il modello dell’impresa cooperativa, valorizzando le potenzialità e le risorse della comunità di riferimento, e ha individuato nella cultura un settore strategico.

Fino a 5.600 partenze per la Sardegna (fino a 30 al giorno) e una capacità massima di oltre 70mila passeggeri giornalieri. Moby e Tirrenia offrono il più grande network di collegamenti e una vasta scelta di orari e porti di partenza, con la possibilità in alta stagione di viaggiare sia in notturna che in diurna grazie al potenziamento delle corse verso l’Isola. Viaggiare con Moby e Tirrenia significa sentirsi completamente a proprio agio, in un ambiente piacevole con un’atmosfera di relax e divertimento: ristoranti à la carte, pizzerie, la zona shopping, le sale giochi, il cinema e le piscine con zona solarium.

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Santadi ha vissuto domenica mattina, per la 48ª volta, le emozioni dell’antico rito del Matrimonio Mauritano. Don Giampiero Marongiu, parroco di Santadi, e don Giuseppe Casti, hanno unito in matrimonio Alessio Caddeo, 33 anni, di San Giovanni Suergiu, e Michela Manca, 33 anni, di Sant’Anna Arresi. I due giovani hanno deciso di vivere a Santadi. Sono stati ben 28 i gruppi che hanno partecipato al corteo che ha preceduto il rito del Matrimonio, colorando una calda domenica di inizio agosto. Presenti numerosi sindaci, tra i quali il primo cittadino di Santadi, Elio Sundas, e i sindaci dei due comuni degli sposi, Teresa Pintus di Sant’Anna Arresi, ed Elvira Usai di San Giovanni Suergiu.

La Santa Messa è stata celebrata con omelia in lingua sarda e l’accompagnamento del coro S’Arrodia di Sinnai, diretto da Maurizio Boassa, e della voce di Maria Giovanna Cherchi.

La cerimonia de “Sa Coia Maurreddina”, rito cristiano che vede i due giovani scambiarsi le promesse nuziali, tra la gioia e l’emozione dei presenti che si rendono testimoni dell’evento, coinvolge l’intera collettività; il paese partecipa alla festa in modo molto sentito. Il rito rinnova lo spirito d’appartenenza alle tradizioni antiche delle genti sulcitane, rafforza l’identità culturale del popolo sardo.

Gli abiti degli sposi sono confezionati con dedizione e minuzia, con le stoffe più pregiate, dagli anziani del paese. Il vestito della sposa è realizzato con una preziosa seta o broccato di seta “sera a matas”, di diverse tonalità di colore e con disegni floreali. L’abito maschile da cerimonia (sa roba po si coiai) è realizzato con il lino o l’orbace.

Al termine della cerimonia è stato riproposto il “Rito dell’acqua”: gli sposi si sono inginocchiati su un cuscino bianco e le madri a turno, quasi con dignità sacerdotale, hanno fatto il segno della croce con un bicchiere colmo d’acqua, simbolo degli arcani elementi della vita stessa. Poi le madri hanno cosparso il capo dei figli con “Sa Gratzia”: chicchi di grano, petali di rose, granellini di sale e alcune monetine; simbolo rispettivamente di abbondanza, felicità, saggezza, ricchezza. Dopodiché le madri hanno rotto il piatto che conteneva “Sa Gratzia”, in segno scaramantico.

Pubblichiamo alcune fotografie del Matrimonio Mauritano di Alessio Caddeo e Michela Manca e vi rimandiamo a domani per l’album completo e il filmato dei momenti più significativi, il matrimonio con lo scambio delle fedi nuziali.

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L’assessorato regionale dell’Industria ha aperto i termini per la presentazione delle domande di accesso dell’avviso a favore delle micro piccole medie imprese in forma aggregata relativo agli incentivi destinati alla promozione nei mercati esteri in favore di partenariati misti.
Possono beneficiare i raggruppamenti di imprese aderenti ad un piano di internazionalizzazione presentato dalle associazioni di categoria maggiormente rappresentative a livello regionale, Camere di commercio operanti nel territorio regionale e Consorzi di tutela.
Le agevolazioni verranno concesse per:
– servizi di consulenza prestati da consulenti esterni;
– locazione, installazione e gestione stand per partecipazione a fiere e/o mostre;
– spese per la realizzazione di campagne e strumenti promozionali;
– spese per l’organizzazione e realizzazione all’estero di missioni, incontri B2B, presentazioni prodotto, workshop, esposizioni temporanee;
– costi di viaggio, vitto e alloggio qualora collegati alla organizzazione e partecipazione alle attività operative all’estero previste nel piano (Punti B e D);
– spese per la realizzazione di educational tour, incoming, “follow-up” aziendali incluse attività di animazione economica e di accompagnamento propedeutiche alle attività operative all’estero previste nel piano;
– spese per il personale del soggetto proponente, effettivamente impiegato per la realizzazione del progetto;
– spese di gestione forfettariamente sostenute dal soggetto proponente per la realizzazione del piano.
Le domande saranno istruite secondo l’ordine cronologico di invio fino all’esaurimento delle risorse disponibili.
Le risorse disponibili sono pari a 2 milioni di euro.
La presentazione delle domande sarà possibile a partire dalle ore 12.00 del 26 settembre 2016 fino alle ore 12.00 del 31 maggio 2017 tramite la piattaforma informatica unica reperibile al seguente link: http://bandi.regione.sardegna.it/sipes/login.xhtml .

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Pinuccio Sciola al Festival Jazz 1Pinuccio Sciola 3 copiaPinuccio Sciola 2

L’ufficio stampa dei Riformatori sardi ha diffuso una nota sulla proposta di legge sulla partecipazione della Regione Sardegna alla Fondazione “Sciola”.

«Pinuccio Sciola e le sue opere sono un patrimonio della Sardegna, che la Sardegna deve amare e aiutare a far conoscere e amare a sua volta. Conosciuto in tutto il mondo, oggetto di libri e tesi di laurea, non hai mai minimamente allentato il suo rapporto con la sua terra e con il suo paese, San Sperate. Non si è mai fatto prendere da quel provincialismo che spesso porta i sardi se non a rinnegare perlomeno a cercare di mettere in secondo piano le proprie radici. Ha creato opere che per loro natura sono eterne, perché eterno è il materiale che ha usato: le pietre. Le nostre due iniziative nascono dall’esigenza di fare in modo che la Regione sarda sia protagonista nella valorizzazione della figura di uno dei suoi figli più illustri.»

«Nei giorni scorsi è stata presentata dai figli di Pinuccio Sciola, che ne sono i fondatori e che la amministrano – sottolineano i Riformatori sardi -. Il suo obiettivo è quello di promuovere e conservare il grande valore artistico e culturale delle sue opere. La sua attività aderisce all’intenso e consolidato dialogo tra le diverse discipline artistiche e della comunicazione in cui le varie identità creative si confrontano, si trasformano, si fondono, ponendo interrogativi e dando risposte sulle analogie, sui riflessi, sulle complicità reciproche appunto tra scultura, architettura, arti visive, letteratura, musica. Un dialogo in cui i linguaggi si aprono e si attraggono reciprocamente, fondendosi. La Regione Sardegna non può restare indifferente ma deve partecipare attivamente alla promozione e diffusione della grande opera artistica e culturale dell’artista sardo recentemente scomparso.

In particolare, la nostra proposta di legge intende disciplinare in termini generali l’apporto della Regione alla nascente Fondazione, indicando la definizione delle condizioni di partecipazione  alle finalità statutarie della Fondazione e degli adempimenti volti a consentire la fattiva collaborazione dell’istituzione regionale. La proposta prevede inoltre l’individuazione dei rappresentanti della Regione nella Fondazione ed inserisce l’obbligo di relazione annuale al Consiglio regionale, che dovrà esprimersi in merito sotto forma di parere della Commissione consiliare competente. L’articolo 6 prevede una partecipazione della Regione in termini economici pari a 20.000 euro annui a partire dal 2016.» 

L’artista di San Sperate aveva da tempo lanciato l’idea di realizzare una grandiosa iniziativa di promozione culturale della Sardegna, trasformando la statale 131 nel più grande museo del mondo, un’esposizione lunga 240 km con il coinvolgimento di artisti internazionali.

«Concretizzare il sogno di Sciola – rimarcano i Riformatori Sardi – significherebbe realizzare un sentiero ed una guida attraverso un paesaggio irripetibile nella “più bella scultura del Mediterraneo”. Con la mozione, che auspichiamo possa essere sottoscritta e sostenuta da tutti i consiglieri regionali, chiediamo alla Giunta regionale di farsi promotrice, presso tutti i paesi europei, di una selezione di artisti di chiara fama internazionale per realizzare lungo i 240 chilometri della SS 131 un’installazione capace di modificare l’attuale paesaggio della Sardegna, passando da malinconica terra di vacanze a paesaggio unico al mondo e frutto di una cultura millenaria, legata alle sue pietre e alle sue tradizioni.»

Michele Cossa e Attilio Dedoni hanno presentato questa mattina in Consiglio regionale le iniziative dei Riformatori sardi

L’onorevole Cossa ha ricordato che in occasione dei funerali dell’artista il presidente della Regione si era espresso con l’impegno preciso di «portare a termine i progetti del Maestro Sciola». 

Anche il sindaco di San Sperate, Enrico Collu, presente alla conferenza stampa con l’assessore Germana Cocco, ha speso parole di ringraziamento per l’iniziativa dei Riformatori e ha detto: «Non vorremmo che si perdesse nel dimenticatoio le straordinarie relazioni culturali che Pinuccio ha attivato nel mondo e il Museo all’aperto sulla Statale 131 sarà una grandissima opportunità per ospitare in modo permanente le opere di tanti altri artisti amici di Sciola».

Sulla ricaduta economica degli interventi culturali si è soffermato anche il consigliere regionale Attilio Dedoni, primo firmatario della proposta di legge in nove articoli che prevede l’ingresso della Regione nella Fondazione Sciola. «Non si può non rendere merito a questo gradissimo artista sardo e spero davvero che la maggioranza e l’opposizione possano convergere totalmente su questa iniziativa. Abbiamo previsto apposta uno stanziamento di appena 20 mila per euro, proprio per un impegno di spesa simbolico che potrà essere aumentato ma  che intanto è così esiguo da non poter preoccupare nessuno».

All’iniziativa è intervenuto il direttore editoriale dell’Unione Sarda, Gianni Filippini, giornalista di lunghissimo corso. «Spesso le fondazioni sono frenate dalla partecipazione pubblica nella loro operatività quotidiana. Speriamo che questo non accada con la Fondazione Sciola, per la quale il Gruppo che rappresento ha mostrato tutta la sua disponibilità e ora plaude all’iniziativa dei Riformatori e auspica che tutte le forze politiche sarde vogliano essere d’accordo nel merito».

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È stata prorogata di dieci giorni, dal 16 al 26 agosto, la scadenza del bando per i contributi alle emittenti radiofoniche relativi ai notiziari in lingua sarda. La decisione è stata presa dall’assessore della Cultura, Claudia Firino, a seguito dell’incontro con gli operatori del settore. L’assessore ha inoltre annunciato che ci sarà una anticipazione sui contributi in base alla disponibilità di cassa. L’anticipazione sarà comunicata contestualmente alla pubblicazione della graduatoria dei beneficiari, e i fondi non erogati saranno distribuiti alle emittenti destinatarie.
«Queste misure sono state adottate per andare incontro agli operatori del settore. Abbiamo inoltre preso l’impegno – ha detto l’assessore della Cultura – di promuovere strumenti più flessibili e rispondenti alle necessità delle emittenti radiofoniche, alla luce del percorso di aggiornamento della legge regionale di settore n. 22/1998 sull’informazione e l’editoria, in questi giorni all’attenzione dell’Esecutivo.»
Claudia Firino 3