250 giovani hanno risposto all’appello di “Agorà – Energie Democratiche” al Teatro Massimo di Cagliari.
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250 giovani hanno risposto all’appello di “Agorà – Energie Democratiche” al Teatro Massimo di Cagliari, da dove hanno chiesto un congresso straordinario del partito, possibilmente prima del referendum costituzionale.
«Questo è un luogo aperto al confronto che da tanto tempo manca in questo partito – ha spiegato in chiusura uno dei promotori, Pietro Morittu, consigliere comunale a Carbonia e segretario particolare dell’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana – vogliamo richiamare il popolo delle primarie a decidere ed eleggere la nuova classe dirigente. Spero che da qui esca il futuro candidato alla segreteria del Pd.»
Il primo a intervenire è stato Yuri Marcialis, assessore dello Sport del comune di Cagliari: «Sinora come Pd sardo abbiamo parlato tra di noi e su di noi, ma non della Sardegna, le discussioni devono ritornare a farsi negli organismi di partito e non in direttorii». «Sul rinnovamento – ha aggiunto – ce n’è stato uno iniziale dei gruppi dirigenti locali, alcuni di noi sono stati chiamati a ricoprire incarichi di partito, anche importanti, ma è stato reso inaccessibile il Partito regionale, firmamento inarrivabile composto da stelle fisse».
«E’ arrivato il momento – ha sottolineato Mauro Usai, presidente del Consiglio comunale di Iglesias e segretario regionale dei giovani democratici – di chiedere con forza il congresso, anche prima del referendum: quale migliore occasione per parlare della Riforma costituzionale? Riprendiamo il contatto con la base e gli elettori.»
«L’assemblea del 19 settembre risulta completamente delegittimata – ha detto Alessio Mandis, segretario del Pd provincia di Oristano – chi ha la guida del partito è stanco, noi abbiamo invece la forza e il coraggio.»
«Se il quadro dirigente non ce la fa, allora va cambiato – ha sottolineato Davide Burchi, segretario democratico ogliastrino – per questo occorre far partire la fase congressuale già nei territori.»
I lavori sono stati conclusi da Pietro Morittu: «E’ bello vedere la sala piena, da oggi bisogna costruire una proposta, nelle prossime settimane molti di noi saranno impegnati in iniziative di questo tipo».
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