Elisabetta Falchi: «La Regione condivide e sostiene l’obiettivo di sviluppare e potenziare i progetti di agricoltura sociale».
[bing_translator]
«La Regione condivide e sostiene l’obiettivo di sviluppare e potenziare i progetti di agricoltura sociale incentrati sulla formazione e professionalizzazione dei detenuti nelle tre colonie penali agricole sarde. Queste strutture, infatti, hanno grandi potenzialità: non solo sotto il profilo agroalimentare, ma come concrete occasioni di reinserimento sociale e lavorativo». Lo ha detto, nella casa di reclusione di Is Arenas, l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi durante l’intervento nel corso della giornata di studio conclusiva della Summer School sul tema “Pratiche agricole, pratiche sociale: costruire percorsi di agricoltura sociale”.
L’iniziativa, partita il 28 agosto a Cagliari e organizzata dalla Rete rurale nazionale in collaborazione col CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), il ministero della Giustizia e l’agenzia regionale LAORE, ha previsto un percorso formativo per lo sviluppo di progettualità di agricoltura sociale nei territori rurali e nelle comunità locali e ha toccato le colonie penali agricole di Isili, Mamone e Is Arenas, con l’attivo coinvolgimento degli ospiti delle strutture detentive. Una prima sperimentazione è in corso di avviamento in Sardegna, finanziata mediante gli assi II e III del PON Inclusione e il Programma di sviluppo rurale 2014/2020, con la finalità di estenderla, sulla base dei risultati ottenuti, alle colonie penali toscane di Pianosa e Gorgona.
«Vogliamo rafforzare il concetto di agricoltura come produzione di beni comuni – ha sottolineato la titolare dell’Agricoltura -. Il perno del rilancio della nostra agricoltura è la qualità dei prodotti, che si può ottenere solo se si opera in un territorio di qualità non solo da un punto di vista ambientale ma anche sociale e inclusivo. Quindi siamo soddisfatti di essere protagonisti di questo progetto pilota che, attraverso l’attività agricola, attiva nuove politiche di welfare.»
NO COMMENTS