Dall’avvio del Piano Nazionale di Distribuzione dei migranti (20 giugno 2014) sono arrivati in Sardegna 14.803 migranti.
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La Sardegna concorre al Piano Nazionale di Distribuzione dei migranti per il 2,96% del totale presente sull’intero territorio nazionale, in base alla partecipazione al Fondo nazionale per le politiche sociali e all’effettiva permanenza sui territori. Le quote vengano rideterminate periodicamente dal Ministero dell’Interno in base al numero complessivo dei migranti giunti nel nostro Paese.
«Il punto centrale di qualunque discussione può essere solo l’accettazione o meno delle quote di ripartizione» ha dichiarato Francesco Pigliaru intervenendo nell’Aula del Consiglio regionale sulla situazione dei migranti in Sardegna. »Nel momento in cui ci diciamo d’accordo con questa logica – ha proseguito Pigliaru – allora non ha senso dire che dobbiamo impedire qualunque arrivo di migranti in Sardegna se, nel conteggio proporzionale, si resta entro il 2,96. Ciò detto, pretendiamo il rispetto delle quote e lavoriamo per gestire l’urgenza. Protestiamo contro i meccanismi che, nell’emergenza, concentrano i migranti in alcuni luoghi, creando molti problemi di controllo. Il modello verso cui vogliamo andare è quello dell’accoglienza diffusa: sappiamo che distribuendo possiamo avere un impatto più basso e una integrazione molto più alta dei flussi migratori.»
Dall’avvio del Piano (20 giugno 2014) sono arrivati nell’Isola 14.803 migranti (13.687 trasferiti e 1.116 con sbarchi diretti) pari al 3,24 % dei 457.032 migranti sbarcati in Italia in totale. Secondo i dati ufficiali forniti dal Ministero dell’Interno, sono oggi presenti sull’isola 5.081 migranti (di cui 4.904 ospitati presso Centri di Accoglienza Straordinaria e 177 inseriti in progetti territoriali SPRAR) che rappresentano il 3,17% del totale di migranti presenti in Italia pari a 160.030 unità). Nel corso del 2016 il totale degli arrivi in Sardegna ammonta a 6.480 persone, con un incremento rispetto al 2015 pari al 15% .
La Sardegna ha una quota di allontanamento dal proprio territorio dei migranti e rifugiati (65%) lievemente superiore alla media Italiana (64,3%) e tale differenza spiega perché arrivi una percentuale (3,24%) maggiore di quanto sia la effettiva permanenza (3,17%) rispetto ai numeri totali in Italia.
I dati sono stati forniti dall’assessore della Sanità, Luigi Arru, intervenuto in Aula a nome della Giunta. Sono 11 i reati commessi da migranti in questi anni e tutti di lieve entità. Il Sistema dell’accoglienza in porto in Sardegna è stato riconosciuto da organismi terzi dell’Unione Europea (FRontex) tra i più efficienti in Italia grazie all’ Impegno di tutti gli operatori (Sanità, Protezione Civile, Volontariato, Prefetture, Questure).
«La Regione – ha detto Luigi Arru – ha un’organizzazione, un gruppo di lavoro coordinato dalla Presidenza, per affrontare gli arrivi. Stiamo lavorando con la formazione dei mediatori culturali per favorire l’integrazione. Abbiamo chiesto che le Amministrazioni locali abbiano maggiori certezze e che ci sia maggiore preavviso sugli arrivi. Ma sull’accoglienza non torniamo indietro, la consideriamo un segno di civiltà irrinunciabile.»
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