Il festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” arriva oggi al giro di boa.
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Il festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” arriva al giro di boa. La serata odierna, infatti, segna la metà esatta della manifestazione e lo fa con due concerti di grande classe e qualità.
Il trio Lok 3 aprirà la serata. La formazione è piuttosto atipica perché comprende due pianoforti ed un dj. Aki Takase (piano), Alexander von Schlippenbach (piano), Dj Illvibe (dj) intraprendono un viaggio musicale attraverso i loro strumenti e le suggestioni da essi creati, questo è il grande potere immaginifico della musica. Un percorso che si dipana da Colonia a Osaka, dagli Stati Uniti al Brasile attraverso melodie e ritmi tra Boulez ed Hancock tra il free-jazz ed il break-beat afroamericano. Insomma un viaggio tutto fatto di musica ed immagini condito da suoni contemporanei ed un senso del ritmo visto come elemento basilare di questo trio.
Successivamente sarà il turno del progetto di Greg Burk, Solar Sound. Oltre Burk (piano, moog) troviamo il batterista italiano Enzo Carpentieri, Marc Abrams (contrabbasso), Michele Sambin (digital painting) ed il gradito ritorno di un amico del nostro festival, il cornettista Rob Mazurek.
Il progetto nasce dal Lunar Quartet, un ensemble fondato da Abrams e Carpentieri con John Tchicai, il sassofonista danese-congolese recentemente scomparso. In questa formazione si aggiunge Mazurek e l’artista visivo Sambin che attraverso la sua pittura digitale creerà la connessione fra suoni ed immagini favorendo un interscambio tra due dati sensibili come la vista e l’udito in grado di compenetrarsi e fondersi insieme.
Allegato, l’album fotografico della quarta serata, con la produzione originale Rubatong e “Zappa Speach Project” di Andrea Massaria.
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