Interrogazione del gruppo Pd per scongiurare la soppressione delle classi terze (diurno e serale) ad indirizzo socio sanitario, dell’Istituto A. Volta di Guspini.
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La soppressione delle classi e del percorso formativo ad indirizzo socio-sanitario dell’Istituto A. Volta di Guspini, ha portato i consiglieri regionali del gruppo Pd, primo firmatario Rossella Pinna, a presentare un’interrogazione all’assessore regionale della Pubblica istruzione, per chiedere urgenti ed opportune azioni correttive.
«Interrompere un indirizzo di studio dopo due anni – afferma Rossella Pinna -, ritengo che non abbia motivazioni così forti né dal punto di vista culturale, né economico. Stiamo parlando della eliminazione in un sol colpo, di due classi terze (diurna e serale) appartenenti al corso per Tecnici per i Servizi Socio Sanitari, frequentata con fatica e impegno anche dagli studenti lavoratori. Una decisione che sembrerebbe non aver valutato adeguatamente le conseguenze sociali, economiche e formative, di un territorio in continua emergenza come quello di cui il Medio-Campidano è, purtroppo, portatore, con il rischio di annullare una competenza e una qualificazione in parte acquisita. Una decisione basata esclusivamente sui numeri, che non tiene conto neanche di aspetti fondamentali come il disagio logistico o i costi di trasporto per le famiglie degli interessati, obbligati, nel migliore dei casi, alla scelta di iscrivere i propri figli negli Istituti di Oristano o Cagliari.»
«A metà percorso formativo, il sogno si interrompe anche per chi con enormi sacrifici, concilia famiglia, lavoro e studio nei corsi serali – aggiunge Rossella Pinna -. Questa misura taglia-classi, peraltro mal si concilia con le politiche antidispersione poste in essere dalla Regione e dal MIUR,e nega irrevocabilmente il diritto allo studio sancito dalla Costituzione italiana. Qualunque strategia pedagogico-didattica non può che essere finalizzata al mantenimento degli studenti a scuola per non pregiudicarne la frequenza o impedirne il proseguo in un cammino educativo comune già intrapreso, come nel caso specifico, e finalizzato a dare una specifica competenza in un settore capace di aprire spazi nel difficile mercato del lavoro.»
«Mi auguro che si intervenga al più presto e che la decisione venga rivista e modificata con la giusta attenzione e sensibilità, considerando che oltre i precisi parametri numerici esistono anche specifiche deroghe per il superamento del problema. I presupposti – conclude l’on.le Pinna – ci sono tutti, serve una precisa volontà politica che viene richiesta all’assessore competente per restituire speranza agli studenti, alle studentesse e a tutti i soggetti interessati.»
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