Lettera aperta di sindaci e amministratori al governatore Pigliaru sulla vertenza dei lavoratori Ati-Ifras.
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Sindaci ed amministratori dei 7 comuni del Sulcis Iglesiente interessati alla vertenza Ati-Ifras si sono riuniti questa mattina nella sala riunioni della Torre civica di Carbonia, su sollecitazione del primo cittadino di Carbonia, Paola Massidda, per affrontare i problemi legati alla prosecuzione della collaborazione con i lavoratori ATI-Ifras. All’incontro hanno partecipato anche gli archeologi responsabili dei cantieri archeologici. Dopo un approfondito esame delle problematiche che interessano 250 lavoratori nel Sulcis Iglesiente, 550 nei 101 comuni sardi complessivamente coinvolti nei cantieri archeologici, come nei cantieri verdi ed edili, la riunione si è conclusa con la sottoscrizione di una lettera aperta al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, firmata da tutti i presenti, che chiedono di garantire la prosecuzione di questo modello di lavoro virtuoso e produttivo, che ha raggiunto notevoli risultati.
Data l’imminente scadenza della convenzione fra Regione e ATI-Ifras, la preoccupazione concreta dei lavoratori e, conseguentemente, dei loro amministratori, è che questo modello, costruito negli anni, possa subire un periodo di interruzione, che causerebbe seri danni sia al patrimonio archeologico, sia negli altri settori in cui i lavoratori sono stati impiegati con innegabili risultati, come la cura del verde e in generale vari lavori pubblici..
La soluzione proposta è la prosecuzione delle attività finora svolte, senza alcun licenziamento o messa in cassa integrazione dei lavoratori, già formati e dotati di grandi competenze e specializzazioni.
Gli amministratori dei 7 comuni interessati hanno chiesto anche un incontro, in tempi brevi, con il presidente Pigliaru per avviare una discussione costruttiva sul futuro di questi lavoratori e dei cantieri in cui sono impiegati.
Vediamo ora un’intervista realizzata questa mattina, al termine della riunione, con Angelo Deidda, vicesindaco di Domusnovas.
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