18 July, 2024
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Il Poetto di Cagliari.

Domenica 18 settembre, a Cagliari, si svolgerà la manifestazione “Karalis 30! Insieme per vincere contro il dolore, contro il cancro“. Il percorso si snoderà su un circuito che avrà come splendido scenario il Poetto di Cagliari, ormai trasformato in una grande pista aperta a tutti. Si potranno percorrere circa 4km di passeggiata o partecipare ad una staffetta di 10km a squadre, oppure alla gara competitiva di 30km che si concluderanno dinnanzi all’accogliente atrio dello stabilimento “Il Lido”. L’iniziativa nasce dall’esigenza di sensibilizzare l’opinione pubblica su due problemi di notevole rilevanza sia dal punto di vista sanitario che sociale: il cancro e il dolore cronico.
È doveroso informare il cittadino sull’impatto di queste malattie che colpiscono un numero crescente di persone. L’allungamento della vita media ha portato ad un progressivo aumento della popolazione anziana e conseguentemente ad un incremento delle patologie degenerative e neoplastiche, che sono spesso gravate da sindromi dolorose complesse e invalidanti.
La prevenzione rappresenta l’arma principale nella lotta ai tumori, poiché consente di diagnosticare le neoplasie in fase iniziale e di trattare i pazienti con terapie meno invasive, che garantiscono un miglior risultato terapeutico e, soprattutto, una migliore qualità di vita.
Per questo motivo è fondamentale promuovere l’adozione di adeguati stili di vita, quali l’alimentazione e l’attività fisica, l’adesione ai programmi di screening e la diagnosi precoce, con lo scopo di divulgare la cultura della salute. Quando il tumore si manifesta è indispensabile che il paziente venga accolto all’interno di un percorso diagnostico e terapeutico organizzato, che gli consenta di accedere alle migliori cure disponibili, in tempi rapidi e con modalità efficaci.
Non sempre i tumori sono curabili: ed è in questa fase che è indispensabile un facile accesso alle terapie palliative e alla cura del dolore, strumenti utili per limitare la sofferenza e accompagnare il malato nelle fasi avanzate della malattia, garantendogli il rispetto della propria dignità.
Il Dolore Cronico è causa importante di sofferenze fisiche ed emotive, di spaccature sociali e familiari, di disabilità e di assenteismo dal lavoro. Le statistiche dimostrano l’impatto negativo del Dolore Cronico, evidenziano le dimensioni del problema (compresi i relativi costi economici per la società), e identificano la grave riduzione della qualità della vita dei milioni di persone affette da queste patologie.
Il Dolore Cronico ha conseguenze dirette sia sulla vita del paziente che sulla società. I pazienti sono costretti a una immobilità forzata con conseguenze negative su muscoli e articolazioni, si ammalano più facilmente a causa della depressione del sistema immunitario, soffrono di inappetenza. La continua sofferenza porta alla dipendenza dai farmaci (tra cui oppioidi) e a un uso eccessivo e inappropriato dei servizi sanitari. Tutto questo si traduce in isolamento sociale, depressione/frustrazione e scarse performance lavorative (o inabilità al lavoro).
Lo studio “Pain in Europe” ha messo in evidenza un dato spaventoso: il 26% delle popolazioni soffre di dolore cronico. Ciò significa che oltre 16 milioni di italiani hanno diritto di essere curati.
Per garantire questo diritto è stata promulgata la legge 38 del 15 Marzo 2010. Mai, per nessuna patologia è stata promulgata una legge che ne tuteli il trattamento.
Da recenti indagini è risultato che solo il 30% della popolazione è a conoscenza della legge e dei propri diritti.
La sedentarietà nuoce gravemente alla salute, per questo l’assessorato regionale alla Salute e all’Assistenza sociale della Regione Sardegna ha avviato il progetto “Movimento e Vita” per promuovere l’attività fisica, che aiuta a prevenire le malattie metaboliche e degenerative. Prevenire è sicuramente più facile che curare. Un’ora di movimento al giorno fa bene al cuore, riducendo il rischio di insufficienza cardiaca del 46%, come risulta da uno studio effettuato da ricercatori svedesi, su un campione di 40.000 persone.
La manifestazione è aperta a tutti. L’evento è organizzato, nell’ottica della multidisciplinarietà e del coinvolgimento di operatori sanitari, pazienti, volontari, dalle Onlus Oggi Vinco Io e Insieme contro il dolore con il supporto di numerose altre associazioni.
Oggi Vinco Io Onlus è stata costituita nel dicembre 2014 per iniziativa di un gruppo di sanitari, di amministrativi e di volontari dell’Ospedale Oncologico Armando Businco di Cagliari, centro oncologico di riferimento regionale. Organizza iniziative di solidarietà e di sostegno sociale nei confronti di malati oncologici afferenti all’Ospedale Businco di Cagliari, ma anche ad altri presidi con la finalità di diffondere l’idea che dai tumori si può guarire o comunque si può condurre una vita normale.
Insieme contro il dolore nasce in Sardegna nel 2001 per volontà di un gruppo di professionisti, tutti legati da un patrimonio culturale comune: i diritti della persona. Fra questi, uno assume particolare rilievo: il diritto di non soffrire. Per affermare questo diritto l’associazione si è fatta carico di far conoscere le più avanzate tecniche algologiche attualmente disponibili per il controllo delle sindromi algiche acute e croniche, nella speranza di migliorare la qualità di vita di chi si trova a vivere la triste esperienza della sofferenza.
Non saranno previsti premi in denaro.  Le risorse economiche che dovessero risultare dalle donazioni saranno devolute alla ricerca e all’assistenza dei pazienti affetti da malattie invalidanti e gravati da dolore inutile.

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Si terrà a Cagliari domenica 18 settembre, la quinta edizione della pedalata della salute, evento che rientra nella Settimana europea della mobilità sostenibile. L’appuntamento è per domenica 18 settembre, nel viale ciclabile a due passi dall’ex Ristorante La Bussola.
Iscriversi all’evento sarà possibile dalle ore 8,30 alle ore 9.00. In programma un tragitto che consentirà di pedalare dal Poetto verso Quartu, Selargius, e Cagliari macinando chilometri per poi far rientro nel punto di partenza.
L’iniziativa sarà gratuita. E, due giorni prima della salutare pedalata, si terrà un convegno dal titolo Mobilità, Ambiente e Salute. L’appuntamento è stato programmato per il 16 settembre alle ore 17.00 nel parco provinciale di Monte Claro, presso la sala conferenze antistante il laghetto.
Organizzano la serie di iniziative: Gli amici della bicicletta di Cagliari, l’Acat il germoglio, lo SPI CGIL, LiberaMenti, Bici Mi Piaci con la collaborazione della Provincia e del comune di Cagliari, Quartucciu, Selargius, Monserrato e il patrocinio della ASL di Cagliari.

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Sede ex Provincia 1

Con la riforma degli enti locali, gli organismi intermedi hanno subito un drastico ridimensionamento e il taglio del personale ed è forte la preoccupazione per il rallentamento dei servizi erogati dalle Province. L’allarme viene lanciato dal consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco. «Importanti competenze che vanno dal settore ambientale sino all’edilizia ed alle opere stradali – sottolinea Edoardo Tocco – sono in capo agli enti intermedi che, dall’inizio del processo di riordino, hanno visto la sforbiciata dei dipendenti con il personale che ha preferito optare per la mobilità. Il personale attualmente in servizio nelle Province, con grande sacrificio e competenza si impone di assolvere alle richieste di erogazione dei diversi servizi, ma le pratiche arretrate aumentano con il rallentamento dell’economia. Un caso emblematico è la vecchia Provincia di Cagliari. Una vasta platea di lavoratori nel 2016 raggiungeranno la pensione – conclude Edoardo Tocco – e i precari storici, con decenni di esperienza, rischiano di rimanere fuori da questo processo con incombenze ancora più pesanti.»

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Il tenente di vascello pilota Diego Leone lascia il Comando dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco.

Nei 12 mesi di attività a Sant’Antioco, dove giunse l’11 settembre 2015, ha coordinato numerosi soccorsi a favore di migranti irregolari nel corso dei 92 sbarchi avvenuti durante il suo anno di Comando e a favore di diportisti, nonché il riordino del demanio nell’Isola di Sant’Antioco, con l’apertura di importanti scenari per la pesca locale e per il diporto. Sono state gettate le basi organizzative e procedurali per molti progetti che daranno a Sant’Antioco grande lustro, primo fra tutti il dragaggio del porto e del canale della laguna, l’attuazione del Piano Sulcis e la realizzazione del ponte. Ha favorito il dialogo e la risoluzione di annosi problemi, come la pulizia del Porto dai numerosi barconi di migranti, abbandonati da anni.

In vista dell’avvicendamento, Diego Leone, 32 anni, sottolinea che quella vissuta nell’Isola è stata «un’esperienza profonda e unica, resa tale dalla collaborazione e l’appoggio ricevuto dai miei ragazzi e dalla sinergia fortemente voluta con le altre Forze Armate e di polizia locali».

La cerimonia del “passaggio delle consegne” tra Diego Leone e il tenente di vascello Maria Teresa Ostuni, si svolgerà venerdì 16 settembre, alle ore 10.30, nel piazzale antistante la sede, alla quale prenderanno parte autorità civili e militari e sarà presieduta dal Direttore Marittimo della Sardegna Centro – Meridionale.

Diego Leone copia

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In alto, da sinistra a destra: Marco Massa, Alberto Fois, Massimo Melis, Ignazio Locci, Sergio Busonera.

In alto, da sinistra a destra: Marco Massa, Alberto Fois, Massimo Melis, Ignazio Locci, Sergio Busonera.

A circa 9 mesi dalle elezioni, è già iniziata la corsa per la successione al sindaco Mario Corongiu al comune di Sant’Antioco. Il primo cittadino sta per concludere il suo secondo mandato e, in base alle disposizioni del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267), non potrà ricandidarsi a succedere ancora a se stesso.

Gli aspiranti candidati-sindaco, al momento attuale, sono almeno cinque. Nella maggioranza che sostiene la Giunta Corongiu (ridotta ai minimi termini dopo la fuoriuscita di alcuni consiglieri, resiste grazie al voto determinante del sindaco) il candidato potrebbe essere Marco Massa, 50 anni, oggi vicesindaco ed assessore della Cultura, Turismo e Spettacolo.

Dall’attuale minoranza potrebbero arrivare altri due candidati. Il primo è Mariano Fois, noto Alberto, 44 anni, leader del movimento civico “Genti Noa”, già candidato quattro anni fa, quando ottenne 1.382 voti, classificandosi al terzo posto, dietro il sindaco eletto Mario Corongiu (lista Impegno, 2.264 voti) e Giovanni Benito Guido Locci, noto Gianni (lista Città Nuova, 2.113 voti), dimessosi il 14 novembre 2014, sostituito da Eleonora Spiga; il secondo è Massimo Melis, 50 anni, eletto nel 2012 con la lista Impegno che vinse le elezioni, vicesindaco e assessore dei Lavori pubblici, Manutenzioni, Ambiente e Protezione civile fino al mese di giugno di un anno fa, quando ruppe con il sindaco e la maggioranza, passando all’opposizione insieme ai colleghi Valerio Lecca e Luca Cabras.

Dall’esterno dell’attuale Consiglio comunale potrebbero arrivare altri due candidati alla carica di sindaco. Il primo è Ignazio Locci, 44 anni, consigliere regionale in carica (gruppo Forza Italia Sardegna), eletto consigliere comunale nel 2012, si è dimesso il 27 marzo 2014, sostituito da Renato Avellino; il secondo è Sergio Busonera, 74 anni, ex vice presidente ed assessore provinciale di Cagliari della Programmazione, Pianificazione territoriale e Sviluppo economico, da anni fuori dalla politica attiva.

L’estate sta finendo, a Sant’Antioco il dibattito sulle prossime elezioni amministrative è aperto e già nelle prossime settimane promette di accendersi, magari con la discesa in campo anche del Movimento 5 Stelle che, dopo il trionfale successo centrato tre mesi fa a Carbonia, rischia di diventare una mina vagante anche nei maggiori comuni del Sulcis Iglesiente, la prossima primavera a Sant’Antioco, nel 2018 a Iglesias.

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Inaugurazione mostra di fotografia alla Grande Miniera copia

E’ stata inaugurata ieri pomeriggio, presso il Museo del Carbone nella Grande Miniera di Serbariu, a Carbonia, la mostra fotografica “Terra Madre – Homeland“. La Mostra sarà visitabile sino al 25 settembre presso la sala docce del Museo del Carbone, dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 18.00.

La mostra è organizzata dalla Fabbrica Artigiana di Fotografia, in collaborazione con il comune di Carbonia, il Museo del Carbone e l’associazione culturale Su Palatu_Fotografia.

La Mostra è un evento collaterale della rassegna fotografica internazionale Menotrentuno, dedicata a giovani professionisti dell’immagine (con meno di 31 anni) e organizzata dall’associazione culturale Su Palatu_Fotografia. Menotrentuno ospita, all’interno del programma generale, un circuito di mostre parallelo, chiamato “A. BANDA”, con esposizioni proposte dalle varie associazione fotografiche presenti in Sardegna. L’argomento trattato per l’edizione 2016 è il complesso concetto di terramadre e del rapporto che i giovani hanno con la propria homeland.

Per Terramadre Homeland, i fotografi della Fabbrica Artigiana di Fotografia, esporranno:

Di nuvole e vento – Laura Tuveri

Ardia – Claudia Locci

Electrolauneddas – Alessandro Rosas

Chentza pressi – Carlo Giglio

Terra e paglia – Franco Pomata

Three months – Alessio Garau

Le radici di Serbariu – Maria Francesca Pilleri

SardaMag morte di una fabbrica rinascita di un territorio – Giorgio Locci

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Due giorni fa s’è dimessa da assessore delle Politiche sociali, Politiche del Lavoro e Politiche della Casa della Giunta Massidda, oggi Arianna Vinci ha inviato una lettera agli amministratori e agli attivisti del Movimento 5 Stelle, nelle quale ritorna sulla decisione presa.

Ecco il testo integrale.

Carissimi, in queste ore per me difficili e in seguito a gravi problemi familiari, con enorme dispiacere ho dovuto rassegnare le mie dimissioni dalla Giunta della quale sono onorata d’aver fatto parte. Ho incontrato delle persone straordinarie: il Sindaco, i colleghi Assessori, i Consiglieri, fino all’ultimo degli Attivisti, per estenderlo a quelle meravigliose persone che con me hanno lavorato con me in questi mesi. A voi tutti rivolgo ben più che un formale affettuoso saluto ed incoraggiamento. A voi va il mio grazie. Tuttavia, inaspettatamente, ho dovuto registrare anche un vero e proprio atto di sciacallaggio politico da alcuni esponenti politici di questa bellissima Città, i quali, fregandosene altamente delle motivazioni, non hanno minimamente esitato a tentare di lucrare un miserabile strapuntino di consenso, dando addirittura per “certi” inesistenti contrasti di natura politica tra me, e il Sindaco Paola Massidda. Ritengo che un vero uomo politico dovrebbe essere capace di rispettare le problematiche nelle quali ognuno di noi può incorrere nel suo percorso di vita. Così non è stato. Ne prendo amaramente atto. In queste ore ho ricevuto tanti attestati di stima, di incoraggiamento, di vicinanza e di affetto. E ho apprezzato anche il silenzio. Perché in certi momenti, anche i silenzi possono essere una forma di rispetto.

Buon lavoro a tutti e come amiamo dire noi…. A riveder le Stelle!

Arianna

Arianna Vinci 2Paola Massidda e Arianna Vinci

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Carloforte scene mattanza 2

Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, ha presentato un’interpellanza per sollecitare l’immediato approdo nell’apposita commissione delle due proposte di legge per del Distretto del tonno del Sulcis. «Si tratta di un’aggregazione che potrebbe dare un valore aggiunto alla filiera del tonno nel Sulcis – sottolinea l’esponente centrista -. I provvedimenti sono stati depositati nel parlamentino, ma non si è mai dato corso alla discussione. La Sardegna sta perdendo questa grande opportunità economica, che mira alla tutela genetica del tonno, con la valorizzazione delle risorse attraverso l’attivazione di sostenibilità e di innovazione nella pesca, nella ricerca scientifica sino ad arrivare poi al riconoscimento di un apposito marchio di tutela per una delle produzioni tipiche del Sulcis Iglesiente».

Un comitato – con la presenza dei Comuni di Portoscuso e dintorni, associazioni, società e cooperative di pescatori – è stato costituito per sollecitare un riconoscimento ufficiale del territorio come Distretto del tonno del Sulcis.

«Senza questo passaggio questa attività è oggi minacciata e messa a forte rischio dai provvedimenti fortemente restrittivi dell’Unione europea – conclude Gianluigi Rubiu -. Il programma di sviluppo dovrebbe aprire nuove opportunità economiche e sociali per il territorio mediante la promozione, valorizzazione e gestione sostenibile e biologica della risorsa tonno rosso del Mediterraneo; la pianificazione e l’integrazione delle attività di pesca e di acquacoltura e la valorizzazione del prodotto locale insistendo su logiche di filiera».

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Presentazione guida Pani Loriga1Presentazione guida Pani LorigaCopertina Pani Loriga

E’ stato presentato sabato 10 settembre il volume “Il complesso archeologico di Pani Loriga”, la guida archeologica recentemente pubblicata da Carlo Delfino Editore, che va ad arricchire la prestigiosa collana “Guide e Itinerari”. Alla presentazione ha assistito un folto ed interessato pubblico, che ha potuto sentire dalla voce dei protagonisti di questa impresa editoriale quale sia stato il percorso che ne ha reso possibile la pubblicazione. Accanto all’editore Carlo Delfino, erano presenti il curatore del volume Massimo Botto, primo ricercatore dell’Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Remo Forresu, curatore del Museo Civico Archeologico di Santadi e Simona Ledda, archeologa in forza all’ATI Ifras, che lavora sul sito da alcuni anni.

L’appuntamento arriva a poche settimane dall’apertura al pubblico dell’importante sito archeologico santadese, gestito dalla cooperativa Sémata che ne assicura la fruibilità. Nell’occasione è stato possibile presentare gli scavi, a cura del CNR, che anche quest’anno interessano l’area archeologica, concentrati principalmente sulla necropoli fenicia, con l’apertura di nuove tombe, e sul riesame dell’area punica comunemente denominata “casematte”, da cui ci si aspettano importanti dati che possano chiarire il ruolo della città punica nel contesto del territorio sulcitano tra sesto e quarto secolo avanti Cristo.

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Una vera culla per la musica popolare sarda e per le launeddas: nel Sarrabus, a Villaputzu, la casa dell’indimenticato maestro Antonio Lara ospita oggi un incontro organizzato dall’Associazione culturale Iscandula. È qui che un giovane antropologo danese, tra gli anni ’50 e ’60, iniziò il suo straordinario lavoro di ricerca in un territorio praticamente inesplorato. Andreas Fridolin Weis Bentzon, tuttora considerato il più importante studioso della materia, conobbe di persona i suonatori e costruttori di launeddas e fu ospitato dalle loro famiglie. Un’esperienza unica, anche a Villaputzu, in cui raccolse testimonianze preziose: le prime registrazioni audio, video d’epoca e fotografie. Tutto questo patrimonio inestimabile è stato conservato e divulgato dall’associazione Iscandula grazie al suo impegno che dura da oltre trent’anni.

L’evento odierno nella casa originaria del maestro Lara si inserisce nell’ambito di questa attività. Spazi semplici e carichi di storia: un cortile, l’albero delle arance affianco alla porta di ingresso. La casa è stato il set per buona parte delle immagini di Is launeddas – La musica dei sardi, il documentario realizzato tra il 1993 e il 1998 dal regista Fiorenzo Serra su materiale originale girato dallo stesso Bentzon nel 1962. Ed è stata la scuola dove hanno studiato e suonato quelli che poi sarebbero diventati a loro volta maestri, tra tutti Luigi Lai e Aurelio Porcu.

Ora chiunque, appassionato o semplice curioso, potrà visitare la casa comodamente seduto al proprio pc o direttamente dallo smartphone ovunque nel mondo. Il tutto grazie al progetto Tour virtuale della casa Lara, ideato sempre da Iscandula: si tratta, come spiegherà in conclusione il presidente dell’associazione culturale, Dante Olianas, del primo esempio di esperienza virtuale di un sito in cui ha vissuto e lavorato un maestro delle launeddas.

L’evento di Villaputzu sarà arricchito dalla presenza della nipote dell’antropologo, Nina Bentzon, che ha conosciuto lo zio – scomparso a soli 35 anni – quando era ragazza. Con il suo intervento testimonierà il ricordo che la famiglia danese conserva della sua opera a livello scientifico e umano. Si inizia alle 18.00, con il saluto ufficiale del sindaco, Sandro Porcu. Poi il presidente dell’associazione, Olianas, introdurrà il racconto della nipote di Bentzon, scrittrice e psicologa. A seguire un’illustrazione nel dettaglio del progetto digitale dedicato alla casa del maestro; in conclusione ci sarà la proiezione di un breve e interessante documentario che illustra i luoghi danesi dell’antropologo.

I racconti e le testimonianze saranno accompagnate dalla musica della launeddas: i suonatori Andrea Pisu, Giancarlo Seu, Gianfranco Maxia, Tore e Antonio Trebini offriranno alcuni saggi del repertorio tradizionale di Villaputzu.

I partecipanti, poi, potranno visitare la casa Lara: dove, dal 2013, è allestita una mostra permanente con le fotografie, i filmati e altri materiali che Bentzon raccolse durante le sue ricerche con Antonio Lara tra il 1957 e il 1965.

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Andreas Fridolin Weis Bentzon - Processione a Villaputzu (m) Andreas Fridolin Weis Bentzon intervista Antonio Lara (1962) (m) Andreas Fridolin Weis Bentzon sulla sua Nimbus a (Cagliari 1958) (m)